Buona Domenica
Scritto da giovanna3rm il 16 Dicembre 2012 | 90 commenti- commenta anche tu!
Cecilia è una persona di incredibile impegno e solidarietà verso il prossimo. E’ inoltre una nostra carissima amica. Ne accogliamo uno scritto essendo convinti che il mondo di cui si occupa è ai più sconosciuto e invece non dovrebbe esserlo, per i risvolti di umanità e amore che consente.. Con questo spirito vi preghiamo di tenerlo in particolare considerazione perché l’alcol è un vero demonio in questa nostra società.
“Credi che io non veda il tuo dolore? Credi che io non senta il tuo grido? Credi che io non legga nel tuo cuore? Se credi tutto ciò, forse non Credi in Me, figlio mio! Ti ho tatuato sul palmo della mia mano
conosco bene i tuoi dolori, i tuoi pensieri, i tuoi affanni, odo il tuo grido … non sono indifferente ... Io e il Padre mio abbiamo Misericordia di te! Invoca il mio Nome, offri a Me un po' del tuo tempo ... e aspettati meraviglie!”.
(Preghiera trovata in internet)
Sì, è proprio vero, come dice questa stupenda preghiera, che il Signore ci solleva dalla sofferenza, quando noi invochiamo il Suo Nome.
Vorrei parlarvi dei Club Alcologici Territoriali e spiegare perché ho inserito, inizialmente, questa preghiera. Cosa sono i club, cosa si fa ai club?
I Club sono gruppi familiari, che si incontrano settimanalmente e se non fosse possibile, si possono frequentare i club anche senza la propria famiglia.
Al club non tutte le persone sono credenti, ma hanno tanta voglia di Pace e Amore, desiderano l’accordo nelle loro famiglie … vedere crescere sereni i loro figli, i loro nipoti … Arrivano al club proprio perché Pace e Amore si sono “allontanati” dalle loro case! Spesso, sono stanche di tanta sofferenza e soprusi. Ignoranza e solitudine. Miseria e confusione! Personalmente io sono entrata ai club per Fede, perché volevo fare qualcosa di importante nella mia vita, di buono e di costruttivo. Volevo la Pace, l’Amore e prima di tutto nella mia casa. Ma dovevo fare un ulteriore passo: trovarli e custodirli per sempre nel mio cuore! Ho capito l’importanza della carità. Ho ricevuto più di ciò che ho donato. Ho visto miracoli della Volontà umana. Ho sentito forti testimonianze di vita e ascoltato parole sincere, espresse senza più vergogna, ma colme di tenacia e dignità. Buoni propositi realizzati in sobrietà, comportamenti di vita diventati ricchezza inestimabile e non solo per noi stessi, ma per tutti i nostri cari.
Non guido ubriaco
L’invito che posso fare ai fratelli di questa nostra grande comunità è di non temere, di non nascondere mai la Verità, di chiedere “aiuto” nelle difficoltà, perché tutto può cambiare, perché quando si affronta la Vita nella Verità non può scaturire del male, bensì situazioni di condivisione e fratellanza. Possibili soluzioni, cioè, per una vita dignitosa. Le situazioni e problemi delle persone non sono quasi mai casi rari, sporadici: molti di noi hanno vissuto situazioni analoghe e le difficoltà si possono riconoscere, senza tanti giri di parole. Tutto potrebbe cambiare, ma prima possiamo e vogliamo cambiare dentro di noi: ne abbiamo piena facoltà, questo è il punto di forza ai club e sicuramente l’inizio del cambiamento! Non ci si vergogna di frequentare il club, anche se ai primi incontri può capitare, è normale!
Perché … proprio al club non si beve e tanto meno … si parla tanto per parlare! Se qualcuno mente lo si capisce facilmente, infatti accade anche nella vita di tutti i giorni: se non si è sinceri le persone se ne accorgono, eccome se ne accorgono! Al club s’impara a parlare con umiltà di cuore, in modo veritiero: ecco il nostro sentirci uniti, sentirci una grande famiglia. Via l’orgoglio che ci pone su un falso piedestallo. Nessun piedestallo deve esistere! E poi … chi è migliore di un altro? Non si giudica, non si disprezza e la solidarietà ci porta al sorriso del cuore, a guardarci negli occhi col desiderio di “crescere” insieme. Al club s’impara a rafforzare il nostro pensiero. A cercare e a chiarire le motivazioni di quella sofferenza che nasce e regna nelle famiglie, a causa dell’uso di sostanze, dell’alcol, del gioco … s’impara a saper prendere finalmente posizione, ad ascoltare le esperienze di altre persone … Ed ancora … i nostri progetti in sobrietà, il nostro gioire per le piccole, ma importanti scelte di Vita, che prendono forma e diventano ricchezza! Diventano seme di Vitalità! Sì, laddove c’é la consapevolezza che nella Verità ci si può voler veramente bene, allora io credo che sia il posto giusto per una ripresa salutare e, soprattutto, spirituale.
E se siamo spronati a portare la Pace in questo mondo, a seminare Giustizia … beh, io credo che continuerò a farlo, così come sono capace, ma, se ne avrò la facoltà, lo farò … “fino ai fiori” e cioè fino alla fine della mia vita. Spero sempre che il club sia uno spazio creato con l’aiuto del Signore e della nostra volontà, vissuto con profonda umiltà, pure con i nostri silenzi … ma colmi d’amore. Sono convinta che una grande forza ci accompagni anche in questo percorso, portando, a noi, le persone che sono nella disperazione e si sentono emarginate, chiuse cioè nel loro dolore.
Fratelli che finalmente scelgono di essere chiari, nonostante il “timore” di … arrivare tra noi: “club alcologici territoriali”, dove, comunque, si vuole camminare verso una meta che dona tanta serenità. Inutile dirvi … che vi voglio bene, e chi mi conosce già lo sa!
Cecilia Zenari
servitrice insegnante Incontri presso la Parrocchia “Gesù Buon Pastore” San Giovanni Lupatoto, 22.09.2012




