Nel gergo dei cagliaritani questa frase che significa ”L’uscita di Efisio” viene ripetuta ogni qualvolta qualcuno esce da casa e tarda a rientrare al proprio domicilio.
Il riferimento è notoriamente legato ai tradizionali festeggiamenti di Sant’Efisio, che il 1° maggio di ogni anno, fin dal 1657, prevede la processione votiva che porta il simulacro del santo dalla sua chiesetta in Cagliari fino a Nora, luogo del suo martirio, con ritorno a Cagliari dopo 4 giorni.
La storia di Efisio
Nacque ad Elia, alle porte di Antiochia in Asia Minore, intorno alla metà del III secolo da madre pagana e padre cristiano.
Fu arruolato tra le truppe di Diocleziano per combattere i cristiani, ma durante il viaggio verso l'Italia si convertì al Cristianesimo.
Secondo una leggenda devozionale, durante una notte gli sarebbe apparsa una croce che splendeva fra le nuvole: mentre contemplava questo strano fenomeno, avrebbe udito una voce misteriosa dal cielo che gli rimproverava il fatto di essere persecutore dei cristiani e, per questo, gli veniva preannunziato il suo martirio.
Inviato in Sardegna per difendere gli interessi dell’ Impero Romano, fu accusato di infedeltà ed egli stesso rivelò a Diocleziano di essersi convertito alla fede cristiana. Venne imprigionato, torturato e messo a morte sul patibolo di Nora il 15 gennaio 303.
Detto questo si potrebbe concludere che Efisio sarebbe stato ricordato al pari di tanti altri martiri cristiani poco conosciuti ma un fatto importante lo ha portato ai fastosi festeggiamenti che si ripetono immancabilmente a Cagliari, ogni anno fin dal 1657.
Nel 1656, infatti, i sardi invocarono il Martire affinché sconfiggesse la terribile ondata di peste propagatasi nell’isola a causa di alcuni marinai catalani affetti dal morbo, approdati ad Alghero su un veliero mercantile. A Cagliari morirono circa diecimila abitanti. La città fece un voto a Sant’Efisio: se fosse riuscito a sconfiggere la peste, ogni anno si sarebbero svolti i festeggiamenti in suo onore.
Provvidenziali piogge nel mese di settembre fecero scomparire la peste e l’evento miracoloso venne attribuito alla intercessione del santo. Il 1° maggio dell’anno successivo si svolse la prima processione che si ripete ancora oggi. Quest’anno è stata festeggiata la 356a festa.
L’organizzazione prevede un cerimoniale molto preciso con personaggi e compiti ben definiti:
- Alter Nos : è il delegato del sindaco a sciogliere l’antico voto della città. Si presenta a cavallo con abito dell’Ottocento, frac e cilindro e indossa le insegne municipali (fascia tricolore e Toson d’oro);
- Confratelli : l’Alter Nos è scortato da due file di confratelli che indossano l’abito penitenziale;
- Mazzieri : sono quattro, indossano un’elegante livrea del Seicento e hanno il compito di scortare l’Alter Nos lungo il cammino della processione.
- Decano : è il delegato dell’Arcivescovo di Cagliari, segue, insieme ai sacerdoti, il carro che trasporta il simulacro;
- Miliziani : indossano giubbe rosse e sono armati di archibugio e sciabolone. Rappresentano la scorta incaricata di proteggere il corteo;
- Cavalieri : partecipano alla sagra dal 1886 in sella a cavalli ornati con ghirlande e fiocchi multicolori;
- Terzo Guardiano : rappresentante della Sagra e responsabile dell’organizzazione;
- Guardiania : è il corpo di guardia del Terzo Guardiano, ne fanno parte 23 confratelli elegantemente vestiti;
- Collaterali : Sono due confratelli nominati annualmente per custodire il simulacro lungo il percorso. Si posizionano ai lati del cocchio.
La processione che prevede un percorso di oltre 60 km., dura quattro giorni, dall’1 al 4 maggio, parte da Cagliari per poi proseguire a Giorgino, località nella quale viene cambiato il cocchio di città con quello di campagna e gli abiti del Santo, poi prosegue ancora verso Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Pula e Nora.
Il percorso inverso si svolge il 4 maggio con arrivo a Cagliari in notturna.
