L’antipolitica, una scorciatoia per il disastro

   

 

Mi faccio aiutare dalla nota di Gianni Pardo pubblicata sul Legno Storto di lunedì 16 aprile 2012.

La trascrivo integralmente.

 

“Quando le elezioni sono lontane, i rilevamenti demoscopici sono da leggere con molta cautela. Gli interrogati possono manifestare il proprio malumore, dicendo che voteranno per “il Partito del Diavolo” e invece una volta in cabina magari voteranno, come tante altre volte, per “il Partito del Male Minore”. Ma è innegabile che c’è un’impressionante disaffezione dalla politica. Non solo nelle intenzioni di voto un po’ tutti i grandi partiti perdono percentuali, ma ne guadagnano partiti come l’Italia dei Valori e soprattutto il partitino di Beppe Grillo.

             L'antipolitica ci distoglie dai reali interessi del Paese   -   L'Isola dei Famosi - C'è posta per te
 

In particolare questo Movimento, il cui messaggio è confuso, sommario e brutale, arriverebbe oltre il sette per cento. Che senso ha tutto questo? In sé la politica è una materia per persone colte, tanto  che potrebbe essere definita: “la storia applicata al presente”. Chi vuol dire la sua sul modo di governare il Paese deve avere approfondite conoscenze di economia, di sociologia, di demografia, di filosofia, di geopolitica. Deve essere informato delle esperienze passate, e soprattutto dei risultati concreti conseguiti dalle varie teorie. Mentre a metà Ottocento la discussione sulle tesi di Marx avrebbe potuto essere puramente intellettuale, oltre un secolo dopo chiunque proponesse il comunismo vedrebbe obiettare che in concreto si è dimostrato un disastro. Ma mentre come materia di studio la politica è qualcosa di complesso, di alto e di nobile, la sua incarnazione nella mente della gente appare diversa. Il cittadino medio non sa niente di niente e riduce tutto a una sintesi estremamente sommaria: qualche slogan e qualche pregiudizio. In anni lontani c’erano legioni di popolani che votavano per il Partito Comunista, sperando di ottenere la metà dei beni dei ricchi. E del resto molti votavano per la Democrazia Cristiana esclusivamente per andare contro i materialisti senza Dio.

Oggi il mondo non è cambiato, nella sostanza. Un partito come l’Italia dei Valori vende un solo prodotto: la galera. Ogni cittadino irritato che vorrebbe vendicarsi di chi è più ricco e più potente spera che incappi in qualche magistrato che lo metta al fresco. E per questo applaude chi dà voce alla sua rabbia irrazionale. Da un lato secoli di pensiero, da Aristotele a Montesquieu, dall’altro il grido di morte di una plebaglia con la bava alla bocca.

In politica un partito ha successo se ottiene molti voti e non importa come li abbia ottenuti. Ciò lascia ai demagoghi uno spazio che è tanto più grande quanto più grande è l’irritazione degli elettori. Chi non ne può più della corruzione e dell’incapacità decisionale della democrazia ascolta volentieri chi gli parla di un governo capace di imporsi, di governare sul serio e magari tagliare la testa ai cattivi. Aristotele infatti ha scritto che la dittatura nasce dalla democrazia quando essa, corrompendosi, diviene oclocrazia, governo della plebe. In Italia iI vento dell’antipolitica soffia molto forte. La percentuale di cittadini che ha fiducia nelle forze politiche è arrivata al due (due, non venti) per cento; e la stima del Parlamento è scesa all’11%: cioè solo un cittadino su dieci crede in quell’istituzione. In molti sognano soluzioni drastiche e mitologiche e immaginano di risolvere i problemi economici tagliando gli stipendi ai politici o il loro numero in Parlamento. L’Europa ci richiede di fare dei sacrifici? Bisogna solo mandarla a quel Paese: non vogliamo mica essere governati dai banchieri! Il problema del debito pubblico si risolve facilmente dicendo: “Lo Stato italiano non paga nessuno e andate al diavolo!” Del resto, chi ha denaro da parte è segno che ne ha avuto troppo. E altre soluzioni brillanti dello stesso tenore. Il successo di un personaggio come Beppe Grillo la dice lunga sulla confusione mentale di tante persone. Purtroppo contro questa deriva non ci sono molte soluzioni. La democrazia permette a tutti di fare politica, con gli argomenti che preferisce.

 Somiglia al gladiatore che, nel patto col lanista, includeva la possibilità di essere ucciso. Se gli italiani vogliono Beppe Grillo come Presidente del Consiglio che si accomodino. Come diceva Catone: ognuno è l’artefice della propria sorte. O, come dice un proverbio francese, si dorme secondo come ci si è fatto il letto”.  

Insomma, di argomenti ce ne sono per l’introduzione del discorso. Proviamo a parlarne fra noi?

   


COMMENTI

  1. il 18 aprile, 2012 franco37 dice:

