La paura, fenomeno irreversibile, insorge nella nostra vita quotidiana come un fiume in piena. Non si può, secondo il mio parere, definirla esattamente ma la sua funzione primaria è quella di presentarsi in diversi stadi di varia intensità. Talvolta, ci si chiede perché esiste? Paura forse di aver paura, ma di cosa e perché? La paura è l’emozione umana più vecchia e più forte che ci sia. Essa ci porta ad uno stato mentale di apprensione, trepidazione, ansia, inquietudine, sgomento, spavento, terrore ecc., ovvero ad uno stato emotivo di rigetto e apprensione, in prossimità di un vero o presunto pericolo.
Infatti, anche “Freud” afferma che la paura non è altro che la reazione al pericolo. Paura dell’uomo nero? Quanti di noi, da bambini, hanno sentito la frase: se..non fai il bravo ..chiamo… Ebbene, nella nostra vita quotidiana percepiamo a volte decine di paure: la morte, l’amore, sbagliare una determinata azione, andare dal dentista, la presenza di una bomba nel metro, parlare in pubblico, scrivere, confrontarci con altri, di una malattia, ecc..In ognuno di noi si affastella un inconscio cognitivo, in ogni momento della giornata, creando emozioni positive, come la curiosità, e negative, come la paura e la rabbia, che influenzano i nostri pensieri e comportamenti. La nostra mente, infatti, sembra dimostrare che la maggior parte dell’attività cerebrale abbia luogo senza che noi ne siamo pienamente consapevoli: vedi le emozioni appropriate, come le varie paure, legittime e razionali, che facilitano le scelte personali e sociali. Il nostro pensiero conscio, tuttavia, si riflette nella nostra mente e valuta le nostre decisioni.
La prego dottore, non mi faccia male
La mia soglia del dolore è molto bassa.
Da questo meccanismo partono tutte paure, le arrabbiature, le emotività, le emozioni: queste ultime derivono anch’esse della percezione. Sta di fatto che le basi della nostra identità si costruiscono inconsciamente, ad esempio: andiamo in ferie? Certo siamo tutti contenti, magnifico! Poco dopo, il pensiero ci porta a immaginare catastrofi aeree, come ci ha mostrato spesse volte la TV, accadute in…il…ecc.. Ecco, quindi, che per cambiare idea occorre stimolare il nostro cervello in modo positivo, ma la paura permane, anche se pensiamo che poi saremo allietati da una bella vacanza. Micheal Reddy diceva: “Le parole sono costituite delle idee”. Ecco quindi che le nostre idee, talvolta, creano paure, viaggiano per strade cognitive, formando innumerevoli mappe personali, mentali che sono simili a quelle di molti altri individui, vedi l’amicizia, l’ amore, ecc. A tale proposito ritengo che da questa esposizione emerga una nuova filosofia, la quale ammette di utilizzare i vari concetti come nostre proprie verità, ovvero paura e emozione. Paura = emozione, prevalentemente dell’istinto, che ha l’obiettivo di garantire la sopravvivenza dell’individuo rispetto ad un pericolo attuale o futuro. Emozione = percezione di qualcosa di intenso. Sarebbe pericoloso se noi, essere umani, non avessimo sentore di queste cose, non saremmo tali. D’altra parte, pensiamo che anche gli animali avvertono la paura, in maniera forse più intensa, ma in modo diverso.
Il nostro giudizio etico dovrebbe essere, sempre e comunque, ispirato ad emozioni positive. Non si può, tuttavia, eliminare la paura senza superare il terrore rispetto alla vita futura. Occorre, pertanto, compiere delle scelte, anche se talvolta sbagliate, ma agendo sempre con il dovuto autocontrollo, vincendo l’insicurezza che spesso ci accompagna. La reale capacità di raggiungere gli intenti prefissi risiede nel non superare mai i nostri limiti, che sono i nostri migliori alleati.
Fiorella Mannoia - Io non ho paura
COMMENTI
il 21 novembre, 2012 giuseppe3.ca dice:
La paura può essere una reazione di difesa verso ciò che non si conosce, che ci è ignoto, infatti la sensazione di paura è molto più frequente nei bambini che tuttavia, man mano che ampliano le loro conoscenze, imparano a sorridere di ciò che prima incuteva loro paura perché delle cose che si conoscono non si ha timore alcuno. Abbiamo paura del buio ma se illuminiamo la zona buia la paura passa.
Grazie Nembo per l’argomento interessante e bene articolato; complimenti, come sempre, a Giovanna per la grafica e la scelta musicale.
il 21 novembre, 2012 Lorenzo.rm dice:
Caro Fiorenzo Nembo, è un vero trattato sul fenomeno, anche se sintetico. Un’operazione culturale di spessore. Grazie a te e a Giovanna per la veste tipografica e musicale. Siete grandi.
il 21 novembre, 2012 Nembo dice:
Vero Giuseppe3CA, la paura può servire anche come difesa per quello che non si conosce, vero anche che la paura subentra per di più nei bambini, a tal proposito è importante aiutare il bambino ad affrontare la paura nel modo giusto ovvero insegnare a loro di cosa avere paura es.( attraversare la strada senza guardare) e non della paura tipo dormire da soli, perdere i propri genitori, dei mostri che si vedono in tv, ecc.., bisogna sapere superare i vari parametri della paura senza incorrere in altre difficoltà della problematica.
il 21 novembre, 2012 Nembo dice:
Un plauso a Giovanna per la sua sempre belle canzoni e musica appropriata all’argomento che stiamo trattando.
il 21 novembre, 2012 Nembo dice:
Amico Lorenzo, è vero la paura è un fenomeno di confronto molto vasto e di grande spessore, per questo ho voluto dare un’impronta su questo argomento che a mio giudizio è molto importante,anche se sintetico, perchè la paura non deve rimanere argomento tabù ma sviscerare questa problematica che colpisce quasi tutti noi, anche sui media se ne parla molto poco di questo fenomeno. la crescita dell’insicurezza sociale si manifesta in effetti con la paura di un disordine sociale politico es.( vedi ultime manifestazioni di piazza) una delle fonti della paura è la violazione delle regole della comunicazione che provoca una sospensione di fiducia verso il prossimo e della mancanza di controllo sulle circostanze della vita quotidiana, che tuttavia nasconde in molte occasioni comportamenti come lo ” stare sveglio in campana” o l’incertezza tra le scelte della fuga o quella dello scontro, in tutti noi si genera uno stile di profonda insicurezza ovvero senso della paura. i parametri dell paura sono molti e tantissimi…ansia, angoscia per una serie di problemi che non ho accennato eccc…, ci sono poi considerazioni filosofiche e motivazioni pischesociali, elementi posteriori ed elementi a priori. Sono e saranno sempre scelte di vita proprie ma devono essere sempre o comunque ispirate alla positività e alla saggezza.
il 21 novembre, 2012 franco37 dice:
Il dolore fisico è una necessaria reazione per comunicare a noi stessi che qualcosa nel nostro corpo non funziona…e quindi ci da la possibilità di correre ai ripari. La stessa cosa è per la paura….sempre che essa non diventi patologica…ed ecco che si scatenano le “crisi di panico”.
