ARTE ,,,,,,Cèzanne
Scritto da Scoiattolina il 7 Gennaio 2011 | 11 commenti- commenta anche tu!


Uno dei meriti di Pissarro, nobilissima figura di uomo oltreché di artista, amico fidato e generoso di tutti i giovani che lavoravano con lui o attorno a lui, fu quello di aver guidato e incoraggiato Cézanne negli anni difficili del suo esordio nella pittura.
La storia della vocazione artistica di Cézanne è infatti irta di difficoltài, tra le più tormentate che si conoscano. Per un decennio intero, tra il ‘60 e il ’70, il giovane artista di Aix-en-Provence tentò con disperata ostinazione tutte le strade, alla ricerca di un linguaggio suo, capace di esprimere ciò che confusamente egli sentiva di dover dire. Quando iniziò i suoi rapporti con Pissarro e scoprì il linguaggio degli Impressionisti, ecco che Cézanne imparò a guardare il mondo direttamente, a misurare il suo tema sul motivo che gli aveva suggerito, a riconoscere nei colori o nelle forme della natura una nuova fonte di ispirazione. La vicenda di Cézanne si inserisce così nell’Impressionismo, ma solo come atteggiamento iniziale nei confronti della natura, giacché i suoi intenti e i risultati furono del tutto diversi e originali. Se lo scopo degli Impressionisti fu quello di ritrarre sulla tela la verità dell’attimo
fuggente della vita, che scorre nella natura, il suo fremito fuggevole, lo scopo di Cézanne fu quello di rappresentare la natura nei suoi valori eterni e indistruttibili; se gli Impressionisti disunivano le forme, inondandole di luce e d’atmosfera, Cézanne le costruiva plasticamente, in un rogoroso equilibrio di volumi accordati fra loro.
Niente è decorativo nell’arte di Cézanne; se prima egli si avvaleva di contorni decisi per definire le forme, successivamente scoprì che il colore era sufficiente a crearle e a sostanziarle: “Quand la couleur a sa richesse, la forme a sa plénitude”, affermava. Nascevano così capolavori di una larga sintesi strutturale, esaltazione di volumi netti, cristallizzati nella luce.
I primi quadri di Cézanne sorprendono per l’nsieme cupo dei colori, che ricordano la pittura barocca, e per i sogetti romantici e melodrammatici (La Maddalena – Ritratto di vecchio), trattati con foga impetuosa a grandi colpi di spatola…..
L’armonia dei quadri di Cézanne, punto d’incontro fra il sentimento e l’intelletto, fra l’osservazione intuitiva del vero e l’attività mentale non esercitata in astratto, ma direttamente applicata alla natura per ricavare da questa le leggi eterne di equilibrio che la governano, è un’armonia fuori del tempo, un punto fermo nella storia dell’arte, un risultato cui tutti guarderanno trovandovi un suggerimento e uno stimolo.
Gradualmente, verso la fine del secolo, dopo anni di incomprensione e di silenzio, si affermò e si consolidò la sua fama, e tutti gli artisti delle nuove generazioni riconosceranno in lui il grande maestro.
Cézanne pose le basi di una nuova libertà e autonomia della forma artistica che non è riproduzione o imitazione, ma creazione di un nuovo modo, di una nuova realtà: quella nata dalla coscienza dell’artista.
LA MADDALENA
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Mont Sainte-Victore
E’ uno dei soggetti amati e replicati dal pittore negli ultimi anni. Il dipinto rappresenta la montagna - che Cézanne scalò più volte con un suo amico geologo – dove la ricerca di sintesi si fa ancora più forte. Il tentativo dell’artista era volto a portare alla luce ciò che in natura è immutato e eterno.
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Le grandi bagnanti
Questo quadro fu il suo testamento spirituale, in cui il colore diventa puro pulsare dinamico di emozioni e le linnee hanno la stessa energia delle note, su un immaginario pentagramma. Il movimento ad arco delle piante unisce i due gruppi di figure, lega fra loro i piani della composizione e spinge lo sguardo dello spettatore verso il luminoso paesaggio sullo sfondo.
Giovanna3.rm
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La solita gradevolissima pagina di pittura. Brave.
