La paura delle donne
Scritto da giovanna3rm il 10 Aprile 2012 | 139 commenti- commenta anche tu!

Nessuno mette in dubbio i fondamenti scientifici sui quali si basano gli studi relativi alla cosiddetta sindrome premestruale. Che un certo numero di donne abbia, in quel particolare periodo, reazioni abnormi di diversa intensità, è sotto gli occhi di tutti. Certo, nel secolo scorso era impensabile – salvo rarissime eccezion i- che le donne diventassero aggressive o prepotenti verso i propri compagni: i tempi e i costumi non lo permettevano a nessuna, e questo sì in modo democratico. Né povere, né ricche, né indigenti, né bennate, si sarebbero mai sognate di alzare la voce, o peggio le mani, e di rispondere per le rime ad un marito?
Oggi che le signore sono liberate è più facile che si sentano autorizzate ad assecondare le tempeste interiori prodotte dagli ormoni o dai mutamenti biochimici che si agitano dentro loro. Questo però non sembra giustificare l’enfasi che si impiega nel classificare la sindrome premestruale come sindrome psichiatrica perfino pericolosa per chi sta loro vicino. Eserciti di donne corrono tutto il giorno tra casa, lavoro, scuole dei figli, cura dei genitori anziani, baby-sitter, badanti, supermercati. A qualcuna saltano i nervi soprattutto se alle quotidiane battaglie esterne si aggiungono quelle interne prodotte da un alterato metabolismo del progesterone.
Pare che il 20 per cento delle donne in quella parte del mese dia addirittura in escandescenza. Il dato lascia interdetti: solo il 20 per cento?”.
Fin qui la Schelotto, che come si vede, ironizza sulla cosa. Ed avrebbe ragione se non fosse che questa discussione viene utilizzata, come altre, contro la donna. E con l’uomo che sta a guardare, a volte ridacchiando. Eh sì, la solita donna debole, irascibile, lunatica. Ma si è mai chiesto l’uomo, tanto curioso delle donne, se, ancora una volta, non debba dare una mano alla sua compagna, anche per far ridurre quel 20 per cento al 15-10 per cento? Perché la donna si arrabbierà ma l’uomo sembra continuare a capire poco i problemi femminili.



Sì, la donna si arrabbia perché l’uomo non la capisce. E nell’equilibrio dei sessi e fra i sessi c’è una enorme massa di incomprensioni che si concretizza gradualmente e permane.
EEEEHHHHH com’è difficile capire le donne (valle a capire come sono fatte!). É vero che i cambiamenti d’umore nella donna sono frequenti e imprevedibili, forse derivanti dallo stress della vita quotidina o dalle tensioni scaturite dai cicli di produzione del progeterone, ma chissà? Le donne sono fatte così e nessuno è riuscito nè riuscirà mai a cambiarle.
Teniamo però presente che, passato il momento, poi ritornano ad essere carine, deliziose, disponibili, desiderore di affetto, di moine e di carezze, come le vogliamo noi del ‘sesso forte’ perciò teniamocele così come sono, ricambiando con la nostra mascolina virilità tutta la loro dolce femminilità.
Grazie Lorenzo per aver proposto l’argomento.
Ero ancora nei paraggi quando ho visto il tuo coomento “virile”, Giuseppe. Tutto bene, ma per me non basta solo aspettare che passi il loro malessere (delle donne), dovremmo impicciarci di più per sapere, capire e collaborare. Certo, correndo il rischio di essere mandati a quel paese, ma provandoci. E’ forse questo di cui le donne hanno bisogno. E anche gli uomini, che possono mostrarsi virili quanto gli pare ma nel fondo sono fragili anche loro. Se due debolezze facessero la forza? O meglio, se due forze si unissero per andare insieme?
Eeeeeeh!Ma che sarà mai? Una normale condizione fisiologica; un alterazione del progesterone, che produce meno allopregnenolone. il quale ha effetto antiansia e neutralizza ogni tensione…. tutto lì….
Mi sa tanto che la paura l’avete voi maschietti, Lorè…
Il vostro centro cerebrale della paura rabbia ed aggressività,(l’amigdala)è più grande del nostro; mentre il nostro centro che controlla queste emozioni, è più grande del vostro; ergo: E’ più facile che sia l’uomo a lasciarsi prendere dall’ira, no-o??
Inoltre , la nostra condizione dura 4/5 gg al mese, Lorè,
e la vostra???
L’unica nostra paura è che questa normale condizione fisiologica, oggi, possa essere catalogata come “malattia mentale”… Visto gli abusi e i sopprusi che abbiamo sopportato per 100 e + anni è possibile… così potete tenerci a bada con i farmaci anche in quei giorni…
Giuseppe… Giuseppe … tu mi provochiiii!!!!
🙂 attento! hahahahaha
Le donne, oggi non si riesce a capirle più, anche se noi uomini ci mettiamo tutta la buona volontà, volubili, strane, insoddisfatte di tutto, nella famiglia c’è sempre tensione quando i rapporti sono così disturbati e i figli ne risentono molto. Per quando riguarda la sfera sessuale è meglio non parlarne, fra mal di testa, giorni particolari, insoddisfazioni, mano a mano che passano gli anni il rapporto si fa sempre meno frequente. Escluse quelle persone che hanno ancora una certa sintonia e la voglia di farlo. Quanto raggiungi gli anta vai avanti con una carezza di affetto, un bacio sulla guancia, ma anche queste sono cose molto importanti per mantenere quell’amore passato e che è rimasto in te.
Giuseppe, perché dovrebbero cambiare le donne o, meglio, perché qualcuno – maschietto naturalmente – nonostante gli sforzi compiuti incessantemente non sarebbe mai riuscito in questa impresa? Anziché partire dall’assunto che hai espresso, non sarebbe meglio non pretendere cambiamenti, ancorché unilaterali, ma cercare incontri con impegno reale, senza preconcetti e molta disponibilità?
Ossignore, lo sapevo che sarebbe incominciata una diatriba. Ma è piacevole. Lieve, le tue argomentazioni sono stringenti e convincenti. Nervosismi a parte, nei rapporti uomo-donna, bisogna intanto capirci qualcosa e poi provvedere di conseguenza. Ci sono debolezze da ambo i sessi e anche punti di forza. E andiamo, no? Parliamone e cerchiamo soluzioni più che motivi di conflitto.
magari perchè ci siamo stancate di fare le “intrattenitrici gheisha? Angelo??
magari perchè l’amore noi nostri riguardi è anche saperci rispettare come persone singole? e non come parte di voi?
magari perchè semplicemente siamo stanche di fare quelle che stanno un passo indietro dai maschi?
magari perchè siamo deluse dalle aspettative che avevamo nei vostri riguardi?
magari perchè abbiamo altri interessi, che non sono i vostri?
magari perchè siamo stanche di prenderci tutte le colpe delle vostre frustrazioni?
se vuoi vado avanti , angelo…. vuoi??
Angelo, ho scoperto una punta di pessimismo in te che sei ottimista per antonomasia? Nell’evoluzione degli anni c’è anche un’evoluzione dell’amore, dei sentimenti e dei comportamenti. Così sia.
Lorè non c’è speranza che possiate aprire il vostro angolo d’osservazione , ci vorrebbe un fish eye nel vostro cervello
Giovanna hai ragione. Bisogna partire dall’incontro e non aspettare, magari con l’intento di farle cedere, le donne. Scherzo un po’ ma mi sembra che i cedimenti siano sempre più difficili. E allora il maschio piange.
Amo l’uomo più di me stessa, ma a volte proprio non riesco a capirlo….è una strana sensazione, è come parlare al vento. come se una parte del loro cervello fosse bloccata…
hehehehehehe
Comunque nessun conflitto , lorè, gli dei della guerra siete voi, voi gli strateghi , voi quelli col coltello dalla parte del manico,voi quelli che distruggete per riformare, voi che non sapete aggiustare. Sempre voi , voi voi…voi che vi fate problemi perchè 4/5 giorni al mese siamo nervose…
Cara, Lieve, personalmente nessuno ha l’intenzione di considerare la donna schiava, anzi ho il massimo rispetto e tutta la disponibilità verso tutte di esse. Ognuno ha la sua mentalità che difficilmente si condivide e da qui nasce il conflitto. Certamente voi avrete le vostre ragioni sui vostri comportamenti ma non dovete trascurare anche le nostre esigenze. Se veramente ami l’uomo, allora prova a venirgli incontro mettendo da parte certe considerazioni, con altre proposte plausibili e di accettare a volte le sue esigenze. Naturalmente, tu puoi seguitare ad esporre le tue ragioni, ma sono solo considerazioni soggettive, che si valutano per quelle che sono.
ehii Angelo! con tutto rispetto x voi…provate a voltare la frittata,a mettere da parte le vostre esigenze, provate ad amarci e venirci incontro, mettendo da parte le vostre considerazioni, quelle che vi inducono a pensare che siamo vostre e non nostre, accettate i nostri spazi , proponeteci quancosa di plausibile; che possa farci sentire che riuscite a capire ,invece che mugugnare che non ci capite , provateteci , chiedeteci cosa vogliamo,e sopratutto non soffocateci!!! A volte le vostre attenzioni (sempre mirate ad un solo scopo)… ci soffocano! Ariaaaaa fateci respirare! Ah! Angelo,queste sono solo considerazioni soggettive eh?