Anche queste però denunciano uno stato di sofferenza psichica che deve essere rimosso.
Ma spesso diventano terrore, timore, ansia, timidezza e appunto panico ….e divetano “fobos” (fobie) e si staccano da semplici pulsioni di difesa per diventare mali dell’anima.
il 21 novembre, 2012 Nembo dice:
Franco37, ha fatto un’analisi sulla sofferenza fisica e psichica che spesso diventono -fobie- ovvero mali dell’anima. La Fallaci dice su uno dei suoi libri, che per i mali dell’anima non ci sono esperti che ti possono guarire, in parte condivido ma aggiungo anche che è un compito difficile, sarà dura, ma si può uscirne con il dovuto incoraggiamento e con la fede della speranza che ti porta a una serenità interiore scongiurando forse le paure che si avevano dovute ad es. ad una fiducia tradita, a una delusione, a una sconfitta, questi mali derivano sempre da una speranza svanita, ovvero da una paura di continuare la vita in un fallimento. Condivido su quanto hai scritto sul dolore fisico, tutti noi vorremmo evitare il più possibile la sofferenza fisica o psichica che sia sperando che passi subito, la stessa ci segnala che qualcosa in noi non va o comunque è in corso, spesso però il dolore deriva dal fatto che la nostra vita va in una direzione che non ci realizza, perchè subentra la paura che ci fa agire in modo contrario al nostro agire.
il 21 novembre, 2012 franco muzzioli dice:
Non capisco come sia uscito questo franco37 …che è la nik che uso soltanto in “giornalettismo” !!! Avete capito comunque chi sono.
Vorrei poi testimoniare che attorno ai quarant’anni ho sofferto di crisi d’ansia…crisi di panico ed ho fatta l’esperienza della psicoanalisi.
Tante volte le “paure” che ci portiamo dentro (i mali dell’anima), vengono dalla prima infazia…paura d’essere abbandonati….problemi edipici inconsci (gelosia del padre).Sono uno di quei figli della guerra che ha vissuto per cinque anni con la madre…ignorando ,o quasi,che esistesse un padre.Quando è ritornato dalla prigionia in Germania si è giustamente ripreso il posto accanto a mia madre . Ho perso una “esclusività” che non mi competeva. Anche questo…a distanza di tanti anni mi ha creato problemi. Con l’aiuto di un analista …ho tolto il velo ad una paura , in fondo non reale…e tutto è rientrato nella “normalità”.
il 21 novembre, 2012 giovanna3.rm dice:
Forse non è accettabile da tutti il concetto che non si deve aver paura di ciò che non si conosce o non si vede, soprattutto senza una causa precisa.
La paura esercita un effetto deprimente e nocivo sul nostro corpo. Toglie vitalità, rende irregolare la respirazione e rende incapaci di affrontare qualsiasi compito seriamente. Inoltre, limita le funzioni della ragione e dei pensieri, che dovrebbero seguire il loro corso abituale.
La paura, quindi, è sempre da evitare, non serve a nulla, anzi, è solo dannosa.
E’ noto che alcune persone hanno paura del buio (soprattutto nell’età infantile), di alcuni animali, di una malattia, di parlare in pubblico, dell’amore ecc.
Conosco persone che hanno il terrore delle iniezioni, che evitano accuratamente.
Aprire la porta di una stanza buia può provocare brividi di terrore in persone afflitte da questo problema.
Tutte queste sensazioni di panico possono essere dominate dalla mente. La ragione, se solo l’ascoltassimo per un momento, ci suggerirebbe che non c’è alcun motivo plausibile di aver paura e che dovremmo vergognatci di noi stessi.
La paura mentale e cosciente è quella che più ci tormenta e che è necessario imparare a curare.
Oggi, il livello di conoscenza generale è abbastanza avanzato per assicurarci che ogni cosa è naturale e che il soprannaturale non esiste.
Dobbiamo, pertanto, costringere la nostra mente a riflettere e, attraverso l’esercizio della ragione e della volontà, a non temere e a non essere terrorizzati dalle emozioni che ci si presentano.
La paura ha anche il potere particolare di trasmettersi, a macchia d’olio.
La paura riesce quasi a fermare i battiti cardiaci e paralizzare il sistema nervoso. Essa causa, inoltre, stanchezza e affaticamento.
Un modo naturale e normale per superare la paura è quello di aprire la propria mente alla fiducia più naturale e spontanea.
Le nostre forze fisiche dovrebbero combinarsi con la fiducia e la salute. Allontaniamo la paura, una volta per tutte. Il mezzo è il ragionamento e un grande sforzo di volontà. Opporsi decisamente a questo aspetto, facendo ricorso alla fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, sarà un aiuto fondamentale nella vittoria contro questo orribile mostro.
il 21 novembre, 2012 giuseppe3.ca dice:
Ma vuoi vedere che, niente, niente, la nostra amica Giovanna ha frequentato un corso di specializzazione in psicoanalisi per la cura delle paure? Giò, veniamo da te per curare le nostre paure, la disamina delle casistiche e relative cure è completa. Meriti il riconoscimento quale collaboratrice preziosa e indispensabile del nostro amato Bosco.
il 21 novembre, 2012 giovanna3.rm dice:
Grazie Pino delle tue considerazioni: in realtà è un argomento che mi è stato sempre a cuore. Ho trascorso diversi anni in Collegio, molto tempo fa! e ti assicuro che i metodi di punizione erano studiati con cura, prolungati e perfidi che, secondo me, hanno lasciato marchi idelebili in alcune mie compagne.
Ne ricordo uno in particolare che veniva, sistematicamente,
applicato ad una ragazzina di 11 anni: consisteva nel rinchiuderla in una stanzetta – in realtà ripostiglio per scarpe e biancheria sporca, assolutamente al buio, senza finestre. La bambina in questione, ovviamente, aveva il terrore del buio e soffriva anche di claustrofobia. La causa di tali punzioni consisteva nel fatto che non voleva mangiare la verdura – in realtà immangiabile – e lei non riusciva assolutamente a deglutirla!