Il primo maggio, oltre agli aspetti religiosi, la processione ha valenza turistica e di folklore culturale mentre quella del 4 maggio è prevalentemente religiosa, molto sentita dai cagliaritani e non solo.
L’intera Sardegna è comunque strettamente legata alla devozione del Santo e ogni primo maggio sfilano in processione a Cagliari tutti i colori dell’isola con i costumi dei vari paesi partecipanti, ma anche le cosiddette traccas: carri addobbati a festa, trainati da buoi, all’interno dei quali sono esposti in mostra i prodotti più genuini della terra, dell’artigianato sardo ed i dolci messi in bella mostra nei cestini appositamente intrecciati.
Possiamo tranquillamente asserire che nel bacino del Mediterraneo, la processione di Sant’Efisio sia tra le più importanti se non proprio la più importante per valenza, durata, lunghezza del percorso, numero dei partecipanti, paesi coinvolti e tipicità dei costumi presenti, di rara e incommensurabile bellezza, alcuni dei quali risalgono a centinaia d’anni fa.
Una manifestazione che, almeno una volta nella vita, deve essere vista.
Auguro a tutti una serena domenica.
COMMENTI
il 06 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Grazie Sabrina, sei fantastica, come sempre: una vera Fatina.
il 06 maggio, 2012 Lorenzo.rm dice:
Grande festa, oggi, per la Sardegna e per tutti noi. La devozione a Sant’Efisio è ben nota. E assai estesa. E colorata. Fortza Sardigna. Oggi a Roma celebriamo in una rappresentazione, a cura della nostra associazione dei sardi, il Gremio, assieme ad un’altra della Capitale, l’Acrase, la festa di Sa die de sa Sardigna. Potrebbe essere un’idea per un altro pezzo della domenica. Un abbraccio a tutti e buona domenica.
il 06 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Ti ringrazio per il suggerimento, Lorenzo: “Sa die de sa Sardigna” si ricorda ogni anno il 28 aprile. Colgo al volo l’idea e inizio a recuperare il materiale perché la storia può essere interessante per tutti. Ciao.
il 06 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Riccardo, il tuo augurio è gradito oltre che da tutti i sardi anche dagli innumerevoli amici di Eldy. Da me un grazie particolare: anche per te BUONA DOMENICA.
il 06 maggio, 2012 ANGELOM dice:
Cari amici, godetevi la festa, le vostre tradizioni e i costumi sono di una bellezza ineguagliabili. Auguri a tutti i sardi.I personaggi che fanno parte della aprocessione sono stati ben catalogati. Grazie Giuseppe che ci ha fatto conoscere queste bellezze.
il 06 maggio, 2012 cicco53 dice:
Ciao, molto bella la storia,che rappresenta un evento importante,con i vari personaggi in costume. Queste manifestazioni sono le nostre origine storiche e culturale che ci fanno capire i concetti ,religiosi,riti pagani ecc, tradizioni importanti per non dimenticare il passato che ogni anno si percorre l’evento ,con innovazioni e tanto folclore. I costumi sardi sono stupendi con i vari colori riempiano di gioia e di pace . Buon Efis ,complimenti Giuseppe che ci hai fatto rivivere un pezzo di storia della Sardegna ,buona domenica a tutti
il 06 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Angelo, è giusto non dimenticare le tradizioni legate alla storia dei popoli e portare l’argomento in Eldy per me è un vero piacere: so che trovo sempre dei buoni amici. Grazie.
il 06 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Cicco, ciò che entusiasma te riempie di gioia anche me: portare a conoscenza degli altri le conoscenze storico/culturali dei popoli sapendo che sono accolte con gradimento, genera un immenso piacere. Grazie.
