Basket per disabili
Scritto da Scoiattolina il 6 Marzo 2010 | 5 commenti- commenta anche tu!
Basket per disabili: al via il connubio Gruppo Guelfo-WheelChair Sport Firenze
Basket per disabili: al via il connubio Gruppo Guelfo-WheelChair Sport Firenze Pallacanestro, passione, amicizia e divertimento, sono le parole d'ordine del Gruppo Guelfo (i tifosi organizzati dell'Everlast Pallacanestro Firenze) e dell'associazione
WheelChair Sport Firenze che unite cercheranno di far crescere e conoscere sul territorio fiorentino e toscano il minibasket in carrozzina. Il tutto è nato con semplicità qualche tempo fa da un'idea di Luca Pini, presidente del gruppo dei tifosi, con l'intenzione d'impegnarsi per il basket per disabili, realtà già' affermata in Europa ma del tutto nuova in Toscana.A Firenze opera ormai da un paio d'anni l'associazione WheelChair
Sport Firenze, che ha tra le sue attività anche la danza sportiva. E' un mondo davvero speciale, sedersi su quelle sedie e giocare con loro è stata per i ragazzi del Gruppo Guelfo un'esperienza difficile da dimenticare, positiva, perché dietro ad un pallone, sul parquet, il divertimento la faceva da padrone per tutti e le risate, gli insegnamenti del coach, risuonavano nella palestra.Divulgare e dare maggiore visibilità a questa categoria della pallacanestro per permettere ai ragazzi del WheelChair Sport Firenze di aumentare nel numero e di poter giocare i campionati italiani sono la molla di questo binomio nato intorno ad una palla a spicchi che fa sognare.Prossimamente il Gruppo Guelfo s'impegnerà anche in una raccolta fondi destinata al sostegno dell'associazione e maggiori dettagli potranno essere reperiti sul sito del gruppo.


Un mio breve commento per adesso. Ma ci ritornerò, promesso. Per tanti anni ho svolto l’attività di ufficiale di gara al tavolo, nelle diverse serie. E ho “fatto” anche, come si diceva, diverse partite di basket in carrozzina. A Roma c’era e ancora c’è Il Basket Santa Lucia, una delle nostre squadre più gloriose, più volte campione d’Italia e d’Europa. Il gioco era bellissimo e per diverse situazioni ancora più bello di quello dei “normali”. I ritmi, le tattiche, le tecniche, tutto stupendo. C’è un mondo che gioca e vive di pallacanestro in carrozzina. Ci ritornerò, magari raccontando qualche episodio.
Ottimo articolo Sco. E’ una vera lezione di vita vedere queste persone disabili giocare a basket. Quanto coraggio!E’ davvero qualcosa che blocca lo stomaco e fa riflettere profondamente.
Grazie Sco, un abbraccio.
Poco prima delle partite avvengono gli ultimi abboccamenti tra il trainer e i giocatori, in genere ai margini del campo. Nel basket in carrozzina c’è di solito un cerchio ampio di giocatori (e giocatrici) e di chi parla in mezzo. E c’è anche qualche ritardatario: e lui o lei arrivano mano nella mano con i loro partner e anche, qualche volta, con un bambino o una bambina. E’ la cosa che plasticamente salta agli occhi: sono persone normalissime. Ma volete mettere come si trasformano, e diventano atleti fino al midollo, quando si siedono sulla carrozzina? Gli schemi sono attuati con la velocità degli atleti che giocano con due gambe, ma questi atleti giocano molto anche con il cervello. Credetemi, l’emozione che coglie quando si partecipa, e io partecipavo dal tavolo, era indicibile. Quando ebbi l’onore, stando sempre al tavolo, di partecipare ad una partita di Coppa Europa, ero molto commosso e alla fine, con la vittoria del S. Lucia, piansi senza ritegno(e ho la medaglia).
Un articolo interessante , bello sapere che anche i diversamente abili possono avere la possibilità di dimostrare che nulla è finito . Mat
lode lode lode a questi ragazzi , che a pugni chiusi e con tanto coraggio dimostrano la loro voglia di vivere…