Economia in pillole- La Domanda
Scritto da Scoiattolina il 25 Gennaio 2010 | 12 commenti- commenta anche tu!
Economia in pillole- La Domanda
Continuo l’esercizio sull’economia, se mi permettete. Potrebbe essere utile a sciogliere misteri e lingue. Con risultati buoni per tutti noi.
Perché dai ragionamenti scaturiscono sempre effetti positivi per chi vi partecipa. Che cos’è, dunque, la domanda? E’ la richiesta che facciamo
quando ci presentiamo con i soldi al mercato, in farmacia, ecc.In quel caso chiediamo qualcosa ed essa ci viene data. Alla domanda corrisponde l’offerta. Io domando e tu mi offri. Ma se mi vien dato ciò che non ho domandato? Lo rifiuto. Ma no, non è vero. In realtà prendo quel che mi si dà, quello che trovo sul mercato, si dice.
Il mercato, dunque, è il luogo d’incontro fra domanda e offerta. Ma chiariamo, io domando se ho i mezzi per pagare. Posso chiedere qualcosa se ho soldi da offrire, in contanti o a credito. Se non ho, al mercato non posso andarci.
E se ho è perché qualcuno mi ha dato, ha prodotto qualcosa che ha venduto e mi ha dato la giusta mercede. E ha venduto merci e servizi, a tanti altri come me. Perciò domanda e offerta sono facce di una stessa medaglia. L’una dà, l’altra prende, ma prende solo se ha, capito?
Da qui nasce l’avventura di ciò che chiamiamo sistema. Continueremo le puntate? Dipende dall’interesse che saremo capaci di suscitare.
Se va, bene, se non va la finiremo qua.
Ve la dico anche in versi
“Che cos’è la domanda?

l’offerta corrisponde. 
Da qui l’avventura di ciò 

Ottima idea Lorenzo,l’esposizione è accessibile a tutti, anche a me che di economia ne so pochissimo.
Continua così, attendo la seconda puntata e spero che queste pillole interessino anche altri amici.
Grazie Giovanna. E’ una scommessa naturalmente. Ma l’idea fissa che ho in testa negli ultimi tempi è di far capire, per primo a me stesso, che tutti i fenomeni economici sono collegati e che, quindi, non si può volere tutto e il contrario di tutto. In fondo esiste prima di ogni cosa il problema della compatibilità: che spesso vuol dire che da una parte si può ricevere ma dall’altra si deve dare. La compatibilità, dunque. Altri direbbero “i fondamentali”. Senza i fondamentali non si va da nessuna parte, solo ci si arrabbia, ci si amareggia e si dicono spesso delle stupidaggini. Vogliamo provare a ragionare? Con questo intento ho proposto un tema di economia, spero in forma semplice, per invogliare a discutere, in una parola a “scoprirsi”.
lorenzo, l’economia è sempre stato un argomento ostico per me, ma ti incoraggio nella iniziativa perchè sono curioso di sapere come sviluppi il discorso della borsa, intendo la piazza economica, fin quando parli di mercato incontro tra domanda e offerta comprendo io voglio i peperoni, è un prodotto che conosco, mi piace, lo vedo, ho i soldi, li compero … li mangio mi danno energia… io vivo. Quando si va in borsa non si conoscono i prodotti ed a volte tutti si accaniscono e vogliono un prodotto vuoto che acquista valore solo perchè in quel momento tutti lo vogliono quasi per moda e qui mi perdo e non capisco più il senso. Va bè vuol dire che aspetterò quando affronterai l’argomento.
Pino, il discorso della borsa è ostico perché non si basa su prodotti reali ma immateriali, come possono essere azioni, obbligazioni, certificati vari. Il vero problema è che gli operatori spesso sono parte in causa nel determinare il valore dei prodotti. E’ quello che si chiama speculazione, a cui sono soggetti i compratori e i venditori. Poi ci sono le azioni dei governi, che hanno più o meno bisogno di fondi per svolgere la loro attività. Insomma il quadro è complicato da elementi esterni ma il principio della domanda è sempre valido. Compro, o meglio dovrei comprare, fino a quando ho i redditi da destinare e vendo quando ho bisogno di liquidare i miei immobilizzi. Non sempre tutto fila liscio: vedi la crisi ancora in atto.
