ARTE – Gustav Klimt
Scritto da giovanna3rm il 24 Novembre 2012 | 20 commenti- commenta anche tu!
Anche questa settimana non apparirà l'abituale articolo domenicale del nostro amico e redattore Giuseppe, a causa di impegni precedenti. Pensiamo di fare cosa gradita ai nostri lettori, presentando il grande pittore austriaco Gustav Klimt.
Gustav Klimt , pittore austriaco, nacque a Vienna nel 1862 da un orafo - incisore e compì i suoi studi presso la Scuola di arti e mestieri nella stessa città. Nel 1879 partecipò con il fratello Ernst a lavori di decorazione, che lo resero noto e gli fecero ottenere i primi riconoscimenti. Klimt nei suoi primi lavori mostrò una precisione di disegno e di esecuzione assolutamente straordinari ponendosi però in un filone di eclettismo storicistico tipico di una certa cultura del secolo scorso, in cui gli elementi della tradizione, in particolare rinascimentale, vengono ampiamente rivisitati e riutilizzati.
Nuda veritas
Nel 1897 fu tra i fondatori della secessione viennese, e ne divenne l’emblema. La “Secessione viennese” fu un vasto movimento culturale ed artistico. Consistette nella creazione di un’associazione di 19 artisti, tra cui pittori e architetti, che si staccarono dall’Accademia di Belle Arti per formare un gruppo autonomo, dotato di una propria indipendenza e anche di una propria sede : il Palazzo della Secessione Viennese. La Vienna in cui questi artisti si trovarono ad operare era in quel momento una delle capitali europee più raffinate e colte. La presenza di musicisti quali Mahler e Schönberg, di intellettuali quali Freud e Wittgenstein, di scrittori quali Musil, rendevano la capitale austriaca una delle città più affascinanti d’Europa. Il suddetto movimento viennese fu tuttavia l’apoteosi di un mondo che stava per scomparire, consapevole della sua prossima fine. Cosa che avvenne effettivamente con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, che decretò la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico.
L'Albero della vita
Il gusto decorativo, le affascinanti e sinuose raffigurazioni femminili sfumate in un raffinato astrattismo e gli elementi simbolici delle sue opere fecero di Klimt l'artista più rappresentativo dell'Art Nouveau. Tra le sue opere più note vogliamo indicare: Testa di ragazza, Le tre età, L'albero della vita, L'attesa, Il bacio, La morte e la vita, Giuditta con la testa di Oloferne, i ritratti di Fritza Riedler, Adele Bloch-Bauer e la Locanda sull'Attersee.
Il Bacio
Col tempo il disegno di Klimt mutò considerevolmente. Il Nudo disteso verso destra, del 1912, è un disegno a matita blu e rossa con una forte carica erotica, mostra un linearismo essenziale, che fu il risultato del cambiamento. Dal 1884 in poi, in ogni elemento decorativo creato da Gustav Klimt sarà presente la cornice, ripresa dall’ambiente artistico di William Morris.
Adamo ed Eva -- (La metà nascosta)
Negli anni a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, l’arte di Gustav Klimt cambiò: i suoi dipinti mostravano un preziosismo quasi gotico, un disegno rigoroso ed armonico, un uso del colore teso a sottolineare effetti di trasparenze, un gusto per la decorazione, indirizzato verso la bidimensionalità, pur mantenendo effetti volumetrici.
Giuditta con la testa di Oloferne
In Giuditta I, del 1901, il soggetto biblico apparve decisamente subalterno al corpo seminudo, appena coperto da un velo violaceo con ornamenti dorati, ed fu un inno alla bellezza femminile e al potere incantatore del suo sguardo. Non c’era linea di contorno: il corpo di Giuditta, come il suo abito velato, sfumava dolcemente e quasi si confondeva con lo sfondo. Il dipinto fu reso ancor più prezioso dall’utilizzo del fondo in oro, ripreso dalle tavole gotiche. Esso segnò l'inizio del cosiddetto "Periodo Aureo" di Klimt. Il dominio dell'oro, che distinse le tele di questo periodo, derivò da un bisogno di trasfigurazione, dal desiderio di sublimare la realtà. Una delle opere chiave di Klimt, soprattutto per il superamento delle angosce legate alla figura femminile, fu Il bacio. Nel dipinto è stato descritto l’abbandono e la dedizione della donna verso il proprio uomo e le due figure apparvero fondersi in un abbraccio. L'insistenza con cui Klimt perfezionò lo splendore dei suoi ritratti annullò ogni intento introspettivo, come in Adamo ed Eva. La dominante dell'oro ereditata dall'arte bizantina del mosaico – che Klimt studiò in modo particolare nel corso dei suoi soggiorni a Ravenna - veniva privata del valore di trascendenza religiosa. Nella sua arte essa rispondeva ad esigenze di preziosismo estetico ed assunse al contempo una forte carica erotica, come in Danae.