A seguito di questi trattamenti, la bambina veniva colta spesso da svenimenti e crisi varie. Poiché prendevo spesso le sue difese, qualche volta il regalino veniva riservato anche a me: per fortuna, però, non soffrivo di paure ecc.
Ecco la ragione per la quale, nel tempo, mi sono sempre interessata di quest’argomento e di tutte le varie ripercussioni che si verificano.
il 21 novembre, 2012 giuseppe3.ca dice:
Giò, mi ricordi un episodio analogo che ho vissuto anch’io quando ero all’asilo… ma io non avevo paura e mi chiedevo per quale scopo ero stato rinchiuso in uno stanzino buio. Restai seduto in un sedia aspettando che venissero a riaprire la porta: ci sarebbero tutti gli elementi per intessere un raccontino per il Bosco. Ahahah non è escluso che possa farlo. Grazie per avermi stimolato la memoria.
il 21 novembre, 2012 riccardo dice:
Prendiamo per esempio la paura di morire, non è altro che la voglia di continuare a vivere, e allora perchè avere paura quando si ha voglia di vivere? Se viviamo la nostra vita come vogliamo, avremo vinto la morte, perchè quando arriverà noi saremo pronti ad affrontarla e non ci dispiacerà lasciare questa terra.
La paura ci aiuta all’inizio quando siamo troppo teneri per decidere da soli, ma crescendo non ne abbiamo più bisogno, ed è quindi giusto perdere questa inibizione per far posto al ragionamento.
Chi non riesce a lasciarsi alle spalle tutte le paure non può definirsi ancora cresciuto del tutto.
Dovrà ancora far affidamento su qualcosa che non è reale, e quindi potrebbe sbagliare le sue scelte e tutto quello che ne comporta.
A voi la scelta: vivere facendo scelte che non sono le vostre, oppure prendere in mano le redini della propria vita è condurla dove meglio crediamo.
Che belle parole ma quanti di noi sono in grado di comportarsi come nello scritto?
Io penso che la paura sia anche come un arma che si tramuta in coraggio eroico in certi eventi tragici della nostra vita.
il 21 novembre, 2012 Nembo dice:
A Muzzioli, sappiamo benissimo che sei anche perchè io personalmente seguo con interesse i tuoi commenti sempre precisi e descritti in modo intelligente, non posso sapere chi si è firmato con -Franco37- nik che come dici tu usi in altro blog. le paure come già ho accennato si presentono in innumerevoli forme, le stesse sono elusive ed imprevedibili bloccando a volte psicologicamente la persona. abbiamo difficoltà a gestire ansie e emozioni e subentra la paura specialmente se da piccoli abbiamo avuto insicurezza, situazioni difficili, i ricordi ci portano a volte a manifestarsi anche da adulti, questi problemi vengono superati con l’aiuto di un analista superando così le difficoltà della persona, le paure, le fobie possono essere sconfitte, la mente e l’arma per la migliore difesa addestrando la mente, si vince ogni timore cosi mi hanno insegnato, la paura si può controllare, il coraggio si può imparare e trovarlo tutto questo è la legge della mente, e come giustamente hai detto tu, sei riuscito a togliere quel velo di -paura-
il 21 novembre, 2012 Lorenzo.rm dice:
Come è bello vedere come un argomento possa essere sviscerato nei suoi componenti ed essere oggetto di dialogo fra noi. Dunque, la paura. Come tutti gli stati dell’anima può avere mille sfaccettature. Un po’ tutti noi ne possiamo essere colti e subirla per le più svariate ragioni, come è stato detto. A questo punto si ha voglia o di riferire le nostre esperienze personali o di dare consigli per allontanarla. Io penso che preferiamo soprattutto dare consigli. E va bene anche questo. Dunque, è facile affermare che non dobbiamo aver paura. Mai. Perché la paura è irrazionale, perché bisogna avere fiducia nelle nostre forze, perché bisogna ora e sempre essere ottimisti, ecc. Tuttavia la paura rimane e spesso si trasforma in terrore, ossessione, fobia, come dice Franco. Allora? Per superarla dobbiamo accrescere le nostre difese: è pacifico. Dunque, proviamoci, non dico facciamolo perché non è facile, anche se aiutati da specialisti.
il 21 novembre, 2012 Nembo dice:
Carissima Giovanna ti ringrazio per aver scritto un commento in modo preciso, chiaro, molto esauriente sulla paura,ti devo dire che quello che hai scritto lo condivido perchè è anche il mio pensiero. Evitare la paura che è una delle emozioni più deprimente, forse è anche la più primitiva che l’uomo conosce, la stessa coinvolge mente e corpo cosi velocemente da battere qualsiasi nostro pensiero per possibili azioni che paradossalmente cercando di avere controllo…si perde il controllo, perciò è fondamentale avere la consapevolezza di accettare la propria convinzione senza lasciarsi prendere dal panico attuando una semplice regola…che la paura sfoci nel coraggio, che non è inconscio, ma qualcosa di calcolato e non sempre si manifesta nello stesso modo. Verissimo Giovanna quello che hai scritto che la paura può dilagarsi ad altre persone es. (vedi volo Avana Milano)di ieri, la stessa può essere domata dalla mente. Il panico, il terrore ti porta alla sensazione di paura che poi ti fa subentrare l’ansia che è una spiacevole sensazione accompagnata di un senso di insicurezza, di appressione e stress. la paura è una risposta normale alle situazioni pericolose, la stessa ci fa perdere il controllo e può farci sentire ancora più spaventati la stessa in modo naturale deve e può essere superata, il coraggio dice: Solo tu sai di aver paura, ciò che non ti distrugge ti rende forte.
il 21 novembre, 2012 Nembo dice:
Riccardo dice che la paura di morire non è altro che la voglia di continuare a vivere, un’analisi di pensiero molto bella di vincere la paura di morire. L’anima umana è dotata di emozioni, una di queste è la paura di morire, forse più paura l’abbiamo dal nuovo, ovvero di ciò che ci aspetta dopo la morte, tutto quello che noi non conosciamo…altro aspetto è paura di morire perchè non vogliamo lasciare le cose che ci sono più care a noi famiglia, amici, casa, ecc…forse è anche paura che al di la cammineremo da soli perchè la morte è l’unica esperienza che non conosciamo e non possiamo fare durante la vita terrena. Lasciarsi le paure passate alle spalle è doveroso e condivido, certamente però da non dimenticare le problematiche avute con i lati negativi e positivi che abbiamo avuto dalla vita. Altresì è vero che la paura si può tramutare in un’arma chianmata coraggio.
il 22 novembre, 2012 Nembo dice:
Si vero lorenzo è bello vedere come un argomento venga sviscerato fra di noi anche sotto l’aspetto privato di storie successe a noi. la paura ci rende irrazionali, bisogna capire l’irrazionalità della stessa e quindi non temerla, affrontarla è il metodo più semplice, togliendo così il potere alla paura e riprendere il controllo su di essa. Perchè l’altra faccia della paura è la libertà e il coraggio.
il 22 novembre, 2012 Carlotta dice:
Quando viviamo nella paura, togliamo energia vitale al nostro corpo e alla nostra mente e finiamo inevitabilmente per “dare energia” invece a tutto ciò che maggiormente temiamo…la fiducia in noi stessi viene minata…e il corpo alla fine si ammala.
