LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 1 Dicembre 2013 | 37 commenti- commenta anche tu!
Sono sola, davanti a me un sentiero forse un po’ ripido per i miei pensieri, ma devo camminare, devo essere sola con me stessa, e su questo sentiero non passa più nessuno, la stagione delle passeggiate è finita. Mi chiedo faccio bene o no? La vita alla mia età non è del tutto vecchia, ma certamente giovane non lo è più. Sui documenti sono quasi sempre vecchia. É giusto restare sola o si può saltare il fosso? Se fosse un fosso in montagna lo farei senza esitare, ma è un fosso nella vita.
Anziché un fosso, una bella Baita in alta montagna non guasterebbe!
Cammino con il pensiero più grande di me. Mi chiedo: non è che poi me lo lascio scappare come il mio primo amore? Gli alberi mi fanno compagnia, li guardo come se da loro mi venisse una risposta, vado avanti con il cuore che mi scoppia, perché neppure lui mi sa rispondere. Restare sola o dividere la vecchiaia con lui? Andiamo Gabry mi dico, forse il freddo ti fa pensare e decidere. Intanto guardo come è il bosco, anche ora che è quasi inverno. non ci sono più i fiori ma la montagna è bella e ti fa compagnia. In questo posto ci sono venuta in compagnia di mio marito tante volte, ma il discorso di un altro ipotetico amore non l’abbiamo mai affrontato. Avevamo il nostro e ci bastava, ma non sempre si sa quello che ci aspetta il domani.
Passeggiata in alta montagna
Mi siedo, riposo un attimo ma non riesco a stare ferma, il mio pensiero rimugina sempre lì. Giro su un lato del bosco e vedo una baita nuova, che strano mi dico, la devono aver costruita da poco, mi avvicino e vedo la signora che conosco, ma aveva la baita più sotto. Chiedo come mai il cambiamento, mi risponde che essendo un po’ vecchi volevano farsi una bella baita e bella lo è certamente. La vecchia l’hanno lasciata per qualche amico freddoloso, o per altri che magari hanno necessità di farsi un caffè tra amici. Mi offre da bere o altro, ringrazio, non mi serve niente grazie. Tra me pensavo che mi serve solo una risposta alla mia domanda…
Bella Baita nuova
Ma quella me la devo dare solo io. Comincio a scendere verso casa, non mi ero accorta di essere salita tanto, forse i pensieri o semplicemente la voglia di essere sola con me stessa mi ha fatta salire e come sono salita, così ritorno sui miei passi. Per oggi mi tengo nel cuore questo amore che non sa se dire ti amo oppure una calda amicizia, ma come… come posso dire amicizia se sento il cuore impazzire se sento un suo sguardo? Il mio problema è sempre sulla vecchiaia o no, non sull’amore. Mi avvicino alle case di periferia, mi sistemo i capelli che i rami nel bosco forse mi hanno scomposto.
Prato fiorito in alta montagna
Cammino ancora un pò e sono davanti a casa. Lui è lì, sento il suo sguardo e chiedo: “Perché? come mai sei qui?” Il tuo cellulare non dava segnali, volevo sapere come mai. E’ vero mi sono accorta mentre partivo che la batteria era scarica e l’ho messo in carica, ma sai che ho pure l’altro cellulare. Anche se non conosci il numero potevi chiedere ai miei figli il numero, io senza cellulare di casa non esco. Gli offro di salire, e mentre siamo vicini chiedo, da tanto mi aspettavi? “No, ero appena arrivato”, e se mi lasciavi parlare, ti avrei detto che ho telefonato a tua figlia, ma non ho ricevuto risposta mentre tuo figlio non l’ho chiamato perché ti ho vista arrivare.
E’ vero, parlo troppo, non lascio mai parlare gli altri, sono impulsiva. Al pensiero che non appena s’è accorto del silenzio del mio cellulare, è arrivato mi chiedo, che voglio?
La vecchiaia è meglio viverla in compagnia, quando si può. Ed il salto della vita lo faccio, anche se non si tratta di saltare un fosso o ruscello che sia, è comunque un bel salto e occorre tanto coraggio.
Voi che ne dite, al mio posto come vi comportereste?
In un vecchio giardino
triso di rami secchi
e di sterili stecchi
è sbocciata una rosa.
É il fiore di una sposa
che ritrova l’amore.