…. E grazie della tua disponibilità… nei nostri riguardi,ma non la trovi un tantino arrogante?
Con un affetto infinito , Angelo!
Non mi permetterei mai di essere arrogante si nei modi e che nelle parole verso le donne,nessuno ha l’intenzione di soffocarvi, cmq ognuno ha il suo parere, con affetto.
Giovanna, io non voglio cambiare niente e ti ho già dato la risposta: mi sta bene tutto così com’è! Esiste per tutte le cose un punto d’incontro e lo si trova cercandolo in due, con la buona volontà e la comprensione reciproca. Io sono del parere che il mondo è come lo ha fatto il buon Dio non come vorrebbero trasformarlo gli esseri umani, uomini o donne che siano. Perciò teniamoci tutto in buona armonia, a ognuno il suo e per il resto si vedrà.
Lieve,vedo che con tutte le considerazioni che hai fatto verso gli uomini nei tuoi commenti e di quello che sono, si deduce che hai il dente avvelenato verso di loro, anche se dici di amarli (non mi dire che sono arrogante, stiamo solo chiarendo quello che pensiamo) Non possono essere mai condivise le idee, le emozioni, se non c’è volontà di farlo e pensare sempre in negativo. Io sono un ottimista per natura e penso che il rapporto fra uomo e donna ,tutto vada risolto solo cono la massima fiducia reciproca. Questo è quello che penso, anche se non ricevo consensi.
Permettetemi , cari amici, di aggiungere alcune considerazioni, rispetto a quelle già espresse efficacemente dall’amica Lieve, che condivido totalmente. Non per partito preso, in quanto donna, ma perché sono delle verità inconfutabili, ancora eistenti, purtroppo.
A mio parere, è del tutto legittimo che le donne non accettino più gli atteggiamenti maschili di sufficienza, quando non di sprezzo. Gli uomini sono difficilmente concilianti e usano per lo più metodi imperiosi. Non mi sembra che, nella maggior parte dei casi, si diano molto da fare per comprendere anche le particolarità femminili. Di tutto ciò e di altro, che tra poco dirò, la donna è stanca e non intende più sopportare comportamenti pesanti, meschini , talvolta inqualificabili, e pretende soprattutto rispetto per la propria persona e le proprie idee. D’altra parte, per secoli alle donne sono state riservate condizioni inaccettabili, da parte di padri, fratelli, mariti, compagni ecc. . La famiglia non riteneva produttivo investire sulla figlia femmina, pertanto era sufficiente che lei frequentasse le scuole primarie e non oltre: nessun avviamento o incoraggiamento all’arte, anche quando dimostrava talento. Del resto, giovanissima si sarebb sposata, quindi il marito avrebbe continuato le veci della famiglia, ecc. ecc. Mi sembra che solo all’inizio del Novecento , almeno in Italia, una delle prime donne a frequentare l’Università, laurearsi e intraprendere una vita e carriera autonoma fu Maria Montessori.
Se non bastassero queste considerazioni per comprendere il rifiuto odierno della donna – ma ahimé sono ancora pochissime quelle che sono in grado di manifestarlo – per ogni tipo di sopruso maschile, vi invito a
ricordare la violenza che ogni giorno molte donne subiscono tra le mura domestiche. Pugni, calci, schiaffi, sono la prerogativa dii molti mariti, compagni o famigliari vari, fino a ridurle spesso in fin di vita. Spesso,ormai, si verificano casi di uccisioni, per gelosia, alcolismo o ira furiosa.
Alla luce di tutto ciò, sarebbe ancora compito della donna di andare incontro al suo uomo, comprenderlo, spronarlo, adularlo ed è sempre lei che avrebbe un carattere insopportabile!
Signori maschi, fatevi per favore un bell’esame di coscienza: non fosse altro per i secoli bui riservati alle donne, per vostra assoluta responsabilità, e abbiate non un po’ ma molta comprensione per la vostra compagna, sia pure in certi giorni particolarmente nervosa. Del resto lei non lo fa sempre nei vostri confronti, accudendo i figli, la casa, rispondendo incessantemente alle vostre esigenze: preparare manicaretti, facendovi trovare camicie, pantaloni stirati, lavati, aggiustati ecc.? In molti casi questo è per lei un doppio impegno, perché lavora anche fuori casa. Per non parlare degli anziani – genitori, nonni – che abitualmente gravano su di lei. E voi, quando avete un semplice raffreddore, siete praticamente moribondi, quindi bisognosi di cure particolari! E vi lamentate se la vostra compagna qualche volta dà i numeri, con giusta ragione? Ci vuole proprio un bel coraggio!!!
In ogni caso, sarebbe opportuno e – dico io – inevitabile, se ancora si vuole salvare la coppia, da parte di ambedue i partner, trovare con serenità, senza preconcetti, con stima reciproca e moltà buona volontà, una via di convivenza civile e rispettabile e , perché no, anche all’insegna dell’amore, che non guasta.
A Lieve vorrei fare un discorsetto particolare. Prima di tutto, ringraziarla perché ha capito perfettamente lo spirito del dialogo, che è e deve essere una chat ragionata, non un commento che finisce e si lascia lì ma un modo per raffrontarsi e chiarirsi. E, aggiungo, conoscersi meglio. Detto questo, vorrei aggiungere che i suoi interventi hanno un vigore, una forza, una determinazione degne di miglior causa. Non sarebbe meglio usare toni più blandi? In fondo non potrebbero essere più convincenti? Ma non è un rimprovero, Lieve. Non mi sognerei per niente di farlo visto che condivido quanto dici.
A proposito sempre di Lieve, sono rimasto piacevolmente sorpreso, e colpito nel mio orgoglio mascolino, quando dice: “amo l’uomo più di me stessa”. Càspita, non l’avrei mai immaginato attraverso il suo eloquio vivace e battagliero. Ecco perché dico sempre a me stesso e, in genere, ai maschietti: abbiate fiducia perché, anche se non lo meritate, le donne vi amano.
Molto succosi e divertenti gli scambi fra Angelo e Lieve. In fondo sono complementari, e rispettosi sotto le righe. In fondo ambedue si dicono e ci dicono: andiamo d’accordo più di quanto non facciamo oggi! E, sia ben chaiaro, se non si va d’accordo di più, è colpa degli uomini. Lo dico e lo confermo. E ovvio, senza alcuna pretesa di essere nel giusto.
Giuseppe, mi sbaglio o hai crretto leggermente il tiro rispetto al primo intervento, un po’ birichino? Anche tu sei per la comprensione e l’amalgama fra i sessi. E hai ricordato opportunamente che maschio e femmina li volle Dio quando li creò. Il fatto è che le incomprensioni reiterate creano separazione, solitudine, rancore, violenza. Io penso che la migliore compagna per l’uomo sia la donna e che il miglior compagno per la donna sia l’uomo. E non credo di avere torto.
Bravo Giusè! vedo che sei stato ben attento a non rivolgerti a me…:-)hahahahaha
Lo credo bene che non cambieresti nulla, e che ti sta bene come vanno le cose…teniamoci tutto come è,in buona armonia. Troviamo un punto d’incontro , vuoi? (anche se uno esiste già,ma non sempre è applicabile)….
Prima però devi spiegarmi una cosa, cosa avrebbe fatto il buon Dio per rendervi giudici e superiori a noi??
Giovanna ci ha “regalato” un trattatello di ottima fattura. Spiega, indica strade, sottolinea pericoli. Mi è piaciuto molto. In un’epoca in cui la “liberazione” della donna è ancora un fatto incompiuto anche se a parole da tutti auspicato, dobbiamo essere coscienti che la metà del cielo dipende ancora dalle decisioni dell’altra metà. Questo, ovviamente, non è giusto ma è così. E allora, “damose ‘na regolata”, come si dice a Roma. Facciamo di tutto perché l’aria migliori. Non consideriamo ogni conquista della donna una sconfitta dell’uomo. Soprattutto, ficchiamoci bene in testa che la soddisfazione, la felicità, delle donne come persone rappresentano una ricchezza per l’intera umanità, fatta di uomini e donne.
