Pensieri e non solo…!!
Scritto da giovanna3rm il 6 Marzo 2014 | 19 commenti- commenta anche tu!
Le mafie sono organizzazioni criminali, particolarmente pericolose e resistenti, perché si realizzano attraverso legami di sangue e di terra oltre ad appartenenze familiari e territoriali. Non si possono combattere solo con inchieste e processi, (pur disponendo anche della collaborazione di pentiti, qualora lo siano…), né è sufficiente invocare più forze o più aiuti dall’alto o altre misure. Nessuno potrà tenerle lontane dalla nostra vita, dalla nostra libertà, dai nostri beni, se non facessimo anche noi la nostra parte.
Occorre che ogni individuo, famiglia, impresa, territorio, chiesa, componenti politiche e sociali e istituzioni, contribuiscano e offrano il proprio sacrificio alla costruzione di solide paratìe per un reale senso civico, per la certezza del diritto - che ultimamente sta sensibilmente riducendosi - l’attaccamento e i princìpi di lealtà economica e, soprattutto, sociale, per il rispetto della vita umana e della natura, in previsione anche di ciò che troveranno le nuove generazioni. Dobbiamo resistere, con tutte le nostre forze, contro atteggiamenti mafiosi, clientelismi, nepotismi, faziosità politiche, corruzione, clandestinità e illegalità, ormai assai diffusa.
Ogniqualvolta la lotta alla mafia diventa, invece, una caccia alle streghe, o l’occasione di una polemica strumentale per uno o per l’altro partito, o l’alibi di chi non vuole o non sa contribuire alle indispensabili riforme per debellare questo fenomeno, la mafia acquista maggiore forza. Tutto ciò che abbiamo premesso va, sicuramente, a suo favore: le polemiche che si fanno in questi giorni per gli arresti dei capi mafia non giovano a nessuno anzi…fanno incrinare il senso di un rigoroso dovere civico, aprendo pericolose brecce attraverso cui, i nemici della libertà e coloro che hanno in spregio la legalità, possono tornare a minacciare tutti per il predominio di pochi.
La Mafia si siede a tavola
Il Governo, negli ultimi decenni, ha avviato un’azione di contrasto alla mafia senza precedenti. Ha sequestrato beni per oltre 6miliardi di euro, nella speranza che questi beni restino allo stato, che non ritornino, come è già avvenuto, a far parte del loro patrimonio, acquisendoli all’asta. Dal 2008 queste somme sono gestite da Equitalia.
Per la prima volta nelle carceri ci sono circa 600 detenuti con il 41 Bis, (carcere duro) riservato ai mafiosi eccellenti, introdotto nell’86 dalla “legge Gozzini”, per rivolte e situazioni di emergenza, ed esteso ai mafiosi e terroristi dal 1992, dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio. Questo comma 41-bis- , per i mafiosi eccellenti, è un supplizio e una tortura, poiché sono costretti in celle singole e speciali, con finestre del tutto particolari, che dispongono di ben tre tipi di sbarramento, i colloqui sono concessi solo una volta al mese senza contatto fisico con i familiari: possono parlare solo attraverso un microfono e un vetro spesso.
Tra l’altro, i processi in corso per questi detenuti sono svolti in video conferenza, ad eccezione di alcuni casi, e tutta la corrispondenza viene controllata. I giornali, i telegiornali, i dibattiti televisivi, tutti vogliono primeggiare, sostenendo che i risultati ottenuti sono un loro merito ecc., dimenticando che dietro questi c’è un eccellente lavoro, che dura da lunghi anni, con enormi sacrifici, da parte di magistrati e forze dell’ordine, che mettono a repentaglio la propria vita, perché credono ancora in una democrazia chiamata legalità. Solo questi uomini bisogna ringraziare, anche se, spesso, il loro lavoro non viene valorizzato in modo adeguato. Secondo voi la mafia la si può combattere e vincere? Anche se in questi giorni è stato approvato e convertito in legge, in via definitiva, il DL. N° 146 del 23 Dicembre 2013, ovvero il cosiddetto “svuota carceri”, porta girevole per circa 20Mila detenuti?
Attualmente i detenuti in Italia sono circa 63.000, di cui 25.000 stranieri. Con questo decreto, compromesso assurdo, ridicolo inciucio, voluto fortemente dall’ex governo Letta, ci saranno cambiamenti in ambito carcerario. Eccone alcuni esempi: sarà usato il braccialetto elettronico, dando alla Telecom 11Milioni all’anno per questo servizio, che non si realizzerà mai al 100%; sarà alzato a 4anni il tetto di pena in grado di assicurare l’affidamento ai servizi sociali, si avrà uno sconto di 75 giorni ogni semestre per buona condotta, invece dei 45 attuali, e altri premi e cottillon, specialmente per i plurirecidivi; domiciliari subito per pene fino a 18 mesi; non transiteranno - forse più - nelle celle di sicurezza come prima, per le prime 48h, ma andranno agli arresti domiciliari coloro che commetteranno reati minimi, come dice il decreto, quali furti, risse, lesioni ecc. Ricordo che attualmente, presso i comandi di PS, ci sono ben circa mille celle di sicurezza.
A mio parere questo provvedimento non elimina il sovraffollamento delle carceri, perché nell’arco di un anno saremo al punto di partenza: si tratta del classico palliativo politico, che non risolve il problema, perché poco cambierà in assenza di serie riforme strutturali. Questo decreto è stato, inoltre, uno schiaffo morale per tutte le forze dell’ordine e per tutti i cittadini onesti, aumentando e aggravando sempre più il lavoro delle forze dell’ordine per i vari controlli di rito, avendo così meno uomini in strada per la sicurezza urbana, con effetti pericolosi per la società. Questo mi sembra un argomento di grande rilevanza per tutti i cittadini, vogliamo discuterne anche noi?