La malattia è un conflitto tra la personalità e l’anima
ed è il campanello di allarme che ci avvisa che stiamo sbagliando cammino…
IL CORPO GRIDA quello che la bocca TACE
Il raffreddore “cola” quando il corpo non piange
Il dolore di gola “tampona” quando non è possibile comunicare le afflizioni
Lo stomaco “arde” quando le rabbie non riescono ad uscire
Il diabete “invade” quando la solitudine duole
Il corpo “ingrassa” quando l’insoddisfazione stringe
Il mal di testa “deprime” quando i dubbi aumentano
Il cuore “allenta” quando il senso della vita sembra finire
Il petto “stringe” quando l’orgoglio schiavizza
La pressione “sale” quando la paura imprigiona
Le nevrosi “paralizza” quando il bambino interno tiranneggia
La febbre “scalda” quando le difese sfruttano le frontiere dell’immunità.
Le ginocchia “dolgono” quando il tuo orgoglio non si piega
Se sappiamo cogliere il messaggio allora… possiamo darci una meta che ci aiuti a riacquistare la forza e la fiducia.
La fiducia in noi stessi, io credo sia fondamentale ed estremamente importante e noi possiamo alimentarla e sostenerla in tanti modi.
Certo, ognuno di noi è diverso e ci possono essere varie cose che ci rendono più fiduciosi nelle nostre capacità :
può essere il supporto della famiglia, i talenti che ognuno di noi ha, magari senza neppure saperlo, un interesse, un hobby ecc… qualsiasi cosa sia, diventa importante per farci capire cosa ci fa stare bene e fissarci un obbiettivo.
Non sarà che una piccola luce di ciò che ci eravamo prefissati ma, passo dopo passo, ci avvicinerà alla meta e ci permetterà di riconquistare quella fiducia in noi stessi che avevamo perduto…
“L’obbiettivo non è arrivarci, ma provarci…sempre!”
il 23 novembre, 2012 franco muzzioli dice:
Bellissimo l’elenco “effetto-causa” di Carlotta ….e quanto è vero.
Non so se avete notato in uomini di potere..quando sono disautorati …inquisiti…emarginati…incarcerati…dopo poco si ammalano e spesso arrivano alla morte ….Quando sparisce la fiducia in se stessi…quando sparisce l’impalcatura di potere ,di privilegio ,di considerazione che ci si era costruiti …crolla tutto e quindi anche le difese organiche.
Val la pena mettersi traguardi vicini, non troppo ambiziosi, vivere la piccola felicità quotidiana….far lavorare cervello e cuore ……e campare cent’anni.
il 23 novembre, 2012 Carlotta dice:
Hai ragione Franco, è proprio così.
Possiamo però ampliare ancora di più la nostra visione, attenendoci a quanto ci insegna la Medicina Orientale sui flussi di energia che compongono il nostro corpo e che, incrociandosi, creano dei veri e propri centri energetici (Chakra)… e i Punti della’Agopuntura, in corrispondenza dei quali si incrociano le sette linee energetiche che regolano l’equilibrio tra energia e benessere psico-fisico.
Proviamo a vedere cosa succede nella nostra mente e nel nostro corpo, quando invece si verifica un disequilibrio:
PAURA
SINTOMI POSSIBILE CAUSA
Anemia paura di vivere nel mondo materiale
mancanza di forza e dinamismo
scarsa considerazione delle proprie capacità
Angina (gola) convinzione di non essere in grado di far
valere il proprio Io
non volontà di richiedere e accettare
paura di non riuscire
Anoressia confusione-insicurezza-fuga-rinuncia
negazione dell’io-odio e rifiuto di tutto
ciò che si è e di come si è- grande paura
Asma mancanza di spazio ricerca di libertà
incapace di dare amore aggressività
paura di dare
Bulimia grave mancanza di amore per se stessi
grave mancanza di accettazione
necessità di vita, di nutrimento, di amore
paura di una perdita
Dispepsia rabbia, paure esistenziali
Enfisema bisogno di libertà carenza di amore verso se
stessi non accettazione paura di vivere
Gola difficoltà di comunicare per sostenere se(male alla) stessi difficoltà o rifiuto di recepire
paura di esprimersi
Infezioni conflitto non risolto incapacità di decidere
paura
Infiammazioni resistenza alle lezioni della vita
paura
Labirintite mancanza di pace interiore
Laringite introversione problemi con l’autorità
insoddisfazione
Obesità bisogno di protezione paura delle emozioni
Reumatismi rabbia amarezza frustrazione vittimismo
cronici vecchie carenze affettive
Sordità rifiuto isolamento mancanza di comprensione
(………)
POTERE (perdita)
Alcolismo senso di colpa senso di inadeguatezza
Allergie isolamento inflessibilità difesa
Amor Proprio resistenza alle lezioni della vita
(mancanza di)
Ansia insicurezza disapprovazione di se sfiducia
Arteroscelosi resistenza a guardare ed accettare la realtà
giudizio eccessivo isolamento grettezza
Artrite presunta mancanza di amore da parte degli
altri rigidità e mancanza di amore per se
stessi aggressività repressa
Bronchite conflitti rabbie turbamenti familiari e del
proprio ambiente
Cancro distacco dalla globalità della vita
ferite profonde accumulo di odio forte dolore
Circolazione dispiaceri difficoltà a esprimere le emozioni
con positività
Coliche difficoltà di affrontare i problemi
biliari rabbia invidia gelosia orgoglio
Cuore stress e tensioni perdita della gioia
Denti cambiamenti mancanza di pace senso di vuoto
difficoltà nel decidere
Depressione problema che non si vuole responsabilmente
affrontare colpevolizzazione rifiuto delle
proprie responsabilità rifiuto di entrare nel
nuovo
Epilessia vuoto senso di persecuzione e di lotta
rifiuto della vita
Ernie confusione tensioni stress
disco-iatale peso delle responsabilità
Febbre alta collera irritazione
situazioni da calmare
Impotenza paura di perdere il controllo
Lombalgia rigidità senso di inferiorità
paura per futuro e denaro
Milza difficoltà di accettazione insicurezza
Nausea accumulo di impulsi confusione
necessità di liberazione
Otiti conflitto e confusione eccessiva
bisogno di non sentire
Pancreatiti ira frustrazione conflitti
Polmoni problemi con lo spazio e con la capacità di
accogliere la vita depressione disperazione
Pressione stress isolamento rifiuto di affrontare e
alta risolvere i problemi
Pressione mancanza di stabilità debolezza psicologica
bassa mancanza di accettazione
Sciatica rigidità conflitto paura per futuro e denaro
Sclerosi paura di non riuscire a controllare tutto e
Multipla tutti durezza di cuore
Ulcera aggressività rivolta all’interno
duodenale problemi con il potere
(…….)