Angelo, io nn ho il dente avvelenato nei confronti degli uomini, la mia natura femmininile me lo impedisce, io li amo, perchè sono creature fragili ai quali hanno costruito una corrazza, mi fanno tenerezza, gli uomini, si crogiolano nelle loro “malattie mentali” e si lamentano , chi con aggressività chi con espliciti mutismi… e aspettano che la loro partner (o chi per essa) faccia un passo avanti per aiutarli, per consolarli e renderli felici di essere maschi.
Quando crescerete! quando capirete che non siamo nate per sorreggervi? che non è un dovere ,ma lo facciamo solo per amore?
Giò , non ho parole per te, un grazie ti basta?
A proposito del Buon Dio, Lieve: non ha fatto nulla per rendere giudici gli uomini. Qualche preteso accenno è del tutto ascrivibile ai tempi antichi.
Mi dispiace Lieve, ma il tuo “malattie mentali ” degli uomini ha confermato quello che ho già detto.E’ meglio chiudere qui questo dialogo,tanto nessuno potrà cambiare le proprie idee, anche se sono posizioni positive e negative.
Lorè? che dire… questo è. Questa sono…
So anche tacere però.. se credete…”SONO OBBEDIENTE, DOLCE AMOROSA, MI LASCIO REGGERE MI FO GUIDAR. MA SE MI TOCCANO DOV’E’ IL MIO DEBOLE, SARO’ UNA VIPERA….
(una voce poco fa , da il barbiere di siviglia)…:-)
Angelo malattie mantali è virgolettaTO , UN SENSO LATO CHE SIGNIFICA ANCHE UN PO’PARANOIE…
sCUSA , ANGELO , non è che il dente avvelenato ce l’hai tu??
Non vorrei aver aperto qualche piaga. Se è così ti chiedo scusa… Io gioco Angelo e potrei aver giocato pesante, mi dispiace tanto…
Grazie anche a te Lieve: le tue impressioni sui “maschietti”, così bene esposte, mi hanno caricato e mi hanno suggerito le considerazioni che ho fatto. Poiché ritengo di non aver offeso nessuno ma solo ricordato verità inconfutabili, mi piacerebbe sentire in proposito qualche amico, che non abbia pregiudizi ma ben chiaro in mente tutte le vicende che hanno condizionato la donna, riconoscesse la sua responsabilità, per colpe, comunque perpetrate da individui del suo stesso sesso, anche se non coinvolto personalmente. Ovviamente le donne hanno impiegato tempi lunghissimi per avere consapevolezza del loro stato, sicuramente non aiutate da chi da sempre ha detenuto il potere. Tutto ciò è visibile in tutte le professioni, anche se sono stati fatti passi avanti, da una trentina d’anni a questa parte.
A parità di preparazione e capacità con i maschi, la donna, onde superare ostacoli quasi invalicabili, deve impegnarsi sempre molto più di un uomo e ciò lo trovo disumano e inaccettabile! Fino a quando continueranno questi stillici? Ahimé, spesso sono le donne nemiche di loro stesse, perché hanno sempre avuto di fronte modelli sconcertanti. D’altra parte, come non tutti gli uomini sono coraggiosi nelle varie vicende della vita, anche alcune donne non hanno ancora consapevolezza delle loro qualità e temono ancora gli uomini, anche perché, questi ultimi, non se lo fanno dire due volte ad adeperare maniere spicce e definitive, che scoraggerebbero chiunque!
Mi rendo conto che gli argomenti riguardano la donna consapevole, oggi, hanno sfaccettatura varie e se ne potrebbe parlare e scrivere interi trattati, ma non vorrei tediare nessuno e mi fermo qui.
Un abbraccio Lieve.
Continuate, gente, continuate, e se c’è qualcosa che vi pesa ditelo. Poi faremo tutti una bicchierata in amicizia.
Quanto ai soprusi subiti dalle donne, chiedo ancora una volta venia, a nome del mio genere.
FORTUNATAMENTE NON HO MAI AVUTO NELLA MIA VITA NESSUNA PIAGA SEPOLTA, RIFAREI OGGI QUELLO CHE HO FATTO SEMPRE, INSIEME A MIA MOGLIE, SENZA PENTIRMI E SENZA AVERE RIMPIANTI. LIEVE NON TI DEVI SCUSARE, ABBIAMO SCAMBIATO SOLAMENTE DEI PARERI, AMBEDUE PERSONALI.TUTTO QUESTO E’ BELLO PERCHE’ CI PORTA A UN CONFRONTO.
Penso che la capacità di comprensione ed accoglienza siano femminili: c’è molto bisogno di queste due qualità, ma molte donne, anziché viverle, le rifiutano e le fanno passare in terzo piano, cercando, di fatto, di scimmiottare gli uomini.
Ecco perché mi pare che questo invito debba arrivare all’orecchio delle donne, prima che a quello degli uomini.
Non serve che le donne per essere considerate all’altezza del ruolo a cui aspirano, dimostrino ancora più cinismo degli uomini, non serve che una volta arrivate al potere di scaglino contro l’universo per far pagare il conto di tante umilizione subite duranta la scalata alla carriera. Invece succede, l’ho notato spesso, il gusto del comando fine a se stesso, l’essere contro tutti unicamente per dimostrare il proprio potere.
Non sto pensando ad un mondo fatto di nuvolette rosa, ma ai due sessi come a dei binari paralleli, entrambi dritti forti e capaci, ma ben distinti perché il peso che può portare uno non può essere portato dall’altro.
Un’altra condizione per il miglioramento del rapporto nelle coppie e nella società è, secondo me, l’insegnare ai nostri figli sia il femminile che il maschile, a prescindere dal loro sesso.
Le donne hanno subito ogni sorta di angherie, violenze, umiliazioni, privazioni da parte degli uomini, uomini che sono stati allevati da donne, probabilmente a loro volta umiliate e sopraffatte. Uomini che anzi sono stati istigati contro le donne dalle loro stesse madri. Che perversione è mai questa?
E’ dentro alla nostra testa di donne che c’è il complesso di inferiorità e per quanto ci sforziamo non saranno la rabbia e la vendetta a scacciarlo ma la comprensione, il perdono ed il grandissimo senso di dignità che abbiamo.
Credo che gli uomini l’abbiano capito, ora tocca a noi
Ok, Angelo e Lieve. Così si fa.
Grazie, Anna, hai aggiunto considerazioni di grande rilievo alla questione di cui ci occupiamo parlando direttamente alle donne affinché nel loro cammino di crescita non scimmiottino gli uomini. Infatti, dici giustamente, la società, l’umanità, hanno estremamente bisogno dello specifico femminile, fatto di comprensione, perdono e dignità.
Non vi pare che siamo usciti un po’ fuori tema?
L’argomento iniziale era “L’eterna paura del corpo delle donne”
La discussione si è invece incanalata su rivendicazioni ancestrali sulla condizione femminile e comportamenti maschili nei confronti della donna.
La situazione oggi è molto cambiata per una maggiore consapevolezza da entrambe le parti ma ho l’impressione che permangano ancora remore di esperienze personali non sempre positive nei rapporti tra i due sessi e questo impedisce la giusta obiettività da entrambe le parti.
Personalmente confermo che non ho voluto lanciare alcuna provocazione, anzi ho cercato di essere conciliante nell’affermare che ognuno ha il suo ruolo e nessuno deve cercare di prevaricare sull’altro per nascondere carenze o stati di inferiorità individuali. Nelle rivalità professionali propendo sempre perché vinca il migliore per intelligenza e capacità indipendentemente dalla differenza sessuale ma nel rapportarsi tra uomo e donna si deve trovare la giusta integrazione dell’uno verso l’altra e viceversa, in perfetta armonia, compensandosi a vicenda.
Ok, Giuseppe, è tutto vero quello che dici. Ma l’argomento si presta a tante sfaccettature ed è bene che chi ha delle idee e anche dei rospi li tiri fuori. Proprio a questo serve il dialogo, no?
Ok Ok mi taccio, scusate. Non volevo entrare nel personale… scusate ancora della mia intemperanza.
Credo comunque di essere stata interpretata male. non volevo davvero!
Giusto Lorenzo, concordo. La mia precisazione è mirata a confermare che nei miei commenti precedenti non c’erano intenzioni provocatorie sia in un senso che nell’altro.
Volemose bene e comunque ben venga il dialogo con franchezza e aperto in tutte le direzioni.