Danae
In questi anni, Klimt cominciò ad utilizzare l’oro in foglia, per poi, nel 1908 con l’Attesa passare ad un fondo che pare pulviscolo dorato su una distesa verdastra, che rendeva la sensazione di una superficie a mosaico molto più dell’oro in foglia. Seguì un periodo di crisi esistenziale ed artistica dal quale Klimt uscì dopo qualche anno. Il suo stile conobbe una nuova fase, la cosiddetta "terza fase" klimtiana, rigenerato dall’incontro con i colori dei Fauves e di Matisse, con la poetica aggressiva e veemente di Van Gogh e con Toulouse-Lautrec. Scomparvero gli ori e le eleganti linee art nouveau, divenne protagonista il colore acceso e vivace. Le minuzie decorative lineari furono sostituite con getti di colore arditamente accostati, con un’inesauribile ricchezza cromatica. La Culla, del 1918 (rimasto incompiuto), fu la dimostrazione di tale cambiamento.
Questa fase venne di certo influenzata dalla pittura espressionista che già da qualche anno si era manifestata in area tedesca. E Klimt la conobbe, soprattutto, attraverso l’attività di due artisti viennesi, già suoi allievi: Egon Schiele e Oscar Kokoschka.





Grande pittore, nelle sue opere si oppose sempre alle idee conservatrici, superando barriere e divieti, realizzando dipinti erotici e simbolici che rappresentarono sogni, passioni, speranze. Lo stesso veniva in Italia (Ravenna)per approfondire la tecnica per decorare il mosaico. Molte mostre anche di recente sono state fatte in memoria di questo grande maestro della pittura.
Mi fa molto piacere, Renzo, sapere che conosci così bene Klimt: infatti, fu un artista innovatore ed eclettico.
L’arte di Klimt non fu tutta o soltanto espressione di un mondo interiore, morbosamente angosciato, come appare in molte sue opere: egli fu capace di rendere anche l’ultima magica poesia di un bel paesaggio o la forza interiore che emana dai visi di alcuni ritratti femminili.
Stupendo, Giovanna. Tutto.
Non vado pazzo per l’art nouveau …ma questo eclettico austriaco mi fa impazzire…i suoi nudi i suoi cromatismi neobizantini …bellissimi. Mi ricordo una mostra al Santa Giulia di Brescia …stupenda.
Brave!
Io non ho una preparazione ma mi piace andare per mostre e proprio la prima mostra che ho visto alla VILLA OLMO DI COMO era dedicata a Gustav Klimt , devo dire che inizialmente non capivo molto questi accostamenti essendo io un po’ tradizionale e senza preparazione ma chi ci accompagnava in questo percorso e ci spiegava l’evoluzione artistico-culturale e le scelte anche personali fatte da klimt mi ha permesso di capire e guardare con altri occhi i quadri…..una pittura che raccoglieva inizialmente riconoscimenti dall’imperatore Francesco Giuseppe ma in seguito proprio perhè si evolveva veniva spesso denigrata dalla critica viennese del tempo, malgrado raccogliesse riconoscimenti anche autorevoli in tutta Europa , uomo particolare, amava le donne, e ne subiva il fascino semza però legarsi mai definitivamente, solo una donna, pur essendo consapevole dei suoi tradimenti gli rimase vicino fino alla sua morte in un’età ancora giovane , questo è quello che io ho appreso in una visita guidata da una professoressa di storia dell’arte ……
Sempre fantastica Giovanna! Con queste tue presentazioni periodiche sai trasformare, di volta in volta, il Bosco in un Museo d’Arte pittorica, in un compèndio di storia dell’arte, in un sommario culturale. Cosa possiamo chiedere di più? Niente! Possiamo solo ringraziarti, esprimere i nostri complimenti e dirti: “Brava, continua così.”
Enrica, che bella descrizione che hai fatto della mostra di Klimt alla Villa Olmo di Como, complimenti! Infatti, l’artista ha avuto momenti difficili e controversi, ma in seguito fu molto apprezzato.
Benvenuta in Bosco, Enrica, continuab a seguirci.
Franco, è proprio l’eclettismo di Klimt che affascina, i suoi nudi, i simbolismi e le sue figure dorate. Grazie per il tuo commento.
Non trovando nulla da aggiungere ai vari commenti di chi mi ha preceduto che nelle librerie è in vendita un libro autore Tobias Natter, dove sono elencate 230 opere 54 delle quali paesaggi, e dipinti d’oro che si sono ispirati ai mosaici di Ravenna.
Questo autore dopo aver studiato storia dell’arte presso le università di Innsbuck, e Monaco di Baviera, dallo scorso anno è diventato direttore del Leopold Museum di Vienna.
Libro che ha stimolato in me una grande voglia di andare a Vienna, per scoprire di più su Klimt, perche leggendo il libro mi sono accorto di conoscere solo in minima parte la produzione del grande pittore.
