Economia in pillole- La concorrenza
Scritto da Scoiattolina il 8 Ottobre 2010 | 24 commenti- commenta anche tu!
Economia in pillole- La concorrenza
Da ogni parte se ne parla, si dice: c’è, ci vorrebbe, ah ci fosse!
Intendendo, con ciò, che, realizzandosi questa magica condizione, i prezzi si situerebbero al più giusto livello. Ma è vero? E’ così? E concorrenza, poi, di chi? Fra prodotti di uno stesso luogo? Di più regioni? Di Paesi a più basso reddito? Del mondo intero?
E poi, concorrenza solo sui prezzi? O anche sulla qualità? Certo, se i prodotti sul mercato non hanno identica qualità hai voglia di confrontarli. E, ancora, a che ti serve confrontarli se quelli di qualità migliore non puoi comprarli?
Allora lasciamo perdere la qualità e guardiamo soltanto il prezzo. Già, ma se compriamo la merce a prezzi minori, chiudono alcune fabbriche, cioè quelle che producono merci a prezzi maggiori, e se le merci a prezzi minori le produce l’estero chiudono le nostre.
Si dice: tutti dobbiamo vivere e gli scambi diffondono lo sviluppo. E’ vero, ma ciò non deve avvenire a discapito della nostra salute e dell’ambiente.
Sta a vedere che ci vuole chi controlla la concorrenza, interna e internazionale. Ma, più di chi controlla, ci vuole chi realizza, chi armonizza i rapporti fra gli stati.
Torniamo al nostro, di stato. Azioni nel campo dei prezzi, della qualità, della salute, dell’ambiente, sono compiti supremi di ogni stato.
E anche della nostra Italia. In Europa e nel mondo.
E ve lo dico anche in versi:
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“Da ogni parte si dice:
c’è, ci vorrebbe, ci fosse!
Intendendo con ciò,
che, realizzandosi
la magica condizione,
i prezzi si situerebbero
al più giusto livello.
Ma è vero? E’ così?
Concorrenza, poi, di chi?
Fra prodotti di uno stesso
luogo? Di più regioni?
Di Paesi a più basso reddito?
Del mondo intero?
E poi, concorrenza solo
sui prezzi? O anche
sulla qualità? Certo,
se i prodotti sul mercato
non hanno identica qualità
hai voglia di confrontarli.
Ma, ancora, a che serve
confrontarli se i migliori
non puoi comprarli?
Allora lasciam perdere
la qualità e guardiamo
soltanto il prezzo. Già,
ma se compriamo la
merce a prezzi minori,
chiudono alcune fabbriche
e se le merci a prezzi
minori le produce l’estero
chiudono le nostre.
Si dice: tutti dobbiamo vivere
e gli scambi diffondono
sviluppo. E’ vero, ma non
a sprezzo della salute,
dell’ambiente. Sta a vedere
che ci vuole chi controlla
la concorrenza, interna
e internazionale. Ma,
più di chi controlla, ci vuole chi
realizza, chi armonizza
i rapporti fra gli stati.
Torniamo al nostro,
di stato. Prezzo,
qualità, salute di ognuno,
ambiente, son compiti
supremi di ogni stato.
Anche della nostra Italia.
In Europa e nel mondo”.
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Ho voluto di proposito fare scendere di quota questo problema della concorrenza per renderlo in primo luogo compatibile con il caldo estivo, che non consiglia rilevanti sforzi cerebrali, ma, soprattutto, per abituare ai ragionamenti. Come tutti sapete, secondo me tutti possono essere coinvolti in ogni argomento, solo che lo vogliano, e la concorrenza è uno degli argomenti essenziali dell’economia.
Naturalmente c’è anche la concorrenza scorretta: parliamo anche di essa. Ma parliamo di tutto quello che ci va partendo dal tema introduttivo.
Lorenzo.rm

