L’Arte nel bosco …Miniatura Calligrafica Araba !!
Scritto da Scoiattolina il 20 Giugno 2011 | 27 commenti- commenta anche tu!
Abbiamo parlato fin qui solo dell’Arte europea: perché non esplorare anche altri mondi, peraltro molto interessanti? Ci è piaciuta molto l’arte della miniatura araba e ve ne vogliamo mostrare qualche esempio, augurandoci che vi piaccia.



La miniatura in Iran si chiama “negargaré”: è un'arte molto antica, è difficile dire quando sia nata perché la maggior
parte delle miniature è andata perduta nel corso di diverse guerre, quando con il fuoco veniva distrutto tutto. Basandosi su reperti di vasi, piatti ornati con le miniature, si può affermare che esisteva già 2500 anni fa. Nel periodo preislamico, l'arte della miniatura veniva utilizzata per decorare le pareti dei castelli dei re. 1400 anni fa, per mano degli arabi, vennero distrutte molte miniature, ciò che è rimasto si può ammirare nei musei ovunque nel mondo. Con l'avvento dell'Islam e quindi della
proibizione di raffigurare immagini di persone o di animali, i pittori più importanti sono emigrati in altri paesi (India e Cina), dove hanno continuato la loro attività di pittori. Alcuni artisti sono rimasti in Iran adattando la miniatura al mondo musulmano, cominciando ad esempio a decorare le moschee e i libri sacri, arte che ora viene chiamata arte islamica “Tazhib”; alcuni artisti continuarono di nascosto a dipingere miniature nel modo antico. Ci sono due periodi importanti nella storia della miniatura. Il periodo del “Teimurian”, sotto i mongoli, che avevano occupato l'Iran e incoraggiavano l'arte
persiana da cui erano particolarmente affascinati. Si interessavano non solo alla miniatura, ma anche alla musica e all'architettura. Così fu un periodo di grande rinascita per l'arte e in particolare per la miniatura.Vi è un secondo periodo “Abbassiam” con il re Shaabbas che spinse gli artisti famosi del paese a lavorare nel suo “darbar”. Proprio nel castello si possono ammirare i capolavori del pittore più famoso del periodo, Reza Abbasi. Gli artisti odierni si rifanno ancor oggi alle sue tecniche di pittura. I miniaturisti usavano, e alcuni li usano tuttora, colori naturali che estraevano dalle piante o da pietre particolari, si usava molto anche l'oro e l'argento. Gli artisti costruivano pennelli e carte speciali. Nella miniatura persiana non esiste la prospettiva e non c'è luce fissa
proveniente da un punto determinato, è invece molto importante il modo con cui si formano le linee e come vengono dati i colori che devono essere perfetti, spesso vivaci e vanno accostati in modo che diano piacere all'occhio di chi guarda. Oggi le miniature si dividono in “negargari” (le figure) e “tazhib” (decorazione), “tashir” (vengono dipinte utilizzando un solo colore), “tarsi” (si usano sulle pietre), “gaomorg” (figure di fiori, uccelli) e disegni per realizzare tappeti.

E’ nata a Teheran nel 1973. Ha frequentato le scuole elementari e medie a
Isfahan. A Teheran ha conseguito il diploma di maturità scientifica, successivamente ha conseguito il diploma di laurea in letteratura e lingua russa. Durante la scuola secondaria si è avvicinata all'arte pittorica studiando sotto la guida di importanti maestri di pittura e calligrafia (arte tradizionale in Iran). Si è dedicata, frequentando accademie specializzate, all'apprendimento dell'arte della miniatura tradizionale persiana, partecipando ad alcune importanti mostre dove il suo lavoro ha suscitato l'interesse di esperti. E' convinta che l'arte della miniatura costituisca ancora oggi un tutt'uno con la tessitura di soggetti tradizionali
(soggetti spesso ispirati alla letteratura classica persiana o a soggetti semplicemente decorativi), in quanto portatori di valori estetici e intrinseci universali. Continua tuttora a dedicarsi all'attività di pittura che rappresenta per lei un ambito stimolante e di rilevante interesse. Nel 2001 ha seguito la sua famiglia in Italia ed attualmente risiede a Roma.

