L’Angolo del dialogo – Fatti e opinioni

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Leggo sul Corriere della Sera Sette n. 51 del 20 dicembre 2013 una lettera inviata a Beppe Severgnini e la  relativa risposta.

Interessante il titolo che Severgnini dà ed è questo: Coroncine anim.  10

 

“Il più affidabile capo del personale è Dio. Sbaglia chi non mette nel curriculum il lavoro di volontariato. La gratuità è valore. Che spesso manca nella cultura aziendale”.

 

Questa è la lettera:

Coroncine anim.  10

“Gent.mo Dott. Severgnini, ho avuto l’occasione di ascoltare una Sua intervista televisiva. Mi hanno colpito alcune Sue parole riguardo il lavoro dei giovani. Lei invitava a non vergognarsi  di scrivere sul proprio CV le attività di volontariato. Anzi, invitava calorosamente a farlo. Purtroppo, io che offro con gioia da anni  un po’ del mio tempo per i ragazzi dai 5 ai 14 annui  nel mio oratorio, mi sento rimproverare questo servizio nei miei colloqui di lavoro. Più volte mi viene sollecitato e consigliato di togliere  quella parte ma io continuo a pensare che sia giusto raccontare ciò a cui si crede. F.to Roberto Sacchiero”.

Coroncine anim.  10

Ed ecco la risposta di Severgnini:

“Per carità, Roberto, continui ad inserire gli anni all’oratorio nel suo curriculum! Se chi lo leggerà è una persona intelligente, lei guadagnerà punti. Se ne perderà, vuol dire che in quell’ufficio del personale  ci sono persone poco intelligenti. E lei vuole davvero andarci, in un posto così? Non sto santificando il volontariato, lo scoutismo,  il lavoro con i ragazzi  negli oratori  o nelle attività sportive (dove la fatica  è gestire genitori nevrotici e frustrati).

Coroncine anim.  10

Ritengo però che queste siano prove di generosità, anzi di gratuità: ed è quella che manca, spesso, , nella cultura aziendale italiana.  Peccato. Perché  la gratuità è lungimirante, tutto torna indietro moltiplicato, ed è gratificante. Perché essere buoni, quasi sempre, porta felicità.  La felicità che tutti inseguiamo  freneticamente, spesso spendendo più del dovuto. 

Coroncine anim.  10

Chiudendo Il Cortile dei Gentili dove davo una mano come moderatore, giorni fa, il Cardinale Ravasi ha ricordato l’unica frase di Gesù che non compare nei Vangeli. La riferisce Paolo (Atti 20,35) ed è questa: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. Ora, io non so chi le abbia suggerito di non indicare nel CV il suo servizio negli oratori, caro Sacchiero. Ma le dirò: come selezionatore del personale , mi sembra più affidabile l’Onnipotente”.

Coroncine anim.  10

A me sembra un bellissimo quadretto, fra gli scrupoli del lettore e la risposta sicura di Severgnini. Per noi una lezione di umanità e un’occasione di dialogo. Che cosa ne pensate?

Lorenzo_37410

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 Giovanni Marradi - Pure Heart

http://www.youtube.com/watch?v=dCdHxRZDPLE

 


COMMENTI

  1. il 27 dicembre, 2013 elisabetta8.mi dice:

    **Lorenzo tu conosci il mio pensiero sul volontariato**ma vorrei semplicemente riportarlo qui’**il volontariato*e’ la poesia che arricchisce l’anima di chi tende il cuore all’umanita’*e persone che aspettano*ne abbiomo tante*i volontari che si prodicano instancambilmete verso tutti senza nessuna distinzione*anno come riconoscimento*il grade amore di DIO*queso li ripaga di tutto*

  2. il 27 dicembre, 2013 gabriella dice:

    Ciao Lorenzo, non mi conosci da tanto tempo. Io il volontariato lo pratico da soli sette anni, prima non sapevo che era. Ma spiega che ogni vecchietto quando arrivi ti dona un sorriso, ed è tanto, tanto e ne esci con il cuore allegro. Spiega questo hi giovani, spero ti capiranno. MI firmo per intero Gabriella.BZ

  3. il 27 dicembre, 2013 sandra vi dice:

    IO,purtroppo ,per la mia nn piu’ verde eta’ posso solo aiutare con consigli.Ma per esperienza so ,quanto l’opera di volontariato ,sia utile non solo per chi riceve aiuto ,ma quanto rallegri il cuore di chi la compie.A GIOVANNA un grazie per la musica e il bellissimo video

  4. il 27 dicembre, 2013 Nembo dice:

    Per questa parola “Volontariato” amico Lorenzo si potrebbe parlare per una giornta intera, specialmente in questi giorni che tutti ci sentiamo un pò più buoni e disposti ad aiutare gli altri, senza avere al seguito fotagrafi e cineoperatori per farsi notare, e senza mettere in primo piano un orologio di circa 23Milaeuro come ha fatto il ministro dell’integrazione dell’attuale governo. Le persone per bene il volontariato verso i bisognosi, lo fanno sempre in silenzio e con passione, il volontariato è una grande risorsa umana, negli ultimi anni è diventato un fenomeno anche per le grandi emergenze, tutto grazie alla disponibilità di un certo numero di persone che mettono a disposizione il loro tempo libero e a volte anche denaro. Io definerei il tutto in un asola frase ” Insieme si può fare” gratificante per tutti i volontari credo che sia il sorriso delle persone aiutate. Grazie Lorenzo per aver ricordato il volontariato.

