La Domenica del Bosco
Scritto da Giuseppe il 19 Gennaio 2013 | 23 commenti- commenta anche tu!
Qualche anno fa, forse era il 2005 o il 2006, non ricordo bene, eravamo all’inizio del mese di dicembre, questo è certo e partivo per la mia prima gita dopo un periodo di avvenimenti tristi per me. Avevo una gran voglia di evadere e di distrarmi, non avevo amiche e mi ero iscritta da sola prenotando l’alloggio in camera singola ma, all’ultimo momento, mia sorella, che conosceva il mio stato d’animo e non intendeva lasciarmi sola, decise di partire anche lei e cambiammo la prenotazione dell’albergo in camera a due letti.
La notte precedente la partenza iniziò a nevicare e il mattino successivo, intorno alle 5 si partiva col bus granturismo alla volta della Svizzera per poi raggiungere la Germania con destinazione finale Norimberga
La neve continuava a cadere e non accennava a fermarsi, la polizia stradale della Svizzera fermava tutte le auto e i pullman e obbligava a montare le catene prima di affrontare la strada che portava al Passo del San Bernardino. Questo fatto ci aveva messo un po’ in apprensione ma, mentre salivamo il paesaggio diventava da fiaba: la neve, i paesini sulle montagne, le chiesette illuminate, era tutto così candido, pulito e ovattato, un panorama da cartolina. Tutti i componenti della comitiva erano attenti a guardare a destra e a sinistra meravigliati di questo paesaggio che era bellissimo. Anche io ero estasiata e la tensione iniziale si era completamente allentata.
Passo San Bernardino
Giunti quasi in cima ci siamo fermati presso un autogrill per una breve sosta rifocillante ma al momento di ripartire il pullman non andava più e abbiamo dovuto attendere l'arrivo di un meccanico che riparasse un piccolo guasto al motore. Finalmente, si riparte e superato il culmine, dall'altro versante nemmeno un fiocco di neve. Altra sosta per togliere le catene e riprendere poi il viaggio. Considerando che era la prima volta che mi avventuravo in una gita di questo genere, la cosa mi aveva un pò demoralizzata ed ero anche preoccupata pensando che, se le condizioni dell’albergo non fossero state buone e fossimo andate a finire in una catapecchia, sarebbe stato uno sfascio completo, considerando che mia sorella inizialmente mi aveva sconsigliato di imbarcarmi in questa avventura.
Mentre scendiamo a valle, ci rendiamo conto che il paesaggio muta nuovamente: sia i fiumi che i laghi che incontriamo sono tutti ghiacciati ed essendo ormai primo pomeriggio i bambini vi pattinavano allegramente: era uno spettacolo nello spettacolo.
Torre d'acqua Henkersteg
Arrivati a Norimberga, nel punto prestabilito troviamo la guida ad attenderci. Questa ci fa fare un primo tour della città col pullman e ci promette una super mattinata per il giorno successivo... vediamo il tribunale, sede della CORTE D’ASSISE, dove si sono svolti ben 13 processi per crimini di guerra contro i gerarchi nazisti della seconda guerra mondiale. Era stata scelta questa sede per motivi logistici in quanto era collegata direttamente con le prigioni e questo consentiva di evitare eventuali tentativi di linciaggio da parte della popolazione. Visitiamo i bastioni della città che con le mura di cinta che racchiudono il centro storico. La guida ci illustra che sono ben 17 i camminamenti sotto questi bastioni. Passiamo su alcuni ponti sul fiume che divide in due il centro storico e poi saliamo sull'altura, qui ci fanno scendere dal pullman e ci troviamo di fronte al magnifico castello o FORTEZZA IMPERIALE, chiamato BURG. Sempre la guida ci informa ancora che il castello è stato costruito in tre fasi, nel passare dei secoli, il primo impianto sembra risalga al 1040 rimaneggiato poi nei periodi successivi. Si possono visitare una cappella romanica, una sala imperiale dove gli affreschi sono ancora originali e la sala dei Cavalieri.
