La Domenica del Bosco
Scritto da Giuseppe il 9 Dicembre 2012 | 31 commenti- commenta anche tu!
Era stata una giornata faticosa ma alla fine ne era valsa la pena. Enrica, la nostra amica, era solita partecipare a queste gite di fine settimana organizzate dall’Associazione alla quale era iscritta ormai da anni con altre sue amiche. Serviva per spezzare la monotonia di una settimana di lavoro ma anche per socializzare e visitare nuovi posti interessanti dal punto di vista culturale, oltre che turistico. Curiosa per natura e dotata di grande spirito si osservazione Enrica annotava tutto con la mente ma, a fine giornata o al massimo il giorno dopo, era solita mettersi davanti al PC e trascrivere le sue impressioni come una sorta di diario, rivivendo le emozioni vissute. Ecco come ce la racconta la brava Enrica, sollecitando di esprimere il nostro giudizio. Personalmente le ho già espresso i miei complimenti, ora tocca a voi.
Grazie per la partecipazione.
Ore 6 con le mie amiche partivo da Varese per una gita organizzata a Bassano del Grappa, e, data l'ora mattutina, sul pullman parecchie persone si misero a dormire, altre leggevano il giornale fresco di stampa. Io che avevo conosciuto già in altre analoghe occasioni Cristina, l'accompagnatrice/guida, commentavo con lei a bassa voce sulla destinazione e il programma della giornata.
Bassano - Ponte Vecchio - Ponte degli Alpini
Da persona preparata qual è Cristina mi diceva che la nostra meta era Bassano del Grappa con visita allo storico ponte sul Brenta ma che a suo parere Marostica avrebbe meritato una visita, anche se non contemplata dal programma per cui, chiedendo alle oltre 50 persone presenti sul pullman, riuscì a realizzare il suo intento con piena soddisfazione di tutti.
Bassano - Torre
Non so se siano state le spiegazioni che ci dava durante il viaggio, non so se la storia di questa piazza mi avesse colpito ma, appena arrivati l'ho trovata subito molto bella. L'aspetto attuale, è quello di una città murata che dal castello superiore posto sulla cima
Marostica - Mura e Castello Superiore
del monte Pausolino, abbraccia con mura di cinta merlate la pianura sottostante fino a congiungersi col castello inferiore che si affaccia sulla piazza degli scacchi. Qui si sviluppa il centro storico della cittadina.
Castello Inferiore e Piazza degli Scacchi
La storia racconta che nel 1454, quando Marostica era una fedele della Serenissima Repubblica Veneta, due nobili cavalieri, Rinaldo D'Angarano e Vieri di Vallonara, entrambi innamorati della stessa dama... Lionora, figlia maggiore del castellano Taddeo Parisio, si sfidarono a duello.
Veduta notturna Piazza degli Scacchi
Il castellano però in seguito ad un editto del Cangrande della Scala, proibì la contesa con le armi ed evitò lo scontro ma decise che i due contendenti si sarebbero sfidati in una partita a scacchi e che Lionora sarebbe stata data in moglie al vincitore, mentre il perdente avrebbe avuto in sposa la seconda figlia Oldrada, Il tutto si sarebbe svolto in un giorno di festa dove sia la corte del castellano, sia dei due pretendenti, avrebbe assistito all'evento insieme a tutta la popolazione, dal nobile, all'arciere o allo stalliere.
Cittadella
Ancora oggi ogni due anni nei giorni 7,8,9 del mese di settembre si rievoca la storia con costumi fastosi, arcieri, balestrieri, fanti, schiavi e cavalieri. Gonfaloni colorati fanno da cornice a circa 6oo persone per una rappresentazione elegante e fastosa.
Mentre tornavamo a casa stanca per una giornata piena, mi sentivo, forse stupidamente, arricchita anche solo di una leggenda che permette alla fantasia di spaziare e di conoscere una cittadina che merita comunque di essere visitata, Marostica è conosciuta in tutto il mondo come la città degli scacchi.