    Sono amico di Lorenzo, oltre a molte idee comuni, mi lega un’antica militanza politica , quella socialdemocratica…idea riformista, pacifista ed egalitaria.
    Ma caro Lorenzo mi fermo qui, perchè non mi sento di stigmatizzare chi vota per “cinque stelle” , anche perchè sono quasi tutti giovani stanchi di una politica, soprattutto quella che ci ha governato fino a qualche mese fa , corrotta ,concussa, amorale ed intrisa di conflitti d’interessi. Non sò se è confusione mentale o invece è voglia di cambiare.
    Non focalizzarti sul capopopolo “Grillo” ,quello è solo un megafono ,la protesta è vera e dopo le porcherie della Lega ,anche legittima.
    Non mi sento neppure di criticare chi vota “Italia dei valori” ,che non è solo giustizialismo ottuso, anche perchè tutto quello che ha denunciato Di Pietro sul passato governo …è risultato vero.
    Credo che dovremmo abbandonare facili critiche, spesso gratuite e fare una bella autoanalisi di votanti incasinati.
    Nelle prossime elezioni io voterò un programma dove i punti basilari dovranno essere:
    L’equità ….deve pagare chi non ha mai pagato o chi ha evaso (patrimoniale seria)
    Calo delle tasse per lavoratori, pensionati e piccole imprese.
    Tagli alle spese della politica, del sottogoverno, dei privilegi.
    Guerra ai corrotti, concussi e a quelli che entrano in politica per fare i loro interessi.
    Liberalizzazioni (guerra alle lobbys professionali e politiche).
    …..Chi metterà nel suo programma questi punti….avrà il mio voto……e sia ben chiaro …potrebbe anche essere “cinque stelle” o “l’Italia dei valori”.

  2. il 18 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    L’argomento dell’antipolitica si intreccia con tanti altri argomenti e presenta non poche insidie. Però oggi non si parla d’altro. Sicché stiamo provando a capirne di più e, soprattutto, a vuotare il sacco fra noi. Con la franchezzaa e l’amicizia che ci contraddistingue.

  3. il 18 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Mi hai battuto sul traguardo, caro Franco e m fa piacere in quanto hai già incardinato il dialogo sul concreto. Certo, stringi stringi, il dilemma riguarda chi votare e se votare. Ma per votare ci vuole anche una legge nuova o si vota con questa che c’é? Si parla tanto della questione. Per quanto mi riguarda, tu sai che non è mia natura nascondermi. Oggi come oggi oscillo fra il non voto ed il voto annullato. ma anche per l’astensione dichiarata al seggio. Ricordo le belle battaglie del passato e mi si stringe il cuore. Ma abbiamo il dovere di essere ottimisti. Intanto approfondiamo il problema fra noi. Sembra che noi di Eldy non siamo importanti ma non è vero. Rappresentiamo uno spaccato della società abbastanza significativo e quindi anche noi possiamo fare opinione.

  4. il 18 aprile, 2012 nio….b dice:

    che abbia ragione quel tipo,mi pare fosse un greco,a proposito della democrazia,a noi manca una presidente come gli Argentini,o una margherita,gli Inglesi la chiamavano Margareth

  5. il 18 aprile, 2012 giuseppe3.CA dice:

    Bene Lorenzo, ancora una nota di Gianni Pardo, precisa e pungente. Un bravo arciere che sa puntare sul giusto bersaglio. Portare l’argomento in Eldy lo ritengo utilssimo perché anche da un piccolo balcone (se lo consideriamo piccolo, ma piccolo non è), si possono gridare grandi parole.
    Il commento di Franco è la prova che si è aperto un bel tavolo di discussione, procediamo.

  6. il 18 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Giuseppe, questo è il nostro intento. Magari la gente sarà così schifata che non considera neppure utile aggiungere un parere esplicito al disgusto. Ma forse vorrà esprimerlo con voce forte e chiara.

  7. il 18 aprile, 2012 cicco53 dice:

    In democrazia che si rispecchia,il voto è l’arma vincente per fare cambiare lo stato di opinioni,per una scelta politica che si avvicina sposando le tesi di progetti da definire ecc. Secondo il mio punto di vista dare un giudizio politico a tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi decenni, è sicuramente negativo,perché non hanno conto di tutte la problematiche del paese ,che allo stato attuale ne portiamo le conseguenze. Se consideriamo il fatto che ogni giorno un essere umano perde la vita ,perché non può pagare i dipendenti,è veramente triste leggere queste notizie, che a sua volta assistiamo una classe politica corrotta ,i vassalli della che hanno sempre dichiarato Roma ladrona . Io credo in una politica di tipo socialista,basata su varie classi, e sul lavoro, la quale mette in gioco le qualità dell’individuo con progetti finalizzati a fare crescere la gente in tutti i campi. L’opinione massimalistica di oggi esula a riconoscere il sociale ad esempio che tutti devono avere la casa, i servizi visto che paghiamo le tasse,un ambiente pulito, e vivere con dignità. Siccome L’italiana crede alle favole di avere tutto e condurre una vita esclusivamente facile visto la massiccia pubblicità di benessere , con risvolti negativi ,perché vi è stato un cambiamento culturale,sarà difficile ritornare all’origine perché implica troppi sacrifici, bisogna andare contro corrente se vogliamo migliorare le condizioni di vita. Siccome tutti i partiti piccoli e grandi non vogliano cambiare ,qualsiasi voto non aiuterà la gente a migliorare perché i canali sono sempre quelli, la balena bianca pilotata dalla chiesa, la sinistra no ha le idee chiare di quello che vuole fare aggregandosi a partiti con idee opposte pure insignificante. Nella storia non si è mai verificato che una sinistra vada a braccetto con la destra, eppure pur di rimanere a galla deturpa il significato di lotta degli operai. Cosa rimane togliendo queste due corrente politiche, i falsi burocrati che pensano di arricchirsi in cinque anni di governo, e la giostra continua a girare all’infinito , senza farsi carico dei problemi di tutti i cittadini. Certo per risolvere il problema bisognerebbe andare contro corrente di non recarsi alle urne , per dare un esempio di democrazia ecc, questo risulterebbe impopolare e pericoloso ad un ritorno alla monarchia. Termino andare al voto adesso è un suicido,perché la gente è disorientata , no ha idee precise ,solo rabbia, allora mette la x a personaggi privi di tutto,solo chiacchiere e slogan di bassa lega. Se no si attua una legge elettorale che porta via tutti i partiti doppioni, senza nascondersi dietro a sigle ecc, il popolo a fronte a due fazioni deve esprimersi che a sua volta sceglierà quello che da più fiducia ,qualora non dovesse governare bene si toglie . La vera democrazia è la libertà di scegliere le persone con idee e programmi che garantisce e sappia rispondere a fatti ecc. M siccome il popolo Italiano rispecchia la classe politica, la legge elettorale è un miraggio che nessuno vuole affrontare perché reca danni. Buona serata a tutti