il 06 maggio, 2012 nikodireggio dice:
evviva la sardegna ancora con le sue tradizioni
il 06 maggio, 2012 scoiattolina dice:
bellissima usanza/festa ,,,,, mi sono piaciuti molti i costumi …..davvero questi abiti sono storici giuseppe ,,,, la festa deve essere qualcosa di davvero fantastica ….mi piacerebbe esserci chissa un giorno ….intanto mi guardo e leggo di questo evento …kisssone giusèèèèè e grazie di queste cose belle che ci presenti
il 06 maggio, 2012 paolacon dice:
Pino, ti sono molto grata per aver parlato di questa bellissima festa di sant’Efis, io da bambina l’ho vista una volta perché sono stata diverse settimane a Cagliari ed è davvero suggestiva. Poi ho sempre avuto, grazie ai miei parenti sardi, quelle bellissime cuffiette che fanno parte del costume di panno rosso con gli ornamenti blue gialli.Ce le regalava una zia insieme ai pistoccheddus a forma di scarpine. Vedi quanti ricordi hai suscitato?
il 06 maggio, 2012 giovanna3.rm dice:
Giuseppe, davvero suggestiva la storia di Sant’Efisio: questi sono i valori delle nostre tradizioni che, per fortuna, ancora sopravvivono.
Grazie Giuseppe, sono sicura che ce ne farai conoscere altre, altrettanto belle.
Un abbraccio.
il 06 maggio, 2012 silvana1.ge dice:
La venerazione dei Santi, che attraversa indenne la storia ed anzi promuove la coesione di una comunità intera, che esprime valori forti, cultura, e senso estetico con i preziosi e stupendi costumi antichi, ci fa conoscere l’ antica tradizione, di cui andate giustamente fieri. Deve essere davvero un evento spettacolare, indimenticabile. Anche i canti che hai presentato, Giuseppe, esprimono così tanta fede ed armonia!!! Una domenica di particolare arricchimento/cultura Grazie. Ciao!
il 07 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Tanti complimenti tutti insieme non solo mi commuovono ma mi fanno capire quanta Sardegna c’è nei vostri cuori, quanta stima avete della sua storia, dei suoi riti e del popolo sardo. Posso solo confermarvi che è una regione che merita veramente tanto, per le sue bellezze, per l’indole buona e l’umile fierezza della sua gente, per il suo spirito di accoglienza e il grande rispetto che si ha dell'”ospite”, chiunque esso sia e da qualsiasi parte provenga. Concludo dicendo:
“VISITATE LA SARDEGNA, CONOSCERETE UN CONTINENTE”
il 07 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Grazie Nikol, in una sola riga hai detto quanta Sardegna c’è nel tuo cuore e quanto la ami. A presto.
il 07 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Sco, dolce Fatina, è vero che io ti ho stimolata ma tu ci hai messo tanto del tuo e della tua bravura: è bellissimo lavorare in tandem… grazie anche da parte di tutta la Sardegna. Per la visita di questa meravigliosa isola non disperare, so che riuscirai ad attraversare il mare. Ciao.
il 07 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Paola, ben trovata in questa rubrica, sai bene quanto la tua visita è gradita da tutta la redazione e da me in modo particolare. Sono contento di essere riuscito a risvegliare in te ricordi lontani ma sempre presenti nel tuo cuore, un cuore che ama la Sardegna e la amerà per sempre. Grazie.
il 07 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
É vero Giovanna c’è tanta suggestione nella storia di “Efis” ma non solo, c’è anche tanta fede, devozione e amore da parte dei sardi in generale e dei cagliaritani in particole per questo santo, considerato il santo guerriero. La storia sarebbe molto lunga perché in tante altre occasioni ‘Efis’ ha dimostrato il suo carattere indomito, il suo coraggio e la sua forza, usata sempre in difesa dei deboli: un grande Santo.
I tuoi complimenti (graditissimi) con l’invito finale è allettante: va bene, ci proverò. Grazie, ciaoooo.
il 07 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Silvana, hai sistetizzato ma non hai dimenticato niente! É vero, c’è tutto ciò che hai detto: valori, storia, cultura, tradizioni, fede, devozione, ricordi e la ferma volontà di non voler dimenticare perché ogni popolo nel rammentare il proprio passato può proiettare il suo futuro.
