ALLERGIE !!
Scritto da Scoiattolina il 17 Maggio 2010 | 7 commenti- commenta anche tu!
ALLERGIE
Con l’arrivo della primavera, del primo caldo, segna l’inizio di un nuovo ciclo annuale, dopo il freddo e il buio inverno ecco un’esplosione della natura con nuovi colori e profumi.
Non tutti, però, questo momento è vissuto con gioia, infatti per alcuni la nuova stagione rappresenta il ritorno puntuale di un fastidioso e speso invalidante problema . L’allergia, si calcola che nel nostro paese circa sette milioni di persone soffrano di questo fastidiosissimo disturbo.
Letteralmente la parola allergia vuol dire” reazione diversa” Le allergie, nel loro complesso, sono infatti il risultato di una risposta eccessiva e anomala del sistema immunitario nei confronti di agenti esterni, gli allergeni, che possono essere sostanze molto diverse: pollini, polvere, muffe ma anche alcuni alimenti, materiali, acari, e altri insetti. La manifestazione allergica dipende non soltanto dal tipo di allergene introdotto, ma anche dal fatto che sia ingerito, respirato o che ci sia contatto diretto. Dal punto di vista epidemiologico, le allergie sono tra le più diffuse malattie croniche e sono in continuo aumento. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la percentuale di popolazione mondiale che ne è affetta oscilla tra il 10 e il 40 %, a secondo delle regioni e dei periodi dell’anno. Per quanto riguarda l’Italia, asma, riniti allergiche e altre malattie correlate riguardano il 10-20% della popolazione.
Per meglio chiarire da dove nasce questa malattia stagionale occorre cominciare spiegando brevemente che cosa è il sistema immunitario, perché a tutt’oggi quest’apparato del nostro corpo è considerato il maggior responsabile dei sistemi allergici.
Sistema immunitario: è un sistema microscopico, atto a preservare l’integrità dell’organismo, in altre parole a difenderlo da “ agenti esterni” ritenuti estranei. Quando una sostanza entra in contatto con il nostro corpo il sistema immunitario opera una prima fase di confronto tra le sostanze e la propria –memoria interna- se quella è riconosciuta compatibile con l’organismo è accettata, al contrario (seconda fase) è attaccata. In quest’ultimo caso si formano delle particelle chiamate “anticorpi” che inglobano l’estraneo e lo distruggono.
E’ probabile che l’aumento delle allergie nella nostra società sia dovuto a mutamenti delle condizioni igieniche e ambientali, sia interne che esterne. Il miglioramento delle condizioni igieniche ha provocato infatti una riduzione delle manifestazioni parassitarie e delle infezioni (grazie anche alle campagne di vaccinazioni per le più comuni malattie infettive) di conseguenza, la risposta immunitaria, piuttosto che verso parassiti, virus, o batteri, si orienta verso altre fonti di antigeni come polline, polveri o acari. Tra gli inquinanti che possono provocare reazioni allergiche ci sono innanzitutto alcuni agenti biologici come per esempio batteri, funghi, spore o virus, ma anche sostanze rilasciate dalla bella stagione da insetti, prodotti che si trovano sulla desquamazione della cute di animali domestici come cani, gatti, uccelli, conigli, o dall’uomo stesso. Ci sono poi inquinanti chimici come gas di combustione, fumo introdotto attraverso impianti di ventilazione, polveri eccetera. Possiamo dire che l’allergia è una reazione di difesa eccessiva del sistema immunitario di
fronte a sostanze considerate erroneamente nocive. L’errore avviene nella prima fase di confronto, cioè la sostanza estranea non solo viene riconosciuta come non compatibile con l’organismo ma viene anche “ingigantita” per quanto riguarda la usa pericolosità. Ecoo che allora il sistema immunitario opera da un lato una particolare segnalazione dell’estraneo nella sua memoria interna e dall’altro costruisce un numero eccessivo di anticorpi pronti a reagire massicciamente qualora si ripresentasse un nuovo contatto. ( processo di sensibilizzazione)
A tutt’oggi non è possibile chiarire con assoluta precisione le cause di questo –errore- del sistema immunitario, pur tuttavia sapendo come avvengono i meccanismi di allergizzazione non si riesce ancora a stabilire con sicurezza che è a rischio, chi nò. Una delle poche cose che i medici sanno oggi è che non è uguale per tutti il tempo di allergizzazione ( tempo che trascorre tra il primo contatto con la sostanza e lo –scatenamento- dei sintomi): infatti è dimostrato che questo periodo può variare da appena qualche giorno addirittura a diversi anni. E’ altrettanto noto che vi sia una percentuale di ereditarietà, cioè si riscontra che il 30% dei bambini che hanno un genitore che soffre di allergia possono sviluppare fenomeni allergici dello stesso tipo anche quando sono in età adulta.
