Archive for dicembre 17th, 2013

Pensieri e non solo…!!

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L’Italia è sempre più inondata dalla contraffazione: dal vino, all’olio extravergine, con tanto di marchio DOP-IGP, ai latticini, all’abbigliamento griffato ma “taroccato”. I casi di falsificazione sono innumerevoli e comportano un discredito per i produttori onesti, per i cittadini e anche per l’ambiente.

Ciò accade perché il contraffattore non rispetta le norme a tutela dell’ambiente, commercializzando anche sostanze pericolose. Citiamo solo un dato riguardante i generi alimentari sequestrati dalle forze dell’ordine: 800Milioni di euro per il vino d’annata: il giro delle bottiglie false arriva al 5% ogni anno.

 

borse taroccate

 

Il fascino delle grandi marche non risparmia nessuno, dalla casalinga ai giovani, in grande misura, cosicché l’impero dei falsi non conosce limiti. Il lato oscuro delle grandi marche ruota attorno anche a piccoli oggetti: occhiali, fibbie, cinture, borse, felpe, jeans, scarpe, giocattoli, sigarette elettroniche, orologi, e altro ancora, riprodotti perfettamente identici agli originali, tanto da poter essere venduti anche nei negozi, nei centri commerciali, outlet, e boutique; (solo un addetto della casa costruttrice riuscirebbe a riconoscere l’inganno su alcuni prodotti ). Scoperchiare questi formicai del malaffare e risalire alla fonte è assai difficile. C’è sempre una crescente capacità imprenditoriale delle organizzazioni criminali del settore che si cela dietro persone che vendono merce contraffatta per sopravvivere, o perché sono obbligate, per varie situazioni a noi sconosciute. Fino a qualche tempo fa, si assisteva spesso al fuggi fuggi degli ambulanti nelle spiagge, nei mercati, nelle fiere, o nelle località turistiche importanti.

 

vu-cumprà

 

Ora, questi timori sembrano non esistere più, gli ambulanti si sentono protetti da vere organizzazioni criminali, per le quali investimenti di questo genere costituiscono guadagni elevati a basso rischio. Lo sviluppo della tecnologia informatica e digitale ha reso estremamente facile e poco costosa la riproduzione di marchi griffati. Per chi si fosse fermato al “tarocco” cinese, che riproduce il Made in Italy, invadendo i mercati di tutto il mondo, non è al corrente che, oggi, anche gli Italiani falsificano le merci. Questa vicenda potrebbe non sembrare nuova, giacché l’Italia è sempre stata terra di contoterzisti, i quali producevono per conto delle grandi marche e, a volte in nero, con personale straniero.

 

Finanza sequestra capi taroccati

 

Attualmente, anche noi siamo arrivati a “taroccare” i prodottit, essendo ormai diventata una norma. Tutte le grandi multinazionali fanno fabbricare i loro prodotti in Cina o a Taiwan, o in paesi del terzo mondo, dove anche i bambini lavorano giorno e notte, e tutto il personale è sottopagato. Questi prodotti vengono, poi, esportati in tutto il mondo con prezzi elevatissimi, perché non sono ritenuti taroccati, forse… Perché esiste merce “ taroccata” ? Le risposte potrebbero essere molteplici, ma la più verosimile, credo, sia quella secondo la quale molte persone non possono permettersi, specialmente in periodi di grande crisi, prezzi così elevati per vestire con abiti di grandi marche, quindi, si devono accontentare dei falsi per poter apparire benestanti, con abiti griffati e fare bella figura. Tuttavia, chi usa questi metodi deteriori, acquistando i falsi, incrementa decisamente il mercato nero, lo sfruttamento, nonché la malavita.

 

merce contraffatta - profumi

 

Infine, anche per chi acquista la merce nei negozi sono state riscontrate vere e proprie truffe. Per alcuni capi di abbigliamento ed accessori, l’esercente, dopo aver fatto visionare e provare al cliente l’articolo da acquistare originale, con la scusa che quel capo era solo di prova, si reca nel retro, o magazzino e preleva il capo contraffatto. Tale stratagemma è adottato per truffare il cliente e, altresì, per limitare il danno, in caso di controlli. Nel 2012 sono stati chiusi 36 siti internet, oscurati e rimossi del web, su tutto il territorio nazionale al fine di contrastare il commercio via internet di prodotti contraffatti inclusi i medicinali. Solo nel 2011/12, inoltre, sono stati spediti direttamente a casa degli acquirenti capi ed accessori contraffatti per un volume d’affari di circa mezzo Miliardo di euro. Questo “ modus operandi ” è tuttora in vigore, medianti account creati all’insaputa delle proprietà dei marchi registrati, all’interno di siti internet, con varie modalità, per adescare l’ignaro cittadino sottoforma di saldi e stock di merce, ad esempio, usufruita solo per sfilate di moda ecc…

 

business del tarocco

Business  del tarocco

 

Si ricorda che oltre alle sanzioni penali previste a carico del venditore, gli acquirenti dei prodotti contraffatti, oltre a subire il sequestro dell’oggetto o della merce, andranno incontro ad una sanzione amministrativa e pecuniaria a seconda dell’articolo che verrà applicato. Il rischio è quindi di notevole entità: oltre alla beffa occorrerà metter mano anche al portafoglio. Per contrastare questi fenomeni è necessaria una forte campagna di responsabilizzazione . Occorrerebbe un progetto serio di tutti i sindaci e cittadini, decisi a non ritenere che “ l’illegalità abbia vinto”, dal momento che abbiamo avuto una notevole evasione di IRPEF e IVA di 4/6 Miliardi di euro su queste vendite illegali, solo nel 2011, con un danno enorme per lo Stato.

Mi sembra un argomento di grande attualità che ci riguarda da vicino, vogliamo confrontarci e discuterne?

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Giovanni Marradi  -  Once upon a time

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