La Pagina della Musica

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Un nostro caro amico, il musicista di sax, Giulio Salvatori, che molti Eldyani conosceranno  come “il maledetto Toscano” - questa è la definizione di se stesso che preferisce usare -  ci ha mandato un breve, ma pregevole racconto, che abbiamo il piacere di pubblicare. Non appena sarà possibile estrarre  dei  brani  singoli dal suo CD, ve li faremo ascoltare.  Fino ad allora ci deliziamo con il portentoso sax di Fausto papetti: penso che non dispiaccia a nessuno!

 

 

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Alcuni giorni fa, (era un Venerdì),  verso le 21.30 ricevo una telefonata da un amico: - Non ti prendere impegni per domenica  prossima - pomeriggio perché siamo invitati a suonare a Villa Serena.- Continua con l’indirizzo, luogo etc. Cerco di ricontattarlo ma il suo cellulare è sempre spento: non è la prima volta che si comporta così; grande musicista ma  di poche parole e non c’è niente da fare. Raccatto diversi spartiti e mi presento demotivato all’appuntamento. Parcheggio la macchina e mi guardo intorno, non ci sono né manifesti né  locandine …nulla. Solamente una grande costruzione su due piani con la scritta:  Villa Serena.  Schiaccio il campanello e si apre un cancello. Mentre mi avvicino sento che qualcuno suona: forse sono in ritardo; una signora col camice bianco mi fa strada.  Mi guardo intorno e saluto timidamente le persone che mi scrutano come se fossi un Marziano:  i miei amici suonano motivi dolci.

 

 

Barra divis. - Note musicali multicolor anim.

 

 

Infermiere e infermieri accompagnano gli ospiti sistemandoli a semicerchio di fronte al complesso, non faccio domande, non servono a nulla e mi preparo per far parte della timida orchestra: fisso il leggìo, il reggi sax, la musica e, prima di prendere posto,  faccio un giretto nella grande sala. Arrivo anche in fondo al corridoio che dà sulle camere e nella sala pranzo: insomma ci hanno chiamato a suonare in una casa di riposo per anziani, altro che Villa Serena. Mentre ritorno indietro,  una signora seduta sulla poltroncina mi chiede di aprire la cerniera della sua giacca, cosa che faccio volentieri, vengo ripagato da un sorriso radioso  e da un grazie.

 

 

 

Casa di riposoCasa di riposo

 

 

 

Non chiedetemi perché, ma le ho dato un bacio. I miei amici mi presentano e mi invitano a suonare; inizio molto titubante con un semplice valzer lento e altri brani, alcuni si mettono a ballare: il ghiaccio è rotto. Partono anche gli applausi e la mia rigidità si scioglie. Si avvicina un signore e mi chiede se suono il silenzio di Nini Rosso, proprio così: per fortuna fa parte del mio repertorio; mentre suonavo mi si chiudeva la gola e mi bruciavano gli occhi, ma ce l’ho fatta: il cuore del Maledetto Toscano non è più refrattario, il sorriso di quel Signore mi ha gratificato.

 

 

sax 4Sassofono

 

 

Ho voluto dividere con voi questa meravigliosa giornata, non cerco applausi credetemi, ma a volte basta così poco per far felice qualcuno. Credo che sia stato per me il concerto più bello.

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Fausto Papetti  -  Aria

 

 

 

 

 

 

 


COMMENTI

  1. il 26 marzo, 2014 sandra vi dice:

    GIULIO.,sarai un “Maledetto Toscano” come ti autodefinisci,ma avete un Cuore grande.(sai che mio marito era di Prato ) percio’ lo posso dire.Sono certa quanto sia stata gratificante per te quella giornata Basta ppoco per far felice una persona ,e il tuo cuore si riempie di gioia vedere il sorriso affiorare su un viso ‘ricevi piu’ di quel che hai dato.'{“IO HO QUEL CHE HO DONATO ) G.D’ANNUNZIO.Bello il Sas Giovanna grazie

  2. il 26 marzo, 2014 elisabetta8.mi dice:

    Giulio ,tu ti definisci maledetto toscano,io ti definisco Benedetto,si x con la tua musica hai dato gioia a quelle persone, e nel donare che si riceve,a te sembra poca cosa dare gioia a persone sole?Tu hai dato piu’ di quanto passa pensare,quella gioia è rimasta nei cuori certamente x giorni e le ha dato serenita’.grazie suona quando puoi x loro,le darai tanta gioia e dimenticheranno la solitudine almeno x un po’,,,,,,,

