VOGLIAMO LANCIARE UN'INIZIATIVA PER VOI ELDYANI ....
CHI DI NOI IN CASA NON POSSIEDE UN PEZZETTO D'ARTE DI MURANO ??
BENE SU IMPUGNARE MACCHINETTA FOTOGRAFICA ...UN CLIC .....E SPEDITE A :
TITTISILVESTRO.SA@GMAIL.COM
....ANGELO ED IO ABBIAMO GIA' FATTO COME VEDETE QUA SOPRA
.....MOSTRATECI I VOSTRI RICORDI !!
La Redazione Del Bosco
Quando ci sentiamo depressi e delusi dell’andamento delle nostre vicende politiche, sociali, economiche, giudiziarie, ecc., rivolgiamo un pensiero a qualche nostra specialità, messa in atto da epoca lontana e perseguita con eccezionale bravura, fantasia e senso artistico.
In realtà, la produzione italiana eccelle in diversi settori, per nostra fortuna, ma vorrei parlare dell’affascinante arte del vetro soffiato di Murno, che il mondo intero ci invidia.
Riprenderò solo brevi cenni storici, poi potrete ammirare una galleria di oggetti splendidi, sempre più raffinati.
Ce n’è per tutti i gusti: buon divertimento.
“Il primo documento che attesta la lavorazione del vetro a Murano risale al 982 d.C., ma scavi archeologici hanno riportato alla luce frammenti indicanti la presenza di tale attività già nel VII secolo a.C., sia nell'isola di Torcello che in quella di Murano. Solo nel XII secolo, però, l'arte del vetro incominciò a delinearsi come attività manifatturiera organizzata. Sempre in quel periodo, l'attività man mano si concentrò nell'isola di Murano, per poi diventarne esclusiva, allorquando la Repubblica decretò, nel 1291, il trasferimento nell'isola di tutte le fornaci per motivi di sicurezza. Il rischio d'incendio era infatti troppo elevato, sarebbe bastata una sola fiammata fuori controllo per distruggere l'intera città costruita in gran parte in legno.
Da quell’anno Murano divenne il principale centro di lavorazione del vetro della Repubblica di Venezia, i cui prodotti venivano esportati in tutto il mondo: Francia, Gran Bretagna, Fiandre, Nord Europa, Mediterraneo orientale.
Furono inoltre adottate le prime misure protezionistiche: si imponeva ai maestri che lasciavano la città di non poter più essere riammessi all'Arte una volta rientrati, e si proibiva la fuoriuscita di qualsiasi strumento o prodotto necessario alla lavorazione del vetro; era ovviamente molto forte il timore della concorrenza. Fu nel corso del secolo XV che l'arte vetraria si consolidò, a tal punto che i maestri vetrai divennero molto ricchi e ben visti anche dalla nobiltà. A metà del 1400 risale l'importantissima invenzione di Angelo Barovier: il vetro cristallino, cioè un vetro perfettamente incolore e trasparente. Angelo capì che erano le impurità delle materie prime a rendere il vetro opaco, inventò quindi una procedura complessa per depurarle al fine di ottenere un vetro purissimo. Fu questa scoperta a decretare il successo del vetro muranese in tutto il mondo.
Nel corso del Cinquecento le esportazioni raggiunsero la Turchia e il continente americano. I vetri muranesi divennero in tutta Europa un prodotto di nicchia, elitario. Perfino i più grandi artisti dell'epoca li raffiguravano nei loro dipinti (Il vaso Veronese è stato così nominato, perché compare nell'Annunciazione di Paolo Veronese). Nonostante le rigide misure protezionistiche, molti maestri lasciarono Murano per far fortuna altrove con la propria arte; lo stile veneziano si diffuse così in tutta Europa. Nel corso del Seicento, in linea con lo stile barocco, i vetrai muranesi realizzarono prodotti dalle forme sempre più complesse e bizzarre.
Il Seicento fu però anche un secolo di crisi. Negli anni venti la peste decimò la popolazione di Venezia e della laguna. Seguì poi una carestìa che tra le altre conseguenze rese difficoltoso il reperimento di molte materie prime quindi difficile la lavorazione del vetro stesso. Nel 1628, infatti, le fornaci chiusero per tutto l'anno (alcune purtroppo non riaprirono più). Per Murano la situazione si aggravò ulteriormente, a causa di altre due nuove produzioni che riscossero successo in tutta Europa: il cristallo di Boemia e quello inglese.