  5. il 27 dicembre, 2013 franco muzzioli dice:

    Caro Lorenzo….non ho molta dimestichezza con “l’Onnipotente”,ma conosco tante persone buone che giustamente (se ancora in periodo lavorativo),devono mettere nei C.V.le loro attività di volontariato,ma vado oltre …”la bontà”…nei C.V….metterei anche quanti libri e giornali leggo in un anno.
    Ho conosciuto fior di laureati di una ignoranza abissale e persone con diplomini….. invece con grandissima cultura.
    Un giorno Alba Morsilli ha parlato di Università della vita….è questa!
    Faccio un caso specifico , se un settantenne a partire, diciamo, dai vent’anni , ha letto una media di venti libri all’anno …vuol dire che ha letto 1.000 libri …….Mi sai dire quale neolaureato ha letto una tal quantità di cose?

  6. il 27 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Elisabetta, grazie prima di tutto. La storia di cui ho fatto partecipi amiche ed amici viene da un grande del giornalismo, che mi sembra abbia centrato il punto: sì, parliamo di volontariato nel nostro curriculum, e non come di un’attività minore. Oggi chi non vede e non sente i bisogni del prossimo non può rallegrarsi con se stesso. Si può dire che il suo cuore non batte realmente? Per me sì, perché il cuore, simbolo essenziale dei sentimenti, non deve solo fare il classico tutù tutù tutù ma essere al servizio degli altri. Un concetto mi sembra essenziale: me lo ha spiegato il mio parroco da quando sono tornato alla fede, ed è la linea “mobile” del prossimo, nel senso vche si dilata a misura che la verifichiamo e vi diamo soddisfazione. “Vattelo a cercare il tuo prossimo, mi disse una volta il padre”.

  7. il 27 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Gabriella, si spiega benissimo quello che scrivi, e vedere lo sguardo di gratitudine e di riconoscenza negli occhi di chi ha bisogno è più di una musica celestiale. Sia ben chiaro: non dobbiamo mai contentarci assumendo un’aria soddisfatta e paga, ma fare sempre di più.

  8. il 27 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Cara Sandra, i tuoi sentimenti sono anche i miei. La cosa importante è essere all’unisono con gli altri e fare quello che si può. La ricetta, tutto sommato, è facile. E’ il nostro animo che deve sentirsi soddisfatto.

  9. il 27 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Sì, amico Nembo: “Insieme si può fare”. E in ogni caso si può tentare tutto, anche percorrere un cammino impervio. Perché spesso è importante non essere soli e non sentirsi soli. E questo vale sia per chi ha bisogno e per chi dà una mano disinteressatamente. Siamo tutti fratelli e sorelle.

  10. il 27 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Franco: anche le attività svolte nell’arco della vita, nell’università di ogni giorno, contano, specie se svolte in modo disinteressato. Sono esperienza e prova con sé stessi. E per questo non occorre scomodare santi o addirittura il Padreterno: parafraso un’altra cosa che mi è rimasta impressa indelebilmente: Dite sì, no, senza aggiungere altro. Se è la verità avrà la sua ricompensa”.

  11. il 27 dicembre, 2013 gianna dice:

    Il volontariato, e una cosa che ti viene spontanea, basta un corso di preparazione, per sapere cosa deve fare o no, ma la cosa importante sentire il desiderio di essere utili tua generosita’ che vuoi dare alle persone bisognose,di affetto e di aiuto e di compagnia ,alle persone anziane e sole, di essere di aiuto nel nostro tempo libero,se va fatto con il cuore nulla rimane pesante, dare una mano a chi ne ha bisogno, coraggio le porte del volontariato sono sempre aperte, forza c’è posto per tutti e necessita’ ciao..

  12. il 27 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Gianna, c’è necessità di fare volontariato. Ognuno sceglie la sua strada e si va avanti, senza aspettarsi particolare ricononoscenza. Se si fa è perché serve, a noi prima di tutto.