Ma no Lieve, perché tacere? Sei sempre ammirevole nei tuoi interventi e se non lo facessi con la tua ormai nota spontaneità e franchezza, ci mancheresti. Continua così perché il Bosco ti vuole bene. Ciao.
ma voi donne non vi prendete nessuna colpa????pensate che con la vostra parità non vi siete ingrandite troppo .
NAGGG! Giosuèèèèè!!!! Boccaccia mia statte zitta….
Ci voleva il tuo intervento, caro Giosué. In fondo in fondo le donne sono troppo forti. Già comandavano e ora è peggio. Comandavano ma non lo facevano capire. Ti ricordi il vecchio detto: A casa mia comando io ma decide mia moglie? Questa era la realtà, ma in via di principio non si poteva dire.
Rimane il fatto che personalmente sono per le donne e con le donne, sempre e per sempre. Viva le donne!
Le donne sono atavicamente vittime di pregiudizi maschili. La loro fragilità è uno di questi. Al contrario è dimostrato scientificamente che la donna ha una marcia in più che è incisa proprio nel DNA e che si precisa in abilità che sono sconosciute all’uomo.Senza contare la potenza procreatrice che è stata il motore che ha alimentato da sempre le paure dell’uomo nei suoi confronti. Il contesto socio culturale in cui si muovono oggi le donne è estremamente complesso. Ad esse è richiesto quotidianamente un impegno su più fronti, tutti importanti che lei è chiamata ad assolvere mantenendosi in equilibrio fra le varie istanze che contano sulla sua presenza, assistenza, operatività a tutto campo. Certo, essa è biologicamente sottoposta a periodiche tempeste ormonali che allentano il suo equilibrio, la fanno sembrare fragile perchè più emotiva, meno capace di padroneggiare gli eventi.Ma è questione di qualche giorno..poi passa.Il partner, il marito o compagno di vita se è una persona consapevole ed evoluta, sensibile ai bisogni della propria donna, impara ad evitare situazioni di conflittualità proprio in quei giorni, con buona pace di tutti.
Definire strane ed incomprensibili, insoddisfatte le donne, è come chiamarsi fuori dalla responsabilità . Penso che per costruire un buon equilibrio di coppia, invece bisogna che la parte maschile e quella femminile che entrambi possiedono si compenetrino con quella dell’altro, per creare una spontanea ed equilibrata alternanza che si traduce in sostegno nei momenti di difficoltà, ma anche di alleanza e solidarietà. Il dialogo è comunque il protagonista assoluto di un rapporto d’amore vero (non di facciata come spesso accade). Quando dalla comunicazione di due persone scaturisce l’anima, questa è capace di comunicare oltre la verbalizzazione. Allora emergono tutte le cose non dette, le aspettative deluse e quelle ancora in attesa di soddisfazione. Parlarsi per capirsi, per comprendere le reciproche istanze, significherebbe spogliarsi di pregiudizi ed egoismo, di narcisismo maschile. Quando ci si parla davvero con l’anima umile che sa indagare e chiedere le distanze si annullano ed i mal di testa svaniscono come neve al sole. Ma quanti uomini sanno mettersi in ascolto davvero senza giudicare?
Mi sono avventurato solo ora a leggere l’articolo “scorrendo” poi i cinquanta commenti …ho potuto godere il costante “autodafè” di Lorenzo , quasi fossimo noi maschi colpevoli di una peculiarità dei mammiferi, ma egli è persona buona e ha voluto fare una carineria galante all’altro sesso.
Le preoccupate e veritiere sensazioni di Angelo non sono però da sottovalutare …”mala tempora currunt” ehehe!
L’ironia semre dolce di Lieve che smitizza e che sa d’essere l’altra parte del cielo .
L’innocuo maschilismo di Giuseppe e Giosuè.
Che dire dopo tante parole …io so che faccio parte del “sesso debole” della razza umana , senza mestrui ma con tante paure .Noi maschi che vogliamo compagne un pò mogli, un pò madri ,un pò amanti ed un pò infermiere, sono i nostri limiti ….la nostra trave nell’occhio è quella …..ma fanciulle mestruate o o post menopausa qual’è la vostra pagliuzza?
…….Tutto giusto quello che scrivi Silvana, ma nella realtà non è poi così facile. Esistono le caratterialità….esistono le contingenze della vita.Forse l’unico modo per stare assieme ,oltre all’amore, al reciproco rispetto è la sopportazione ed il convincimento che non c’è un “sesso” migliore dell’altro, ma ci sono degli individui che vogliono e devono vivere assieme.
Giosuè, poiché hai posto un quesito, a proposito delle colpe delle donne, cercherò di risponderti secondo le mie convinzioni e in tutta sincerità.
Quanto afferma Lorenzo, in uno dei suoi ultimi commenti, è vero, alcune donne, nel tempo, hanno ricoperto funzioni di comando, in famiglia, ma ciò riguardava esclusivamente il mondo privato familiare, sicuramente non al di fuori. In ogni caso, era una forma di ribellione, ma pur sempre in contrapposizione all’uomo. Vivaddio che almeno qualche reazione coerente, sia pure molto limitata, c’è stata, in varie epoche. Di più, purtroppo, non sono riuscite a fare per mancanza di sostegno, mezzi adeguati e anche consapevolezza.
Tra le colpe delle donne voglio enumerarne due, per me determinanti e molto importanti. Ovviamente non riguardano tutte le donne, ma sicuramente una buona parte.
In primo luogo educare i figli ad immagine e somiglianza del marito, compagno ecc., soprattutto neli suoi comportamenti peggiori: renderli praticamente incapaci di gestire la loro vita, assecondandoli totalmente, facendo sempre trovare loro tutto pronto, non spronandoli alla suddivisione dei compiti in famiglia – questo vale soprattutto per i maschi – mancanza di solidarietà verso gli altri, irresponsabilità verso i rapporti con l’altro sesso, alzare le mani sulla compagna, quando necessario – e anche ciò è riferito ai maschi. Poi ci sarebbero una serie di altrri aspetti, che dovrebbero appartenere all’educazione familiare, come comprensione, sensibilità, altruismo ecc., tutto ciò che non appartiene, in generale, al sesso “forte”, ahimé!
Seconda colpa – che io non chiamerei proprio così, piuttosto: “mancanza” , “disimpegno” ecc.
Riguarda il comportamento odierno che alcune donne assumono, ritenendo in tal modo di raggiungere meglio e più velocemente l’obiettivo, è quello di “scimmiottare” l’uomo in tutti i suoi atteggiamenti , inclusi quelli negativi. Con ciò, rinunciando alle sue prerogative particolari, come la comprensione, la disponibilità, la sensibilità, la tolleranza, la parte dignitosa della femminilità , non certo quella espressa dalle Veline, dalle pubblicità gionalistiche e via cantando.
Ecco la mia risposta al tuo quesito, Giosué. So bene di non averti reso felice, ma tant’é…..
Silvana, mi è piaciuto molto il tuo intervento, che condivido interamente. Soprattutto la frase: “Definire strane ed incomprensibili, insoddisfatte le donne, è come chiamarsi fuori dalla responsabilità.” Perfetta, non ho altro da aggiungere.
Giustamente Franco, ci sono le “caratterialità”, da una parte e dall’altra: il segreto, secondo me, è che i partner dovrebbero munirsi ti tanta tolleranza e, nel dialogo, trovare gli aspetti che li uniscono e non solo quelli che li dividono.
Franco, condivido ciò che ha scritto Giovanna a proposito del tuo concetto di caratterialità. Considerarsi migliori in base ad una differenza di genere, significherebbe negare tutto. Non è facile davvero, e la vita spesso rema contro, però bisognerebbe fare in modo di non oltrepassare il “punto di non ritorno”. Come? Con un impegno quotidiano fatto di tanti elementi:ogni coppia ha un suo specifico percorso che si individua cammin facendo.
Giovanna, noto che, da donna a donna……hai perfettamente capito… Grazie!
Franco, perfetto anche il tuo assunto: “Noi maschi vogliamo…..”. Ho l’impressione che ciò sia accaduto per molto, molto tempo, esclusivamente a vostro beneficio, ora, forse, vorremmo anche noi gli uomini, “amici”, amanti” e, soprattutto tolleranti, che non si imbestialiscano al primo disappunto….