  3. il 26 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Dopo tanto tempo mi riaffacio nelle Valli di Eldy con una semplice ma ricca, per me , testimonianza.Grazie per avermi ospitato nel Bosco,abitat a me familiare perchè sono cresciuto a contatto con esso.Devo riconoscere che ci vuole anche coraggio perchè dopo aver letto gli articoli precedenti e i commenti di alto livello culturale… , ma mi sono messo nelle mani di Giovanna dicendoLe :- Fai te -E Lei ha ritenuto di pubblicarlo. Ecco, detto questo, ringrazio Giovanna per la musica di Papetti.Si!Sandra,mi ricordo che tuo marito era un toscano e hai toccato il tasto giusto citando D’Annunzio. Grazie ancora .

  4. il 26 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Elisabetta 8 ,grazie del pensiero e delle belle parole e, so che mi richiamerranno.Cercherò un repertorio appropriato e ci andrò certamente, magari portando altri amici.

  5. il 26 marzo, 2014 Lorenzo.rm dice:

    Caro Giulio, ci hai raccontato una bellissima storia, presa dal mondo delle favole incantate. La vuoi smettere di chiamarti maledetto, perdinci? Un grande abbraccio.

  6. il 26 marzo, 2014 edis.maria dice:

    Ultimamente ho avuto occasione di osservare una casa di riposo e di notare l’atmosfera triste e nostalgica dei loro ospiti! Caro Giulio Salvatori, immagino quale atmosfera gioiosa abbia recato la tua musica e la tua presenza tra le persone presenti, sempre in attesa di qualcosa di bello e di nuovo! La musica poi! Fonte di gioia e di serenità! Se avrai occasione ritorna tra di loro o in qualche altro sito per portare un ” attimo” di sollievo e di felicità! Ti ringrazio per averci raccontato questa tua esperienza umana.

  7. il 26 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Grazie Lorenzo, ma io mi chiamo -Maledetto Toscano – così, tanto per “fare chiasso”, eppoi, sono già tanti anni che ci conosciamo .Si ! Edis, rotto il ghiaccio, chi poteva ballava e cantava : infermieri e ospiti.Mi sono accorto che c’era un signore, seduto sulla sedia a rotelle che cantava , ebbene, ho smesso di suonare e abbiamo cantato tutti insieme a lui.Grazie

  8. il 26 marzo, 2014 franco muzzioli dice:

    Grande Giulio!!! La prossima estate, quando sarò nella Lunigiana dimmi in che ospizio per anziani suoni , che ti vengo ad ascoltare. L’unico pericolo è che mi tengano dentro.

  9. il 26 marzo, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Ben vengano queste novità Giulio, ci fa piacere averti tra noi. Finchè possiamo cerchiamo di vivere fuori dalle case di riposo ma visitiamole con frequenza per portare qualche parola di conforto e qualche nota musicale, come nel tuo caso, per coloro che sono costretti a stare dentro. Rallegrando il cuore di coloro che soffrono, rallegriamo anche il nostro. Complimenti.

  10. il 26 marzo, 2014 gabriella BZ dice:

    GIULIO SALVATORI non ci conosciamo ,ma nel bosco ho imparato che siamo tutti amici. Tu hai provato una forte sensazione nel suonare per gli anziani , ma loro ti assicuro ti hanno ringraziato nelle loro preghiere, e attendono una tua visita ,se il tempo te lo permette.Vai te lo dice una che ci va a leggere con loro. Saluti

  11. il 26 marzo, 2014 alba morsilli dice:

    ruspante come una gallina sull’aia, che apre la bocca per cantare cocoodè l’uovo c’è ed ecco il suo frutto migliore il toccasana della vita L’uovo, così è la tua musica con quel sax suonato più con il cuore che con lo spartito,
    Il maledetto toscano dalle sembianze burbere ma dal cuore di bambino dove le radici di un cavatore di marmo sono indelebili, la cornice finisce guardando un uomo con i capelli bianchi dal viso di bambino

  12. il 26 marzo, 2014 giovanna3rm dice:

    Il tuo, Giulio, è stato un gesto molto bello e di grande generosità. Chi ha fatto volontariato può capire bene quale gioia si procura alle persone disagiate o, comunque, costrette ad abitare fuori dalla loro casa, soprattutto con la musica, che è assolutamente terapeutica.
    Se ti sarà possibile, caro amico, rinnova la tua presenza con il tuo sax che suoni molto bene. Ho avuto modo di ascoltare alcuni tuoi brani, che mi sono piaciuti molto.
    Giulio, ci ha fatto un enorme piacere ospitarti in Bosco: cerca di ritornare presto da queste parti con un altro racconto. Come sai, il tema è libero. Un caro saluto.