Questo ultimo disegno è stato fatto da me in un corso gratuito dove l'insegnante era proprio
Fereshteh Rezaeifar
IL DISEGNO NERO ERA LA BASE CHE NOI DOVEVAMO RIPORTARE SUL NOSTRO FOGLIO,
OVVIAMENTE SEGUENDO LO SCHEMA CHE CI VENIVA INDICATO .
NON E' STATA UNA COSA FACILE MA MI SONO DIVERTITA MOLTO..SCOO
vi spiego un poco la tecnica di queste miniature
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Tappeti e Mosaici Arabi
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Tappeto di Angelom
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Sai quanto mi piaccia l’arte della miniatura, Sabrina, ed è stato un vero piacere collaborare con te perché questa bella pagina fosse pubblicata.
Per ultimo, i tuoi disegni dimostrano che sei sulla lunghezza d’onda giusta.
Continua così.
Un abbraccio.
GIOVANNA DEVO DIRE CHE QUELLA LEZIONE DI SOLE 3 ORE E’ STATA BELLA ….LEI E’ UNA DONNA MOLTO BRILLANTE CI HA RACCONTATO LA SUA VITA NON FACILE CHE HA FATTO ..PER FORTUNA E’ VENUTA IN ITALIA PER INSEGNARE QUESTE COSE …MI PIACEREBBE FARE UN CORSO DA LEI DI QUELLI PROFESSIONALI ..CHISSA DOVREI TROVARE IL TEMPO …I QUADRI SONO DI UNA MOSTRA CHE LEI AVEVA FATTO A ROMA ….. CI HANNO INCURIOSITO E SIAMO ENTRATE X VEDERE FOTOGRAFATI CI DISSERO CHE SE VOLEVAMO POTEVAMO FARE UNA LEZIONE DI PROVA GRATUITA MA SI FACEVANO SU APPUNTAMENTO …. 3 ORE CON DELLE PERSONE CHE ERAVAMO + CURIOSE CHE ALTRO MA CHE ALLA FINE AVEVAMO IMPARATO QUALCOSA ..BELLO DAVVERO OVM IL MIO DISEGNO NN è FINITO PERCHè X FARE QUESTE MINIATURE CI VOGLIONO TANTISSIME ORE
A me è piaciuta molto ma non faccio testo perché sapete che non sono un intenditore. Però, ripeto, mi è piaciuta molto, anzi moltissimo. Brava Sco e brava Giovanna.
Quuando la curiosità diventa scoperta e poi conoscenza e infine passione.
E’ sempre così quando si ama l’arte in tutte le sue forme, a volte basta un incontro del tutto casuale a farci proiettare in un universo fino ad allora poco conosciuto, a volerne sapere di più e perchè no… a muovere in noi anche la curiosità di provarci, di metterci alla prova.
Ognuno di noi ha in sè dei talenti…basta solo cercarli.
Una bella pagina, grazie.
Sabrina e Giovanna venire a conoscenza dei vostri talenti nascosti è già una bella scoperta. Non dubitavo delle vostre splendide qualità ma ora ne sono maggiormente convinto. Grazie per tutto quello che fata per il nostro amato Bosco.
Giuseppe, ti ringraziamo tanto per le tue belle parole: sicuramente ci spronano a impegnarci sempre di più e nel migliore dei modi.
Del resto, abbiamo degli ottimi esempi di dedizione, quella tua e di Ottorino.
Un abbraccio.
Molto belli complimenti !
Vorrei alcune notizie:
1° le dimensioni di queste opere sono quelle riportate sul monitor…cioè un 10×10 cm ?
2° utilizzi dei compassi per effettuarle ?
3° a parte i colori campiti, sembra che i contorni e le linee base sia effettuate con chine colorate …è vero?