Ciao , a tutti questo argomento è importante ,e anche discutine è positivo,perché rientra in un mondo difficile della coppia. Non è questione di appartenere ad il sesso debole o al sesso forte con legittimità oppure fatta di pregiudizi ecc. L’aspetto fondamentale e crederci ad un tipo di vita associativa che investe con problematiche la coppia. L’origine del problema è una mancata conoscenza dei veri bisogni dell’uno e dell’altro , che di solito vengono mascherati da altri elementi non determinanti alle nostre aspettative di coppia. Questi fattori generano paure , ansie di natura psicologica ,con conflitti che a sua volta degenerano ad allontanare la coppia, quindi si scatena una sorte di rivalità di chi ha la ragione rivendicando con metodi di ricatto ,nelle cose che ci piacciano di più. Questo tipo di comportamento crea uno stato di non relazione all’interno della coppia,anche perché non ci poniamo mai le motivazioni che hanno innescato il fenomeno. L’orgoglio gioca un ruolo importante perché nessuno dei due non vuole cedere ,e la quotidianità ci appare triste se eseguono metodi futili,con silenzi che durano mesi ,finché non si presenta un altro problema di natura diversa ,vedi ad esempio ,i propri figli che hanno dei problemi ecc. Alla base di tutto, secondo me è un problema di linguaggio e di cultura , che ognuno di noi ha ,che sono in noi dalla nascita, che avviene metodicamente nelle fasi della nostra vita ecc. La coppia nell’insieme sono due figure, diversi, ma con un’anima formato di sentimenti, incontri proiettate con gli altri , il senso dell’elemento critico , di riconoscere le virtù e le debolezze, e la cosa fondamentale avere una reciproco stima . Di questo noi purtroppo prendiamo atto solo l’aspetto intimo ,di vissuti sessuali ,trascurando la bellezza interiore di vissuti fatti di tante cose ,sia nel campo culturale ,nel nostro lavoro , e la relazione con gli altri ,che ci può essere utile per sviluppare un progetto di vita di condivisione ecc. Poi il punto focale all’interno di una coppia non è il sesso, ma il significato e il valore aggiunto che si vuole dare vivere bene ,con rapporti di amicizia e conoscenze fondate sul desiderio di amare tutto . Ogni momento della nostra vita varia, con la crescita associata alla maturità. Questo ci segue negli anni con esperienze diverse di porsi verso l’altra con gesti garbati e di piacere ecc. Il contenitore deve essere riempito di tutto senza arrivare alla saturazione,perché se no termina il discorso, ogni età va considerata più ricca . Se questi concetto sono radicati nel nostro cervello, le difficoltà si possono superare tranquillamente ,con il dialogo e la relazione ,che sono le cose fondamentali di una vita fatta di tante cose . Certo le opinioni non coincidono mai su questi discorsi ,materia molto vasta, ci sono le variabile da sviscerare , il carattere ,le fragilità di ognuno , la timidezza , la solitudine, l’ambiente in cui viviamo , la società ,le idee di pensiero ecc. Ma purtroppo in una cultura dove ci isoliamo sempre di più ,penso che i problemi di coppia possono diventare gravi , con tanta violenza umana .
Il commento di Cicco ,esaustivo e dotto , quasi una “letio magistralis” non può essere che approvato in pieno, almeno da parte mia. Egli temina dicendo che “ci isoliamo sempre di più”, infatti i matrimoni stanno calando vertiginosamente e nonostante questo aumentano i divirzi e le separazioni. Quindi le cause non devono essere cercate solo all’interno della coppia.
L’eccessiovo individualismo esaltato da questa socità edonistica ne è la causa principale.
Ci siamo noi ,il nostro corpo ed il nostro “specchio” , quindi facciamo fatica a “vedere l’altro”.
Se siamo al centro delle pulsioni, degli interessi, delle aspirazioni e dei desideri ….come possiamo accettare un maturo rapporto con un partner?
Forse il crollo di questa società consumistica con l’impossibilità quindi di correr dietro ad ogni nostro piccolo desiderio ,ci porterà a rivedere anche il rapporto di coppia , non solo come baluardo dei sentimenti, ma come unica possibilità di sopravvivenza.
volete finirla di fare le vittime,provate guardarvi attorno cosa vi succede oggi ragazze mie,nessuna dice che moltissime donne sfasciano la famiglia,siete su tutti i giornali sulle tv ,e voi vi sentite donne ,mi scuso non voglio offendere nessuna ,w le donne vivo solo x quello ,ciao a tutte.
Il nuovo intervento di Silvana definisce ancor meglio la realtà delle cose. Maschietti, volete smetterla di chiamarvi fuori?
Franco, oggi la nostra paura dovrebbe essere quella di non essere all’altezza, e non perché cediamo alle nostre debolezze. Ma come possiamo pretendere di essere amati e compresi se non amiamo e comprendiamo?
Bella e sintetica la tua conclusione, Franco, e ultimativa: dobbiamo vivere insieme. Oltre tutto è la soluzione migliore.
Che dire dello tsunami Giovanna? Tutte cose giuste, però. Se alla fine avessimo contribuito ad un miglioramento del rapporto fra i sessi, ne dovremmo essere giustamente fieri.
grazie franco, del tuo pensiero, con il tuo commento hai messo in evidenza i concetti che ho esposto sopra, ripeto l’argomento è interessante, merita impostarlo, a punti per capire le cause ,almeno dare un indirizzo preciso del discorso di coppia,senza dare giudizi formali di colpa al maschio e alla donna,cioè calarsi nella nostra quotidianità e leggere i contenuti che a sua volta elaborarli in una analisi completa del fenomeno ecc. E’ un progetto ambizioso.si può fare , almeno penso per una volta diamo un senso a quello che pensiamo senza accusare nessuno ,solo provare a dialogare con intelligenza e razionalità . Giosuè ,penso che nessuno si sente vittima, poi se le donne cercano di evadere , bisogna capire i motivi che inducono a fare queste scelte,forse sono costrette da motivi vari ,di violenza nei loro confronti oppure si sentono tradite ecc. Scusa non bisogna accusarle ,certo ci sono donne che agiscono nella maniera sbagliato di come dici tu ,però il problema esiste e non bisogna pregiudicare che tutte le donne siano tutte uguale ,ciaoooo è una mia opinione nulla di personale
Grazie, Cicco, molto importante il tuo intervento. E approfito della tua venuta per abbracciarti.
No, Giovanna, gli uomini non devono imbestialirsi ma neanche deprimersi.
Per Franco. Purtroppo la società consumistica ha un’agonia lenta e dolorosa. E modelli alternativi di società non se ne vedono all’orizzonte.
Giosué, ripeto, una parte di ragione ce l’hai anche tu. Speriamo in un’armonia migliore fra uomo e donna o fra donna e uomo che è meglio.
Cicco, hai espresso molto bene alcune delle perplessità che hanno le donne nei loro rapporti di coppia. Non sono poche le violenze che subiscono continuamente, penso tu lo sappia molto bene – se non ricordo male sei un volontario che si occupa di problermi sociali, quindi questi aspetti non ti sfuggiranno. Ebbene, come si può pretendere un avvicinamento della donna all’uomo che si comporta con lei in modo così disumano? E questo vale anche per altri aspetti del vivere quotidiano, pieno di insidie, incomprensioni ecc. La donna è molto stanca, soprattutto quando deve badare solo lei alla casa, ai bambini, al marito, ai genitori, oltre al suo lavoro fuori casa. Non pensate che tutto ciò porti ad uno stress continuo? Rifletteteci, per favore.
Sì, Giovanna, ci dobbiamo riflettere, e seriamente. E non dobbiamo scappare di fronte ai problemi, o deprimerci. Mi riferisco soprattutto agli uomini. Che magari vanno a cercare approdi meno soddisfacenti e forse più comodi nell’essere single o addirittura omosex. Così si arriva al fondo, fuggendo per la tangente. Questa cosa ho voluto dirla perché mi sembra in aumento, come peraltro dicono le statistiche.
Si Giovanna hai ragione, la violenza continua verso le donne è un aspetto deformante ,che purtroppo è in aumento. Il fenomeno fa riflettere ,bisogna parlarne continuamente, senza avere, paura perché chi usa la violenza è un essere privo di ogni moralità. Io penso che le forme di violenza sono tanti , non bisogna mai abbassare la guardia . Lo stress aumento ,anche perché è una conseguenza del fatto , ti rende schiava e vittima di situazioni che non dipendo da te bensì da altri che usano violenza. ciao buona serata
http://www.youtube.com/watch?v=RjoHxExQzXQ
Grazie, Cicco, della bellissima canzone di Francesco De Gregori che ci hai mandato: Buona notte Fiorellino. Cliccate per ascoltarla. Un omaggio alle nostre compagne ed amiche.