Che dire?… una riflessione non può che farci bene
“Sette sono le chiavi della grande porta
Essendo otto in una e una in otto”
il 23 novembre, 2012 Nembo dice:
Condivido quello che ha scritto Franco Muzzioli per l’elenco -causa effetto-stilato da Carlotta, l’esposizione dettagliata fatta di varie tipologie inerenti alla “paura” ci fa capire quanto questa forma sia irreversibile per la quale si sviluppa in varie forme leggittime e razionali. Niente nasce dal nulla, il bene, il male, la positività-negatività, la paura si rilevano sempre come causa-effetto per la nostra mente. Come ho già scritto nei miei commenti ritengo che con il coraggio tempera la forza, con la forza ci si impone dgli obiettivi per una vita serena con un adeguato equilibrio. La lettura fornisce alla mente soltanto il materiale per la conoscenza, ma è tutta la nostra riflessione che rende nostro quanto si è letto.
jim Morrison ha scritto: Non arrenderti mai, perchè quando pensi che tutto sia finito, è il momento in cui tutto a inizio.
il 29 novembre, 2012 lieve.ge dice:
Dopo questo trattato sulla paura, non posso che dire che ho paura: Ho paura d’aver paura , (che è anche peggio)..
il 12 maggio, 2013 michele dice:
Ciao! Vorrei solo dire un grazie enorme per le informazioni che avete condiviso in questo blog! Di sicurò diverrò un vostro fa accanito!
michele
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d
La paura può essere una reazione di difesa verso ciò che non si conosce, che ci è ignoto, infatti la sensazione di paura è molto più frequente nei bambini che tuttavia, man mano che ampliano le loro conoscenze, imparano a sorridere di ciò che prima incuteva loro paura perché delle cose che si conoscono non si ha timore alcuno. Abbiamo paura del buio ma se illuminiamo la zona buia la paura passa.
Grazie Nembo per l’argomento interessante e bene articolato; complimenti, come sempre, a Giovanna per la grafica e la scelta musicale.
Caro Fiorenzo Nembo, è un vero trattato sul fenomeno, anche se sintetico. Un’operazione culturale di spessore. Grazie a te e a Giovanna per la veste tipografica e musicale. Siete grandi.
Vero Giuseppe3CA, la paura può servire anche come difesa per quello che non si conosce, vero anche che la paura subentra per di più nei bambini, a tal proposito è importante aiutare il bambino ad affrontare la paura nel modo giusto ovvero insegnare a loro di cosa avere paura es.( attraversare la strada senza guardare) e non della paura tipo dormire da soli, perdere i propri genitori, dei mostri che si vedono in tv, ecc.., bisogna sapere superare i vari parametri della paura senza incorrere in altre difficoltà della problematica.
Un plauso a Giovanna per la sua sempre belle canzoni e musica appropriata all’argomento che stiamo trattando.
Amico Lorenzo, è vero la paura è un fenomeno di confronto molto vasto e di grande spessore, per questo ho voluto dare un’impronta su questo argomento che a mio giudizio è molto importante,anche se sintetico, perchè la paura non deve rimanere argomento tabù ma sviscerare questa problematica che colpisce quasi tutti noi, anche sui media se ne parla molto poco di questo fenomeno. la crescita dell’insicurezza sociale si manifesta in effetti con la paura di un disordine sociale politico es.( vedi ultime manifestazioni di piazza) una delle fonti della paura è la violazione delle regole della comunicazione che provoca una sospensione di fiducia verso il prossimo e della mancanza di controllo sulle circostanze della vita quotidiana, che tuttavia nasconde in molte occasioni comportamenti come lo ” stare sveglio in campana” o l’incertezza tra le scelte della fuga o quella dello scontro, in tutti noi si genera uno stile di profonda insicurezza ovvero senso della paura. i parametri dell paura sono molti e tantissimi…ansia, angoscia per una serie di problemi che non ho accennato eccc…, ci sono poi considerazioni filosofiche e motivazioni pischesociali, elementi posteriori ed elementi a priori. Sono e saranno sempre scelte di vita proprie ma devono essere sempre o comunque ispirate alla positività e alla saggezza.
Il dolore fisico è una necessaria reazione per comunicare a noi stessi che qualcosa nel nostro corpo non funziona…e quindi ci da la possibilità di correre ai ripari. La stessa cosa è per la paura….sempre che essa non diventi patologica…ed ecco che si scatenano le “crisi di panico”.
Anche queste però denunciano uno stato di sofferenza psichica che deve essere rimosso.
Ma spesso diventano terrore, timore, ansia, timidezza e appunto panico ….e divetano “fobos” (fobie) e si staccano da semplici pulsioni di difesa per diventare mali dell’anima.
Franco37, ha fatto un’analisi sulla sofferenza fisica e psichica che spesso diventono -fobie- ovvero mali dell’anima. La Fallaci dice su uno dei suoi libri, che per i mali dell’anima non ci sono esperti che ti possono guarire, in parte condivido ma aggiungo anche che è un compito difficile, sarà dura, ma si può uscirne con il dovuto incoraggiamento e con la fede della speranza che ti porta a una serenità interiore scongiurando forse le paure che si avevano dovute ad es. ad una fiducia tradita, a una delusione, a una sconfitta, questi mali derivano sempre da una speranza svanita, ovvero da una paura di continuare la vita in un fallimento. Condivido su quanto hai scritto sul dolore fisico, tutti noi vorremmo evitare il più possibile la sofferenza fisica o psichica che sia sperando che passi subito, la stessa ci segnala che qualcosa in noi non va o comunque è in corso, spesso però il dolore deriva dal fatto che la nostra vita va in una direzione che non ci realizza, perchè subentra la paura che ci fa agire in modo contrario al nostro agire.
