Archive for dicembre 13th, 2009

La Palestra : seconda parte !!

ALBA

Questo articolo è la seconda parte del

"corretto utilizzo degli atrezzi aerobici "

SCRITTO DA NEMBO PROPOSTO DA ALBA

IL  TAPIS ROULANT

bosco (407)Il tapis roulant o nastro trasportatore costituisce il sistema ergonomico più razionale in quanto comporta dei movimenti fisiologici e naturali, come il normale passo, la marcia o la corsa. Durante la deambulazione del corpo umano sono attivati in sinergia quasi tutti i muscoli del corpo per cui, per una fluida escursione, sono molti importanti le fasi di coordinazione tra arto inferiore e superiore. I principali errori della corsa sono da riferiri all’appoggio plantare e alla postura della colonna vertebrale. Nell’appoggio plantare gli errori sono, in particolare, l’eccessivo scarico sui talloni oppure, all’estremo opposto, il limitato utilizzo del retro piede a favore solo del avampiede. L’errore di dissipare la maggior parte dell’energia cinetica sul retro piede è tipica dei soggettti obesi e di chi, per anomalie strutturali ( come il piede piatto) presenta un abnorme movimento elicoidale del piede. A livello del piede sono i tendini i primi a risentirne, a livello di schiena, tale la-corsa-sul-tapis-roulant-per-dimagrire-e-rassodare-gambe-e-gluteimodalità comporta invece fastidiose lombalgie, a volte complicate da un risentimento sciatalgico. Esasperare lo scarico sulla punta del piede, errore opposto a quello precedentemente analizzato. Accorgimenti utili per chi utilizza il taois-roulant  per più ore alla settimana sono quelli di munirsi di scarpe idone oppure di utilizzare delle tallonerie in grado di ridurre il trauma dell’atterraggio. Per i podisti la tendinite del tricipide è il problema più serio, soprattutto per quanti abitualmente si allenano su terreni duri. Per le persone anziane che hanno vari problemi di deambulazione, alcune recenti ricerche hanno evidenziato la minore traumaticità a livello della rotula nel camminare a ritroso, rispetto alle stesse condizioni in avanti. Bisogna però sottolineare che per correre o camminare all’indietro c’è bisogno di una maggiore coordinazione e, quindi bisogna stare molto attenti perché una caduta sul tapis-roulant potrebbe risultare davvero rovinosa .Infine va ricordato che chi corre in discesa deve essere molto allenato poiché lo stimolo eccentrico su un substrato muscolare non preparato produce delle microlesioni che si manifestano a distanza di circa 48 ore dall’esercizio

IL VOGATORE

9b_1_bTra le macchine aerobiche, il vogatore è l’argomento che coinvolge attivamente la più grande quantità di gruppo muscolari, essendo i piedi i punti di ancoraggio caudale e le mani quello craniale. Pertanto, tutto il corpo è direttamente interessato nell’atto di estensione che realizza la vogata.

Per semplificare l’analisi, scinderemo artificialmente il gesto in tre stadi: le gambe, il tronco, e le braccia, anche se, nella pratica corretta, queste tre parti sono contemporaneamente coordinate.

Le gambe realizzano un’estensione facendo traslare il carrello; i muscoli coinvolti sono il quadricipite e i glutei. Nell’ambito del quadricipite sono soprattutto i vasti ad essere interessati visto la flessione del tronco che scarica al momento inerziale il retto femorale. Il lavoro dei glutei eè invece supportato dagli ischiocrurali che, durante l’estensione delle gambe, si trovano in condizioni favorevoli per ruotare in retroversione il bacino predisponendo l’estensione della colonna. Con la retroversione il bacino inizia il secondo stadio e la colonna si realizza fino alle vertebre cervicali, lavorano altresì i muscoli attivi dell’arto superiore del deltoide, il grande dorsale, il bicipite omerale, oltre i muscoli dell’avambraccio. Come si può notare, i muscoli direttamente coinvolti nell’azione sono veramente tanti. Gli errori principali nell’esecuzione del gesto tecnico sono dovuti in special modo alla scarsa vogabsqcoordinazione dei diversi gruppi muscolari chiamati in causa, il più frequente di questi è sicuramente costituito da una ritardata azione del tronco e delle braccia, tale errore fa perdere fluidità e suddivide il gesto tecnico corretto, prima estensione completa delle gambe e, successivamente, l’estensione del tronco e la flessione delle braccia. Attenzione  al movimento giusto altrimenti si sovraccarica la colonna vertebrale. A tal proposito bisogna sapere che un qualsiasi peso o una forza realizzata dalle braccia, con il tronco flesso,realizza a livello delle ultime vertebre lombari un carico superiore a quello reale; infatti, per la legge biomeccanica del momento, la forza torsionale applicata alle vertebre è uguale al peso per la lunghezza del tronco. Si nota a che sforzo è sottoposto il disco intervertebrale, la cui lesione più frequente

È costituita dalla generata “ernia del disco”

Ultimo errore realizzabile sul row è quello di utilizzare il tronco e le braccia senza estensione delle gambe. Tale condizione non è dannosa in assoluto ma impedisce di coinvolgere globalmente tutti i segmenti corporei, limitando conseguentemente l’impegno fisico sviluppato. Sono controindicazioni assolute al row i soggetti che soffrono la lombalgia in fase acuta, e ancora di più, la sciatalgia, è controindicato altresì a chi a patologie che coinvolgono l’anca, inoltre, se le mani oppure le braccia sono coinvolte da patologie infiammatorie o da ferite, l’esercizio al row è ugualmente da evitare. Ricordatevi sempre dopo la vostra vogata di fare esercizi di allungamento con metodo di stretching.

LO STEP

technogym_step_xtCon tale ergometro si realizza un movimento che richiama l’azione di salire le scale; nel salire un gradino, però, il baricentro si innalza mentre nello step rimane costante perché si abbassa il piede. L’energia spesa, quindi, serve non tanto ad innalzare una massa  ma a mantenerla ad uno stesso livello, come se galleggiasse in un sistema fluido. L’impegno muscolare è realizzato direttamente dell’arto inferiore mentre il tronco e le braccia vi compartecipano come elementi di coordinazione. E’ buona norma iniziare l’esercizio utilizzando in appoggio le mani, e non i gomiti; solo dopo aver trovato la giusta coordinazione si possono liberare le mani e coordinarle con il resto del corpo. Gli errori più frequenti riguardano l’estensione incompleta del ginocchio e la postura della colonna vertebrale. Una non completa estensione del ginocchio predispone alle tendiniti del rotuleo e del quadrici pitale con il meccanismo identico a quello descritto della bike. La colonna vertebrale deve essere leggermente sbilanciata in avanti in modo da scaricare il baricentro sull’avampiede e non creare compensi lordotizzanti della step12zona lombare. Ad ogni modo, le controindicazioni all’utilizzo dello “step” sono sovrapponibili a quelle del run e della bike.

Sicuramente l’attrezzo meno traumatico, è il tapis-roulant, più fisiologico ma anche più traumatico.

Comunque tutto il movimento fa bene, importante è non strafare , mettiamoci d’impegno ad un buon allenamento con un corretto utilizzo degli attrezzi aerobici.....NEMBO

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