Singolare l’affermazione di Giosuè sulle donne “sfasciafamiglie”. Io in tv non vedo le donne comuni, quelle che portano avanti la famiglia con sacrifici e senso di abnegazione: vi è, in tv, un’altra categoria di donne..Quali famiglie si sfasciano? quelle che non hanno le fondamenta per la immaturità psicologica dei due partners, o quelle in cui ad un certo punto saltano gli equilibri, vuoi per lo stress prolungato da iper-impegno femminile,il rispetto che non c’è, ecc.. L’evasione (di cui al commento di Cicco) richiama il concetto di carcere. Quando la famiglia si chiude a riccio e le difficoltà non vengono nè espresse nè tantomeno gestite da figure professionali preparate che sappiano dirimere i conflitti ristabilendo i canali del dialogo e del confronto civile, bè allora la famiglia può diventare un luogo di violenza e la vittima statene certi, è sempre la donna. Sarebbe una sfasciafamiglia una donna che decide di rompere il patto istituzionale per cercare uno spiraglio alle proprie angosce, al senso di fallimento?, una risposta ai propri bisogni in primis quello di esistere come persona?Penso che i fallimenti abbiano concause innumerevoli, anche di tipo socioculturale, ma l’incapacità di mettere in discussione i propri comportamenti facendo autocritica oppure un passo indietro o anche un passo avanti rispetto al partner, pregiudica la ricomposizione dei conflitti. Verdone, nel suo film afferma “l’amore è bello finchè dura” : la capacità di farlo durare è un’abilità che si conquista lavorando sodo su tutti i fronti senza risparmiarsi, donne e uomini a fianco con in mente un obiettivo: quello di stare bene portando avanti un progetto comune.
Sì, Silvana, è importante avere un progetto comune e possibilmente mantenerlo nel tempo. E nella vita del rapporto è essenziale stare attenti ai cambiamenti che si manifestano per poterli fronteggiare e incanalarli verso soluzioni positive. Uomini e donne insieme.
Lorenzo mi sembra acora valido ed appropriato un commento che feci tempo fa su un analogo articolo: Qualsiasi cosa si possa affermare sul rapporto tra i generi non può di per se stesso cambiare quel complesso di atti e funzioni che scaturiscono direttamente dalla diversa fisiologia che i due organismi, maschio femmina, hanno. Tale rapporto fin quando si svolge e/o viene vissuto in maniera conflittuale non da i frutti sperati e notevoli sono i danni che si riscontrano nella società quando prevale l’uno o l’altro genere.
Io penso ad un rapporto che possa valorizzare quelle peculiarità che la donna ha e che l’uomo non possiede e viceversa, infatti ogni qualvolta uno dei due generi si e voluto appropriare delle peculiarità dell’altro sesso né sono venute fuori delle mostruosità grottesche. Allora in primo luogo occorre che ognuno delle due parti riconosca nell’altro le potenzialità peculiari ed esclusive, per natura complementari, poi valorizzarne reciprocamente la piena realizzazione senza invidia o gelosie di sorta, anzi gioendo delle capacità dell’altro quasi a voler affermare all’altro ad ogni piè sospinto “Grazie di esistere” . Purtroppo la mancata focalizzazione di tali equilibri ha portato all’attuale condizione, comunque, il mio personale rapporto con le donne della mia vita: madre, moglie, figlia, colleghe, amiche, ecc. è stato sempre positivo e ringrazio il buon Dio che me le ha fatto conoscere, vi assicuro che ho avuto modo di riconoscere in tutte quelle peculiarità che purtroppo a me mancano perché di un genere diverso ed allora concludo al grido di “VIVA LE DONNE”.
Caro Pino, il tuo intervento, equilibrato e sensibile, corrisponde perfettamente al mio credo. Ricordo, come già ho fatto una volta forse in altro blog, le parole chiare della Genesi: “Iddio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; lo creò maschio e femmina. E Dio li benedisse…..”. Poi c’è la storia del genere umano, con i suoi valori e i suoi disvalori. Però non si può discutere sul fatto che i sessi sono stati benedetti dal Signore e che sono complementari. In questo quadro devono esistere con pari valore e dignità. E così deve essere per l’armonia del mondo. Il fatto è che spesso, troppo spesso, ce ne dimentichiamo. Ed il mondo, spesso, troppo spesso, non è fondato sull’amore, come dovrebbe, ma sull’odio, sulle vendette, sul materialismo che non arricchisce l’anima.
giovanna allora stanno meglio gli sciechi,che hanno l’harem,cosi loro non hanno mai colpe ,vuol dire che ci penserà anchio x l’harem,ciao giovanna .
Ha ha ha, grande Giosué. Ti abbraccio.
Grazie Pin o, mi hai rallegrato la giornata! Ce ne fossero di amici come te: io, nonostante tutto, sono privilegiata, ne conosco diversi.
Se stanno meglio gli sceicchi me lo domando, avendo a che fare con tante donne diverse nel loro harem: auguri per il tuo, Giosuè!
La donna emancipata contemporanea ha mantenuto la competenza emotiva delle sue antenate e in aggiunta ha iniziato a sviluppare il proprio lato maschile, facendo proprie alcune capacità e aspettative in passato riservate ai maschi (la realizzazione individuale, il potere, la razionalità, autodeterminazione, l’aggressività); il maschio invece si è limitato a perdere le vecchie sicurezze e privilegi senza guadagnare niente in cambio, perché ancora non ha saputo/voluto imparare a sviluppare il proprio lato femminile (la sensibilità, l’affettività, la capacità di esprimere i sentimenti, l’abilità di affrontare le emozioni proprie e del partner senza esserne travolto etc.).
In precedenza le nozze erano quasi sempre decise dalle famiglie, spesso senza neppure interpellare i diretti interessati, specie quelli di sesso femminile.
Mentre tempo indietro ci si sposava per mettere su famiglia, per acquisire uno status sociale e una certa indipendenza dalle famiglie di origine: l’uomo diveniva padre di famiglia, la donna padrona in casa sua, e non era poco se consideriamo che sottostare alle imposizioni di certi padri poteva essere un vero e proprio tormento (ancora oggi non è raro, specie in certe aree geografiche, il caso di persone – soprattutto donne – che si sposano per andarsene di casa).
Abbiamo assistito che la coppia negli ultimi tre o quattro decenni a subito una serie di profonde trasformazioni nei rapporto. Il modello tradizionale incentrato sul matrimonio è sempre più entrato in crisi, sia per l’emergere di una nuova libertà sessuale, sia per la crescente intolleranza degli individui verso i vincoli, gli obblighi, le formalità. Le persone si sposano di meno mentre aumenta il numero delle coppie conviventi e dei single, e anche coloro che ancora optano per il matrimonio si trovano poi spesso a separarsi e a divorziare nel giro di pochi anni.
Il rapporto di coppia, si fonda sulla ricerca della felicità insieme, non sul potere e sulla ragione. È importante stabilire una comunicazione con il proprio partner non finalizzata a controllarlo o a fargli cambiare idea secondo un principio personale di ciò che è giusto o sbagliato. L’accettazione dell’unicità del partner è fondamentale.
Ecco le doti che sono considerate l’espressione delle speranze e dei sogni più profondi di amore e devozione: sensibilità e lealtà, cortesia e riguardo, generosità e rispetto, comprensione e responsabilità.
Le aspettative verso il proprio partner vengono spesso deluse perché non si ha la consapevolezza che uomini e donne sono diversi e hanno modalità diverse di comunicazione. I problemi nascono quando si vuole imporre la propria diversità all’altro. Un primo importante passo consiste nel prendere coscienza di questa diversità. L’esigenza di stabilità sociale crea aspettative collettive secondo le quali … le persone sposate devono rimanere tali, devono comportarsi bene, occuparsi delle cose più importanti che la società ha da offrire e non fare nulla di troppo strano che possa
turbare l’ordine costituito, come scegliere di vivere in una comune, scappare con il vicino
di casa o decidere di non pagare le tasse. E’ indubbio che il modello tradizionale non risponda più alle nuove esigenze, ma è altrettanto vero che i rapporti con l’altro sesso non possono limitarsi al solo erotismo. Vi è un bisogno profondo di intimità, di confronto, di unione che non può essere soddisfatto da rapporti occasionali e richiede una qualche forma di continuità, meno rigida però di quella tradizionale.
Come si è visto, la relazione di coppia oggi non si limita più alla famiglia e alla procreazione, e non si esaurisce neppure nella sessualità e nei sentimenti, ma mette in gioco molte altre dimensioni che portano inevitabilmente ad un confronto di personalità e di mentalità che può evolversi sia come crescita sia come scontro, più spesso entrambi.
