Archive for novembre 21st, 2012

Pensieri e non solo….. La Paura

       

La paura, fenomeno irreversibile,  insorge nella nostra vita quotidiana come un fiume in piena. Non si può, secondo il mio parere, definirla esattamente ma la sua funzione primaria è quella  di presentarsi in diversi stadi di varia  intensità. Talvolta,  ci si chiede perché esiste? Paura forse di aver paura, ma di cosa e perché? La paura è l’emozione umana più vecchia e più forte che ci sia.  Essa ci porta ad uno stato mentale di apprensione, trepidazione, ansia, inquietudine, sgomento, spavento, terrore ecc., ovvero ad uno stato  emotivo di rigetto e apprensione, in prossimità di un vero o presunto pericolo.

 

 

Infatti, anche “Freud” afferma che la paura non è altro che la reazione al pericolo. Paura dell’uomo nero? Quanti di noi, da bambini, hanno sentito la frase: se..non fai il bravo ..chiamo… Ebbene, nella nostra vita quotidiana percepiamo a volte decine di paure: la morte, l’amore, sbagliare  una determinata azione, andare dal dentista, la presenza di una bomba nel  metro,  parlare in pubblico,  scrivere,  confrontarci con altri, di una malattia, ecc..In ognuno di noi si affastella un inconscio cognitivo, in ogni momento della giornata, creando emozioni positive, come la curiosità, e negative, come la paura e la rabbia, che influenzano i nostri pensieri e comportamenti. La nostra mente, infatti,  sembra dimostrare che la maggior parte dell’attività cerebrale abbia luogo senza che noi ne siamo pienamente consapevoli: vedi le emozioni appropriate, come le varie paure,  legittime e razionali, che  facilitano le scelte  personali e sociali. Il nostro pensiero conscio, tuttavia, si riflette nella nostra mente  e  valuta le nostre decisioni.

 

La prego dottore, non mi faccia male 

La mia soglia del dolore è molto bassa.

 

Da questo meccanismo  partono tutte paure, le arrabbiature, le emotività, le emozioni: queste ultime derivono anch’esse della percezione. Sta di fatto che le basi della nostra identità si costruiscono inconsciamente, ad esempio: andiamo in ferie? Certo siamo tutti contenti, magnifico!  Poco dopo,  il pensiero ci porta   a  immaginare catastrofi aeree, come ci ha mostrato spesse volte la TV, accadute in…il…ecc.. Ecco, quindi,  che per cambiare idea occorre  stimolare il nostro cervello in modo positivo, ma la paura permane, anche se pensiamo che poi saremo allietati da una bella vacanza. Micheal Reddy diceva:  “Le parole sono costituite delle idee”. Ecco quindi che le nostre idee, talvolta,  creano paure, viaggiano per strade cognitive,  formando innumerevoli mappe personali, mentali che sono simili a quelle di molti altri individui, vedi  l’amicizia, l’ amore, ecc. A tale proposito ritengo  che da questa esposizione  emerga una nuova filosofia, la quale  ammette di utilizzare i vari concetti come nostre proprie verità,  ovvero paura e emozione. Paura = emozione, prevalentemente dell’istinto, che ha l’obiettivo di garantire la  sopravvivenza dell’individuo rispetto ad un pericolo attuale o  futuro. Emozione = percezione di  qualcosa di intenso. Sarebbe pericoloso se noi, essere umani, non avessimo sentore di queste cose, non saremmo tali. D’altra parte, pensiamo che anche gli animali avvertono la paura, in maniera forse più intensa, ma  in  modo diverso.

 

Il nostro giudizio etico dovrebbe essere, sempre e comunque, ispirato ad emozioni positive. Non si può, tuttavia, eliminare la paura senza superare il terrore rispetto alla vita futura.  Occorre, pertanto,   compiere delle scelte, anche se talvolta sbagliate, ma agendo sempre con il  dovuto autocontrollo, vincendo  l’insicurezza che spesso  ci accompagna. La reale capacità di raggiungere gli  intenti prefissi risiede nel non superare mai i nostri limiti, che sono i nostri migliori alleati.

   

 Fiorella Mannoia - Io non ho paura

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