VIOLENZA SULLE DONNE !!

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LA STAFFETTA DONNA staffettaLa manifestazione è partita il 25 novembre 2008 da Niscemi, e si chiuderà il 25 novembre 2009 a Brescia: due città scelte tra le tante che purtroppo sono state teatro di episodi di violenza contro le donne. Obiettivo di questa iniziativa è infatti fermare il “femminicidio”: un termine di origine messicana che non esiste in italiano, coniato nel 1993 in seguito all’uccisione di centinaia di donne a Ciudad Juarez, cittadina al confine tra Messico e Stati Uniti. E la violenza è ancora la prima causa di morte tra le donne tra i 16 e i 44 anni, come ha rilevato il Consiglio d’Europa. Il testimone di questa particolare staffetta è un’anfora, che simboleggia due caratteristiche tipiche del femminile sia nelle forme sia nella sua fragilità. Lungo il percorso tutti potranno lasciare al suo interno un messaggio per raccontare e condividere idee ed esperienze. Per sottolineare l’importanza dell’unione come strumento di forza, i manici vengono tenuti da due donne: ad Abbiategrasso sono state scelte il membro più giovane e quello più anziano della Commissione Pari Opportunità.

In Piazza Loggia a Brescia sabato 21 novembre ore 14:30 le donne arriveranno da tutta Italia e ANFORA-STAFFETTA-293x300manifesteranno il loro ESSERE TESTIMONI E NON VITTIME, donne con la volontà di esserci unite contro la violenza. Per questa vicinanza, per questa condivisione, non saranno ovviamente presenti bandiere di partito, di sindacato (ad esclusione dei coordinamenti femminili) e gli slogan, scanditi o scritti, vogliamo che siano esclusivamente contro la violenza sessuata e contro il femminicidio. La partecipazione di personaggi politici sarà a titolo esclusivamente personale. In allegato il comunicato stampa conclusivo della Staffetta.Vi chiedo di diffondere le informazioni di cui sopra alle donne che ho innavertitamente dimenticato. SONO MOLTO FELICE DI VEDERVI E DI VIVERE CON VOI QUESTO MOMENTO CONCLUSIVO DELLA STAFFETTA. Un abbraccio

PROPOSTO DA ROBERTADEGLIANGELI


COMMENTI

  1. il 20 novembre, 2009 pat dice:

    Brava Sco. ci voleva che qualcuno rinfrescasse la memoria sull’argomento,
    visto come molti si dimenticano di chi li ha messi al mondo, c’è da rimpiangere
    i tempi passati quando per la donna c’era rispetto, anche se in alcuni casi la
    violenza si perpetrava in casa, ora oltre a quello c’è la violenza subita in continuazione
    dovunque…
    Anche se molta responsabilità in questo l’abbiamo tutti noi, che nn siamo riusciti ad
    educare come si deve le nuove generazioni…
    Un caro saluto a tutte le donne, nn demordete fatevi sentire che trovate anche tra noi chi
    vi c’è vi capisce condividendo le vostre preoccupazioni… Ciooo Sco

  2. il 21 novembre, 2009 scoiattolina dice:

    si pat questo è un argomento delicatissimo inviterei le donne che subiscono violenza ad esporre quello che gli succede …proteggere se stesse e magari chi amano ,per lo + sono violenze consumate tra mure domenstiche che vengono soffocate con la speranza che cambierà …ma alla fine cambia solo che + si va avanti e le cose potrebbero peggiorare …forza allora se noi vediamo una donna con il volto pieno di lividi cerchiamo di aiutarla ,nn voltiamoci dall’altra parte !!

  3. il 21 novembre, 2009 lieve dice:

    Che dire se non “ORA BASTA”,che dire se non , è l’ora che finisca il disagio di appartenere ad un genere,considerato da talmente tanto tempo inferiore, da esserlo effettivamente diventato… Che dire se non , che un disagio collettivo, non è un problema personale, ma un modo di essere di tutte le donne…Siamo state colpite nella nostra identita’per cosi’ tanto tempo da non aver piu’il desiderio di affermazione, e che il delirio di onnipotenza del pensiero maschile, nn è che la conseguenza di tale processo. Impariamo a capirci, quindi e apprezziamo il nostro modo di comprendere la realta’, che è certamente piu’ complesso di quello maschile, ma anche piu’ ricco…

  4. il 21 novembre, 2009 lieve dice:

    scusate, continuo dicendo che la violenza morale che subiamo non è da meno di quella materiale….

  5. il 21 novembre, 2009 lorenzo.rm dice:

    CHE DIRE ROBERTA? QUANDO SI PARLA DI QUESTE COSE MI SENTO, SENZA VOLERLO, QUASI UN INTRUSO E, SOTTO SOTTO, UN ACCUSATO. NEL SENSO CHE MI ASSUMO TUTTA LA RESPONSABILITA’ DI GENERE. NON POSSO CHE ESPRIMERE SOLIDARIETA’ E AMORE. E L’IMPEGNO DI FAVORIRE IN TUTTI I MODI IN CUI SARA’ POSSIBILE LA VOSTRA BATTAGLIA.

  6. il 21 novembre, 2009 alba morsilli dice:

    La violenza ha tante sfacetature, violenza carnale, violenza psicologica, io aggiungo anche lo strupoche comprende tutte edue. Per secoli siamo state il giocattolo di quel mostro che si chiama uomo BASTA!!!!!!!!!!!!!!

  7. il 21 novembre, 2009 nadia rm dice:

    roberta, spero che la staffetta passi anche da roma ,ci saro’

  8. il 21 novembre, 2009 scoiattolina dice:

    nadia è passata di già da roma la staffetta si concluderà mercoledi a brescia

  9. il 21 novembre, 2009 guglielmo dice:

    Dico no da ogni forma di violenza.

  10. il 21 novembre, 2009 Giulio Salvatori dice:

    Quando pochi giorni fa, dissi che , chiudere la pagina sul bullismo, era una “sconfitta” e che, non sarebbe passato tanto tempo -PURTROPPO-che avremmo saputo attraverso la stampa di altre violenze sulle donne , che dire?Ho due figlie, immaginateVi se non sono con VOI DONNE.Mi unisco al Vostro grido, alle Vostre proteste.Ma finchè le grida rimbalzano nelle nostre stanze , non so se l’eco arriva in alto.Come fare? Cara scoiattolina: Unisci tutti i commenti e, attraverso la posta elettronica, mandali al Capo dello Stato , Al ministro competente , alla Procura della Repubblica. Vi abbraccio

  11. il 21 novembre, 2009 lorenzo.rm dice:

    SI GIULIO. FACCIAMOLO!

  12. il 22 novembre, 2009 giovanna3.rm dice:

    E non è finita lieve, le violenze, le discriminazioni, le esclusioni, le limitazioni continuano nella vita delle donne, perciò la nostra battaglia deve continuare, sensa sosta.
    E sono ben contenta che gli uominisiano ora spiazzati: ovviamente il loro gioco esclusivo ha dominato per secoli e ora hanno perso la bussola. Ma le donne non devono farsi intimidire né emarginare.
    La lotta è ancora dura, ma sicuramente vincente!


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