Archive for gennaio 7th, 2010

Noi e la TV !!

DISCUTIAMONE

tv-addict

Noi e la TV

hk_.tv_parked_domains_image_20091507_131532Veramente il titolo completo dell’articolo che ho letto è “Piangere (e ridere) in diretta TV” ed è stato pubblicato nel supplemento Noi di Avvenire del 25 ottobre 2009, alla pagina 39. L’autore è Alessandro Zaccuri. Io lo trovo idoneo per chiacchierare un po’ fra noi in merito al nostro rapporto con la televisione. tv Scrive Zaccuri: “Capita sempre più spesso di rivedere, in tv o nel web, spezzoni dei programmi di una volta. I primi quiz, per esempio, ormai familiari anche ai più giovani grazie ai numerosi servizi che, lo scorso mese, hanno ricostruito la vita e la carriera del patriarca Mike Bongiorno. In quelle immagini manca qualcosa, e non è soltanto il colore che portafoto-tvancora non era arrivato: mancano le emozioni, la disponibilità a mostrare i propri sentimenti. Sono reperti di un’altra Italia, ormai dimenticata, un Paese in cui le buone maniere arrivavano fin dentro il tubo catodico. In un certo senso, il vestito buono che s’indossava per affrontare le telecamere serviva anche a nascondere il proprio stato d’animo. In quegli anni una persona beneducata non avrebbe mai tradito apprensione, né avrebbe gioito in modo evidente. Di  sicuro, non avrebbe perso la pazienza in pubblico. Non stava bene, non si faceva. Tv equilibrataE adesso, un bel salto in avanti, nella tv dei nostri giorni. Provate a immaginare un quiz come “Chi vuol essere milionario” o un game show come “Affari tuoi” in cui i concorrenti si comportino nella stessa maniera compassata. Impossibile, vero? Perché programmi come questi e, più in generale, tutta la televisione attuale si nutrono delle emozioni provate dalle persone, si basano sul disvelamento dei loro sentimenti. Che possono essere abbastanza elementari nel caso di un quiz (felicità per la vittoria, delusione per la sconfitta: e comunque ce n’è abbastanza per costruire un successo planetario come “The Millionaire”), ma tv-snow1risultano molto più complessi in programmi come “Uomini e donne”, dove tronisti e corteggiatrici convocati alla corte di Maria De Filippi fanno a gara nell’analizzare le sfumature del comportamento altrui. Resti di una psicologia che sarebbe già spicciola di suo, e crollo definitivo di ogni barriera tra realtà e finzione (non per niente, quando la tv era in bianco e nero, la gestione dei sentimenti era affidata ai grandi romanzi sceneggiati tipo “La cittadella”: chi ha lacrime da piangere le pianga…).tv-ceramica Ora, il problema non è che non ci sono più le buone maniere di una volta, per quanto un supplemento di galateo non guasterebbe. Dal punto di vista educativo la questione è che, nel loro esibire il racconto dei sentimenti, i media di oggi si propongono giocoforza come modello se non addirittura come scuola di vita. Non per niente, un altro grande successo targato Maria De Filippi è “Amici”, ossia una scuola online-tvmolto particolare, in cui si insegna a valorizzare l’eventuale talento, si contestano i professori e i sentimenti danno spettacolo. E siccome tutti noi proviamo sentimenti, l’immedesimazione è garantita e l’imitazione diventa più che pesci_tv2probabile, specie da parte dei soggetti più sprovveduti (che non sempre, ammettiamolo, sono i più giovani). Insomma, se in tv c’è gente come me, perché io non posso essere come quelli della tv?”. Già perché? C’è tutta una ridda di spunti per parlare del nostro rapporto con la TV, in termini di verità. Che ne pensiamo amici? Il  tema è dedicato a voi in piena libertà. Lorenzo.rm

tvr

LORENZO.RM
Performance Optimization WordPress Plugins by W3 EDGE