LUTTO ITALIANO !!

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UN  SOLDATO

Io sono stato quello che gli altri non volevano essere. Io sono andato dove gli altri non volevano andare. Io ho fatto ciò che gli altri non volevano fare. Io non ho preteso niente da quelli che non sanno dare. Con rabbia ho accettato di essere criticato come se avessi commesso un sbaglio ad accettare il mio dovere. Ho visto il volto del terrore ed ho sentito il freddo morso della paura. Ho gioito per il dolce gusto di dare un momento d’amore. Ho pianto, ho sofferto e ho sperato.... ma più di tutto, ho vissuto quei momenti che gli altri dicono sia meglio dimenticare. Rientrato in patria agli altri Potrò dire che sono orgoglioso Per tutto quello che sono Stato....un Soldato.

GRAZIE MASSINO

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Ancora vittime Italiane purtroppo in Afghanistan, stamattina il Tenente Alpino Massimo Ranzani di anni 36, del 5° reggimento Alpini Vipiteno è deceduto e altri 4 militari feriti gravemente nel corso di rientro di una operazione di assistenza medica alla popolazione locale. Ancora una volta da un ordigno micidiale improvvisato chiamato in gergo (jed) salgono così a 37 gli Italiani deceduti in Afghanistan dall'inizio nostra missione 2004, gli stessi erano tutti a bordo di un lince, ultimo attentato contro i nostri militari risale al 18 Gennaio 2011. Una missione può comportare vite umane, ma credo che i nostri politici non possono cavarsela con una riflessione e un minuto di silenzio, credo che sia doveroso pensare oltre all'umanità,e sensibilità , interrogarsi di mandare in Afghanistan mezzi più adeguati per la missione che stiamo facendo.Un augurio ai feriti di un pronta guarigione....Nembo

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COMMENTI

  1. il 28 febbraio, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Prego per te Massimo. Prego anche perché il Buon Dio riesca a dare conforto ai tuoi genitori. Facciamo qualcosa per far finire questa guerra e per non esporre più del necessario i nostri ragazzi. Grazie Nembo. Onore a Massimo e alla nostra bandiera.

  2. il 28 febbraio, 2011 marisa8.bs dice:

    con dolore ho appreso l,ennesima morte di un nostro soldato ,penso allo strazio dei suoi famigliari .possibile che non si possa fare nulla.mi chiedo quando questo finirà,quanti giovani soldati dovremo sacrificare ancora ,ha senso stare in un paese che non ci vuole,mi auguro con tutte il cuore che massimo sia l,ultimo soldato a perdere la vita

  3. il 01 marzo, 2011 Giuseppe3.CA dice:

    Bellissime parole, si sente che vengono dal cuore di chi comprende quanto può costare la dedizione al dovere di soldato: il sacrificio della propria vita per il bene altrui e per amor di patria. Grazie Nembo, grazie Sabrina e grande onore a Massimo. Ci uniamo, profondamente commossi, all’immenso dolore dei genitori e dei familiari tutti.

  4. il 01 marzo, 2011 NEMBO dice:

    Onore al-Tenente Massimo Ranzani-PRESENTE!

  5. il 01 marzo, 2011 ANGELOM dice:

    Quello che un soldato deve fare e che prova, è descritto molto bene nelle parole postate da Sabrina, con il relativo commento di Nenbo. Non possiamo altro che prendere atto di questa 37 ^ vittima per la pace e la democrazia. Ormai rivedremo le stesse ripetute scene per televisione, unendoci al dolore dei famigliari. La domanda è sempre la stessa: Quando finirà questa situazione e quante volte ancora dovremmo piangere i nostri caduti?

  6. il 02 marzo, 2011 lieve dice:

    Certo, è difficile capire per noi che stiamo comodamente seduti davanti al pc il motivo per cui hai sacrificato la tua giovane vita in quel fronte dove si fa guerra al terrorismo, in una missione di pace.
    E’ difficile immaginarti nella calura dei mesi caldi fra la polvere, o nel freddo invernale che ti ha congelato anche le idee, difficile immaginare le tue notti , i tuoi sogni interrotti da un colpo di tosse chi ti ha fatto sobbalzare…
    E’ difficile per noi, ogni volta che muore uno di voi “ingoiare il rospo”….
    Ma non eravamo lì quando guardavi il viso sorridente di quel bimbo col quale hai diviso i tuoi biscotti, non eravamo lì quando lavoravi spalla a spalla col soldato afgano che ti guardava riconoscente o mentre rientravi felice di aver assistito la popolazione locale…. Non c’eravamo….
    Ma siamo fieri di te alpino Massimo Ranzani, di un giovane che ha creduto nella libertà,nei principi di uguaglianza e ai diritti di tutti gli uomini , di qualsiasi razza


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