Non capisco come sia uscito questo franco37 …che è la nik che uso soltanto in “giornalettismo” !!! Avete capito comunque chi sono.
Vorrei poi testimoniare che attorno ai quarant’anni ho sofferto di crisi d’ansia…crisi di panico ed ho fatta l’esperienza della psicoanalisi.
Tante volte le “paure” che ci portiamo dentro (i mali dell’anima), vengono dalla prima infazia…paura d’essere abbandonati….problemi edipici inconsci (gelosia del padre).Sono uno di quei figli della guerra che ha vissuto per cinque anni con la madre…ignorando ,o quasi,che esistesse un padre.Quando è ritornato dalla prigionia in Germania si è giustamente ripreso il posto accanto a mia madre . Ho perso una “esclusività” che non mi competeva. Anche questo…a distanza di tanti anni mi ha creato problemi. Con l’aiuto di un analista …ho tolto il velo ad una paura , in fondo non reale…e tutto è rientrato nella “normalità”.
Forse non è accettabile da tutti il concetto che non si deve aver paura di ciò che non si conosce o non si vede, soprattutto senza una causa precisa.
La paura esercita un effetto deprimente e nocivo sul nostro corpo. Toglie vitalità, rende irregolare la respirazione e rende incapaci di affrontare qualsiasi compito seriamente. Inoltre, limita le funzioni della ragione e dei pensieri, che dovrebbero seguire il loro corso abituale.
La paura, quindi, è sempre da evitare, non serve a nulla, anzi, è solo dannosa.
E’ noto che alcune persone hanno paura del buio (soprattutto nell’età infantile), di alcuni animali, di una malattia, di parlare in pubblico, dell’amore ecc.
Conosco persone che hanno il terrore delle iniezioni, che evitano accuratamente.
Aprire la porta di una stanza buia può provocare brividi di terrore in persone afflitte da questo problema.
Tutte queste sensazioni di panico possono essere dominate dalla mente. La ragione, se solo l’ascoltassimo per un momento, ci suggerirebbe che non c’è alcun motivo plausibile di aver paura e che dovremmo vergognatci di noi stessi.
La paura mentale e cosciente è quella che più ci tormenta e che è necessario imparare a curare.
Oggi, il livello di conoscenza generale è abbastanza avanzato per assicurarci che ogni cosa è naturale e che il soprannaturale non esiste.
Dobbiamo, pertanto, costringere la nostra mente a riflettere e, attraverso l’esercizio della ragione e della volontà, a non temere e a non essere terrorizzati dalle emozioni che ci si presentano.
La paura ha anche il potere particolare di trasmettersi, a macchia d’olio.
La paura riesce quasi a fermare i battiti cardiaci e paralizzare il sistema nervoso. Essa causa, inoltre, stanchezza e affaticamento.
Un modo naturale e normale per superare la paura è quello di aprire la propria mente alla fiducia più naturale e spontanea.
Le nostre forze fisiche dovrebbero combinarsi con la fiducia e la salute. Allontaniamo la paura, una volta per tutte. Il mezzo è il ragionamento e un grande sforzo di volontà. Opporsi decisamente a questo aspetto, facendo ricorso alla fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, sarà un aiuto fondamentale nella vittoria contro questo orribile mostro.
Ma vuoi vedere che, niente, niente, la nostra amica Giovanna ha frequentato un corso di specializzazione in psicoanalisi per la cura delle paure? Giò, veniamo da te per curare le nostre paure, la disamina delle casistiche e relative cure è completa. Meriti il riconoscimento quale collaboratrice preziosa e indispensabile del nostro amato Bosco.
Grazie Pino delle tue considerazioni: in realtà è un argomento che mi è stato sempre a cuore. Ho trascorso diversi anni in Collegio, molto tempo fa! e ti assicuro che i metodi di punizione erano studiati con cura, prolungati e perfidi che, secondo me, hanno lasciato marchi idelebili in alcune mie compagne.
Ne ricordo uno in particolare che veniva, sistematicamente,
applicato ad una ragazzina di 11 anni: consisteva nel rinchiuderla in una stanzetta – in realtà ripostiglio per scarpe e biancheria sporca, assolutamente al buio, senza finestre. La bambina in questione, ovviamente, aveva il terrore del buio e soffriva anche di claustrofobia. La causa di tali punzioni consisteva nel fatto che non voleva mangiare la verdura – in realtà immangiabile – e lei non riusciva assolutamente a deglutirla!
A seguito di questi trattamenti, la bambina veniva colta spesso da svenimenti e crisi varie. Poiché prendevo spesso le sue difese, qualche volta il regalino veniva riservato anche a me: per fortuna, però, non soffrivo di paure ecc.
Ecco la ragione per la quale, nel tempo, mi sono sempre interessata di quest’argomento e di tutte le varie ripercussioni che si verificano.
Giò, mi ricordi un episodio analogo che ho vissuto anch’io quando ero all’asilo… ma io non avevo paura e mi chiedevo per quale scopo ero stato rinchiuso in uno stanzino buio. Restai seduto in un sedia aspettando che venissero a riaprire la porta: ci sarebbero tutti gli elementi per intessere un raccontino per il Bosco. Ahahah non è escluso che possa farlo. Grazie per avermi stimolato la memoria.
Prendiamo per esempio la paura di morire, non è altro che la voglia di continuare a vivere, e allora perchè avere paura quando si ha voglia di vivere? Se viviamo la nostra vita come vogliamo, avremo vinto la morte, perchè quando arriverà noi saremo pronti ad affrontarla e non ci dispiacerà lasciare questa terra.
La paura ci aiuta all’inizio quando siamo troppo teneri per decidere da soli, ma crescendo non ne abbiamo più bisogno, ed è quindi giusto perdere questa inibizione per far posto al ragionamento.
Chi non riesce a lasciarsi alle spalle tutte le paure non può definirsi ancora cresciuto del tutto.
Dovrà ancora far affidamento su qualcosa che non è reale, e quindi potrebbe sbagliare le sue scelte e tutto quello che ne comporta.
A voi la scelta: vivere facendo scelte che non sono le vostre, oppure prendere in mano le redini della propria vita è condurla dove meglio crediamo.
