Archive for marzo 2nd, 2014

LA DOMENICA DEL BOSCO

    barra sep. fiorellini gialli-verde Le_nostre_ru_61127     B.D. - 00   Giuseppe_02446A   barra sep. fiorellini gialli-verde      

Per questa domenica ho ritenuto opportuno presentare questo breve racconto nella speranza che possa essere utile a riportare alla consueta normalità lo spirito gioviale della nostra Buona Domenica del Bosco.

Con l’aiuto delle immagini che Giovanna ha sapientemente inserito, può essere anche una buona occasione per visitare virtualmente Roma, la città eterna, capitale d’Italia.

Grazie per la vostra cortese attenzione.

   

stazione terminiArrivo  alla  Stazione Termini

  Vacanze_roma_37097

   

Mi trovavo a Roma con un collega, non in vacanza ma in trasferta per lavoro per conto dello Stato. Erano gli anni dell’inizio delle trasformazioni informatiche ed il settore di lavoro nel quale ero inserito, giudicato di importanza strategica, era stato scelto tra i primi per la trasformazione con i nuovi sistemi computerizzati. Doveva essere costituita la Banca Dati e dovevamo servire di supporto ai programmatori e, nel contempo, ricevere le conseguenti istruzioni per l’utilizzo dei nuovi strumenti informatici e i nuovi processi di lavoro.

 

via appia ant, zVia Appia Antica

 

Non avendo in sede le apparecchiature necessarie ed in attesa di realizzare le linee di collegamento per l’installazione dei terminali, i Direttori del Progetto decisero che i responsabili del settore, ovvero io e il collega Beppe, avrebbero dovuto lavorare per un certo periodo nella Direzione Centrale di Roma con sede al Ministero dei Trasporti.

 

Mausoleo di Cecilia Metella- Apia AnticaMausoleo di Cecilia Metella - Via Appia Antica

 

 

Iniziammo i lavori nel mese di luglio perché entro settembre doveva essere completata la prima fase sperimentale da affiancare al processo di lavoro tradizionale. Non si dovevano correre rischi.

 

fontana paola gianicolo 2Fontana dell'Acqua Paola  -  Gianicolo

   

Ed ecco perché io e Beppe, nel bel mezzo del caldo mese di luglio, ci trovavamo a Roma, alloggiati in un classico Dormitorio delle Ferrovie dello Stato (negli anni successivi rinominato Ferrotel ma sempre Dormitorio restava) e tutte le mattine, alle otto, ci recavamo al lavoro per terminare intorno alle 17.00, ma spesso e volentieri ci si tratteneva anche fino alle 19.00 perché avevamo premura di completare presto il lavoro assegnato.

   

Chiesa di San Giovanni e Paolo costruita su resti romaniBasilica  di  San  Giovanni  e  Paolo - Costr. iniz.  nel 1200 su resti romani - Celio

 

Avevamo diritto ad una diaria giornaliera fissa con la quale dovevamo gestirci le spese, senza titolo ad alcun rimborso. Morale: colazione con pasta e cappuccino al bar, pranzo alla mensa ministeriale a prezzo agevolato e infine cena in trattoria con attenzione ai costi per rientrare nel budget.

 

Trinità dei Monti e la BarcacciaTrinità dei Monti e la Barcaccia

 

Per cause di forza maggiore era d’obbligo unire l’utile al dilettevole per cui la sera, al termine del lavoro, potevamo dedicarci alla visita dei monumenti della Città Eterna: Colosseo, Fontana di Trevi e passeggiate a Villa Borghese in cerca di refrigerio nella calda estate romana.

In quel periodo sono successe tante cosette più o meno simpatiche e le racconterò come aneddoti vissuti in prima persona.

 

iLungotevereLungotevere  e  il Cupolone

 

Eravamo partiti dalla Sardegna una domenica sera con la motonave di linea Cagliari-Civitavecchia. Dal lunedì dovevamo essere al lavoro per quindici giorni consecutivi, unico giorno libero la domenica tra le due settimane di lavoro (allora si lavorava anche il sabato). Due pellegrini sperduti in una città deserta perché Roma la domenica si spopola e la maggior parte dei bar, oltre i negozi, restano chiusi.