Nel Settecento la concorrenza si sentì ancora di più e la Repubblica di Venezia per evitare la crisi limitò il più possibile le importazioni di qualsiasi prodotto estero nel territorio della Serenissima. Quando poi nel 1797 la Repubblica cessò di esistere, per mano delle truppe napoleoniche, anche per Murano incominciò il periodo di maggior crisi, aggravatasi ulteriormente sotto la dominazione dell'Impero Austro-ungarico, che imponeva ai prodotti muranesi pesanti dazi al fine di avvantaggiare i cristalli austriaci e boemi.
Solo verso la metà del XIX secolo si verificarono i primi segnali di rinascita, grazie soprattutto alla riscoperta di alcuni tipi di vetro e alla nascita di nuove aziende storiche (la Fratelli Toso e Salviati). Simbolo di questa ripresea divenne il Museo del Vetro, fondato nel 1862, grazie soprattutto al sindaco di Murano Antonio Colleoni e dell'abate Vincenzo Zanetti. Oltre al Museo venne fondata anche una scuola, allo scopo di impartire un'educazione specifica, sia teorica che pratica, a tutti coloro che desideravano accostarsi all'arte della lavorazione del vetro. Nel 1864 venne allestita la Prima Esposizione Vetraria Muranese.
A partire dal primo decennio del XX secolo si assistette ad una vera e propria svolta nella lavorazione del vetro: il maestro incominciò a collaborare con altre figure professionali nell'ideazione e produzione dei propri proggetti; iniziò così a collaborare proficuamente con designer, scultori, direttori artistici. Il successo a cui pervenne poi il design italiano negli anni cinquanta contribuì ulteriormente alla crescita e alla diffusione della cultura del vetro di Murano, che attirò l'attenzione dei più grandi artisti del Novecento (fra questi: Calder, Moore, Fontana, Guttuso, Le Corbusier, etc.).
Tutt'oggi l'arte muranese viene portata avanti dalle aziende storiche e da nuovi maestri che con grande abilità sanno conciliare il rispetto delle tradizioni con lo spirito innovativo di designer e artisti contemporanei”.
Ora potrete ammirare una serie di immagini della svariata produzione del vetro soffiato di Murano, con tutte le particolarità che esso richiede per diventare una vera opera d’arte: le foglie d’oro o d’argento inserite nel vetro e nel cristallo, le Murrine colorate, gli oggetti soffiati a bocca, il vetro retinato, smerlato, decorato, gli steli delle coppe o dei calici lavorati nei modi più disparati e fantasiosi, la lavorazione Fenicio e così via. Quest’ultima è una vera e propria opera d’arte in miniatura, eseguita a mano: il vetro viene abbellito con scanalature, incisioni e velature che riproducono luci e colori diversi. C’è poprio un mondo da scoprire, affascinante e di grande maestrìa.
Giovanna3.rm
COMMENTI
il 12 febbraio, 2011 Lorenzo.rm dice:
Sabrina, Giovanna, c’è da essere orgogliosi di voi.
il 12 febbraio, 2011 ANGELOM dice:
Molto interessanti i cenni storici presentati da Sabrina e Giovanna. Ho avuto la fortuna e il piacere di vedere in una bottega artigianale questi maestri, di come si soffia e si modella il vetro, realizzando un’opera d’arte sicuramente unica, una manualità che solo questi hanno, dovuta ad anni di esperienza, ricevuta dai loro predecessori. La preziosità di questi lavori fanno riconoscere in tutto il mondo, la nostra genialità, fantasia e buon gusto.
il 12 febbraio, 2011 ANGELOM dice:
SABRINA SEI VERAMENTE FORMIDABILE, NON HO PAROLE PER RINGRAZIARTI, MI AUGURO CHE L’INIZIATIVA PRENDA PIEDE, FORZA ELDYANI RACCOGLIETE L’INVITO DI SABRINA.
il 12 febbraio, 2011 sandra vi dice:
sabrina ,il lavoro perfetto,non ci sono commenti adeguati,conosco l,ambiente so le cose meravigliose che vengono fatte ,bravissima,il mio au8gurio che il tuo invito venga largamente raccolto.
il 12 febbraio, 2011 eleonora carretta dice:
meraviliosi i vetri di murano. io ho oltre 100 animaletti – tartarughine ed elefantini- oltre a due vasi che mi furono regalati nel 1967 in occasione del mio matrimonio. farò foto di gruppo. posso inviarle tramite skipe? fino a quando è aperta questa mostra?
il 12 febbraio, 2011 giovanna3.rm dice:
Io che mi sono occupata dell’articolo, ho solo servizi di bicchieri di Murano, per acqua e vino. Non sono quelli colorati che vi ho mostrato, ahimé, perciò non mi sembra il caso di fotografarli. Peccato!