Che belle parole ma quanti di noi sono in grado di comportarsi come nello scritto?
Io penso che la paura sia anche come un arma che si tramuta in coraggio eroico in certi eventi tragici della nostra vita.
A Muzzioli, sappiamo benissimo che sei anche perchè io personalmente seguo con interesse i tuoi commenti sempre precisi e descritti in modo intelligente, non posso sapere chi si è firmato con -Franco37- nik che come dici tu usi in altro blog. le paure come già ho accennato si presentono in innumerevoli forme, le stesse sono elusive ed imprevedibili bloccando a volte psicologicamente la persona. abbiamo difficoltà a gestire ansie e emozioni e subentra la paura specialmente se da piccoli abbiamo avuto insicurezza, situazioni difficili, i ricordi ci portano a volte a manifestarsi anche da adulti, questi problemi vengono superati con l’aiuto di un analista superando così le difficoltà della persona, le paure, le fobie possono essere sconfitte, la mente e l’arma per la migliore difesa addestrando la mente, si vince ogni timore cosi mi hanno insegnato, la paura si può controllare, il coraggio si può imparare e trovarlo tutto questo è la legge della mente, e come giustamente hai detto tu, sei riuscito a togliere quel velo di -paura-
Come è bello vedere come un argomento possa essere sviscerato nei suoi componenti ed essere oggetto di dialogo fra noi. Dunque, la paura. Come tutti gli stati dell’anima può avere mille sfaccettature. Un po’ tutti noi ne possiamo essere colti e subirla per le più svariate ragioni, come è stato detto. A questo punto si ha voglia o di riferire le nostre esperienze personali o di dare consigli per allontanarla. Io penso che preferiamo soprattutto dare consigli. E va bene anche questo. Dunque, è facile affermare che non dobbiamo aver paura. Mai. Perché la paura è irrazionale, perché bisogna avere fiducia nelle nostre forze, perché bisogna ora e sempre essere ottimisti, ecc. Tuttavia la paura rimane e spesso si trasforma in terrore, ossessione, fobia, come dice Franco. Allora? Per superarla dobbiamo accrescere le nostre difese: è pacifico. Dunque, proviamoci, non dico facciamolo perché non è facile, anche se aiutati da specialisti.
Carissima Giovanna ti ringrazio per aver scritto un commento in modo preciso, chiaro, molto esauriente sulla paura,ti devo dire che quello che hai scritto lo condivido perchè è anche il mio pensiero. Evitare la paura che è una delle emozioni più deprimente, forse è anche la più primitiva che l’uomo conosce, la stessa coinvolge mente e corpo cosi velocemente da battere qualsiasi nostro pensiero per possibili azioni che paradossalmente cercando di avere controllo…si perde il controllo, perciò è fondamentale avere la consapevolezza di accettare la propria convinzione senza lasciarsi prendere dal panico attuando una semplice regola…che la paura sfoci nel coraggio, che non è inconscio, ma qualcosa di calcolato e non sempre si manifesta nello stesso modo. Verissimo Giovanna quello che hai scritto che la paura può dilagarsi ad altre persone es. (vedi volo Avana Milano)di ieri, la stessa può essere domata dalla mente. Il panico, il terrore ti porta alla sensazione di paura che poi ti fa subentrare l’ansia che è una spiacevole sensazione accompagnata di un senso di insicurezza, di appressione e stress. la paura è una risposta normale alle situazioni pericolose, la stessa ci fa perdere il controllo e può farci sentire ancora più spaventati la stessa in modo naturale deve e può essere superata, il coraggio dice: Solo tu sai di aver paura, ciò che non ti distrugge ti rende forte.
Riccardo dice che la paura di morire non è altro che la voglia di continuare a vivere, un’analisi di pensiero molto bella di vincere la paura di morire. L’anima umana è dotata di emozioni, una di queste è la paura di morire, forse più paura l’abbiamo dal nuovo, ovvero di ciò che ci aspetta dopo la morte, tutto quello che noi non conosciamo…altro aspetto è paura di morire perchè non vogliamo lasciare le cose che ci sono più care a noi famiglia, amici, casa, ecc…forse è anche paura che al di la cammineremo da soli perchè la morte è l’unica esperienza che non conosciamo e non possiamo fare durante la vita terrena. Lasciarsi le paure passate alle spalle è doveroso e condivido, certamente però da non dimenticare le problematiche avute con i lati negativi e positivi che abbiamo avuto dalla vita. Altresì è vero che la paura si può tramutare in un’arma chianmata coraggio.
Si vero lorenzo è bello vedere come un argomento venga sviscerato fra di noi anche sotto l’aspetto privato di storie successe a noi. la paura ci rende irrazionali, bisogna capire l’irrazionalità della stessa e quindi non temerla, affrontarla è il metodo più semplice, togliendo così il potere alla paura e riprendere il controllo su di essa. Perchè l’altra faccia della paura è la libertà e il coraggio.
Quando viviamo nella paura, togliamo energia vitale al nostro corpo e alla nostra mente e finiamo inevitabilmente per “dare energia” invece a tutto ciò che maggiormente temiamo…la fiducia in noi stessi viene minata…e il corpo alla fine si ammala.
La malattia è un conflitto tra la personalità e l’anima
ed è il campanello di allarme che ci avvisa che stiamo sbagliando cammino…
IL CORPO GRIDA quello che la bocca TACE
Il raffreddore “cola” quando il corpo non piange
Il dolore di gola “tampona” quando non è possibile comunicare le afflizioni
Lo stomaco “arde” quando le rabbie non riescono ad uscire
Il diabete “invade” quando la solitudine duole
Il corpo “ingrassa” quando l’insoddisfazione stringe
Il mal di testa “deprime” quando i dubbi aumentano
Il cuore “allenta” quando il senso della vita sembra finire
Il petto “stringe” quando l’orgoglio schiavizza
La pressione “sale” quando la paura imprigiona
Le nevrosi “paralizza” quando il bambino interno tiranneggia
La febbre “scalda” quando le difese sfruttano le frontiere dell’immunità.
Le ginocchia “dolgono” quando il tuo orgoglio non si piega
Se sappiamo cogliere il messaggio allora… possiamo darci una meta che ci aiuti a riacquistare la forza e la fiducia.
La fiducia in noi stessi, io credo sia fondamentale ed estremamente importante e noi possiamo alimentarla e sostenerla in tanti modi.
Certo, ognuno di noi è diverso e ci possono essere varie cose che ci rendono più fiduciosi nelle nostre capacità :
può essere il supporto della famiglia, i talenti che ognuno di noi ha, magari senza neppure saperlo, un interesse, un hobby ecc… qualsiasi cosa sia, diventa importante per farci capire cosa ci fa stare bene e fissarci un obbiettivo.
