Arte del Bosco ……..RENOIR !!

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Renoir occupa un posto preponderante nell’ambito dell’Impressionismo. Infatti,

si devono a lui e a Monet (del quale seguì l’esempio) i primi quadri secondo questa tecnica, che si chiamerà “impressionista”, nei quali la luce crea spazi vibranti e dove gli impulsi del sentimento generano una freschezza nuova. Ma, contrariamente a Monet, Renoir quasi non può concepire un quadro senza la presenza umana. Così, pur dedicandosi completamente al paesaggio, è anzitutto un artista di figure e in special modo il pittore delle donne, privilegiando i nudi femminili.

Gli stessi colori, di grande finezza, partecipano all’ambiente agro-dolce dei motivi che lo sguardo dei personaggi, privi di desiderio d’amore, “sensibilizza”.

Renoir è innamorato della natura, della trepida dolcezza delle sue forme e dei suoi colori, e per lui dipingere significa avvolgere in un unico amoroso aabbraccio il creato e le creature.

Formatosi nel suo studio e nella contemplazione dei lavori degli antichi maestri, conservati al Louvre, conquistato dal vigoroso naturalismo di Courbet, Renoir è travolto poi dall’entusiasmante scoperta della pittura “en plein air”, a cui fu indirizzato da Monet. E il suo linguaggio, maturo, è una gioia, luce calda e solare, incorrotta pienezza di sentimento; tutta la realtà, da un fascio di fiori a un fresco volto di bimba, da un ballo popolare a un giovane corpo femminile, vibra per lui di un’unica emozione, che è una calda e consapevole felicità di esistere. Come piume si muovono i suoi pennelli per accarezzar le forme, e i colori si intridono di luce, le composizioni sono strofe sempre nuove di un canto appassionato alla bellezza del vero.

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Quando, verso il 1884, la rimeditata lezione dei grandi del passato indusse Renoir a modificare il suo linguaggio, facendo più fermi i contorni, più concluse le sue immagini, la sostanza fantastica della sua visione non mutò, ed è ancora quella che trionferà nella fase estrema della sua attività, allorché Renoir approdò ad una pittura tutta di colore, un colore che definiva le forme e si faceva interprete di un’esaltante concezione dell’universo, rigorosa e possente come avevano realizzato l’ultimo Tiziano e il migliore Rubens.

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La Grenouillère

Renoir - La Grenuillère 1

La Grenuouillère, letteralmente”stagno delle rane”, è il nome di un ristorante con annesso stabilimento balneare, nell’isolotto di Croissy, sulla Senna, dipinta da Renoir e da Monet nel 1869. Entrambi gli artisti restituirono lo spettacolo della luce, del colore, del movimento come indicazione vitale poetica dell’attimo nel quale gli occhi non sono che lo strumento dei vari movimenti della percezione.

Il luogo sembra un paesaggio rurale, in realtà era un sito urbano per eccellenza, dove i parigini si recavano per passare ore felici e spensierate, passeggiando, nuotando e remando in barca. E’ un ambiente fatto di elementi impalpabili, acqua, aria, luce che filtra tra gli alberi, che il pittore tradusse con rapidi tocchi restituendocene tutta l’ariosità ed è indubbio che siano proprio questi elementi a costituire il fascino di un simile ambiente.

La tela della Grenouillère, eseguita “en plein air”, fu dipinta nel 1869, anno d’oro per l’Impressionismo, in cui le tele di Renoir e degli altri artisti del tempo captarono in modo particolarmente felice luminosità di atmosfera, brillìo di luce, tremulo riflesso dei luoghi e delle figure, nelle acque specchianti della Senna. Il riflesso variabile dell’acqua e delle luci, il palpitare delle foglie fanno da sfondo a una commedia i cui protagionisti erano appunto il complesso della Grenouillère e i piccoli eventi registrati sulla tela.

Da notare il verde cupo delle foglie dell’albero sulla rotonda che staccano in maniera perfetta il primo piano dal piano di fondo, trattato con diversa tonalità di verde, in questo secondo piano pochi tocchi di bianco-celeste riescono a dare l’illusione perfetta di un ulteriore piano di profondità.