  8. il 18 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Cicco, vedo che il disorientamento coglie anche te. In più ci hai messo una buona dose di scetticismo sulla possibilità che avvenga qualche cambiamento significativo in tempi brevi. Se tutto quello che metti sul tavolo è vero, non avremo di che sorridere prossimamente. Non si preannuncia una sana lotta politica fra schieramenti alternativi. Non sono definiti programmi basati su contenuti che possano venire valutati e votati dai cittadini. I cittadini, d’altra parte, abituati ad un certo benessere, se lo vedono sfuggire di mano anche per le richieste UE che spingono ad un contenimento della spesa per aggiustare il consistente deficit del bilancio. Le misure assunte stanno provocando insoddisfazione e, in alcuni casi, anche disperazione nelle classi meno abbienti e nei piccoli imprenditori.Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Ma son tutti motivi per darci senza se e senza ma a quella che si chiama comunemente “antipolitica”? E che io chiamerei più precisamente “anti questa politica” o meglio “anti questi politici”? Ma per fare riforme e per cambiare le persone impegnate in politica ci vuole un esercizio reale della democrazia: anche dagli sbagli si può migliorare. Personalmente vedo buio ma non lasciatevi contagiare dal mio pessimismo.

  9. il 19 aprile, 2012 giovanna3.rm dice:

    L’argomento che ci propone Lorenzo è sicuramente di grande attualità e, considerando il periodo che stiamo attaversando, denso di riflessioni di segno negativo. L’attuale governo è riuscito, con i pesanti e ripetuti balzelli, ad esasperare i cittadini e rendere la vita assai difficile a tutti, ma in misura maggiore alle fasce più deboli. Non sorprende, quindi, che una grande fetta della popolazione assai delusa rivolga la propria simpatia a movimenti o partitini che promettono cambiamenti radicali, anche se in forma molto demagogica e populista, pertanto irraggiungibili. Ma è sicuramente legittimo lo scontento generale, alla luce delle quotidiane vicende di corruzione di politici e partiti. I giovani poi, colpiti da una disoccupazione pressoché costante, sono delusi al massimo e completamente disamorati nei confronti della politica in generale.
    La situazione è senza dubbio disastrosa ma come intendiamo comportarci? Con pessimismo assoluto, senza vedere il minimo spiraglio di qualche cambiamento, sia pure lento e difficile? D’altra parte com’è possibile progredire democraticamente se si avversano tutti i partiti? Questi sicurammente devono cambiare rotta e definire precisi programmi. Mi riferisco, soprattutto ai partiti di sinistra – ammesso che esista ancora questa definizione, dopo tutte le convergenze con la destra. Insomma, anch’io, come ha scritto Franco, mi riservo di valutare chi saprà parlare seriamente di aspetti sociali, che riguardino in modo particolare i bambini e le donne (asili-nido e strutture adeguate per le lavoratrici-madri) ecc., di equità verso la popolazione più disagiata, tassando vivaddio i patrimoni in rapporto alla loro entità, di una reale riduzione dei privilegi e degli stipendi ai parlamentari. Ho letto giorni fa che uno dei nostri Onorevoli o Senatori ha dichiarato che i loro emolumenti sono decisamente inferiori a quelli dei loro colleghi europei!!! Ma contuinuano ancora a prenderci per i fondelli, allorché abbiamo avuto conferme da più fonti che i nostri parlamentari sono i più privilegiati in assoluto? In ultima analisi, cerchiamo di essere positivi e, nel nostro piccolo, dare l’esempio di persone che hanno come obiettivo la solidarietà e il vivere civile.

  10. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Giovanna. Hai avuto l’abilità di esprimere, in sintesi, il pensiero di tanti di noi, che cercano di pensare, riflettere ma vogliono che finalmente siano rimosse le ingiustizie e si aiutino quelli che hanno veramente bisogno. La crisi non l’abbiamo voluta né costruita noi e, quindi, paghino i responsabili ma, soprattutto, ci facciano uscire da questa situazione che, a parte le parole e la propaganda di tutti i tipi, è di una gravità eccezionale. Personalmente ritengo che i visi dei nostri “politici”, e anche dei “tecnici che fanno politica”, è troppo allegra e sorridente per poterla sopportare. Democraticamente facciamo capire a tutti che abbiamo bisogno di persone serie e di organizzazioni di cui poterci fidare. E che non perdano tempo, per cortesia.

  11. il 19 aprile, 2012 giuseppe3.CA dice:

    Condivido ciò che hai detto Giovanna perché il tuo è un discorso concreto (questo vale anche per Franco, Cicco e Lorenzo che ha lanciato il sasso). La barca Italia è in alto mare, in grande avaria e i mezzi di salvataggio non sono sufficienti per tutti ma a questo punto non si può lanciare il messaggio “Si salvi chi può”: dobbiamo salvarci tutti con la convinzione che è necessaria una ferma volontà di reciproca solidarietà. La barca si può salvare con l’unità di intenti e il sacrificio di tutti, d’accordo, ma è doveroso aggiungere che coloro che prima hanno avuto di più, oggi dovrebbero sacrificarsi di più. Per fare questo con imparzialità e giustizia occorre un buon Nocchiero. La barca non è ancora salva, Monti riuscirà? Dovrà fare in fretta prima che si scatenino nuove bufere e temporali che sono sempre in agguato.