Questo è valido per ogni tipo di relazione interpersonale ma nella coppia, a causa del forte coinvolgimento affettivo- emotivo e delle reciproche aspettative ed investimenti, ogni aspetto si accentua al massimo, nel bene e nel male. I modi di affrontare questi problemi variano da persona a persona: alcuni tendono a nascondere il disaccordo, inscenando una rappresentazione di armonia tutt’altro che veritiera, oppure si rassegnano a convivere con le tendenze distruttive, alternando fasi di litigiosità a fasi di relativa quiete. Altri, giunti oltre un certo livello, decidono di cessare la relazione per cercare un’altra persona che gli faccia riprovare l’ebbrezza dell’innamoramento e che sia finalmente quella giusta.
L’amore condizionato è quello che ci stimola a seguire determinate regole di comportamento, a impegnarci nell’apprendere, a raggiungere traguardi, ad eccellere.
E’ la base ell’energia creativa dell’uomo, del suo desiderio di evolvere, di migliorare e migliorarsi, di confrontarsi, di raggiungere sempre nuovi traguardi; è una energia positiva ed utile, che però, quando è eccessiva, può portare sofferenza e distruzione.
Ciao ,Angelon, ho letto attentamente il tuo commento, hai evidenziato, tanti aspetti fondamentali di convivenza ecc. Anche se a tratti fai un bilancio autobiografico , che ognuno elabora a modo sua ecc. Noto una tua sofferenza ,di vissuti che ti hanno e ti creano tanti disagi ,forse secondo il mio punto di vista ,non hai una completa apertura mentale dei tuoi bisogni reali ecc. Traspare sotto un profilo psicologico la voglia di trasgredire , ancorato a concezioni emotive di cui fai spesso riferimento ecc. La coppia che vorresti tu non può esistere, perché nulla è perfetto ,anche giusto che sia così se no avremmo una società priva di senso ecc. Certo i segnali sono tanti che arrivano a noi con motivazioni diverse ,ma non bisogna trascurare che l’autonomia di coppia avviene se noi siamo convinti di confrontarci con trasparenza e coerenza. Spesso questi aspetti vengono trascurati ,per motivi di praticità per non assumersi le proprie responsabilità ,allora mentire ci fa comodo , ma gli obiettivi sono altri ,ad esempio evadere ,conseguire esperienze che non saranno mai condivisi dalla coppia ,perché siamo diversi ecc. Se avvengono perché non abbiamo il coraggio di esporli ,puramente questione di comodo . La domanda è spontanea quali sono le motivazioni delle persone che frequentano i vari blog di una certa età ? Quando questi spazi se le potrebbero trovare nella vita privata ? Io penso che queste due domande pongono una riflessione del concetto di coppia che a mio avviso non pregiudica che si debba fare anzi aiuta a sviluppare le vedute , ma allontana la coppia , se questo bisogno di relazionare investe la nostra vita ,bene che sia concretato sulla base di un legame sincero ,no una semplice avventura di soddisfare noi stessi ecc. Riflettiamo vi auguro una buona giornata , scusa Angelo niente di personale,ho solo espresso un mio pensiero ciaooooo
A proposito di donne, mi viene spontaneo riportare qui questa considerazione:
Non conosco Rosy Mauro e non mi piace il suo stile, .Ma la caccia alla strega che il suo stesso partito ha avviato contro di lei mi ha stupito. Negativamente. E la ritengo l’ennesima dimostrazione del maschilismo della politica italiana e non solo.
Cicco, ognuno ha il suo punto di vista di esporre i suoi pensieri, il mio non è un assolutamente biografico e posso assicurarti che non trovo nessun disagio e so benissimo come comportarmi e pensare, nella mia vita, per esperienze vissute, sia quelle belle che quelle brutte. Secondo me se non esiste fra la coppia: onestà, rispetto, reciproca comprensione, non si può chiamare coppia, non capisco come fai a dire che non potrebbe esistere questo,nulla è perfetto, ma la convivenza porta anche a volersi capire. Ti ringrazio delle tue riflessioni, nulla da eccepire, sei libero di esporre le tue considerazioni.
Ti ringrazio, Angelo, di avere esposto con lucidità il tuo pensiero sul rapporto di coppia, sia sul piano del legame uomo-donna, sia sul piano più generale del giudizio che di questo si ha nella società, e nelle diverse condizioni sociali, culturali e temporali. Io ho trovato i ragionamenti utili all’approfondimento e come tali li ho apprezzati in modo particolare. E’ un’analisi ispirata alla conoscenza ed esperienza, che è comunque importante in quanto prefigura rapporti positivi fra i sessi nelle nuove condizioni venutesi a determinare.
A Cicco e Angelo insieme voglio dire che è questo l’obiettivo dell’Angolo del Dialogo, cioé di rendere possibile il confronto fra noi, e approfondirlo, rimanendo ognuno libero di esprimersi e contando sempre sul reciproco rispetto. Devo dire che sono felice del fatto che un argomento così importante come quello del rapporto uomo-donna abbia avuto un riscontro così positivo da parte degli amici eldyani. E di questo ringrazio tutti.
Lucia, sì, l’atteggiamento ed il comportamento generale direi nei confronti di Rosy Mauro mi sembrano particolarmente odiosi e lesivi degli elementari diritti della persona. E’indice del perdurante maschilismo nei confronti delle donne? Penso di sì, purtroppo.
Lucia, sono anch’io dell’opinione che la decisione presa dal direttivo della Lega sia improntato su aspetti particolarmente odiosi, non ultimo il maschilismo, imperante da quelle parti! Non è, tuttavia,una sorpresa, dal momento che la Lega i quanto a discriminazioni non ha eguali!
Lorenzo, ti ringrazio per il tuo commento, con affetto
ciao provo a fare un commento
Volevo dire un mio pensiero su tutto quello che ho letto, ok ci sono donne che purtroppo del loro corpo hanno fatto un uso diciamolo pure da donna oggetto, ma non tutte lo sono.
Diciamo che forse abbiamo superato l’età per capire anche la nuova gioventu di oggi, che ha pochi esempi positivi. La moda il benessere tutte cose che fanno gola, perchè si chiedono sacrificare una vita per un matrimonio??Ma non tutte sono così.Mi dispiace leggere che qualcuno ha poca stima delle donne, in quanto lo sono pure io.
Ma chi desidera un Harem allora cosa considera la donna???
Le donne vere fanno la famiglia non la sfasciano e se arrivano a farlo significa che sono arrivate che hanno pianto sofferto e la loro decisione non è presa in leggerezza, una donna fà la famiglia non la sfascia.
……..Dio vide Adamo che si sentiva solo……e pensò di creare la donna……poi essendo anche LUI maschio (barba bianca ecc.) …optò per una bella bicicletta Paletti in alluminio con cambio Schimano a quattro rapporti ….e Adamo visse felice scorazzando per il giardino terrestre.
Dai che arriviamo a cento!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
scusa franco ma sei in errore Dio non ha sesso so gli umani ke lo disegnan bianco canuto e scusa le bici di certo non ci posson surclassa’ noi femmine, altra metà del cielo che Dio dotò di ventre fecondo perciò sue dirette collaboratrici e Lui + tenero di una madre……………
Davvero simpatico il tuo commento su Dio, Franco. Simpatico e scherzoso. Solo che non è vero. Ci mancherebbe.
Lietaré, sono particolarmente felice della tua visita in Bosco. tanto più che hai contestato quel miscredente di Franco.
Lorenzo secondo te invece …Dio ….visto che Adamo era solo…ecc.ecc. gli tolse una costola e fece la donna?
Noi maschi abbiamo creato Dio a nostra immagine e somiglianza…e anche il primo uomo doveva essere maschio…..invece chi è che fa i figli ?….Ma la donna ….quindi Dio se proprio non voleva dar ascolto a Darwin …per primo ..è ovvio doveva creare la DONNA!!!!!!
Rossana, hai ragione, le famiglie le sfasciano sia gli uomini che le donne. E le donne sono oggetto quando lo vogliono essere o le costringono ad esserlo. Ma siamo ale situazioni negative. Ed è negativo certamente l’uomo che si considera il padrone dell’universo e non lo è. Poveretto quando vuol fare il dominatore ed è solo e abbandonato nel chiuso di una stanza e della sua coscienza. Ma certi uomini come possono pretendere amore?
Felice di trovarvi ancora quì.
Bell’argomento eh? Credo che il titolo si possa leggere anche diversamente, “la paura delle donne”;non ce l’hanno le donne, da quello che leggo….
tremate tremate…..hahahahahaha
Franco , sei grande!!!
Franco, non voglio entrare nel film della creazione, che ha degli aspetti misteriosi. Ripeto, perché tu ci rifletta, ma non mi faccio illusioni in proposito, quanto ho detto in un precedente commento. “Ricordo, come già ho fatto una volta forse in altro blog, le parole chiare della Genesi: Iddio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; lo creò maschio e femmina. E Dio li benedisse…..” La “meccanica” della creazione il Buon Dio la scelse come gli parve più opportuno.