Geazie ed ancora un brava ,brava , brava
grazie sabrina,grazie giovanna,nn sapete come ho gustato quanto ci avete proposto semplicemente stupendo amo l.arte in ogni sua manifestazione e me la sono goduta veramente
franco le chiamano miniature ma sono di diverse dimensioni …nn so se ti sia capitato di vedere qualche moschea ..loro anche a terra fanno questi decori e davvero una forma d’arte particolare …..quindi le dimensioni sono piccole qua x il bosco ma i quadri sopra nella prima parte dell’articolo sono di dimensioni varie e si possono fare + grandi o piccoli in base all’esigenza …. no nn si usano compassi tutto a mano libera …il foglio si divide in 4 ( io spiego quello che mi hanno fatto fare ovm ) la base in quel caso mi è stata data un disegno pronto in bianco e nero anche quello diviso in 4 parti che ho dovuto ricalcare e poi riportare sul mio foglio praticamente io ho copiato e riportato ….. si copia con una carta velina dal disegno originale e poi si riporta sul foglio facendo combaciare i punti di attacco per fa fare il disegno nn è semplice spiegarlo e ci voglio anni di studio x creare queste miniature io ne ho riportata una già pronta fatta dalla stessa Fereshteh Rezaeifar disegno è l’immagine nera …la mia è quella con i colori ci ha fatto usate colori ad olio con pennelli di spessore 3 punta fina ….. x i contori sempre colore a olio nero ma il pennello punta fina numero 1 …franco certo nn so se sono riuscita ha spiegare bene …..ma è + facile di quanto sembri solo che serve concentrazione e polso fermo
sandra grazie
franco se trovo i miei disegnidel corso ti mostro
Una precisazione: disegni come quelli presentati, e altri ovviamente, sono anche utilizzati per la creazione dei famosi tappeti persiani. Quelli molto pregiati sono denominati: “Isfahan”, “Tabriz”, “Naïn”, “Kum Kork” ecc.
Coloro che possiedono tappeti persiani ne saranno a conoscenza e possono verificare le tarhgette. Per mia fortuna, ne possiedo alcuni, un Tabriz e un Naïn.
Sabrina, non sapevo che avessi questa bella passione per il disegno e aver realizzato queste stupende miniature,occorre tanta passione e molta precisione,devo complimentarti con te e Giovanna che avete realizzato questo bel servizio, molto interessante.Mi piace l’arte e il disegno,io però quello tecnico. Bravissime!!!!
Come Giovanna ha detto nel suo commento, questa forma di miniature sono riportate anche sui tappeti, io possiedo un Tabriz con fiori di seta, veramente cose preziose e difficili da realizzare.
anche su i tappeti angelo vero …o ragazzi io ho fatto solo un disegno e è l’ultima foto lo specifico xchè nn mi voglio appropriare di cose che nn sono mie
grazie sco e giovanna di questo altro bel lavoro nel bosco
bellissime queste forme mi sembrano quasi dei mandala magari mi sbaglio. ricordo i bellissimi tappeti che facevano con telai rudimentali le bambine nel deserto iraniano per poche lire mentre poi vengono venduti…..a cifre esorbitanti sullo sfruttamento del lavoro minorile
bellissime queste forme in miniatura
niko i disegni dei tappeti sono queste miniature
giuseppe stiamo preparando dell’altro una bella arte nascosta ….vedraiiii
E’ proprio quello che ho voluto precisare Niko: fanno dei tappeti che sono dei capolavori, proprio utilizzando la tecnica delle miniature, ovviamente con la seta, la lana ecc. Bellissimi.
Per completare questa bella pagina, potremmo anche includere le foto dei tappeti Giò…che ne pensi?
Dal disegno…al tappeto realizzato
Sco, con te le sorprese non finiscono mai
Detto…fatto! Ottimo lavoro di squadra.
Complimenti ad entrambe ☺
Sabry, ci stavo pensando e mandandoti due o tre tappeti stupendi da inserire, ma mi avevi già preceduta…. Quando si dice lavorare in squadra!!!
Un abbraccio.
brave brave bravissime,,
che belli sco, fantastici! complimenti!!!!
mi ricordano i mandala tibetani….
Grazie Sabry, non credevo che pubblicassi la foto del mio Tabriz, è solo una parte, però rende l’idea delle miniature.
si angelo anche se una piccola parte si vede rende l’ideaa