ARTE ……TIZIANO VECELLIO !!

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TIZIANO  VECELLIO

(1490 – 1576)

Tiziano Vecellio nacque a Pieve di Cadore da famiglia importante e agiata.

Sul finire del Quattrocento la nuova strada della pittura veneta era stata aperta da Giovanni Bellini, e nel primo decennio del Cinquecento Giorgione di Castelfranco 1proseguì lungo quella direttiva creando un linguaggio pittorico fondato essenzialmente sul colore. Ma chi portò alle conseguenze estreme i risultati di Giorgione, e contemporaneamente collocò la pittura veneta in una posizione d’avanguardia,  fu Tiziano Vecellio che si educò alla scuola del Maestro di Castelfranco e ne condusse a termine alcune tra le ultime opere.

Già in questi primi contatti di Tiziano con la pittura – nel candido lenzuolo e nel paesaggio ampio e silente con cui completa la Vergine giorgionesca, nella realizzazione del Concerto campestre, forse appena abbozzata dal Maestro – apparve chiaro il compito che egli si prefiggeva e felicemente raggiunse. Egli solo, infatti, realizzò la conquista delle ampie zone di colore esteso e felice, che nelle opere di Giorgione appariva appena accennato, frutto di un’intuizione geniale.

La visione di Tiziano fu quella di chi crede che tutto, uomini e cose partecipino di una stessa forza e di un unico impulso vitale; in tale concezione trovarono posto meravigliosi nudi dei suoi primi quadri,  del Concerto campestre, del Louvre, dell’Amor sacro e 2dell’Amor profano, della Galleria Borghese e della Venere d’Urbino, degli Uffizi.

Figure, queste, di dorata e morbida bellezza, che dominano calme nel quadro sontuoso e fiorito di stupendi colori, come nate da quella stessa natura. Trova posto, anche in campo stilistico, quel suo straordinario linguaggio che fu chiamato “classicismo cromatico”, per indicare la perfetta armonia di luminose e vive zone di colore avvicinate tra loro.

Il suo massimo capolavoro fu l’Amor sacro e l’Amor profano,  dipinto all’età di circa 25 anni, in occasione delle nozze di Nicolò Aurelio, veneziano e Laura Bagarotto. La candida sposa,  vicina ad Amore, viene assistita da Venere in persona. Le due donne, di simile perfezione, simboleggiano l’una la felicità breve in terra, con l’attributo del vaso di gioie e l’altra la felicità eterna e celeste, con in mano la fiamma ardente dell’amore di Dio.

La pittura di Tiziano è morbida ed energica ad un tempo e in essa c’è come un respiro che dà ampiezza alle immagini, le fa più grandi, come se un lievito interiore le dilatasse.

3La vitalità delle immagini pittoriche di Tiziano, lo splendore che è in esse, la bellezza, la gioia, l’energia che da esse si sprigionano hanno radici nella concezione rinascimentale che animava l’artista, una concezione che non era più monastico-feudale, ma attiva, dinamica, ispirata a valori terreni.

Nella maggior parte dei suoi famosi ritratti vi sono raffigurate donne bellissime e sensuali, molto spesso con la capigliatura sciolta ed abbondante che ricade sul corpo dalle nude spalle. In tutte le sue opere predomina il rosso. Più che ritratti sono considerate pure esaltazioni dell’eleganza e della bellezza femminili.

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Riportiamo il pensiero di Giorgio Vasari sull’artista:

“Et avendo una meravigliosa pratica nella terra, nella quale diligentissimamente lavorava, trovò il modo di inventare essa terra con il fuoco, in una maniera che  no la potesse offendere né acqua né vento. Et riuscitole tale invenzione, lasciò dopo sé eredi i figliuoli di tal secreto.”

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Analisi del quadro, tra i più celebri:

“L’Amore Sacro e l’Amore Profano”.

Tiziano - L'Amore Sacro e l'amore profano 1

Nella simbologia del quadro verrebbe subito da pensare che la figura vestita a sinistra rappresenti l’Amore Sacro, per la sua aria  mite e composta, vestita di tutto punto, mentre l’altra figura nuda a destra   dovrebbe rappresentare l’Amore Profano. Un giudizio logico e naturale in base alla morale cristiana. Ma non era  affatto  a questa morale che Tiziano si ispirava ed intendeva illustrare. Una interpretazione corretta può sgorgare solo dall’attento esame delle differenze fra le due figure femminili: nell’abbigliamento, nei colori. Nello sfondo, nella posizione, nel gesto e nel contrasto tra scrigno e bacile. Occorre ancora tener presente che nell’antichità la nudità era considerata simbolo di purezza, di genuinità, di virtù, di candore e, soprattutto, di assenza di finzioni (pura verità, o nuda verità sono ancora sinonimi.

Quindi l’Amor SacroÈ è rappresentato dal nudo, mentre l’altro, quello Profano, è vestito  sontuosamente, in quanto sono appunto gli abiti e l’acconciatura i più importanti artifici a  cui ricorre l’Amor Profano.

Giovanna3.rm

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I capolavori di Tiziano Vecellio

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sabry giò


COMMENTI

  1. il 03 ottobre, 2010 Lorenzo.rm dice:

    Cara Giovanna, è bello questo tuo pezzo su Tiziano pubblicato nel Bosco, come è altrettanto bello il pezzo di Flavio, sempre su Tiziano, pubblicato in Incontriamoci. Si sta bene con il mondo e con noi stessi occupandoci di queste cose. Bravi.