  12. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Giuseppe, intanto cominciamo a confrontarci e a riconoscerci tra noi. Quando si passa dalla teoria al concreto c’è poco da svicolare: o si è di qua o si è di là. Non ci piaccciono i politici di questo Paese, quelli di carriera e quelli che si sono aggiunti man mano. E non ci piacciono perché si sono fatti letteralmente i fatti loro e non quelli della collettività dei cittadini. Ora abbiamo ceduto alle richbieste che ci sono state imposte in sede europea e si continua a scherzare sul fatto che il pareggio di bilancio si raggiungerà nel 2013 o nel 20i7. Volete sapere il mio parere? Il pareggio di bilancio non si raggiundgerà mai fino a quando non si tocca in modo deciso la spesa pubblica. Ma la spesa pubblica, per non lasciare terra bruciata dietro di sé, deve lasciare risorse che possano essere impiegate dai privati. La politica, per definizione, è “l’arte del possibile”. E quindi dobbiamo chiedere a gran voce ed augurarci che chi si vuole impegnare in politica si muova secondo schemi di programmi comprensibili e concreti apprezzati dalla maggioranza degli italiani. Ed è auspicabile che questo si faccia quanto prima. Se non vogliamo che la disaffezione verso la politica cresca ancora di più.

  13. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Riccardo, prima di tutto ti ringrazio. E ti dò ragione: non dobbiamo farci fuorviare da ragionamenti interessati ed ipocriti, di chi si piange addosso come dici tu e che in realtà non vuole cambiare le cose. Sì, è vero che in fasi di malcontento generale nascono partiti e partitini. E che possiamo essere attratti dalla nostra rabbia ad aderire a forme di malcontento che magari non sono il massimo della razionalità. Però, quando si raggiunge il limite della sopportazione c’è poco da giocare. E già vedere quelle facce sorridenti e pasciute fa molta rabbia. E anche assistere a quegli spettacoli televisivi taroccati, dove gente comodamente seduta fa finta di disputare mentre in fondo non gliene importa nulla. Ma questa è la vita. Noi intanto dissentiamo e aspettiamo programmi concreti. Quelli che ci vengono presentati ora, ma esprimo un mio giudizio personale in proposito e non voglio coinvolgere nessuno, sono un po’ una presa in giro e un po’ uno specchietto per le allodole perché fanno danni ai soliti noti e non migliorano le prospettive future, se non altro perché non se ne farà niente.

  14. il 19 aprile, 2012 lieve dice:

    Perchè no l’antipolitica? Se servisse a far capire alla politica quante scatole sono ormai piene di tutti i loro
    “manezzi”… si dice a genova,(una traduzione che può avvicinarsi, è maneggi, ma non rende l’idea)..Se servisse a far pulizia, a spaventarli,se servisse a ricordare gli ideali di base di ogni partito , perchè no??
    Naturalemnte la risposta me la sono già data…ed è ,che qualcuno ci crede, ci crede talemnte che vota Grillo,per tutto quello che rappresenta, cioè l’antipolitica.
    Lorè, ho capito una cosa da te , e da questo blog,che la politica ci vuole , ma non la nostra… quella non è politica…è na chiavica!!! eccheccavolo!!!

  15. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Mamma mia, Lieve. Com’è che indovini anche gli stati d’animo? Dire che concordo con te è poco. Grazie.

  16. il 19 aprile, 2012 giovanna3.rm dice:

    Lieve, tutto vero e lampante quello che dici: la politca è necessaria eccome, se ci sta a cuore la democrazia, ma sicuramente non la nostra, sopratutto come è stata gestita negli ultimi anni. E’ palese che i nostri politici non abbiano più intenzione di rimboccarsi le maniche: hanno per le mani un bel giocattolo e, appunto, ci giocano. Sembra non abbiano nemmeno più ideali cui ispirarsi, ahimé. C’è da sperare che delle giovani leve abbiano ancora voglia di cimentarsi in maniera seria. Io ci credo ancora.

  17. il 19 aprile, 2012 ANGELOM dice:

    Oggi ci troviamo in una situazione politica che tutti noi non sappiano come comportarci, perché siamo bombardati dalle parole dei ministri a continui cambiamenti di rotta per ogni problema, . Ogni cittadino sa che per dovere deve saper scegliere un suo candidato politico, però valutando prima almeno l’intenzioni secondo un programma realizzabile come dice Franco, ma non sicuramente con questa legge porcellum che è il partito che sceglie la persona da eleggere, ma si deve dare la possibilità all’elettore di scegliere il candidato.. Io penso che a questo punto bisogna trovare quel pizzico di ottimismo e aspettare quello che uscirà fuori , le critiche sono opportune e necessarie per confrontarsi ed aprire un dialogo e un dibattito, ma queste servono a poco ai fini delle soluzioni. Lottare, è utile e giustificato, ma secondo me non è il momento, per esperienze passate posso garantire che le lotte che abbiamo fatto, negli anni trascorsi non hanno parvenza a modalità, interessi e soluzioni a quelle di oggi. I risultati vedo che non si ottengono o per lo meno molto pochi. Se seguiamo i dibatti in tv dei vari componenti del governo, tutti hanno ragione e trovano inevitabilmente la scorciatoia per poter giustificare il loro operato. Abbiamo visto che l’assenteismo al voto ha raggiunto il 34%, record storico, speriamo che gli italiani siano così intelligenti da far mente locale e ritornare indietro, è deleterio pensare che l’opinione e le idee di ogni singolo non siano importanti ai fini di esprime un parere. Il caso Grillo fa riflettere molto, un comico che cerca di attrarre le simpatie della gente,sghignazzando su quello che accade, anche se onestamente in qualche caso denuncia la verità, ottenendo anche dei buoni consensi, però contesto il suo modo scellerato e teatrale di far politica, secondo me non è questo il sistema e il modo adeguato, ma tutto può servire per farsi seguire. In conclusione, aspettiamo che il governo tecnico esaurisca il suo compito, poi trarremo le conseguenze,come dice Lorenzo in me trova sempre del buon ottimismo, speriamo che non mi sbagli. Quando i partiti con il loro riassetto si saranno organizzati con programmi per il benessere del Paese, si andrà alle urne, con la speranza di giorni migliori. Innanzi tutto i segretari politici dovranno fare pulizia di quei parlamentari confusi e interessati che non hanno bene chiare le oro idee e che saltano da palo in frasca, solo per motivi personali. E’doveroso diminuire le loro parcelle, sostenute a carico dei contribuenti, per rispetto e onestà per quelli che pagano le tasse e che in questo momento di restrizione generale le famiglie sono portate a fare i salti mortali per raggiungere la fine del mese. Ogni giorno vediamo che i ladri sbucano da tutte le parti, fortunatamente vengono scoperti e denunciati,speriamo che abbiano una buona lezione, almeno per dare il buon esempio e mettere un freno per altri male intenzionati. AUGURI ITALIA!!!

  18. il 19 aprile, 2012 cicco53 dice:

    Il pessimismo aiuta forse a fare riflettere le persone, i punti fondamentali ,sono diversi come le convergenze di opinioni che sono la ricchezza individuale di ogni individuo. Assodato questo concetto di sintesi , il problema che stiamo vivendo è grave sia come profilo sociale che è politico ,poi si aggiunge la grobalizazzione mondiale ,che è un fatto concreto della economia mondiale che non bisogna trascurare ,ma va discussa come fonte di manodopera e di scambi economici ecc. La società è cambiata in tutti i sensi così la mentalità culturale che interessa a tutti senza fare demagogia e slogan pubblicitari di personaggi che curano le loro immagine di figure insignificante. Questo scenario ci conduce a livelli di povertà assoluta, anche come popolo definito creativo e laborioso . Gli ospedali sono saturi di spazi nei reparti di psichiatria , di cittadini depressi per la perdita del lavoro con risvolti gravi di un certo numero di psicotici ( schizofrenia grave), che non è un dato da sottovalutare . Il malato in questo caso la politica va curata all’origine del problema, dare fiducia ad un programma serio, che coincidono con l’equità fiscale,il lavoro, i servizi, l’ambiente e dare l’esempio in prima persona di non gravare le spese sui cittadini ecc. Mi pare che qui siamo tutti d’accordo, il problema esiste perché in generale il popolo Italiano è la copia di una società mistica che bada solo a se stessi, senza pensare a coloro che si trovano in difficoltà economica, così è la figura del politico che ci amministra . Un esempio diretto esplicito è dato da tutte le forme di compromessi di favore in corrispondenza ad un voto per un posto di lavoro sicuro, parola che è radicata nella mentalità degli Italiani , in particolare modo nel Sud ecc. In questo scenario sociale di tante incertezze e di individualismo collettivo andare al voto che cosa cambierebbe? Nulla solo spese elettorale gettati nel vuoto. Le nazioni Europei che hanno concluso la fase di ricostruzione politica con leggi elettorali democratici,hanno aperto una fase nuova di presentarsi al popolo per chiedere la fiducia. Decantiamo tanto il progresso la modernità per snellire la burocrazia, perché non lo eseguiamo? Ci costa fatica oppure vogliamo stare in questa giungla di numeri di raccomandati ,e gente che pensa solo a se stessi ecc. Questo è il problema secondo me , non abbiamo il coraggio di andare contro corrente, e di imporre le nostre idee, anche perché il cambiamento significa tanti sacrifici di natura culturale e di privilegi che sono le cause di tutti i mali della società Italiana. Ci sarebbero atri concetti da ribadire, mi fermo qui, ceto se avessi la bacchetta magica mi opererei a cambiare la crisi, la mia analisi è un insieme di questioni che in parte li vivo dal vivo in ambiente sociale, in parte sono opinioni di una visione globale di come interpretare la situazione ,ciao buona giornata.

  19. il 19 aprile, 2012 Nembo dice:

    Salve a tt, premetto che non voglio discriminare, offendere, giudicare o cose simili chiunque abbia scritto un commento, chiedo scusa in anticipo se qualcuno possa sentirsi offeso, discriminato o altro, ma sono veramente incazzato. In primis, dico ma..la politica a questo punto serve ancora a qualcosa? L’attuale classe politica è scollegata dalla realtà in cui stiamo vivendo, loro nn la sentono questa aria di crisi,solo bla-bla- i suicidi giornalieri per loro sono fatti che nn li interessano.Il rè Monti ieri ha detto che non si ci sarà crescita fini al 2013, altri dicono che la crescita non ci sarà mai,solo le banche e la casta avrà crescita, ci tengono sul filo, per disorientarci, mi chiedo come si fà parlare di crescita se non c’è lavoro, se non c’è crescita economica, la disoccupazione avanza sempre di più come le tasse che ci stanno addosso,Il premier con tutta la sua banda di rapinatori a viso scoperto A-B-C-, insistono a dire per non finire come la Grecia, ma loro si dimenticano che la Grecia e davanti a noi da 1 anno, e come finiremo noi fra 1 anno…questo governo ci lascierà debiti a non finire, con noi senza un’euro. Abbiamo uno stato drogato, drogato di entrate sempre più in crescita, per sostenere la crescita ovvero la spesa, come tutti i drogati,concepiscono e perseguono solo l’aumento delle dosi. Invece, bisognerebbe farlo smettere, ho sperato, anche se fin dall’inizio avevo tanti dubbi e anche nei vari commenti che sono stati fatti in questo blog, sempre li avevo esternati dicendo che la democrazia è quella nella quale governano e decidono gli eletti dal popolo, poichè il popolo è sovrano, invece la mia speranza di un governo tecnico è svanita poichè speravo che per lo stato fosse l’equivalente di una comunità, di una struttura per disintossicarsi per un recupero, invece questo governo asseconda il tossicodipendente. Monti,e la sua banda “bassotti” farebbe bene adottare il modello della Svezia che effettivamente ha molto da insegnarci, sugli effetti del connubbio spesa pubblica-tasse. Il Trio A-B-C, con tutto il loro partito dopo le recenti informazioni sui finanziamenti ai partiti hanno perso ancora di più credibilità incassando vergogna da parte dei loro sostenitori, specialmente il PD. Monti è sempre più senza oo,poichè doveva intervenire come già ha fatto in altre occasioni, con un decreto legge, tagliando i contributi, senza ledere più di tanto le perogrative dei vari partiti, e aggiungo che tutti i partiti hanno disprezzato il voto di noi Italiani (1993) del referendum. Il bottino fa gola a tutti ed è difficile rinunciare con esso anche ai loro privilegi. Personalmente credo che i partiti debbono vivere solo di contributi dal basso, iscritti e sostenitori, così non ci sarebbe più ladrocinio come stanno facendo ora pagandosi viaggi, case, affitti, escort, diamanti ecc…con i nostri soldi. Antipolitica con grillo che il suo partito ora è al 7%,è solo aria fritta, coriandoli, lui che è il primo a non pagare le tasse!!!E’ solo un trombone viaggiante che suona anche male, Di Pietro, il cui partito incassa molto e spende poco, pochissimo, e anch’esso è accerchiato dal circolo familiare che investe in edilizia, per poi aggiungere che lui è pronto ad indire un referendum-abrogativo in nome della legalità…ma mi faccia il piacere!La lega che era il partito del nord, contro Roma -ladrona, ora e lei la ladrona, e di sicuro il federalismo sarà un sogno…e con i fatti recenti l’avrà sempre più moscio, altre che duro… In questo scenario c’è poco da fare, vorrei andare oltre, ma mi trattengo sperando e augurandomi che qualcosa cambi e in fretta, nella speranza di vedere rifiorire un’Italia nuova e pulita.

  20. il 19 aprile, 2012 giosue1.vi dice:

    nembo complimenti x il tuo commento,siamo solo agli inizi ,questi politici devono scomparire tutti ,

  21. il 19 aprile, 2012 sandra.vi dice:

    E’stato scritto tutto quanto e’ stato possibile scrivere su questa nostra crisi,io pero’ nutro sempre un minimo di fiducia vedo sempre una piccola luce in tanto buio e mi dico ,i dibattiti, le critiche servono a cofrontarsi a scambi di idee ,ma agli effetti pratici lasciano il tempo che trovano.Cerchiamo di avere ancora un minimo di fiducia vediamo cosa riescono a fare ,cosa ne vien fuori,stiamo facendo un mucchio di sacrifici …..Mi indigna vedere un comico fare il politico e gente che lo ascolta ….

  22. il 19 aprile, 2012 nio….b dice:

    popolo sovrano,sul serio o si fa per dire,hò le labbra screpolate, non so se mi spiego.ciao a tutti.

  23. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Una parola di risposta a Giovanna. Sì, a parole tutti speriamo nelle giovani leve, ma è così davvero? Intanto più ci imitano e meno sono ricettivi al nuovo. Poi mi pare che siano obiettivamente sempre minori le loro possibilità di inserimento, a meno che non appartengano a “famiglie” ben determinate.

  24. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Angelo, auguri Italia, con tutto il cuore. Il tuo intervento è da incorniciare, amico mio. Dici tutto sulla situazione, esprimi pareri circa la possibile evoluzione, manifesti impegno ed ottimismo per il futuro. Se la nostra Italia dovesse darti la pagella dovrebbe riempirla con il massimo dei voti. Speriamo che i capoccia attuali e futuri non disattendano le aspettative di persone come te, che sono tantissime e deluse dell’andazzo sì da allontanarsi spesso dalla politica e non soltanto dai politici inetti, farabutti, ignoranti, ecc. ecc.

  25. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Cicco, ne hai aggiunta di carne al fuoco: la mancanza di coraggio nei confronti del nuovo, la globalizzazione, le racocomandazioni, l’egoismo proprio degli insicuri. Ma la rabbia nei confronti della politica e dei politici presenta mille sfaccettature. Tu dici che dal pessimismo può nascere una lotta per il cambiamento. Sia che nasca dall’ottimismo che dal pessimismo, la cosa importante è fare emergere questa voglia di affrontare i problemi nell’interesse della collettività e non degli interessi personali o di gruppo. La situazione è resa più grave dalle decisioni che vengono assunte alle nostre spalle sul piano europeo e dalle grandi disparità di sviluppo fra i popoli e fra le classi al livello mondiale. E’ pacifico che chi sta peggio vuole star meglio e quindi è necessario anche uno sforzo di solidarietà nei confronti dei più poveri.

