Scritto da Scoiattolina il 4 Settembre 2010 |
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Dite a tutto il mondo che ho paura di morire.
Ma come fanno a prepararsi a mirare al mio viso e alle mie mani, a lanciarmi delle pietre? Perché? Sono Sakineh
Mohammadi-Ashtiani. Dite a tutto il mondo che ho paura di morire. Dalla prigione di Tabriz ringrazio quelli che pensano a me"....
Sakineh : annunciata sospensione lapidazione
Le autorita' iraniane hanno sospeso la sentenza di lapidazione per Sakineh, la donna condannata per adulterio e per presunta complicita' con l'omicidio del marito. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Teheran: "Il verdetto riguardo la vicenda di
tradimento extraconiugale e' stata bloccata ed' e' stata sottoposta a revisione" ha detto il ministro Ramin Mehmanparast in un'intervista a una Tv locale.
Il nostro amico Acima ci informa che sono state inviate due email , all'ambasciata Italiana Iraniana e all'ambasciata Italiana in Iran.
In 21 abbiamo aderito ma se arrivereanno altri di voi che si vogliono unire al nostro grido di aiuto per queste ingiustizie provvederemo ad inviare altre email !!
CARI ELDYANI OGGI SIAMO QUA PER UNA BUONA CAUSA, CI STIAMO MOBILITANDO PER IL CASO DI
"Sakineh"
LA DONNA IRANIANA CONDANNATA ALLA LAPIDAZIONE , VI INVITIAMO AD ADERIRE MANDANDO UN EMAIL AL SIG . ACIMA
... acima@tiscalinet.it ...
CHE RACCOGLIERA' TUTTI I NOSTRI DATI E L'INVIERA' CON IL SEGUENTE SCRITTO CHE VEDETE QUI SOTTO , NEL'EMAIL METTETE SOLO IL VOSTRO NOME E COGNOME
RIMARRA PRIVATO
(NESSUNO SAPRA' I VOSTRI DATI )......
PIU' SIAMO E MEGLIO E'
AVVISO CHE SE LASCIATE I VOSTRI DATI NEI COMMENTI SARANNO PUBBLICI ....!!

Spettabile
Ambasciata Iraniana in Italia
Illustrissimo Ambasciatore i firmatari della presente lettera, chiedono solennemente a Lei di farsi interprete di fronte alle autorità Iraniane della nostra decisa richiesta di cancellare ufficialmente la condanna alla lapidazione di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, cittadina Iraniana accusata di adulterio, nonché di liberarla dal carcere. Sakineh da quattro anni è detenuta nel carcere di Tabriz, dove sono recluse altre donne in attesa della medesima pena, tra loro anche minorenni. Chiedere oggi la liberazione di Sakineh significa intercedere per ogni donna che rischia di subire la stessa ingiusta e disumana sorte in base a una legge che riteniamo barbarica.
Ricordiamo che nel maggio scorso l'Iran è stato ammesso a far parte della Commissione dell'Onu per la Condizione Femminile e chiediamo quindi che, alla luce di quanto sta succedendo e succede da anni in quel Paese, tale decisione venga rivista. L'avvocato della donna condannata, Houtan Kian, ha dichiarato che la giustizia iraniana si accanisce su Sakineh solo «perché è una donna», che vive «in un Paese dove alle donne vengono negati i diritti più elementari». A Sakineh è stato impedito l'accesso a un processo equo, in una lingua a lei comprensibile. Ha subito la pena della fustigazione (99 frustate) davanti a uno dei suoi figli, è stata costretta a una confessione pubblica dopo essere stata accusata anche per concorso in omicidio del marito, di modo che venisse accelerato l'iter dell'esecuzione capitale, che potrebbe avvenire da un momento all’altro.
Ci rivolgiamo a Lei con il cuore pieno di angoscia sperando di riuscire a scongiurare questa tragedia, memori anche di quanto la tenace mobilitazione della comunità internazionale ha potuto fare in passato per Amina Lawal, la giovane donna nigeriana anch’essa condannata alla lapidazione per adulterio, che alla fine venne assolta.
Con i nostri migliori saluti.
In allegato elenco nominativi sottoscrittori della presente.
FACCIAMOCI SENTIRE NON RIMANIAMO IN SILENZIO
AVANTI ELDYANI