L’alcol tra i giovani !!
Scritto da Scoiattolina il 10 Dicembre 2009 | 6 commenti- commenta anche tu!

Una critica particolare deve essere mossa alla Tv, per la sua pubblicità di segno assai negativo: essa ci informa, per esempio, che se vogliamo amici veri dobbiamo avere un bicchiere di alcol in mano. Semplice no? Che vogliamo di più dalla vita?
Cominciamo a cancellare questi modelli esistenziali negativi. L’informazione che i giovani ricevono è di estrema importanza, e quella cui abbiamo accennato è sicuramente inadeguata.
Frequento giornalmente giovani dagli 8 ai l7 anni, svolgendo volontariato in una casa-famiglia, e mi pongo questo angoscioso problema con molta attenzione, cercando di aiutarli ad esprimere il loro pensiero con “temini” mirati sull’argomento, intrattenendoli sui pericoli che correrebbero facendo un uso smodato di alcol o assunzione di droga.
Vediamo, quindi, i motivi che possono indurre i giovani ad assumere droghe o fare abuso di alcol.
1. Piacere del rischio . I ragazzi, per acquisire l’indipendenza devono assumere dei piccoli rischi, che li fanno sentire grandi e che possono essere emozionanti.
2. Desiderio di trasgredire . La nascita della capacità di pensare astrattamente porta anche a contestare, a mettere in stato d’accusa i valori degli adulti, a trasgredire per verificare insieme ai compagni ciò che è vietato, ciò che non si conosce, ciò che desta curiosità.
3. Mancanza di interessi, assenza di obiettivi . La mancanza di interessi e l’assenza di obiettivi porta alla noia e a sentimenti di inutilità.
4. Scarsa autostima . L’autostima è basilare per saper affrontare con serenità le difficoltà piccole e grandi che si succedono nel ciclo della vita.
5. Dipendenza dal gruppo
Sia un clima autoritario che permissivo sono nocivi. I ragazzi, infatti, sia nel timore della severità dei genitori che nel sentirsi trascurati in famiglia, possono reagire rifugiandosi nel gruppo di compagni, al punto di dipenderne completamente.
Per quanto severi si possa essere, di certo la colpa non è esclusivamente dei giovani che adottano i modelli di comportamento già citati; è soprattutto degli adulti che li creano o danno loro esempi disdicevoli, senza preoccuparsi delle conseguenze deleterie che ne possono derivare, e trascurando il loro ruolo di educatori.
L’impegno di un’informazione corretta sui danni e le conseguenze devastanti che l’eccesso di alcol e l’assunzione di droghe possono provocare compete in primo luogo alla famiglia, ma non è meno responsabile chiunque abbia regolari contatti con i giovani: la scuola, gli insegnanti sportivi, la comunità sociale e, non ultimo, il governo centrale.
Tuttavia, sono anche dell’opinione che il grave fenomeno non si risolva con il semplice proibizionismo che, inevitabilmente, inviterebbe alla trasgressione.
Proibendo semplicemente, senza una campagna di consumo consapevole si alimenterebbe il mercato nero di vendita e di consumo ma, soprattutto, si otterrebbe il risultato che i nostri ragazzi migrerebbero tutte le sere in luoghi diversi e più tolleranti.
In conclusione, poiché gli ultimi dati comunitari sull’abuso di alcol affermano che l’età d’inizio si è abbassata a 11 anni e che ciò avviene con sempre maggiore frequenza tra le mura domestiche, la famiglia, in primo luogo, ha il compito determinante di vigilare e intervenire, e non essere latitante, come spesso accade.
E’ frequente, infatti, vedere molti minorenni girovagare per le vie cittadine, fino alle 4 di mattina, ricercando non si sa quale passatempo, forse una saracinesca da scardinare, una fioriera da spaccare, un cassonetto da incendiare, in preda ai fumi dell’alcol. Dov’è la famiglia in questi casi?
Peraltro, bere ed abusare di alcolici prima dei 15 anni quadruplica il pericolo della dipendenza e perciò occorre trovare il modo per rendere i giovani consapevoli, attraverso ogni mezzo educativo e d’informazione adeguato, delle devastanti conseguenze cui vanno incontro, per evitare l'irreparabile . 
GIOVANNA, E’ MOLTO INTERESSANTE IL TUO CONTRIBUTO AD APPROFONDIRE UN ARGOMENTO DAVVERO CRUCIALE PER LE NOSTRE SOCIETA’ E PARTICOLARMENTE PER I GIOVANI. DOVREMO TUTTI IMPEGNARCI A FARE ANDARE MEGLIO LE COSE. DA QUELLO CHE APPARE IL FENOMENO SEMBRA INARRESTABILE.
E’ un argomento molto importante per la nostra società e i giovani che sono il futuro, che dirti Giovanna tante parole ma fatti concreti per estirpare questo grande problema che è alcolismo purtroppo è molto lontano…..grazie per il tuo articolo.
Giovanna il tuo articolo è molto toccante. Se governanti non si mettono in testa di debellare il fenomeno della droga, rimane poco da fare, abbiamo toccato il fondo, ormai molti giovani arrivano alla maggiore età completamente disorientati e psicologicamente fragili, si deve vigilare e denunciare specie i grossi spacciatori, il rischio è di vedere il futuro dei giovani senza valori e senza futuro, degli zombi viventi. Un saluto.
Argomento molto interessante, i giovani sono la nostra risorsa e speranza di un futuro migliore. in molti casi i giovani utilizzano sostanze stupefacenti e alcol per essere al centro del’attenzione, per conquistare l’altro sesso, tutto questo è una sempre più endenica insicurezza che si sentono dentro di loro, l’incapacità di essere originale e simpatico nella maggioranza dei casi lo porta ad assumere alcol e droga. Ricordiamoci che l’alcol è droga, quindi una sostanza tossica e, come tutte le sostanze tossiche, ha effetti diversi a diversi dosaggi che influiscono sul nostro sistema nervoso. L’alcol porta a incidenti stradali, violenza, incidenza sui infortuni eccetera, i giovani questo lo sanno ma si sballano ugualmente sapendo pure che assumendo sempre alcol, o si diventa etelista o alcolizzato. Credo che facendo campagna di informazione sia utile, la prevenzione è sempre meglio che la repressione, ma a volte questa serve per evitare altri morti sulle strade e come sempre dico che sono le famiglie inazitutto la miglior prevenzione e informazione per i giovani.
GRAZIE A TUTTI, AMICHE ED AMICI. VI SIAMO GRATI DEI COMMENTI CHE FATE E FARETE.
Hai iragione Nembo quando asserisci che la prevenzione è sempre meglio della repressione, ma quando si fanno orecchie de mercante , quando le parole nn servono piu’ bisogna ricorrere alla repressione , che dovra’ essere esemplare, qualcosa di molto duro, il timore per la pena , dovrà essere piu’ forte del piacere di sballarsi,perche’ possa esserci un risultato….e nessuno si prenderebbe la responsabilita’, si preferisce trattarli come malati, come esseri fragili, gli si da’ il metadone , o flebo disintossicanti, e quando escono dalle cure ricominciano…e rovinano famiglie intere..