Leggendo la mia risposta al commento di Sco puoi capire che per la scelta di foto e filmato mi sono avvalso della sua collaborazione, anzi, ho delegato proprio lei e, come vedi, è stata bravissima. Grazie ancora.
il 07 maggio, 2012 sandra vi dice:
Grazie Giusppe per quanto ci hai presentato ,ho dallo scorso anno la cassetta dell’avvenimento .So quanto e’ stupendo con la sua magnficenza di colori e di costumi.E’ bello tener vivo questi ricordi dei valori storici,che fanno parte della nostra culura ,della nostra tradizione .E’ un atto di fede e di devozione che nn si puo’ dimenticare ,e va tutto ad onore del grande popolo Sardo
il 07 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Tra tanti consensi aggiungo ben volentieri anche il tuo, Sandra, lo apprezzo in modo particolare perché so quanto è sincero. Concordo con il tuo pensiero sulla esigenza di conservazione della cultura e dei beni storici che fanno parte della nostra memoria. Sarà utile per chi verrà dopo si noi. Grazie.
il 09 maggio, 2012 lieve dice:
Bravo Giuseppe ! grazie!
il 09 maggio, 2012 giuseppe3.CA dice:
Sono io a doverti ringraziare, Lieve, per me è già una bella soddisfazione riuscire a proporre servizi che trovano il gradimento degli amici/amiche di Eldy. Quindi grazie a tutti: lettori e lettrici.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d
Grazie Sabrina, sei fantastica, come sempre: una vera Fatina.
Grande festa, oggi, per la Sardegna e per tutti noi. La devozione a Sant’Efisio è ben nota. E assai estesa. E colorata. Fortza Sardigna. Oggi a Roma celebriamo in una rappresentazione, a cura della nostra associazione dei sardi, il Gremio, assieme ad un’altra della Capitale, l’Acrase, la festa di Sa die de sa Sardigna. Potrebbe essere un’idea per un altro pezzo della domenica. Un abbraccio a tutti e buona domenica.
Ti ringrazio per il suggerimento, Lorenzo: “Sa die de sa Sardigna” si ricorda ogni anno il 28 aprile. Colgo al volo l’idea e inizio a recuperare il materiale perché la storia può essere interessante per tutti. Ciao.
Riccardo, il tuo augurio è gradito oltre che da tutti i sardi anche dagli innumerevoli amici di Eldy. Da me un grazie particolare: anche per te BUONA DOMENICA.
Cari amici, godetevi la festa, le vostre tradizioni e i costumi sono di una bellezza ineguagliabili. Auguri a tutti i sardi.I personaggi che fanno parte della aprocessione sono stati ben catalogati. Grazie Giuseppe che ci ha fatto conoscere queste bellezze.
Ciao, molto bella la storia,che rappresenta un evento importante,con i vari personaggi in costume. Queste manifestazioni sono le nostre origine storiche e culturale che ci fanno capire i concetti ,religiosi,riti pagani ecc, tradizioni importanti per non dimenticare il passato che ogni anno si percorre l’evento ,con innovazioni e tanto folclore. I costumi sardi sono stupendi con i vari colori riempiano di gioia e di pace . Buon Efis ,complimenti Giuseppe che ci hai fatto rivivere un pezzo di storia della Sardegna ,buona domenica a tutti
Angelo, è giusto non dimenticare le tradizioni legate alla storia dei popoli e portare l’argomento in Eldy per me è un vero piacere: so che trovo sempre dei buoni amici. Grazie.
Cicco, ciò che entusiasma te riempie di gioia anche me: portare a conoscenza degli altri le conoscenze storico/culturali dei popoli sapendo che sono accolte con gradimento, genera un immenso piacere. Grazie.
evviva la sardegna ancora con le sue tradizioni
bellissima usanza/festa ,,,,, mi sono piaciuti molti i costumi …..davvero questi abiti sono storici giuseppe ,,,, la festa deve essere qualcosa di davvero fantastica ….mi piacerebbe esserci chissa un giorno ….intanto mi guardo e leggo di questo evento …kisssone giusèèèèè e grazie di queste cose belle che ci presenti
Pino, ti sono molto grata per aver parlato di questa bellissima festa di sant’Efis, io da bambina l’ho vista una volta perché sono stata diverse settimane a Cagliari ed è davvero suggestiva. Poi ho sempre avuto, grazie ai miei parenti sardi, quelle bellissime cuffiette che fanno parte del costume di panno rosso con gli ornamenti blue gialli.Ce le regalava una zia insieme ai pistoccheddus a forma di scarpine. Vedi quanti ricordi hai suscitato?