Finalmente lo scritto è capibile grazie continuate cosi vi ringrazio, questo argomento di economia non è che ci (capisca tanto) un saluto.
molto interessante la tua idea anche se in questo periodo pensoche si ha poco denaro da investire. Ma sapere non è mai troppo tardi. Molto spesso noi piccoli risparmiatori ci troviamo in barazzo non abbiamo le idee chiare ben vengano le tue per spiegarci
Ho capito lore’, io te do na cosa a te, tu me dai na cosa a me…Ma se sordi nun ce n’è?….. manco i peperoni de Pino me posso compra’…hahahaha lore’!!! Na bella gatta da pelare ti sei preso…Complimenti !!!Ti auguro di riuscirci, da parte mia studiero’ attentamente tutte le lezioni che ci darai…se avrai tempo di interrogarmi, saro’ lieta di esporre quello che ho capito…ciao!
GRAZIE, GUGLIELMO, SE, PUR CAPENDOCI POCO COME DICI, HAI COMUNQUE APPREZZATO L’ARTICOLO E CI HAI INVITATO A CONTINUARE. MI HA SEMPRE IMPRESSIONATO IL MALVEZZO DI PARLARE DEI PROBLEMI ECONOMICI IN TERMINI QUASI SEMPRE DI RIVENDICAZIONE A FAVORE DI QUESTA O QUELLA CATEGORIA. QUASI MAI TENENDO CONTO DEI VINCOLI DI COMPATIBILITA’ FRA I VARI FENOMENI, CHE RENDONO SPESSO IMPOSSIBILE QUELLA CHE SI POTREBBE CHIAMARE LA QUADRATURA DEL CERCHIO. SPESSO LE COSE NON SONO COSI’ SEMPLICI COME SI VORREBBERO.
CARA ALBA, MAGARI FOSSI IN GRADO DI POTER CONSIGLIARE I PICCOLI RISPARMIATORI CHE ABBIANO DENARO DA INVESTIRE. PENSO CHE, COME FAI CAPIRE, SIANO VERAMENTE POCHI. SE POTESSI SEMPLICEMENTE RENDERE FAMILIARI GLI SCHEMI DEI COMPONENTI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA ECONOMICO NE SAREI SODDISFATTO. E TANTO PIU’ LO SAREI SE IN TANTI SI ESPRIMESSERO, RAGIONASSERO, INVECE DI RIMANERE NEL CANTUCCIO DEL “NON ME NE INTENDO”.
OCCHIO, LIEVE, CHE TI INTERROGHERO’ DAVVERO. E PRETENDO RISPOSTE PUNTUALI E RAPIDE. A DOMANDA RISPONDE. VABBE’, HO DETTO QUELLO CHE MI PROPONGO E QUELLO CHE MI ASPETTO, CHE SI PUO’ RIASSUMERE NEL SEMPLICE “AH, VA BENE, NON AVEVO CONSIDERATO QUESTO, AVEVO SOTTOVALUTATO QUELLO” ECC. NON, QUINDI, TANTI SAPIENTONI MA PERSONE NORMALI CHE RAGIONANO. QUANTO AL “TU MI DAI UNA COSA A ME E IO TI DO’ UNA COSA A TE” SAREBBE SEMPLICE. IL PROBLEMA SI COMPLICA QUANDO IO NON HO COSA DARTI. CHE SI FA ALLORA? PERCHE’ SUCCEDE? DI CHI E’ LA COLPA? E, SOPRATTUTTO, COME FARE PER RIMEDIARVI? SEMPLICE, SE UNO S’E’ DIMENTICATO IL DENARO A CASA TORNA E LO PRENDE. SE NON CE L’HA? LO PRENDE IN PRESTITO E LO RESTITUISCE CON I SOLDI CHE GUADAGNERA’. E SE NON LI PUO’ GUADAGNARE? RIMANDA L’ACQUISTO. FORSE E’ MEGLIO. E SE NON C’E’ LA COSA CHE CHIEDO? LA CERCO ALTROVE O ASPETTO. E SE LA COSA CHE CERCO E’ TROPPO CARA PER LE MIE TASCHE? IDEM.
Caaaspita lore’ , ma cosi’ finisco col nn comperare mai…quando potro’ comperare?e poi , se tu nn mi darai una cosa io nn ti daro’ niente … x cui resta tutto fermo…senza fondamentali…
Fondamentalmente hai ragione, Lieve. Rimane il fatto che, se uno non ha niente da dare e niente da chiedere, che ci sta a fare il mercato?