Sondaggio

bosco-1438

Rai : da destra a sinistra. Pagare si o no il canone?

Cari amici/e di eldy, polemiche degli ultimi giorni, con commenti estrappolati da diversi giornali con ralative tvdichiarazioni ,voi cosa ne pensate del canone? Va pagato o no? Sono vecchie polemiche che ogni tanto riaffiorano con motivazioni divese.

Garimberti, presidente della Rai, ha definito così la campagna di Libero e il Giornale contro il canone Rai, foraggiatore di trasmissioni-contro come l’AnnoZero di Santoro che sembrano avere ben poco di servizio pubblico (ma molto di battaglia privata). Una campagna pericolosa per la televisione di Stato, che rischia di bosco-2385perdere migliaia di abbonati disposti a seguire. Normale, quindi, che Garimberti si definisca “indignato per la vergognosa campagna contro il tv_iconcanone”.Una indignazione che probabilmente, però, non servirà a fermare la protesta lanciata da Vittorio feltri sul suo Giornale:

E anche un altro direttore Maurizio Belpietro, dal suo Libero, non perde l’occasione d rimarcare la volontà degli italiani di smarcarsi da alcuni personaggi dai toni poco limpidi:Una campagna di parte? Qualcuno avrebbe il coraggio di dirlo, forse. Dimenticandosi, però, che fino a poche settimane fa la battaglia contro il Canone Rai era appannaggio anche di uno dei principi dell’antiberlusconismo militante: Antonio Di Pietro. Che dal suo blog, lo scorso 15 settembre(con raimotivazioni diverse, eppure eguali).Una lotta che, ancora più a monte, viene portata avanti da tempo da Beppe Grillo:Da ora fino a novembre si può dare la disdetta del canone. Non paghiamo più per la merda di regime. Per novembre la RAI deve chiudere o cambiare.E a dare un’occhiata ai blog in rete (dal Piovorane di Gilioli a Maralai, passando per Da lunedì cambio e il “blog antifascista e contro la Lega” di Slasch 16, e cosi via) Pare proprio che l’opinione contro il canone Rai sia comune, chi per ragioni “di destra” e chi per ragioni “di sinistra”.Dopo tutto già il 30% circa degli italiani non paga l’abbonamento al servizio pubblico, come denuncia uno studio preparato da Angelo Maria Petroni, consigliere Rai: un ammanco di oltre 500 milioni di euro l’anno nelle casse della TV. Gli stessi che gli italiani pagano volentieri per il satellite e il digitale radiotvterrestre.La stessa RAI nulla fa per incentivare i telespettatori a pagare:ad esempio offre dei canali a pagamento nel pacchetto SKY che potrebbe benissimo far vedere ai propri abbonati, invece niente… allora vediamo come spegnere per sempre il canone. Una cosa è certa se non si possiede un apparecchio televisivo non si è tenuti a pagarlo. Se i cittadini fossero giustificati a non pagare più il canone per ogni programma che non condividono, la Rai sarebbe costretta a chiudere i battenti in breve tempo’’, osserva il deputato Roberto Rao, capogruppo centrista in commissione di Vigilanza Rai. Per Barbareschi per la Rai serve ben bosco-2384altro: il canone andrebbe raddoppiato, la Rai organizzata meglio, secondo criteri meritocratici e non di clientela, razionalizzata nei costi il che non vuol dire tagliare il prodotto ma fare meno reality e format di scarso valore culturale e togliere tutto il potere alle multinazionali dell'intrattenimento.

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PER  VOI BISOGNA PAGARE IL CANONE RAI ?

risultati del sondaggio:

3 voti per il si

18 voti per il no

QUESTO SONDAGGIO E' STATO PROPOSTO DA MARC52


COMMENTI

  1. il 07 ottobre, 2009 lorenzo.rm dice:

    Io continuerei a pagarlo. Ma cercherei di chiarire nelle sedi competenti chi è la RAI, e che cosa deve dare agli abbonati e al Paese che consente di darle il canone. Insomma, una verifica dei costi e dei benefici. E non è scandaloso farla, la verifica, perchè la televisione ti entra nelle case e nelle teste inconsapevolmente.

  2. il 07 ottobre, 2009 marc52 dice:

    Io sono per il si!!!!! però la rai la smetta, di guardare solo agli ascolti e ci propini una programmazione piu plularista e più di qualità. Non copiando sempre da mediaset.