  26. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Nembo, amico mio, il mio stato d’animo corrisponde esattamente al tuo, ma d’altra parte le nostre reazioni ai fatti che ci si presentano sono strettamente correlate al nostro sistema nervoso, alle condizioni in cui effettivamente siamo e ci sentiamo. La situazione è pessima, nera, come giustamente dici. Tu avevi qualche speranza nel governo tecnico, io no fin dall’inizio. E, d’altra parte, se la democrazia non funziona, si costringe i capibastone a farla funzionare, non si aggiungono nuovi elementi di confusione e disorientamente mettendo dentro nuove pedine che certamente, essendo irresponsabili rispetto al passato, aggiungeranno problemi a problemi. Malgrado la maggioranza bulgara che sulla carta esiste. Ma come potrebbero andare d’accordo partiti che sono stati su fronti differenti fino a ieri? Nessuno sa come finirà: ci sono pessimisti ed ottimisti. Ma ci sono tanti che hanno fatto il saluto alla cosiddetta democrazia, che se non è vera non appassiona giustamente nessuno.

  27. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Ok, Giosué, questi partiti, così come sono, e questi politici, così come sono, dovrebbero scomparire tutti. Ma non sappiamo se, quando e in che modo questo succederà. E non sono fatti secondari, purtroppo.

  28. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Sandra, la tua fiducia è encomiabile e ti pare che si possa essere in disaccordo con te? Certo che, come giustamente dici, affidare il nostro destino ai comici non sarebbe giusto. Ma anche i comici possono cambiare, no?

  29. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    nio…b, sei simpaticissimo o simpaticissima. Hai le labbra screpolate, dici. Te le mordi nervosamente per non mandare al diavolo quelli che diciamo tutti?

  30. il 19 aprile, 2012 ANGELOM dice:

    Se vogliamo criticare e non approvare l’operato di Monti, lo possiamo anche fare però dobbiamo sapere cosa verrà dopo, ora almeno possiamo seguire bene o male l’voluzione del suo operato, certo, le ristrettezze avanzate in un momento così critico con dei fenomeni tragici che stiamo assistendo non portano a conclusioni positive. Siamo tutti stati sottoposti anche a grandi sacrifici,ma non potevamo più resistere allo sbando del Paese, senza che nessuno sapesse gestire adeguatamente e con capacità la situazione che si era venuta a creare, l’esempio Grecia c’induce ad una profonda riflessione.

  31. il 19 aprile, 2012 nikodireggio dice:

    veramente io sono indignata……..per questo governo
    disumano………..per questa politica che è riuscita a togliere i sogni, speranza, futuro, che ogni giorno sbatte noi essere umani in mezzo alla strada, a questi non gli è ne frega niente…….loro devono pareggiare i conti sulla pelle dei piu deboli, di quelli che non arrivano a fine, dei precari dei disoccupati. non gliene frega niente se ogni giorno la gente si suicida……..non ci sono piu parole per dire che se anche lavori sei povero……….e questa è inaccettabile vuol dire che qualcosa non va……….tolgono anche la fiducia del voto………..se ne devono andare……….e poi perchè non toccano i ricchi, niente patrimoniale, niente di niente…….i ricchi diventano sempre piu ricchi e non è un modo di dire è una realtà la loro arroganza ha superato tutto. ma noi che facciamo?

  32. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Angelo, in un momento di crescenti fenomeni di antipolitica, il governo in carica non può sfuggire al destino comune. Tanto più quando fa fare i sacrifici partendo dal basso e non dall’alto. E quando si adegua ai desiderata esterni più che ispirarsi ai bisogni interni. Questo la gente lo capisce ed ecco spiegato come, superati i primi momenti di speranza, anche il governo monti viene indicato come facente parte della casta odiata dei politici: in questo caso, dei politici travestiti da tecnici (oltre tutto questa maggioranza così composita, così grossa e così impopolare spinge a sentimenti di rivolta). Ma, come dici tu, non perdiamo l’ottimismo per il futuro e speriamo in tempi migliori.

  33. il 19 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Niko, sei l’espressione, molto convincente, della indignazione popolare che, in minore o maggiore misura, incomincia a toccare tutti gli italiani. Da qui l’antipolitica. Si ha un bel dire che questi al governo sono diversi, che sono altri che ci hanno portato a queste situazioni. La gente che per tutta la vita ha fatto sacrifici, semplicemente non capisce perché deve pagare per sue colpe inesistenti. E’ uno spaccato di realtà numericamente importante e socialmente vicina.

  34. il 20 aprile, 2012 lieve dice:

    Angelo , tu dici che non c’era altra via di soluzione?
    Che sti “tecnici”hanno saputo fare il meglio??
    Secondo me, mettere in ginocchio la parte più debole del paese, che non può fare altro che abbassare la testa,è come pescare nella boccia dei pesci rossi, quando si ha fame…e non ci vuole un granchè di “tecnico” per farlo…

  35. il 20 aprile, 2012 lieve dice:

    Ci vuole solo un bel pelo sullo stomaco, e na faccia tanto marcia da risultare insopportabile all’odorato…
    Mi chiedo perchè non sono partiti da chi più ne ha… Immagino che siano proprio costoro; quelli che i privilegi
    sanno tenerseli ben stretti…

  36. il 20 aprile, 2012 lieve dice:

    Niko , tieni duro! ha da passà a nuttata….

  37. il 20 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Lieve, amica mia, mettici meno rabbia. E così tenti di fare anche Niko. Le vicende che riguardano l’Italia si stanno dipanando (o ingarbugliando ?) con grande velocità. Speriamo che dalle polemiche, dalle paure, dai rancori, ecc., rimanga qualcosa di valido e solido. Per il bene di tutti. I governanti ostentano grande sicurezza, ma non ci credo. I guai della casta sono ricaduti sulla testa di tutti noi.