  2. il 03 ottobre, 2010 flavio.46 dice:

    Brava Giovanna
    è bellissimo il tuo pezzo su Tiziano.
    Davvero stupendo, credo che ci accomuni l’amore per l’arte.
    Da me non puoi che ricevere consenso e ammirazione.
    Ciao

  3. il 04 ottobre, 2010 Mattia dice:

    Cosa dire un articolo davvero completo , complimenti a Giovanna e Sabri .Mat

  4. il 04 ottobre, 2010 rosetta dice:

    messa cosi davvero fa piacere leggere l’arte , anche le foto e i contenuti , che dire bello davvero .

  5. il 04 ottobre, 2010 marco dice:

    complimenti per tutto ma anche per la grafica

  6. il 04 ottobre, 2010 anna dice:

    io non sono un amante dell’arte ma vista in questo modo davvero vien voglia di seguirla

  7. il 04 ottobre, 2010 nadia8 rm dice:

    Anche io non è che me ne intenda molto di arte,ma è bello,molto bello,è un tripudio di colori

  8. il 05 ottobre, 2010 luciano rm dice:

    Giovanna,ho sempre ammirato questo genio della pittura, specie quando rafficura donne bellissime e sensuali, esaltandone l’eleganza e la bellezza.

  9. il 05 ottobre, 2010 ANGELOM dice:

    Ormai siamo abituati ad ammirare i vostri interesanti servizi sulla storia dell’arte, con quello su Tiziano avete portato un’altra ventata di cultura, complimenti a Sabrina e Giovanna

  10. il 06 ottobre, 2010 lieve dice:

    Ah! Giò, quanto mi piace Tiziano!! grazie per avercelo ricordato, quanto fu grande!
    Davvero un grande colorista, interpretò la pittura dando un senso al colore.
    Mi affascina la sua grande cromaticità, ma anche la dinamicità e la drammaticità dei suoi capolavori,(vedi incoronazione di spine)..
    Fu anche un grande ritrattista,e dipinse fino alla sua fine.
    Una delle sue ultime opere fu la pietà della galleria dell’accademia di venezia,(che venne poi finita da Palma il giovane)
    Negli ultimi tempi,rinunciò alle grandi campiture ed ai suoi tipici minuziosi particolari, usando larghe pennellate, e i ritocchi finali venivano dati, abbandonando i pennelli e sfregando il colore con le dita,(come faccio io) hahahahaha. Modestia a parte,fu un grande maestro davvero!!!
    Grazie ancora! anche a sco, che da spazio a questa magnifica rubrica, sempre attenta all’arte!

  11. il 06 ottobre, 2010 giovanna3.rm dice:

    Sono grata a tutti gli amici che apprezzano l’arte: è uno stimolo a continuare nella ricerca e scoprire sempre nuove emozioni.
    A Lieve un ringraziamento speciale: le dotte riflessioni su Tiziano dimostrano la sua grande sensibilità d’artista.
    Un abbraccio affettuoso a tutti gli amici.

  12. il 08 ottobre, 2010 domenico.rc dice:

    Non mi sento all’altezza di poter esprimere un pensiero mirato alla sfera artistica. Un grande, come Tiziano, parla da solo attraverso la sua arte. A noi, piccoli mortali non rimane altro che rimanere incantati davanti a una cosi grande espressione artistica. Rimanere incantati davanti ad una così grande e immensa bellezza di opere d’arte , A te, cara Giovanna, va il grande merito di saper , di volta in volta, scegliere e proporre, con una bravura tale, i grandi artisti , coloro i quali hanno fatto la storia dell’arte, i padri della nostra immensa schiera di talenti, facendo ancor più grande questo già grande blog . Grazie di essere sempre vicini alla gente ……

  13. il 08 ottobre, 2010 giovanna3.rm dice:

    Domenico, devo ringraziarti proprio di cuore per le tue espressioni così amichevoli nei miei confronti.
    Sono socura che la tua grande sensibilità possa superare qualsiasi eventuale lacuna.
    Seguo amch’io con interesse il tuo blog e mi felicito per tutto ciò che fai,anche se hai poco tempo da dedicarli attualmente. Soprattutto non mollare.
    Un caro abbraccio.

  14. il 09 ottobre, 2010 domenico.rc dice:

    Grazie veramente .Giovanna ,le tue parole mi saranno sempre d’aiuto nei brutti momenti . È bello sapere che c’è gente come voi che con il semplice e sincero calore riescono a rischiarare quelle grigie giornate che ,purtroppo, qualche volta, nostro malgrado, ce le ritroviamo nel nostro quotidiano cammino. È bello anche solo pensare che c’è gente come voi , per farti guardare avanti con quella luce d’ottimismo necessaria a superare i vari ostacoli che si presentano, di volta in volta. lungo la bellissima strada della nostra esistenza.Si!,è bello saperlo, viverlo e sentirl dentro di noi

  15. il 24 novembre, 2010 parrocchia cremonese dice:

    Mi spiace non vedere inserita l’immagine del Martirio di S. Pietro Martire, opera che è rimasta in alcune copie in luoghi diversi d’Europa. Nella nostra chiesa fino al 2000 ne custodivamo una copia; dopo il furto sembra sia comparsa (tagliata)in un’asta internazionale. A quando il recupero?


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