Giuseppe, davvero suggestiva la storia di Sant’Efisio: questi sono i valori delle nostre tradizioni che, per fortuna, ancora sopravvivono.
Grazie Giuseppe, sono sicura che ce ne farai conoscere altre, altrettanto belle.
Un abbraccio.
La venerazione dei Santi, che attraversa indenne la storia ed anzi promuove la coesione di una comunità intera, che esprime valori forti, cultura, e senso estetico con i preziosi e stupendi costumi antichi, ci fa conoscere l’ antica tradizione, di cui andate giustamente fieri. Deve essere davvero un evento spettacolare, indimenticabile. Anche i canti che hai presentato, Giuseppe, esprimono così tanta fede ed armonia!!! Una domenica di particolare arricchimento/cultura Grazie. Ciao!
Tanti complimenti tutti insieme non solo mi commuovono ma mi fanno capire quanta Sardegna c’è nei vostri cuori, quanta stima avete della sua storia, dei suoi riti e del popolo sardo. Posso solo confermarvi che è una regione che merita veramente tanto, per le sue bellezze, per l’indole buona e l’umile fierezza della sua gente, per il suo spirito di accoglienza e il grande rispetto che si ha dell'”ospite”, chiunque esso sia e da qualsiasi parte provenga. Concludo dicendo:
“VISITATE LA SARDEGNA, CONOSCERETE UN CONTINENTE”
Grazie Nikol, in una sola riga hai detto quanta Sardegna c’è nel tuo cuore e quanto la ami. A presto.
Sco, dolce Fatina, è vero che io ti ho stimolata ma tu ci hai messo tanto del tuo e della tua bravura: è bellissimo lavorare in tandem… grazie anche da parte di tutta la Sardegna. Per la visita di questa meravigliosa isola non disperare, so che riuscirai ad attraversare il mare. Ciao.
Paola, ben trovata in questa rubrica, sai bene quanto la tua visita è gradita da tutta la redazione e da me in modo particolare. Sono contento di essere riuscito a risvegliare in te ricordi lontani ma sempre presenti nel tuo cuore, un cuore che ama la Sardegna e la amerà per sempre. Grazie.
É vero Giovanna c’è tanta suggestione nella storia di “Efis” ma non solo, c’è anche tanta fede, devozione e amore da parte dei sardi in generale e dei cagliaritani in particole per questo santo, considerato il santo guerriero. La storia sarebbe molto lunga perché in tante altre occasioni ‘Efis’ ha dimostrato il suo carattere indomito, il suo coraggio e la sua forza, usata sempre in difesa dei deboli: un grande Santo.
I tuoi complimenti (graditissimi) con l’invito finale è allettante: va bene, ci proverò. Grazie, ciaoooo.
Silvana, hai sistetizzato ma non hai dimenticato niente! É vero, c’è tutto ciò che hai detto: valori, storia, cultura, tradizioni, fede, devozione, ricordi e la ferma volontà di non voler dimenticare perché ogni popolo nel rammentare il proprio passato può proiettare il suo futuro.
Leggendo la mia risposta al commento di Sco puoi capire che per la scelta di foto e filmato mi sono avvalso della sua collaborazione, anzi, ho delegato proprio lei e, come vedi, è stata bravissima. Grazie ancora.
Grazie Giusppe per quanto ci hai presentato ,ho dallo scorso anno la cassetta dell’avvenimento .So quanto e’ stupendo con la sua magnficenza di colori e di costumi.E’ bello tener vivo questi ricordi dei valori storici,che fanno parte della nostra culura ,della nostra tradizione .E’ un atto di fede e di devozione che nn si puo’ dimenticare ,e va tutto ad onore del grande popolo Sardo
Tra tanti consensi aggiungo ben volentieri anche il tuo, Sandra, lo apprezzo in modo particolare perché so quanto è sincero. Concordo con il tuo pensiero sulla esigenza di conservazione della cultura e dei beni storici che fanno parte della nostra memoria. Sarà utile per chi verrà dopo si noi. Grazie.
Bravo Giuseppe ! grazie!
Sono io a doverti ringraziare, Lieve, per me è già una bella soddisfazione riuscire a proporre servizi che trovano il gradimento degli amici/amiche di Eldy. Quindi grazie a tutti: lettori e lettrici.