  38. il 21 aprile, 2012 silvana1.ge dice:

    Ho letto con ritardo e noto che l’argomento è già stato sviscerato in tutte le possibili maniere. Il tempo di una certa politica che nulla ha a che fare con il bene comune dovrà pur terminare. Non sono a favore dell’antipolitica, anche se conprendo il livello di esasperazione della gente comune. Occorre alzare il livello della coscienza critica ma non abbandonarsi nelle mani di chi cavalca l’onda del disgusto collettivo .(vi ricordate lo spot + famoso della lega nord “Roma Ladrona”?)..e sono finiti così..ladri come e forse più di altri. Votare si deve perchè è un diritto che abbiamo conquistato con tante lotte, ma non certo con una legge come quella vigente, che ci riconsegnerebbe alle varie cricche di corruttori. Quello che sconcerta e dispera è la mancanza di equità e giustizia sociale nella ripartizione dei sacrifici, ma si sapeva che sarebbe andata così. La politica si è defilata proprio nel momento in cui c’erano da prendere decisioni cruciali per dare risposte all’Europa:Si sa che i partiti non si assumono responsabilità relative all’attuazione della così detta macelleria sociale.
    Personalmente sono molto pessimista non avendo fiducia nei politici attuali. Mi piacerebbe almeno pensare di poter contare sulla coscienza civica dei cittadini italiani, sui valori antichi che hanno fondato la nostra Repubblica, ma l’individualismo di cui è intrisa buona parte della nostra società pone una seria ipoteca sulla realizzazione di un progetto Italia come paese normale.

  39. il 21 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Silvana. E’ stato detto davvero molto e si rischia di ripeterci. A me piacerebbe spezzare una lancia a favore di tutti gli italiani comuni, normali. Ad essi vorrei dire di resistere ma avendo chiaro un concetto; che non è vero che hanno sbagliato fino ad ora, che non è vero che hanno scialacquato, che hanno dilapidato come le cicale, ma che hanno fatto quel che andava fatto. Hanno lavorato, risparmiato, fatto sacrifici, dato ai figli in tutte le maniere, che si trovano ad essere accusati ingiustamente in base a regole ingiuste da parte della UE e siggetti a tassazioni per rientrare nei “binari” scelti da chi comanda in Europa a forza di ukteriori sacrifici forse inutili. Ed è questo che spaventa, cioé il sospetto, che diventa certezza in animi esacerbati, che tutto sia inutile e che i sacrifici ingiusti richiesti non abbiano fine. Una seconda cosa, a parte le polemiche su questo o quello: un paese ricco come l’Italia non può essere governato riducendo in modo indifferenziato la spesa. Occorre spendere per non crollare, e allora deve spendere chi ha: perché è un bene limitare la spesa pubblica, ma anche qui con intelligenza, perché spendere bene è meglio che non spendere affatto.

  40. il 21 aprile, 2012 silvana1.ge dice:

    Certo Lorenzo, italiani brava gente, che sanno lavorare seriamente, che hanno fra le priorità famiglia, figli, ecc. ma ciò evidentemente non è bastato.Italiani che vivono col cuore in mano ma ahimè, spesso anche la volpe sotto le ascelle (come recita un antico modo di dire che stigmatizza certi modi d’essere ) Siamo tutti un pò complici, alle volte responsabili a livello individuale della situazione, perchè per certi versi facciamo parte del sistema bacato e abbiamo troppo a lungo tollerato privilegi, disservizi, evasione in cambio di qualche spicciolo di sconto alle volte anche conniventi secondo il principio del “do ut des” con il politico di turno.E’ altrettanto vero che troppi sacrifici imposti sono insostenibili ed ingiusti ma che si fa? Per adesso sarebbe fondamentale almeno tagliare la spesa pubblica a partire dagli sprechi. Per ricostruire il paese, invece, bisognerebbe tornare tutti a fare politica con movimenti dal basso di controllo della gestione locale della cosa pubblica, creare movimenti d’opinione sempre più vasti, preparare cioè il terreno per una partecipazione attiva e critica, coinvolgendo i giovani che sono le prime vittime.Per ritornare a fare politica ci vorrebbero punti di riferimento credibili radicati sul territorio, a contatto con i problemi reali dei cittadini. Utopia? Forse si, forse no dipende da noi, in fondo, perchè siamo chiamati ad un impegno straordinario. Recriminare e basta non serve.

  41. il 21 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Riccardo, certo che bisogna fare come dici. Entrare e non dare pace a tutti quelli che vogliono approfittarsi della politica per farsi i fatti loro, ai ladri e corrotti di ogni specie. E cacciarli, e mettere al loro posto persone perbene. Speriamo, speriamo.

  42. il 21 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Sono d’accordo anche con te, Silvana. E mi piace che, dopo le giuste invettive, non abbiamo perso il gusto di impegnarci in prima persona per cambiare le cose. I nostri governanti non dovrebbero parlarci con rispetto e darci retta?

  43. il 22 aprile, 2012 silvana1.ge dice:

    Lorenzo la facoltà di sceglierci governanti seri, competenti, che rispettino le regole e lavorino con rigore morale alla fine spetta a noi. Ci dobbiamo preparare ad essere più responsabili in futuro, più esigenti e consapevoli al momento del voto. Per adesso ci dobbiamo sciroppare quel che passa…il convento, per così dire….(mi consenti una battuta di allegerimento?) Grazie.

  44. il 22 aprile, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Ma sì, Silvana, non disperiamo.


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