il 12 febbraio, 2011 giovanna3.rm dice:
Che bello avere gli animaletti in vetro soffiato di Murano, Eleonora, sono tutti deliziosi! Occorre chiedere a Sabrina come fare per inviarli. Certo, sarebbe bello vederli! Ciao e grazie della collaborazione.
il 12 febbraio, 2011 scoiattolina dice:
eleonora si si mandami x skype
il 15 febbraio, 2011 scooo dice:
ELEONORA SANDRA PORZIA ANGELO SONO DAVVERI BELLI QUESTI GGETTI DANNO UN COLORE DAVVERO PARTICOLARE GRAZIE DI AVERCELI MOSTRATI
il 15 febbraio, 2011 lieve dice:
Articolo interessantissimo! Bellissimi i pezzi.Grazie anche ad Eleonora,Angelo ,Porzia e Sandra!
il 15 febbraio, 2011 giovanna3.rm dice:
Veramente belli i vostri oggetti di Murano, Sandra, Porzia, Eleonora, Angelo.
Lieve mi fa piacere che tu abbia trovato interessante l’articolo. La ricerca della produzione di Murano è stata un po’laboriosa ma divertente e affascinante.
E’ ancora vivo in me il ricordo delle ore passate ad ammirare la bravura degli artigiani muranesi mentre creavano le loro opere.
il 15 febbraio, 2011 carlotta dice:
Bellissimo articolo Giò…molto interessante. Simpatica l’idea di Sabry di pubblicare le foto dei “ricordi di Murano” degli eldyani che hanno subito inviato foto di oggetti bellissimi. Grazie a tutti.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d
Sabrina, Giovanna, c’è da essere orgogliosi di voi.
Molto interessanti i cenni storici presentati da Sabrina e Giovanna. Ho avuto la fortuna e il piacere di vedere in una bottega artigianale questi maestri, di come si soffia e si modella il vetro, realizzando un’opera d’arte sicuramente unica, una manualità che solo questi hanno, dovuta ad anni di esperienza, ricevuta dai loro predecessori. La preziosità di questi lavori fanno riconoscere in tutto il mondo, la nostra genialità, fantasia e buon gusto.
SABRINA SEI VERAMENTE FORMIDABILE, NON HO PAROLE PER RINGRAZIARTI, MI AUGURO CHE L’INIZIATIVA PRENDA PIEDE, FORZA ELDYANI RACCOGLIETE L’INVITO DI SABRINA.
sabrina ,il lavoro perfetto,non ci sono commenti adeguati,conosco l,ambiente so le cose meravigliose che vengono fatte ,bravissima,il mio au8gurio che il tuo invito venga largamente raccolto.
meraviliosi i vetri di murano. io ho oltre 100 animaletti – tartarughine ed elefantini- oltre a due vasi che mi furono regalati nel 1967 in occasione del mio matrimonio. farò foto di gruppo. posso inviarle tramite skipe? fino a quando è aperta questa mostra?
Io che mi sono occupata dell’articolo, ho solo servizi di bicchieri di Murano, per acqua e vino. Non sono quelli colorati che vi ho mostrato, ahimé, perciò non mi sembra il caso di fotografarli. Peccato!
Che bello avere gli animaletti in vetro soffiato di Murano, Eleonora, sono tutti deliziosi! Occorre chiedere a Sabrina come fare per inviarli. Certo, sarebbe bello vederli! Ciao e grazie della collaborazione.
eleonora si si mandami x skype
ELEONORA SANDRA PORZIA ANGELO SONO DAVVERI BELLI QUESTI GGETTI DANNO UN COLORE DAVVERO PARTICOLARE GRAZIE DI AVERCELI MOSTRATI
Articolo interessantissimo! Bellissimi i pezzi.Grazie anche ad Eleonora,Angelo ,Porzia e Sandra!
Veramente belli i vostri oggetti di Murano, Sandra, Porzia, Eleonora, Angelo.
Lieve mi fa piacere che tu abbia trovato interessante l’articolo. La ricerca della produzione di Murano è stata un po’laboriosa ma divertente e affascinante.
E’ ancora vivo in me il ricordo delle ore passate ad ammirare la bravura degli artigiani muranesi mentre creavano le loro opere.
Bellissimo articolo Giò…molto interessante. Simpatica l’idea di Sabry di pubblicare le foto dei “ricordi di Murano” degli eldyani che hanno subito inviato foto di oggetti bellissimi. Grazie a tutti.