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N.B. – Abbiate la pazienza di attendere qualche secondo dopo l’ultima immagine del testo: arriveranno pian piano tutte le altre immagini.......Giovanna3.rm

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COMMENTI

  1. il 17 aprile, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Che belli, Giovanna.

  2. il 17 aprile, 2011 carlotta dice:

    Cara Giò…hai fatto un lavoro eccellente!
    Una piacevolissima passeggiata nell’universo di Renoir

  3. il 18 aprile, 2011 giovanna3.rm dice:

    Grazie Lorenzo, Carlotta: è un vero piacere ripercorrere le varie fasi che portarono questi grandi artisti a produrre le loro opere. Va da sé che sono molto lieta di sapere che anche voi ne apprezziate i loro capolavori e le loro vicende umane, talvolta anche tortuose.

  4. il 18 aprile, 2011 ANGELOM dice:

    Cara Giovanna, è un piacere leggere quello che hai scritto su un pittore forse uno dei più amati a cavallo del 900 . Il suo caratteristico stile impressionista, caldo e sensuale, ha permesso che le sue opere fossero tra le più note riprodotte nella storia dell’arte. Le sue figure si fondono morbide con gli sfondi grazie ai suoi veloci tocchi di colore a volte tenui a volte più accesi. Le scene dipinte ricordano l’ambiante, l’epoca, con garbo e maestria.
    Molto interessanti e belli i nudi che hai proposto, grazie alla nuova presentazione di Sabrina

  5. il 18 aprile, 2011 Sandra vi dice:

    grazie Giovanna,per averci presentato in modo cosi’ piacevole un pittore notevole come Renoir,le cui mostre cercavo di non lasciarmi mai scappare,avermele trovate cosi’ sotto gli occhi e; stato un vero regalo ora che sono lontana.Grazie anche a Sabrina alla sua presentazione

  6. il 18 aprile, 2011 Mariuccia dice:

    Davvero molto bello ed esaustivo l’articolo su Renoir, artista sensibilissimo, letteralmente innamorato della sua arte, al punto che, nemmeno negli ultimi anni della sua vita, colpito da un’artrosi deformante, si rassegnò alla malattia che gli invalidava le mani…si faceva legare dalla compagna, il pennello alla mano per continuare a dipingere.Pura passione, trasferita meravigliosamente in ogni sua opera.

  7. il 18 aprile, 2011 giovanna3.rm dice:

    Grazie Mariuccia: noto che hai una profonda conoscenza di Renoir. Pen so faccia bene al cuore rivisitare personaggi che hanno saputo lasciarci un bagaglio artistico così importante.

  8. il 18 aprile, 2011 giovanna3.rm dice:

    Anche ad Angelom e Grazia un pensiero di grande simpatia per le loro incoraggianti parole.

  9. il 18 aprile, 2011 Giuseppe3.CA dice:

    In pochi minuti, comodamente seduto a casa mia, ho visitato musei, istituti d’arte e collezioni private di Londra, Parigi e perfino Chicago grazie a due preziose e insostituibili amiche: Giovanna e Sabrina. Grazie.

  10. il 18 aprile, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Devo dire che lo scorrere dei dipinti procura emozioni vivissime. Chi ha inventato questo sistema (e so che siete state voi) è un genio.

  11. il 18 aprile, 2011 Edmondo dice:

    Grazie Giovanna e Sabrina, per la bella sequenza di immagini feminili… del grande Renoir;…Maschietti non guardate più di tanto potreste rischiare l’esoftalmo!!!

  12. il 18 aprile, 2011 giovanna3.rm dice:

    Caro Edmondo, pensi proprio che ai “maschietti” possano ancora uscire gli occhi dalle orbite, di questi tempi, guardando dei bei nudi femmiili? Se così fosse, ne sarei quasi felice, considerando che oggi ben altri sono i motivi che producono tali reazione e, ahimé, ben più nocivi!
    Comunque ti ringrazio di aver apprezzato le opere di Renoir.
    Un cordiale saluto.

  13. il 19 aprile, 2011 Edmondo dice:

    Cara Giovanna, nessun intento malizioso da parte mia… solo un po di ironia, comunque ancora grazie

  14. il 22 aprile, 2011 annamaria3.ca dice:

    grazie un vero piacere per l’animo.


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