Archive for settembre 1st, 2012

Buongiono – Zibaldone

         

Da  una rivista  dedicata alla sicurezza stradale, ho visualizzato un articolo che mi sembra interessante per tutti noi automobilisti, in particolare per le donne. Da alcuni mesi, delle  gang utilizzano nuove tecniche per attentare alla sicurezza degli automobilisti, quelle più  in uso sono:

   

Se  vi capita di incrociare per strada o in altri luoghi ( supermercati, parcheggi, ecc…) bambini che piangono e vi dicono: “ mi sono perso, portatemi a questo indirizzo” non  fatelo, ma andate con il bimbo al comando di polizia, carabinieri, polizia municipale, perché è un sistema nuovo che i maniaci o violenti usano per adescare donne e violentarle.

 

 

“Una  sera, mentre percorrevo una via secondaria per tornare a casa, ho notato, sul seggiolino di un’auto ferma a bordo della strada, un bambino coperto da un panno. Non so spiegarmi perché - e la ragione poco importa - ma non mi sono fermata…Quando sono arrivata a casa, ho telefonato alla polizia che mi ha assicurato che sarebbe andata a vedere. Nel contempo, però, ecco l'informazione ricevuta  dalla polizia stessa: " le bande di malviventi, Rom, ladri, ecc…, stanno escogitando vari stratagemmi perché gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio veicolo e ne scendano

 

 

( in zone isolate)”.  Il metodo praticato da queste bande consiste infatti nel posizionare una macchina lungo una strada con un falso bebè seduto dentro, aspettando che una donna si fermi per andare a vedere quello che lei crede essere un bimbo abbandonato. Da notare che la macchina è solitamente messa vicino a un bosco o ad un campo con erba alta, la persona che ha la malaugurata idea di fermarsi sarà trascinata nel bosco, violentata, picchiata, derubata…Non fermatevi mai, ma chiamate sempre le forze dell’ordine, appena possibile, raccontando quello che avete visto e dove esattamente  l’avete visto.

 

 

Se, mentre state guidando, vi arrivano delle uova sul parabrezza, non fermatevi, ma soprattutto non azionate il lavavetri, perché le uova miste all’acqua diventano collose e vi oscurerebbero il parabrezza,  per oltre il 90%! Sareste allora costretti a fermarvi al bordo  della strada, diventando potenziali vittime di criminali, con le conseguenze relative.

Io aggiungo altresì:  attenti ad un altro trucco che usano per tendere una truffa,  ovvero quello dello “specchietto retrovisore” , ormai diventata una  triste realtà. La tecnica è semplice: passando accanto ad un’altra auto, il truffatore/i batte  la mano sulla carrozzeria della propria vettura per simulare l’urto poi, fermato l’ignaro automobilista mostra il proprio specchietto rotto lo invita, a volte in maniera poco garbata, a trovare l’accordo e sistemare la vicenda senza coinvolgere le rispettive società assicurative, facendosi consegnare delle banconote  ( e anche qua c’è un tariffario dai  50 ai  150 euro) per un danno mai causato. Non patteggiate mai con questi delinquenti, chiudetevi in macchina e chiamate subito le forze dell’ordine: vi  garantisco che questi truffatori partono a tutta velocità. Se  vi è possibile memorizzate il numero di targa e tipo di veicolo.

 

Quando si è in viaggio in auto per lunghi tratti autostradali, specialmente in questo periodo di ferie, e con maggior traffico,  fare sosta in un’area di servizio resta tra le abitudini più sagge. La brutta sorpresa però è sempre dietro l’angolo, ovvero dietro ad altre auto, apparentemente in sosta come la vostra. Suggerisco, perciò, di chiudere l’auto con la chiave e mai con il telecomando perché ci sono delle vere bande,  che voi non visualizzate, ma che vi tengono d’occhio e, questi stessi individui, usando apparecchi elettrici, ovvero degli “scanner”, si posizionano vicino a voi e sono in grado di recepire il segnale

 

che il vostro telecomando invia alla centralina della vostra auto quando chiudete le portiere. Gli stessi, se non rubano l’auto, ve la ripuliscono di tutto, e il vostro caffè diventerà molto più caro. 

Attenzione anche ai classici venditori  "pietosi" , che trovate nelle aree di servizio, che vi propongono orologi, catenine, con la scusa che hanno bisogno soldi…  Si rammenta che l’acquisto di merce contraffatta vi costa caro, da un minimo di 500 euro a un massimo di migliaia di euro, DL 14 Marzo 2005 n° 35, modificato il 23 Luglio 2009 n°99.

Altra classica “tiritera” che ci si sente  dire, quando si ha un piccolo sinistro, è questa:  "venga dal mio carrozziere di fiducia, sistemiamo la cosa…tanto il danno è di poco  conto....pago io senza avvisare la propria assicurazione ecc…".  Rifiutate sempre, perché il vostro interlocutore si mette d’accordo con il  "vu riparà" e questo,  in seguito,  vi dirà…che nel ripararla si sono accorti che c'erano   parti elettriche da cambiare, pezzi meccanici usurati, ecc… e che queste riparazioni sono a vostro carico. Per farla breve vi fa la classica “cresta” (aumento di prezzo).

   

Anche nel caso delle mail  ci sono truffe.  Tutto parte da una e-mail il cui mittente sembra proprio Facebook, Il testo è semplice: un amico ti ha taggato in una nuova immagine, invece potrebbe trattarsi di una vera trappola, ovvero di un malware spedito da una società di sicurezza informatica sophos o altro…Non si tratta di foto ma di un - file zip - ( archivio di più file compressi per occupare meno spazio e serve un programma) il quale va in auto- installazione, appena viene cliccato. Come difendersi?  E' semplice.  Facebook vi comunica che vi ha “taggato”, l’e-mail infetta, invece, si limita a parlare di un amico generico. Quindi attenzione, se non c’è nome, si tratta di truffa, in questo caso, cancellate tutto. Nel diritto Italiano, la truffa è l’ottenimento di un vantaggio a scapito di altro soggetto indotto in errore, attraverso artifici e raggiri. Perciò sta a noi tutti avere un' attenta vigilanza al fine di prevenire, entro certi limiti, la probabile truffa.

 

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