La Domenica del Bosco
Scritto da Giuseppe il 4 Agosto 2012 | 25 commenti- commenta anche tu!
Cosa si intende per volontariato? Riceviamo dall'amica Cecilia Zenari e pubblichiamo volentieri una bella testimonianza di dedizione al prossimo. Non aggiungo altro ma, nell'invitarvi alla lettura, vi chiedo di esprimere le vostre riflessioni. Grazie.
Cari amici di Eldy,
vi lascio una mia semplice riflessione, che ho letto ad una festa di Interclub, qualche mese fa.
L’Interclub è per noi una festa di incontro e testimonianze con i club della nostra Associazione.
Da diversi anni, appartengo ad un’Associazione Alcologica Territoriale, formata da famiglie che si incontrano, una volta alla settimana, e scelgono di condividere l’astinenza dall’alcol e di vivere un nuovo stile di vita.
Questo nostro incontrarci ci porta grande serenità, infatti vediamo cambiamenti positivi, a volte quasi inaspettati, e ne godiamo i frutti.
Per chi non conosce l’esistenza dei club, posso dire che i club sono aperti a tutte le persone con problemi di alcol o alcolcorrelati, non sono una setta o qualcosa di segreto.
Al club, con grande discrezione, si tengono per noi le confidenze delle persone e si rispettano le loro idee, senza inutili commenti, consigli o pettegolezzi .
Frequentare i club per me è stata una scelta positiva e credo continuerò ad essere presente fino a che le mie forze non verranno meno.
A questi incontri si dialoga con sincerità, spontaneità, con il desiderio di entrare in empatia con le persone, soprattutto con quelle che arrivano lì con la “disperata” richiesta di aiuto morale e … parecchio dolore.
La condivisione, la solidarietà sono alla base dei nostri incontri, conta la persona e la sua spiritualità. Il rispetto dei suoi sentimenti.
Quando ci si incontra, il nostro condividere opinioni e testimonianze ci porta ad affrontare, con maggior forza, situazioni a volte intrinseche e difficili.
Diventa così più semplice fare scelte importanti con maggior convinzione, perché ci si ascolta, ci si incoraggia a vicenda, ci si rispecchia nelle situazioni di vita di ognuno, con il desiderio di infondere serenità e riuscire a stare bene tutti, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente.
Tutto questo lo si mette in pratica anche dopo l’ora e mezza di club, nelle nostre famiglie, nella società, alla quale apparteniamo … che non è un mondo al di fuori.
Come familiare partecipo al club “Il Cammino”.
Come servitrice insegnante al club “Il Faro”.
Ci conosciamo tutti e ci incontriamo spesso anche con altri club della zona, ad Interclub, Assemblee, Congressi, Convegni ed ad altre belle iniziative.
Ecco, lascio questa testimonianza a Voi, con l’augurio a tutti di tanta serenità e forza … ed anche di felicità!
Grazie, amici, della Vostra attenzione! Grazie tantissime!
Con disponibilità.
Cecilia Zenari
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“Il Club che vorrei … il nostro mondo!”
“Quante volte ci ho pensato su,
il mio mondo sta cadendo giù,
dentro un mare pieno di follie, ipocrisie. Quante volte avrei voluto anch'io aiutare questo mondo mio, per tutti quelli che
stanno soffrendo come te.”
Cari Amici, so che questa canzone la conoscete benissimo e penso che le canzoni non nascono per caso, ma parlano dei nostri sentimenti più profondi. Vi confesso che, ascoltandola, questa canzone mi ha spesso strappato non poche lacrime. Ma non ci si ferma qui: c’è molto Amore da poter condividere, non si gira la faccia dall’altra parte, non è possibile questo, non è giusto!
“Il mondo che vorrei avrebbe mille cuori,
per battere di più avrebbe mille amori. Il mondo che vorrei, avrebbe mille mani e mille braccia, per i bimbi del domani, che coi loro occhi chiedono di più.
Salvali anche tu”.
Carissimi, sono i nostri cuori! Sicuramente quelli dei nostri amici che ritroviamo anche al club, quegli Amori belli che parlano di pura amicizia! Sono le nostre mani, sicuramente quelle mani che sanno donare carezze da sempre, … che sanno ancora donare carezze ai nostri familiari e ai nostri piccini. Per non parlare delle nostre braccia, per abbracciare, specialmente, ogni bimbo che soffre. E ancora più importanti le braccia dei genitori (anche quei genitori che, al club, iniziano a “camminare” con nuova speranza!). Quei bimbi che sanno cos’è la sofferenza e hanno solo i loro occhi per esprimere la loro attesa: un’attesa di PACE, di GIUSTIZIA, soprattutto nelle loro famiglie.
Non si può non leggere nei loro occhi, guardare in fondo, in fondo … il loro animo. Loro, i bambini, si lasciano scrutare e aspettano … aspettano un sorriso vero. La Serenità, quello è il miglior dono e non lo chiedono con le parole, ma con il loro sguardo ed i loro precisi comportamenti!
“Per chi crede nello stesso sole, non c'è razza, non c'è mai colore, perché il cuore di chi ha un altro Dio, è uguale al mio”.
Nessun colore diverso al club, nessuno! Ed anche
chi la pensa diversamente, ha un cuore: tale e uguale al mio!
“Per chi spera ancora in un sorriso, perché il suo domani l'ha deciso ed è convinto che
il suo domani è insieme a te”.
Per noi, che speriamo ciò che i bimbi sperano, perché abbiamo scelto la Serenità, che è Vita insieme ai nostri cari e amici.
“Il mondo che vorrei ci sparerebbe i fiori,
non sentiremo più il suono dei cannoni. Il mondo che vorrei, farebbe più giustizia
per tutti quelli che la guerra l'hanno vista e coi loro occhi chiedono di più.
Salvali anche tu”.
I fiori della comprensione, la melodia del volersi bene … la sentite?, la sentite ora? … Io la sento … la voglio sentire, se pur tra tanti rumori …
La giustizia al club, quella della condivisione, del saper e volere ognuno di noi fare qualcosa insieme, tra tutti e con tutti!
Questo è vincere e abbattere i muri !!! Quanti muri d’indifferenza!
I nostri occhi, al club, che chiedono di sentirsi bene !
Sì, chiedono … e tutti insieme possiamo riuscirci!
E nella canzone di Laura Pausini c’è anche un suggerimento per come potrebbe essere il club e come potrebbe essere la nostra vita, da vivere prima e dopo i nostri incontri:
“Come si fa a rimanere qui, immobili così, indifferenti ormai
a tutti i bimbi che non cresceranno mai.
Ma che senso ha ascoltare e non cambiare! Regaliamo al mondo quella pace che non
può aspettare più, nel mondo che vorrei!”.
E quella pace la possiamo trovare al club
e nelle nostre famiglie, se si inizia il cambiamento.
Basta !!! stare statici, in attesa!, per paura di che?
Regaliamo al mondo quella pace che parte da noi, dalla nostra consapevolezza di poter dare gioia, serenità, amore, solidarietà!
Il mondo dei club di questo ha bisogno ed anche il mondo al di fuori, perché il club è famiglia ! Sono le famiglie … del mondo … Siamo noi!
“Nel mondo che vorrei......
avremo tutti un cuore.
Il mondo che vorrei si chiamerebbe Amore. Stringi forte le mie mani e sentirai:
il mondo che vorrei!”.
Cecilia Zenari .
club “Il Cammino” San Giovanni Lupatoto - Verona


