UNA LUCE PER LA VITA DI SAKINEH
Scritto da Scoiattolina il 14 Settembre 2010 | 2 commenti- commenta anche tu!
UNA LUCE PER LA VITA DI SAKINEH
La sospensione dell'esecuzione della condanna a morte per lapidazione di Sakineh ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti coloro che, nel mondo, da settimane seguivano con apprensione la tragica vicenda di questa donna iraniana.
Non certo l'unica e - temiamo - non certo l'ultima. Ma fortemente evocativa di una realtà che coinvolge in Iran e in altri Paesi centinaia di uomini e donne, condannati a morte con processi sommari, vittime di torture ed intimidazioni, giustiziati nonostante gli appelli umanitari, la pressione delle organizzazioni internazionali e a dispetto della risoluzione Onu per la moratoria sulla pena di morte.
l'appello lanciato via Internet dal figlio Sajjad, che giorno per giorno ci ha raccontato la
pena di una madre detenuta da tre anni e tuttora sottoposta a torture e vessazioni fisiche e psicologiche, oltre a quella, tremenda, delle "false" preparazioni a una imminente esecuzione.
Il velo è stato squarciato e la "Rete" ci ha consegnato la grottesca contemporaneità della barbarie a poche migliaia di chilometri dall'Europa. E i particolari, nonché il loro significato culturale e simbolico, sono riemersi con il loro ulteriore carico di dolore perché anche nella lapidazione c'è una discriminazione verso le donne. Vengono, infatti, sepolte fino al collo - mentre agli uomini si lasciano fuori le spalle - perché le pietre non manchino l'obiettivo
Sappiamo che altre donne e altri uomini sono in attesa nei lugubri bracci della morte delle carceri iraniane, come di altri, troppi, Stati, che non hanno firmato la moratoria
Onu. La ripresa forte di un'opinione pubblica internazionale contro la pena di morte, e non solo contro questa condanna a morte, non va fatta cadere. Dobbiamo riproporla con forza in Europa, in sede Onu, anche attraverso l'azione persuasiva verso i Parlamenti di questi Paesi. Dobbiamo anche sostenere il dialogo tra le religioni, dopo le parole importanti del Papa, perché la loro voce si levi chiara contro la pena di morte.
E' necessario continuare a vigilare perché non cada di nuovo il buio,. Nel comunicare il rinvio della decisione di procedere alla esecuzione di Sakineh, il Governo iraniano ha annunciato che ora esaminerà l'altra condanna, quella per la presunta collaborazione all'uccisione del marito. Può essere un modo per sviare l'attenzione dei media e dell'opinione internazionale per giungere, nel buio e nel silenzio, alla stessa condanna.
Mi auguro che la Delegazione bilaterale del parlamento europeo per i rapporti con l'Iran, che ha deciso andare a Teheran nei prossimi giorni, ottenga da parte del Governo iraniano l'autorizzazione per una visita ufficiale.
Proposto da Acima


Signor Acima ricordiamo anche che non è il solo caso di pena di morte in quei posti, movimentiamoci anche per le altre donne . Mat
acima prendi in considerazione la proposta di mattia il bosco è a tua completa disposizione