Caro Lorenzo,più ci rifletto e più m’incaglio davanti a questo Dio biblico…ma hai ragione questo è un altro film ,dei miti e delle leggende, se vuoi, ne parleremo un altra volta. Mi accontento solo di constatare che donna e uomo non possono che essere complementari e che dalla loro unione nasce la vita …..e che la consapevolezza di questa possibilità di CREAZIONE dovrebbe essere la molla che può far scattare amore ed affetto,collaborazione e mutuo soccorso…….nella buona e nella cattiva sorte….come si doveva recitare” quando ci si sposava” …quando cioè si credeva nell’altro, nella famiglia e nella vita di coppia ,che a mio parere ,proprio per le peculiarità naturali, è l’unica possibile.
il credente scremato si ferma alla costola e al maschilismo ke in eldy ce sguazza assai ben ahahahah ciao lorenzo
no pare ke il buon senso sia rifiorito nel credente scremato
Dalla Genesi e nell’evolversi dei secoli sappiamo che la vita comincia ogni mattina e siamo pure consapevoli che siamo stati creati per viverla in due: un maschio e una femmina, in ricchezza o povertà, nella gioia o nel dolore, in bassezze o nobiltà, quindi viviamola questa vita senza paure nè della donna nè dell’uomo, tanto da lì non si scappa e la serenità si può raggiunge solo con la reciproca comprensione. Propongo ai due sessi in conflitto un breve armistizio che sia utile a rinnovare gli accordi e ritrovare amorosa alleanza: il maschio faccia il maschio e la femmina faccia la femmina per raggiungere insieme la pace sei sensi. Amen.
Giuseppe ….la pace….solo la pace! Se i sensi ci sono ancora lasciamoli “operare”……così sia!
Franco è solo una pace di temporaneo relax dei sensi, poi si rinnovano, riacquistano vigore ed è di nuovo guerra ahahahah…….
Ciao Lieta. Grazie ancora.
Franco e Giuseppe, d’accordo al 100% con voi. Evviva la differenza dei sessi. Ma pace e amore fra donna e uomo.
Visto che ormai abbiamo “svirgolato” voglio proporvi un bel libro, di quelli che si sghignazza divertiti,leggendolo… Ci sono uomini e uomini , (e naturalmente donne e donne) dice Giulio Cesare Giacobbe nel suo “Il fascino discreto degli str…”. Li divide fra adulti, (gli str..) e i bambini: e di questi dice:
“Sono quelli che:
Hanno la pretesa che qualcuno dedichi tutta la vita a loro.
Cercano le soluzioni ai loro problemi fuori di se , e pretendono che siano gli altri a farli felici.
Vivono nella mente , nel passato , nel futuro.
Hanno paura della solitudine.
Il loro bisogno primario è essere amati.
Per loro proteggere significa amare= essere assistiti.
Leggono tutto in questa chiave e si sentono traditi persino se si parla con un altra persona, o se ci si dedica ad interessi che non siano i loro, (tipico è quando si lagnano di venire trascurati quando ci si dedica ai figli)
Hanno bisogno sempre di compagnia.
Sono infelici perche pieni di aspettative.
potrei citarne altri cento ed uno, ma vi consiglio di leggerlo.
Sono 140 pagine,scritte con garbata ironia ,16 di cui sono test x verificare quanto si è adulti e quanto bambini, sia per le donne che x gli uomini
Naturalmente la realtà è sempre più complessa e problematica rispetto al giudizio delle varie personalità; nonostante ciò può aiutarci a comprendere i nostri
comportamenti e quelli di chi ci sta intorno
Ah! scusate, naturalmente vale anche per le donne eh? si parla anche di loro….
Franco, i tuoi interventi sono sempre simpatici e anche divertenti, grazie.
Lieve, grazie per la segnalazione: non mancherò di leggere il libro di Giulio Cesare Giacobbe, con molto intteresse.
lucia è lieve vi siete dimenticato che voi avete votato cicciolina e poi dite che noi siamo maschilisti???
eeeeh nooo cicciolino! quella l’avrai votata tu….☺… Boccaccia mia….
ahahaah pure la ilona la vergogna coetanea ke non ha avuto finestra annuale per i suoi 3.000 euro pensione, vergogne italike davvero……….
Ma chi deve tremare, Lieve? Gli uomini? Ma dài, gli uomini hanno una scorza dura ed è questo il loro difetto più evidente. Se fossero più morbidi fronteggerebbero meglio la situazione.
Lieve, grazie dell’informazione bibliografica. Ci divertiremo senz’altro a verificare quanto siamo scemi, uomini e donne. Della fragilità degli uomini quando si sentono soli e abbandonati già sapevo. E’ una delle fragilità che le donne trovano deliziosa. E giù a confortarli, anche se non è vero.
Giosué, io l’altra volta non l’ho votata, Cicciolina, ma stavolta giuro che lo farò. Meglio lei che tutti i professionisti della politica, maschi e femmine.
Lietarè, stando a tutte le schifezze che stanno emergendo, Ilona Staller è uno stinco di santo.
Lieta, formidabile quella tua battuta sul credente scremato. Bellissima e profonda.
Volevo dire anche che la cosiddetta “guerra dei sessi” è una delle cose più belle che possiamo incontrare nelle vita e consiste nel mix di stati d’animo, azioni e reazioni che caratterizzano i rapporti fra donne e uomini. E che sono estremamente simpatici. Ma qui non si parla di questa deliziosa “guerra”, che finisce di solito con un abbraccio e di più.
lorenzo forse hai ragione ,io non faccio parte di quella ghenga politica,
Speriamo, Giosué, che si inventino candidati credibili. Certo che c’è una fauna….
Lorenzo, il tuo articolo ha interessato ed esposto una quantità di pareri e considerazioni, tutto è servito per un dialogo perfetto nella sua varia natura, questo deve essere lo scopo del nostro blog, suscitare nell’utente un interesse e un dialogo nelle varie forme,visto che questa nostra società ne ha molto bisogno. Grazie con affetto.
Ma si che ne abbiamo parlato Lorenzo, e ne ho fatto cenno proprio io: si tratta di un continuo ‘Guerra e pace” tra i due sessi, quasi sempre ad armi pari ma a volte prevale l’una o prevale l’altro. Dobbiamo saperci adattare qualche volta a vincere e qualche volta a perdere perché le schermaglie continuano e continueranno in eterno.
e no lorenzo lei 3.000 euro mese pensione senza finestra annuale e le zozzaggini so di ki difende l’illegalità di stato
Grazie, Angelo. Nel nostro piccolo facciamo il possibile per confrontarci fra noi e, soprattutto, per essere e rimanere amici.
Giuseppe, mi ricordo lontanamente una vecchia canzone secondo cui la donna fa “la guerra per la sua terra per poi gustar la pace”. Ah, le schermaglie amorose: affascinanti e impagabili.
Ok, Lieta, le “zozzaggini di stato”, come tu le chiami, vanno sempre combattute, come giustamente dici. E io non voterei la Staller per nessuna ragione al mondo. Semplicemente scherzavo.
Giò…hai scatenato una vera e propria “guerriglia”
Dalle “paturnie” mensili…alle barricate in difesa della donna per la donna… notevole!!
Alla fine, io penso che nel bene e nel male la cosa migliore sia non tradire se stessi a costo di scendere e continuare a piedi…
Nel traffico di ogni giorno ci sono automobili che non corrono alla nostra velocità, sono troppo lente o troppo veloci… poi ci sono quelle che, per sfida, sfrecciano contromano e finiscono inevitabilmente contro un muro…
Solo riconoscere la giusta andatura…stare al passo con l’anima dell’altro ci può garantire un minimo di serenità.
L’Amore…di questo detonatore misterioso che ci esplode dentro non potremmo farne a meno.
Può anche spegnersi, certamente, ma senza quella manciata di minuti consapevoli non saremmo neppure in grado di rischiare l’assoluto…
Ed in fine si arrese
si sfilò la pesante armatura
fece cadere le sue ultime armi
si vestì di coraggio
e si innamorò.
Emily Seraphine
Grazie, Carlotta, e ben tornata.
Bellissimo il verso di Emily Seraphine, Carlotta, e grazie per essere entrata a trovarci.
Si Giò… davvero bello…merita una riflessione
Grazie a te
Grazie Lorenzo…
“Date a Lorenzo…quel che è di Lorenzo”…
Scusami Lorè…non avevo messo a fuoco che eri tu l’artefice della “guerriglia”… faccio ammenda e mi cospargo il capo di cenere ☺
Allora sono un guerrigliero. Accetto con orgoglio e ti abbraccio.