 PiazzaS. Pietro con Basilica

Piazza S. Pietro  e  Basilica

 

Ricordo che avevamo fatto una visita in San Pietro la mattina, poi il pranzo alla “Casina delle Rose” il ristorante della stazione Termini perché la trattoria “Da Giovanni”, dove si andava abitualmente per la cena, nel giorno di domenica restava chiusa per il riposo settimanale.

 

Piazza  NavonaPiazza  Navona

 

Dopo il frugale pranzo a prezzo scontato per i dipendenti F.S. dovevamo trascorrere la serata. Abbiamo evitato di rientrare al dormitorio per una breve siesta perché sapevamo che saremo andati a star male per il caldo in quelle stanzette con poca aria e senza nessun conforto (l’aria condizionata non esisteva proprio).

 

 Roma e i Fori imbiancatiI Fori romani  imbiancati

 

Dopo aver bighellonato un po’ visitando qualche monumento storico della città eterna fummo assaliti dalla sete in conseguenza forse di pasto un po’ piccante ma soprattutto per l’aria calda e afosa di quella giornata estiva nella città romana. Con Beppe decidemmo di andare a bere una birra e siamo andati a sederci in un tavolino sotto gli alberi attorno ad un chiosco tra Piazza dei Cinquecento (Stazione Termini) e Piazza dell’Esedra (Fontana delle Naiadi).

 

Fontana delle Naiadi  Piazza EsedraFontana delle Naiadi   -   Piazza dell'Esedra

 

C’era un po’ di venticello de Roma e si stava bene. Arriva sollecito il cameriere e ordiniamo una bottiglia di birra: “l’abbiamo solo alla spina” rispose, “va bene, allora, due bicchieri”, dicemmo. Ci portò due boccaletti 0,60 ad una manico, colmi di birra fresca e iniziamo a sorseggiare gustando l’illusorio refrigerio che la bevanda poteva darci tra tanta calura estiva.

 

Particolari della FontanaParticolare  della  Fontana  delle  Naiadi

 

Di lì a poco arrivarono due turisti tedeschi, due omoni in calzoncini corti e canottiera, che sono andati a sedersi poco più in là del tavolino dove ci eravamo sistemati noi. Anche per loro arriva il cameriere, fanno l’ordinazione e poco dopo vengono serviti: un boccalone a due manici di almeno due litri di birra per ciascuno.

 

Fontana di Trevi 2Fontana di Trevi di notte

 

I tedeschi afferrano i due manici, portano il boccale alla bocca e tracannano tutto il contenuto senza staccarsi un attimo dal boccale. Con Beppe ci scambiamo uno sguardo sorpresi, avevamo visto abbastanza e chiediamo il conto per andar via. Il cameriere ci portò la nota scontrino: 10 mila lire.

 

Archi per arrivare alla Chiesa di S, Giovanni e PaoloArchi romani per raggiungere la Basilica di S. Giovanni e Paolo

 

Siamo rimasti esterrefatti, era una esagerazione se si pensa che una bottiglia al bar sarebbe costata poco più di mille lire. Ammutoliti, pagammo e andammo via. Beppe voleva protestare ma lo trascinai via dicendo, consolati, dissi, pensa a quanto pagheranno i due turisti.

Non era stato un bell'esempio per incrementare il turismo.

 

Tempietto del BramanteTempietto del Bramante  -  San Pietro in Montorio  -  Gianicolo

 

Un’altra settimana di lavoro e finalmente arriva il sabato, ci imbarchiamo di nuovo a Civitavecchia per il rientro a Cagliari. L’andazzo del lavoro a Roma durò per parecchi anni e nel frattempo sono successe tante altre simpatiche storielle che vi racconterò una prossima volta.

Spero di non avervi annoiato e auguro a tutti una serena domenica nel Bosco e a casa, ciao.

Giuseppe B     barra sep. fiorellini gialli-verde  

Richard Clayderman  -  Au bord de la rivière

 
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