Burg - Fortezza Imperiale
É spoglio di arredi perché l'imperatore a Norimberga si era recato solo due volte, per cui l'arredamento veniva fornito, di volta in volta per l’occasione, dai ricchi commercianti e dai nobili discendenti dell'imperatore. Ancora oggi il castello è a disposizione della cittadinanza per concerti servizi di catering, feste, matrimoni. Sotto il castello ci sono le cantine della birra, ritrovo abituale del pittore Durer e il bunker delle opere d'arte scavato durante la seconda guerra mondiale per mettere al riparo dalla razzìa nazista tutte le ricchezze artistiche delle chiese, dei nobili e dei ricchi della città. É un labirinto intricatissimo al punto che pochissime guide sono in grado di accedervi con facilità e competenza.
Si fa sera velocemente e da una terrazza sul castello vediamo i tetti delle case di Norimberga e la città che si illumina, torniamo verso il centro e andiamo in albergo.
Norimberga di notte
L'albergo è bello le camere sono confortevoli e riesco a rilassarmi un pò. Con mia sorella abbiamo parlato di tante cose riso e scherzato allentando un poco la tensione che si era accumulata durante il viaggio ma soprattutto riallacciato un rapporto tra sorelle che nel quotidiano, col tempo, si stava perdendo. La mattina dopo di buon'ora iniziamo il giro della città salendo sul vecchio tram che costeggia le mura del castello, visitiamo le scuderie dell'imperatore ora adibite ad ostello per la gioventù e appartamenti per studenti, in particolare del Conservatorio di Musica.
Uno dei ponti
Proseguiamo a piedi fino al deposito del vino e al ponte che porta alla casa del boia, una casa situata lontana da tutti gli altri alloggi dei servitori dell'imperatore perché nessuno voleva abitare vicino al boia. Alla fine ci siamo ritrovati in una piazza dal nome improponibile, dove ci sono due chiese, cattolica e protestante ubicate una di fronte all'altra e dedicate rispettivamente a San Lorenzo e San Sebaldo.
Hauptmarkt - Piazza Principale e Mercatino
Ci viene spiegato che sono molto frequenti i matrimoni misti tra i professanti le due religioni, per cui è usuale che, nei giorni dell’obbligo di messa, il marito si reca nella chiesa protestante e la moglie in quella cattolica o viceversa, convivendo naturalmente in famiglia con le due religioni.
Abbiamo visto le case in pietra dei ricchi commercianti e le case dei poveri a traliccio o graticcio come quelle che ritroviamo nei dipinti del pittore Dürer. Abbiamo visto la lepre, una scultura dello stesso artista e abbiamo visitato la piazza del mercato di Natale vicino alla chiesa di Nostra Signora e la bellissima fontana. Nella recinzione che cinge questa fontana c'è un anello e ci viene raccontato che una antichissima leggenda dice che chi lo tocca e sia nubile o anche rimasta sola dopo il matrimonio, si fidanzerà a breve termine. Per chissà quale timore, io ho preferito non toccare l’anello! Infine vediamo il Municipio e la guida ci ha spiegato che nei sotterranei ci sono le vecchie prigioni.
Schöner Brunnen - La Fontana
C’era ancora un po’ di tempo per concludere la giornata e non si poteva non recarci ad assaggiare le salsicce con il pane di Norimberga: faceva molto freddo, mia sorella ha bevuto il vin brulé e io il sidro, succo di mela cotogna. Alla fine abbiamo acquistato i biscotti al pan pepato, alla cannella e abbiamo visitato il deposito dei vecchi tram ma era giunta l’ora di ripartire per tornare a casa. Indovinate cosa abbiamo trovato al ritorno al San Bernardino? ... neve, neve e ancora neve… ma è stata proprio una bella gita, allegra, piena di emozioni e soprattutto interessante dal punto di vista sia aggregativo che culturale.
Grazie Enrica per aver voluto raccontare questa tua esperienza agli amici di Eldy ma abbiamo scoperto che oggi è il tuo compleanno e tutti insieme ti auguriamo:
Cento di questi giorni
Non pensare agli anni trascorsi ma guarda con fiducia a quelli che ancora verranno, con gioia, salute, amore, serenità, prosperità, felicità e tutto quanto il tuo cuore desidera.
Un augurio sincero.
Enrica, tutta la Redazione del Bosco ti augura
Sabrina, Giovanna, Giuseppe, Lorenzo, Nembo.