  13. il 27 dicembre, 2013 giovanna3,rm dice:

    Sono assolutamente d’accordo con Severgnini: è giusto nominare attività di volontariato nel proprio curriculum: significa dare valore e importanza alla solidarietà verso il prossimo. Chi non dovesse apprezzare questa voce è decisamente carente di sentimenti positivi verso l’umanità.
    E’ molto appagante occuparsi di chi ha bisogno d’affetto, di una parola di incoraggiamento, di compagnia, di piccole cose quotidiane, per esempo negli ospedali. Aiutare i bambini che vivono in strutture che oggi si chiamano case-famiglia, ma non sono altro che collegi, sicuramente con divieti meno rigidi, rispetto a un tempo, da parte degli Assistenti. Queste creature, comunque, son privi dell’affetto delle famiglie alle quali, spesso, sono stati sottratti a causa di gravissimi problemi: alcolismo, droga, randagismo, violenza, pedofilia.
    Pensate quale bagaglio di situazioni indescrivibili hanno questi bambini alle loro spalle! Occorre avere grande tatto quando si tratta con loro: mai fare domande dirette sulla famiglia. Quando e se acquisteranno fiducia in chi li segue e potranno contare sull’affetto della persona che li aiuta con amore, nelle loro esigenze – intendo i volontari – perché gli assistenti non hanno il tempo necessario per seguire ciascuno, saranno loro stessi, pian piano ad aprirsi, magari con piccoli cenni, ma importanti! Quando ciò accade, è un vero successo, e non è poco!

  14. il 28 dicembre, 2013 giuseppe3.ca dice:

    VOLONTARIATO è una parola dai mille significati e altrettante sfaccettature.
    Qualcuno si riempie la bocca con questa parola ma il volontariato lo fa veramente? A che livello e con quale spirito?
    I veri volontari, quelli che lo fanno con dedizione al prossimo non lo ostentano, lo fanno con umiltà e non per trarne benefici se non quello della soddisfazione di aver aiutato i propri simili che si trovano in stato di bisogno morale e materiale.
    Non vorrei assumere un tono polemico, questo è lungi da me, ma faccio volontariato a tempo pieno in una associazione di valenza nazionale e ne conosco i diversi aspetti.
    Il fatto di inserirlo come nota di merito nel proprio C.V. ha una importanza relativa ed esula dalle capacità lavorative.
    Grazie Lorenzo per aver proposto l’argomento.

  15. il 28 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Giovanna, di averci parlato delle esperoenze nelle case-famiglia. Tutte le strutture succedanee delle famiglie che non ci sono possono dare qualcosa di positivo , ma non è detto che questo avvenga automaticamente, purtroppo. Dipende dalle organizzazioni che le tengono in vita e, soprattutto, dalle persone coinvolte. Dobbiamo attingere nel mare immenso di solidarietà che esiste, letente, nell’animo umano.

  16. il 28 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Hai ragione, Giuseppe, non è solo inserendo l’attività di volontariato in un curriculum che si svolge effettivamente azione di solidarietà disinteressata per il prossimo. Non si può escludere che si ostentino chiacchiere anche in un curriculum. Tuttavia è utile che ci si pensi e che, addirittura,non si escludano queste attività, come capita nell’esperienza raccontata da Severgnini. Ma dalle chiacchiere alla realtà il passo non è breve.

  17. il 28 dicembre, 2013 aquilafelice dice:

    grazie lorenzo io da disabile non posso che ringraziare coloro che fanno volontariato io molto spesso ho bisogno di loro devo dire che sono persono meravigliose sempre disponibili e cordiali anzi vorrei agiungere che da me ogni giovedi viene una signora volontaria a stare con me si parla del piu del meno se ho bisogno mi porta anche in giro devo solo ringraziare loro non mi fanno sentire solo e dimenticare certi momenti tristi dela mia vita grazie a voi volontari aiutare gli altri molte volte vuol dire aiutare se stessi

  18. il 28 dicembre, 2013 giuseppe3.ca dice:

    Oggi l’opera di volontariato fa parte del sistema sociale. Include solidarietà, aggregazione, aiuto morale e, in misura non indifferente, aiuto concreto alle famiglie in stato di bisogno materiale per la sopravvivenza, vuoi con l’assegnazione mensile di pacchi alimentari, con collette per contribuire a pagare una bolletta della luce o l’acquisto di una bombola di gas per una famiglia che non ce la fa. E il tutto si fa in silenzio, senza tanti sbandieramenti perché è necessaria la massima discrezione affinché il destinatario della donazione non si senta umiliato ma solo facente parte di una società solidale.

  19. il 28 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Aquila, della tua testimonianza. Tu pensa che il discorso nasce dal fatto che avevano sconsigliato ad un giovane di mettere nel suo curriculum che svolgeva volontariato. Guarda che nodi di sentimenti si intrecciano, che stati d’animo sbocciano, che meraviglie si palesano! Ti abbraccio, amico.

  20. il 28 dicembre, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Pino, quello del volontariato è un meraviglioso mondo di cui essere giustamente fieri. Altro che nasconderlo.


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