Sostanze allergizzanti: Gli allergeni entrano in contatto con l’organismo soprattutto attraverso l’aria respirata, i più comuni e noti sono pollini delle piante e delle erbe presenti nell’aria da metà gennaio a fine settembre. Vediamo quali sono i periodi della loro comparsa nell’aria.
Nocciolo: da gennaio a fine marzo.
Olmo: da metà febbraio ad aprile.
Pioppo e salice: da marzo a fine maggio
Parietaria: da maggio a settembre ( soprattutto sulle coste a su dell’Italia)
Betulla: da aprile a metà giugno.
Quercia, Faggio, Platino, Pino: da metà maggio a metà agosto.
Piantaggine, Acetosa: da maggio ad agosto.
Graminacee: da metà maggio a metà settembre.
Tarassaco: da metà maggio a giugno.
Ortica: da maggio a settembre inoltrato.
I sintomi:
L’allergia può interessare tutte le persone a qualsiasi età e senza differenze di sesso; si manifesta a volte all’apparato gastroenterico con nausea, vomito, diarrea (rara e non stagionale)
Le sue manifestazioni più fastidiose sono:
Sintomi nasali: starnuti, secrezioni acquose nasali, naso chiuso, prurito.
Sintomi oculari: prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce.
Sintomi cutanei: prurito, gonfiori, arrossamento.
Sintomi frequente in tutti: la stanchezza e l’irritabilità.
Tutti i sintomi possono presentarsi singolarmente o variamente associati nei casi più gravi, soprattutto in quelle persone che presentano allergie stagionali da molti anni può esserci una complicanza asmatica.
Come si diagnostica
In genere la diagnosi in un primo tempo si basa sulla presenza di sintomi descritti che si
presentano in prevalenza durante la primavera o l’estate. In un secondo tempo si pratica un test fondamentale p per fare una sicura diagnosi di allergia e, cosa importante, per individuare la sostanza che il sistema immunitario, per errore, considera estremamente nociva si eseguono dei test.
Prick test: Questa prova diagnostica è anche chiamata test cutaneo o cutireazione con allergeni. Si praticano delle “scarnificazioni” non sanguinanti e non dolorose cutanee di un centimetro sulla faccia interna del braccio e distanti fra di loro almeno due centimetri. Su ognuna si depone una goccia di soluzione acquosa di differenti sostanze. Se c’è reazione positiva, cioè si è allergici a una o più sostanze, entro 10-20 min. si forma un ponfo roseo e pruriginoso là dove l’allergene specifico è stato deposto.
Per i casi dubbi occorre effettuare il Rast : ovvero un test basato su di un prelievo di sangue e sulla ricerca degli anticorpi specifici presenti per una o più sostanze allergizzanti.
Esiste un terzo test chiamato “provocazione bronchiale” agli allergeni: cioè si osserva la reazione delle mucose bronchiali inalando vaporizzazioni infinitesimali di allergeni.
Come si cura: Con vari metodi di cura, secondo, la medicina allopatica (medicina ufficiale
occidentale) e secondo le cosidette medicine naturali o alternative (omeopatia, agopuntura).La medicina specifica sui sintomi viene attuata con cromogliato disodico, farmaco che blocca gli anticorpi, e con antistaminici, farmaci che bloccano l’istamia, cioè la sostanza con la quale gli anticorpi reagiscono. Sentire comunque sempre il proprio medico curante per la cura a secondo dei sintomi ed accertamenti effettuati..NEMBO



