Archive for marzo 16th, 2011

un ricordo per i caduti ….in Cefalonia!!

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Ringraziamo tutti i Soldati  Italiani ,per la loro partecipazione in modo diretto sul campo , molti sono tornati e molti purtroppo no ...!!

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IN RICORDO DEI CADUTI DELLA

DIVISIONE ACQUI DI CEFALONIA

2dgswo6Cefalonia, una delle più belle isole greche, un grosso corallo adagiato nel mar Mediterraneo, ricca di interessanti monasteri, con un antico castello, un mare limpido che rispecchia l’azzurro del suo cielo; un susseguirsi di belle spiaggette. Un anno che vi passavo le vacanze con mia figlia e suo marito, passando da una spiaggia all’altra, un’indicazione attrasse la nostra attenzione “Al monumento caduti divisione ACQUI”. Naturalmente seguimmo l’indicazione e ci trovammo in uno spiazzo cintato da una catena. Sorgeva un monumento nero con una croce bianca in mezzo, ai lati un lungo elenco di nomi….Da vicino sembrava una voragine, più lontano s’intravedeva una casetta…….un vero squallore. Qualcosa si risvegliò nella mia memoria, eravamo a Cefalonia, la guerra …….tutti quei morti…

Mio genero riuscì a raccogliere qualche informazione da alcuni vecchi pastori; “sì sì, tedeschi hanno sparato tanti tanti foto x eventimorti, tutti italiani, nessuno vivo”. Erano passati tanti anni, ma la cosa mi sconvolse, vedere quella tomba disadorna, abbandonata, tanto sacrificio per una patria che manco li ricordava! Dissi una preghiera a nome delle mamme lontane, mi ripromisi di fare qualche ricerca tornata a casa, ma per mille motivi non ne feci niente. Quest’ anno, tornata in Grecia come ogni anno per passare l’inverno da mia figlia, ho trovato un giornalino che circola fra gli Italiani “INSIEME” e una notizia mi STA71961ha colpito particolarmente: In agosto la nave scuola Palinuro della Marina Militare Italiana, in sosta a Cefalonia, aveva commemorato i caduti della divisione Acqui con una cerimonia religiosa officiata da un cappellano ed alla presenza delle autorità invitate da Atene. La cosa mi fece piacere,   telefonai subito per avere foto e notizie. In me era rimasto sempre il ricordo di quella povera tomba abbandonata in un’isola, riuscii ad avere delle foto della cerimonia e cercai di documentarmi sull’eccidio .

Tra Cefalonia e Corfù furono circa 16.000 i soldati appartenenti alla divisione di montagna Acqui che combatterono contro i tedeschi, divenuti dopo l’8 settembre nemici e oppressori dell’Italia. A Cefalonia, e in numero minore a Corfù, avvenne la più grande STA71972eliminazione di massa di prigionieri di guerra della 2a guerra mondiale. La divisione Acqui subì una sorte tanto tragica perchè i tedeschi, considerandoli ammutinati, trucidarono migliaia di soldati, graduati, ufficiali, eseguendo l’ordine speciale di non far prigionieri emanato per ordine dello stesso Führer solo per la divisione Acqui: avrebbero dovuto essere fucilati. I nostri soldati si difesero strenuamente ma, sopraffatti, furono catturati e fucilati uno ad uno, gettati in 3 fosse, una appena a 300 mt dalla casetta rossa dove erano rifugiati.

Targa 1Questo trattamento riservato agli eroici soldati della divisione Acqui fa parte di un mistero mai chiarito in tutti questi anni. Da Bari furono inviati ordini che nessuno mai ricevette… uno di essi diceva ‘Arrendetevi’, l’altro “Combattete’.

Quello che mi ha fatto tanto piacere è stato sapere che il nostro presidente Giorgio Napolitano ha a cuore la sorte dei caduti di Cefalonia e si adopera per il recupero di quello che rimane delle povere ossa.

In occasione del suo discorso del 25 aprile 2007 disse” A Targa loc. combattimentiCefalonia e Corfù si manifestò un impulso nobilissimo e destinato a dare i suoi frutti. Si può ben cogliere un forte legame fra quell’impulso e la successiva maturazione dello spirito della Resistenza. Molto si continua a scrivere e discutere sul clima che si creò in seno alla Divisione Acqui in quei terribili giorni. Ma non c’è polemica storiografica o pubblicistica che possa oscurare l’eroismo ed il martirio delle migliaia di militari Ιtaliani che scelsero di battersi, cadderο in combattimento e furono barbaramente trucidati. Anche qui si creò la premessa essenziale per la ricostruzione di una Nuova ITALIA democratica.

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Sandra Vi

flag_itPer le foto ringrazio la disponibilita’ del Gen. Roberto Cattaneo, addetto militare ad Atene e per comites la gent.ma sig. Maria Mendozzi.

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