  3. il 07 ottobre, 2009 lorenzo3.an dice:

    Lo stato è responsabile delle proprie azioni, il deficit accumulato è il continuo spreco di denaro pubblico, a cui gli italiani danno un contributo del 90% delle spese in cui lo stato ne utilizza. Cosa sono le strabilianti paghe date a un presentatore, un direttore di una qualsiasi programmazione tv, che bisogno hanno questi sognori di percepire uno stipendio cosi alto da poterci pagare anche cento case agli sfollati del terremoto? E’ forse possibile che hanno uno stomaco più grande del mio, che hanno più fame di quei poveretti che non hanno più la casa in sicilia sotto metri di fango, melma, terra e cosi via, perchè dare questi denari a gente che la popolarità a dato loro anche di più di una presentazione del festival, di uno spettacolo da deficienti, o giù di li, ma noi paghiamo 107,90 per cosa, per vedere uno spettacolo avvenuto 40/50 anni fa o vorremmo vedere un uscita dell’ultimo film, o di un bel varietà di quelli che fanno gola a molti spettatori maschili? IO lo sempre pagato il canone della tv, ma ora basta, non si può tirare fuori da una cosa bella tanta stupidaggine da parte di chi ci governa e vuole mettere le mani sulla TV di stato, è solo menefreghismo di chi vuole usurpare il popolo, dei suoi divertimenti, dei suoi speciali avvenimenti (vedi le partite), ma di queto non dobbiamo farne una discussioni qui. Si tratta di parlare di un problema che va per la maggire, pagare o non pagare il canone. PER ME E’ ASSURDO PAGARE UNA COSA NON CONSONA A CIO’ CHE VORREMMO VEDERE, PERCIO’ DICO:::: NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. il 07 ottobre, 2009 marc52 dice:

    Caro lorenzo,la rai deve essere un servizio pubblico e plutalista, fuori dalla logica dei partiti.Se non paghiamo il cannone la rai e costretta a mantenersi con la pubblicità e a segure la lagiaca degli ascolti,questo potrebbe compromettere seriamente i programmi di qualità: culturali,storici educativi etc.certo oggi non è cosi, e lottizzata! ma io spero sempre in una rai migliore. ciao

  5. il 07 ottobre, 2009 lorenzo3.an dice:

    marc52, tu sei molto più giovane di me di circa 9 anni, ma ti posso assicurare che i programmi della rai, sono veramente pietosi, a volte vengono ripetuti per giorni sempre le stesse cose, se per te questo è spettacolo, beato te che ti piace, io non riesco a sopportarlo e sono costretto ad andare nelle tv private, ti sembra giusto che paghi due volte la tv? A me questo tipo di rai non interessa proprio, calcolando che in Italia siamo circa 25 milioni di famiglio che hanno un televisore e moltiplicando per 107,90 immagina tu che cifra venga sfruttata dallo stato, io non dico che non hanno le spese ma signori date i programmi al meglio non al peggio. Grazie marc52

  6. il 07 ottobre, 2009 nadia rm dice:

    non trovo giusto pagare il canone rai ..1 per la publicita’ che ci propinano,(direte….ma anche altre televisioni propinano publicita’, si ma li nn si paga nulla…..2 vogliamo parlare del digitale ?,comperate o un decoder o una televisione col decoder incorporato..che belloooooo come se si spendesse la stessa cifra.naturalmente nn tutti possono permettersi un televisore nuovo e allora si impazzisce col decoder,gia’ io faccio fatica ad usarlo ,ma avete pensato a tutti i nonnettiche magari nn ci vedono. poi, il decoder costa.anche se poco, a noi chi ci risarcisce?

  7. il 29 ottobre, 2009 antonio.li dice:

    La rai è da parecchio che non la guardo più. Per fortuna ci sono alternative come sky.Finchè sarà asservita al governo che la usa un maniera spregevole continuerò a non guardarla.Ma è sempre un ente di stato per cui continuerò a pagare il canone non essendo disposto a prendere ordini da chi è un concorrente diretto della rai. Non sarà un canone che mi renderà più povero.Ma conserverò la mia dignità di uomo libero non facilmente inquadrabile nelle schiere di adoratori che ubbidiscono ciecamente alle voci che vengono dall’alto.

  8. il 29 ottobre, 2009 antonio.li dice:

    Come mai la gente non aveva pensato a smettere di pagare il canone prima che lo suggerisse berlusconi ?
    Certo che di pecore è piena l’Italia.E lo sarà sempre finchè la gente non imparerà a pensare con la propria testa invece di darla in affitto al primo venuto


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