Non sarà che una piccola luce di ciò che ci eravamo prefissati ma, passo dopo passo, ci avvicinerà alla meta e ci permetterà di riconquistare quella fiducia in noi stessi che avevamo perduto…
“L’obbiettivo non è arrivarci, ma provarci…sempre!”
Bellissimo l’elenco “effetto-causa” di Carlotta ….e quanto è vero.
Non so se avete notato in uomini di potere..quando sono disautorati …inquisiti…emarginati…incarcerati…dopo poco si ammalano e spesso arrivano alla morte ….Quando sparisce la fiducia in se stessi…quando sparisce l’impalcatura di potere ,di privilegio ,di considerazione che ci si era costruiti …crolla tutto e quindi anche le difese organiche.
Val la pena mettersi traguardi vicini, non troppo ambiziosi, vivere la piccola felicità quotidiana….far lavorare cervello e cuore ……e campare cent’anni.
Hai ragione Franco, è proprio così.
Possiamo però ampliare ancora di più la nostra visione, attenendoci a quanto ci insegna la Medicina Orientale sui flussi di energia che compongono il nostro corpo e che, incrociandosi, creano dei veri e propri centri energetici (Chakra)… e i Punti della’Agopuntura, in corrispondenza dei quali si incrociano le sette linee energetiche che regolano l’equilibrio tra energia e benessere psico-fisico.
Proviamo a vedere cosa succede nella nostra mente e nel nostro corpo, quando invece si verifica un disequilibrio:
PAURA
SINTOMI POSSIBILE CAUSA
Anemia paura di vivere nel mondo materiale
mancanza di forza e dinamismo
scarsa considerazione delle proprie capacità
Angina (gola) convinzione di non essere in grado di far
valere il proprio Io
non volontà di richiedere e accettare
paura di non riuscire
Anoressia confusione-insicurezza-fuga-rinuncia
negazione dell’io-odio e rifiuto di tutto
ciò che si è e di come si è- grande paura
Asma mancanza di spazio ricerca di libertà
incapace di dare amore aggressività
paura di dare
Bulimia grave mancanza di amore per se stessi
grave mancanza di accettazione
necessità di vita, di nutrimento, di amore
paura di una perdita
Dispepsia rabbia, paure esistenziali
Enfisema bisogno di libertà carenza di amore verso se
stessi non accettazione paura di vivere
Gola difficoltà di comunicare per sostenere se(male alla) stessi difficoltà o rifiuto di recepire
paura di esprimersi
Infezioni conflitto non risolto incapacità di decidere
paura
Infiammazioni resistenza alle lezioni della vita
paura
Labirintite mancanza di pace interiore
Laringite introversione problemi con l’autorità
insoddisfazione
Obesità bisogno di protezione paura delle emozioni
Reumatismi rabbia amarezza frustrazione vittimismo
cronici vecchie carenze affettive
Sordità rifiuto isolamento mancanza di comprensione
(………)
POTERE (perdita)
Alcolismo senso di colpa senso di inadeguatezza
Allergie isolamento inflessibilità difesa
Amor Proprio resistenza alle lezioni della vita
(mancanza di)
Ansia insicurezza disapprovazione di se sfiducia
Arteroscelosi resistenza a guardare ed accettare la realtà
giudizio eccessivo isolamento grettezza
Artrite presunta mancanza di amore da parte degli
altri rigidità e mancanza di amore per se
stessi aggressività repressa
Bronchite conflitti rabbie turbamenti familiari e del
proprio ambiente
Cancro distacco dalla globalità della vita
ferite profonde accumulo di odio forte dolore
Circolazione dispiaceri difficoltà a esprimere le emozioni
con positività
Coliche difficoltà di affrontare i problemi
biliari rabbia invidia gelosia orgoglio
Cuore stress e tensioni perdita della gioia
Denti cambiamenti mancanza di pace senso di vuoto
difficoltà nel decidere
Depressione problema che non si vuole responsabilmente
affrontare colpevolizzazione rifiuto delle
proprie responsabilità rifiuto di entrare nel
nuovo
Epilessia vuoto senso di persecuzione e di lotta
rifiuto della vita
Ernie confusione tensioni stress
disco-iatale peso delle responsabilità
Febbre alta collera irritazione
situazioni da calmare
Impotenza paura di perdere il controllo
Lombalgia rigidità senso di inferiorità
paura per futuro e denaro
Milza difficoltà di accettazione insicurezza
Nausea accumulo di impulsi confusione
necessità di liberazione
Otiti conflitto e confusione eccessiva
bisogno di non sentire
Pancreatiti ira frustrazione conflitti
Polmoni problemi con lo spazio e con la capacità di
accogliere la vita depressione disperazione
Pressione stress isolamento rifiuto di affrontare e
alta risolvere i problemi
Pressione mancanza di stabilità debolezza psicologica
bassa mancanza di accettazione
Sciatica rigidità conflitto paura per futuro e denaro
Sclerosi paura di non riuscire a controllare tutto e
Multipla tutti durezza di cuore
Ulcera aggressività rivolta all’interno
duodenale problemi con il potere
(…….)
Che dire?… una riflessione non può che farci bene
“Sette sono le chiavi della grande porta
Essendo otto in una e una in otto”
Condivido quello che ha scritto Franco Muzzioli per l’elenco -causa effetto-stilato da Carlotta, l’esposizione dettagliata fatta di varie tipologie inerenti alla “paura” ci fa capire quanto questa forma sia irreversibile per la quale si sviluppa in varie forme leggittime e razionali. Niente nasce dal nulla, il bene, il male, la positività-negatività, la paura si rilevano sempre come causa-effetto per la nostra mente. Come ho già scritto nei miei commenti ritengo che con il coraggio tempera la forza, con la forza ci si impone dgli obiettivi per una vita serena con un adeguato equilibrio. La lettura fornisce alla mente soltanto il materiale per la conoscenza, ma è tutta la nostra riflessione che rende nostro quanto si è letto.
jim Morrison ha scritto: Non arrenderti mai, perchè quando pensi che tutto sia finito, è il momento in cui tutto a inizio.
Dopo questo trattato sulla paura, non posso che dire che ho paura: Ho paura d’aver paura , (che è anche peggio)..
Ciao! Vorrei solo dire un grazie enorme per le informazioni che avete condiviso in questo blog! Di sicurò diverrò un vostro fa accanito!
michele