La bella pagina d’arte che Sabrina ci presenta con il commento esauriente di Giovanna .m’induce ancor di più a conoscere questo pittore. La figura artistica di Cezanne appare piuttosto isolata e difficilmente riconducibile ad uno spirito e a una poetica condivisa, viene accolto tra gli impressionisti e partecipa senza successo alle loro esposizioni del 1874 e del 1877. Tuttavia, se i suoi compagni di strada avevano un successo commerciale molto limitato, le opere di Cézanne, erano quelle che ricevevano le critiche più aspre. A onore del vero, occorre però dire che per quanto Cézanne accettasse l’impressionismo e ne condividesse gli obiettivi, non si identificava perfettamente con esso e i suoi risultati erano infatti diversi e anche gli stessi impressionisti, fatta eccezione per Pissarro, Monet e Renoir, mostravano diffidenza verso la sua pittura. La sua pittura ha l’inesprimibile fascino dell’antichità biblica e greca, i movimenti dei personaggi sono semplici e grandi come nelle sculture antiche, i paesaggi hanno una maestà imponente, e le sue nature morte così belle, così esatte nei rapporti tonali hanno, nella loro verità, qualcosa di solenne. In tutti i suoi dipinti, l’artista commuove, perché egli stesso prova, davanti alla natura, un’emozione violenta che l’abilità trasmette alla tela Cézanne stanco dei suoi insuccessi, si isola in Provenza, allentando i contatti con gli impressionisti e cominciando a maturare un nuovo stile pittorico più attento ai volumi degli oggetti ed alla organizzazione dello spazio che li circonda. Dopo anni di silenzio gli viene attribuito il giusto riconoscimento di gran maestro.
Angelo, mi fa molto piacere il tuo commento sul pittore di cui ho parlato oggi. Cézanne, infatti, anche se all’inizio fu un ammiratore dell’Impressionismo, aveva, tuttavia, obiettivi diversi, che col tempo dimostrerà.
Si capisce che hai approfondito la conoscenza dell’artista e ciò non può che costituire un incentivo per parlare ancora di arte e di artisti di grande spessore.
Di questa dimostrazione di interesse ti ringrazio e cercherò di farne buon uso.
Giovanna devo rammentarti che presi io l’iniziativa con Sabrina di aprire una pagina d’arte, iniziando con il grande pittore Benozzo Gozzoli , si è poi proseguito con altre importanti pubblicazioni, ora a te il merito di portare avanti questo interessante ed importante discorso culturale in modo che gli eldyani apprezzino e conoscano i maestri della pittura.
E’ vero Angelo, ora ricordo. Mi piacque moltissimo Benozzo Gozzoli e te lo dissi in un commento. Sono felicissima di saperti sulla mia lunghezza d’onda e non potrai che darmi consigli preziosi in questo campo. Non mancherò di chiederti aiuto, in caso di necessità.
Un caro saluto.
Cara Giò, devo ringraziarti ancora, e ringraziare Sco per questo meraviglioso spazio d’arte, gestito con tanta maestria.
Una bellissima carrellata di opere di Cezanne, uno dei miei preferiti fra gli impressionisti!
Di lui mi piace sopratutto la sua pennellata,larga, rapida, naturale e senza ripensamenti, e come mescola i colori , variando i toni delle terre, in maniera magistrale , pulita.
Fra i suoi quadri,uno mi ha particolarmente colpito, ed è “Il grande pino” un olio su tela di circa un metro x 90 cm, che ho visto in una mostra a Treviso.Il quadro era grande, e visto dal basso sentivo la frescura del luogo;vedevo i tratti delle sue pennellate,e la maestria nell’accostare i vari verdi con le terre che davano luminosità e calore al dipinto.E’ stata come una folgorazione!”mai più piccole pennellate” mi sono detta…(purtroppo i miei tocchi restano insicuri nonostante i pennelli siano più grandi)…
Per quanto riguarda le sue nature morte,no ho riprodotte molte, e per una di queste, avevi fatto una ricerca per me, ricordi??E’ la seconda che hai messo fra le nature morte,”bricco pane uova e bicchiere”, l’ho poi trovata e riprodotta,ed ora è appesa nella mia cucina.
Le sue nature morte , sono talmente intense e veritiere, da farti sentire parte dell’ambiente,pare di essere lì e di sentire gli odori di una casa della seconda metà dell’ottocento….
Lieve, che piacere avere le tue impressioni! Ricordo bene la natura morta di cui parli: anche a me piacciono molto, è come sentirle proprio “vive”, mentre le osservi.
Come vedi, cerchiamo di continuare la carellata degli artisti più amati.
Un caro abbraccio.
Grazie per questo spazio di cultura e di quiete…
Le opere dei grandi pittori si osservano, si riscoprono e si ascoltano le emozioni che muovono dentro ognuno di noi e che, miracolo dell’arte, si ripresentano ogni volta in modi mai uguali e sempre stupefacenti…in religioso silenzio.
Ed è proprio questo il bello, è già stato detto tutto su di loro quindi, non resta che lasciare spazio alla meraviglia.
Che dire?? Sco?? hai messo anche il grande pino, mia croce e delizia!!!Sei una ragazza sensibile ed attenta! Un abbraccio a te ed a giò!
lieve nn mi voglio prendere i meriti di giovanna ..lei mi commissiona io faccio …però l’abbraccio me lo prendo anche io ahahahh kissone
smakkkkkkkk ad entambe!!!!!