La lettura e la visione delle opere pubblicate, non mi basta più perche non solo le più conosciute e riprodotte sul web, sono bellissimi e semplicemente ingenui nudi, i suoi paesaggi, e alcuni ritratti creati nei vari momenti della sua vita, riescono ha catturare sempre più la mia sete di conoscenza verso l’artista.
Il mio commento:
Sempre fantastica Giovanna! Con queste tue presentazioni periodiche sai trasformare, di volta in volta, il Bosco in un Museo d’Arte pittorica, in un compèndio di storia dell’arte, in un sommario culturale. Cosa possiamo chiedere di più? Niente! Possiamo solo ringraziarti, esprimere i nostri complimenti e dirti: “Brava, continua così.”
CARA Giovanna,come promesso ti lascio il mio commento,mi complimento x il tuo pezzo ,preciso e fatto con cura.Solo che come ti ho detto a me Klimt nn piace ,lo trovo manierato ,nnn sono preparata ,vado x istinto nn mi da le emozioni che provo davanti a un Monet a un Corot.Ho avuto la fortuna di vedere mostre di impressionisti a Milano ,Monza ,Lugano sono uscita emozionata,quella di villa Olmo a Como nn mi ha detto molto ,mi ha lasciata indifferente.
Signor Riccardo, IO sono stata 5 giorni a Vienna , e sono stati 5 giorni intensi solo x poter vedere questa città che ha così tanto da farti vedere nn per nulla era la capitale di un impero , se vorrai anche visitare e approfondire il tutto dovrai prenderti un bel po di giorni , Vienna è imperiale da quel senso di classe che io nn ho trovato in altre città, che ho, se pur poco visitato, merita Sig Riccardo…. visitare Vienna e approfondire il viaggio di klimt un augurio affinchè possa realizzare a pieno tutto il percorso turistico e artistico ——
Giovanna quanto è stimolante questa tua pagina dedicata all’arte! Hai scelto Klimt, un artista particolarmente interessante che ha saputo rielaborare in modo originale, personalissimo l’arte bizantina, centralizzando la decorazione. Mi piacciono tutte le fasi pittoriche di questo artista, perchè richiamano l’eleganza e l’armonia anche nelle allusioni marcate all’erotismo. Non ho visto mai una mostra dedicata a lui: la carellata di oggi mi fa venire voglia di attivarmi per vederlo dal “vivo”. Grazie!
Il caro amico Giuseppe di Cagliari è molto seccato perché non è riuscito a inserire un commento a questo servizio: non viene accettato e non si capisce il perché. Me lo ha mandato via mail e lo riproduco qui di seguito: speriamo che passi!
“Sempre fantastica Giovanna! Con queste tue presentazioni periodiche sai trasformare, di volta in volta, il Bosco in un Museo d’Arte pittorica, in un compèndio di storia dell’arte, in un sommario culturale. Cosa possiamo chiedere di più? Niente! Possiamo solo ringraziarti, esprimere i nostri complimenti e dirti: “Brava, continua così.”
Vediamo cosa accade….
Hai visto Pino che ci siamo riusciti…..bypassando Eldy!
Ti ringrazio molto per il tuo apprezzamento. Ho già detto altre volte che per me è un grande piacere parlare di pittori che ho studiato, durante alcuni corsi di storia dell’arte, qualche tempo fa e, ricorrendo ai miei numerosi appunti, cerco di riscostruire la loro vita artistica. Non ho ancora esaurito l’elenco dei pittori, di cui ho approfondito la conoscenza: vuol dire che vi intratterrò ancora su altri artisti di grande talento. Non vogliatemene!
Cara Silvana, anche a me piace questo artista, molto particolare, infatti. I suoi simbolismi erotici sono molto armoniosi e affascinanti. Sembra abbia avuto tempi duri, all’inizio della sua carriera, poiché era assai fuori dagli schemi del tempo, quindi era comprensibile che non l’accettassero facilmente.
Ma ha avuto la sua rivincita!
Ciao e un abbraccio.
Cara Sandra,capisco molto bene le tue perplessità nei confronti di questo pittore: infatti se un artista non suscita emozioni, vuol dire che sicuramente non lo prediligiamo. Penso, tuttavia, che sia sempre un arricchimento nel conoscere il percorso pittorico di un artista,anche se non si tratta del nostro preferito.
Ti ringrazio, comunque, Sandra per il tuo commento.
Grazie anche a te, Riccardo, del tuo commento, molto bello, con contenuto importanti. Infatti, Klimt, passò un certo tempo a Ravenna, proprio per studiare i mosaici e l’arte bizantina, che ha poi ispirato molti suoi quadri e le sapienti decorazioni.
Un caro saluto.
Adoro il bizzarro… bizantino Klimt.
Grazie Giò per questa bella carrellata sulla sua vita e le sue sue opere… è sempre un piacere leggerti.
Bell’articolo Giò , grazie!!
Klimt, è molto stimolante, e vedere le sue opere a Vienna è stata una magia.