  13. il 26 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Troppo buoni, Giovanna, Gabriella, Franco, Alba, Giuseppe…, acc ! Non esageriamo con i complimenti , non ho fatto niente di eccezionale.Io, magari, riesco a fare uscire qualche motivo da quel ferraccio tutto storto con la speranza di arrivare non solo alle orecchie ma anche al cuore :tutto lì.Poi, sappiamo come sono quelle strutture, anche se le pareti sono vivaci , il grigio è dominante.E qui s’apre un sipario enorme dove al centro c’è , ci dovrebbe essere quella coscienza che ritroviamo nell’articolo di Giuseppe:l’Uomo Sapient e i tre grammi di coscienza.Vedete come è facile collegare le cose ?
    Grazie Giovanna, e certo che ritornerò, magari con qualche cosa di più brillante :alla toscana.Vi abbraccio.

  14. il 27 marzo, 2014 frafra dice:

    BuonGiorno Giulio,il tuo racconto mi ha fatto scrivere in commenti, io sono negata x queste cose, ma ti ringrazio xke’ anche un” maledetto toscano” come ti definisci si e’ rivelato un uomo dal cuore grande: mi hai commosso…grazie x averci raccontato questa tua esperienza ciaooo☺☺☺

  15. il 27 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Grazie a Te frafra, e hai fatto bene a scrivere perchè non sei affatto negata;basta esternare ciò che si sente con la massima semplicità. Alla prosima

  16. il 27 marzo, 2014 gianna dice:

    Giulio, ti sei presentato in modo simpaticissimo, maledetto Toscanaccio,io spiacente ma nn ti conosco, ma sento che sei ,bravissimo per la tua melodiosa musica,sei sensibilissimo ,dolce con persone che sai bene, che con una tua canzone le sai trasmettere tanta felicita’, dopo parecchio tempo sei rientrato nel tuo adorato bosco, noi ora non vogliamo perderti, ma sentirti molto di piu’ per potere capire la tua grande umanita’ tra la gente, e ascoltare le tue meravigliose canzoni, dunque a presto Giulio,grazie infinite per averti tra noi ciao “dolce Toscanaccio”

  17. il 27 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Giannaaaaa, tu mi abbindoli con il tuo commento, però, come si dice in Toscana :-mi garba-.E se non mi conosci, non ti sei persa niente di eccezionale. Ciao.

  18. il 27 marzo, 2014 Nembo dice:

    A Giulio Salvatori, complimenti per il tuo bellissimo gesto verso quelle persone che vivono una fase delicata della loro esistenza a volte dimenticate e in maniera disagiata. Tu con i tuoi amici, oltre suonare, avete fatto un gesto di sensibilità e umanità, verso chi ha bisogno di vicinanza.

  19. il 27 marzo, 2014 gianna dice:

    Giulio Salvatori, tu mi dici che nn ho perso nulla non conoscerti, invece ho perso molto, volevo conoscere i tuoi gesti di bonta’con i tuoi amici,verso persone magari dimenticate dalla società, visto che sono sensibile a queste persone sole, e per questo faccio il volontariato, perche’ non so cantare ahah ,ciao grazie a tutti.

  20. il 27 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    E’ doveroso dividere le belle cose che avete scritto con gli amici musicisti Angela e Marco entrambi vocalist, che li metterò a conoscenza di questo Bosco dove “passeggiano” persone sensibili.E mentre scrivo queste riflessioni ascolto Papetti:sentite come scivola e accarezza il sax? E’ un motivo dolce che ti porta via ,ti fa volare come avvolti in una nuvola, basta chiudere gli occhi, i colori vengono da soli.Brava Giovanna.

  21. il 27 marzo, 2014 giovanna3rm dice:

    Giulio, è solo grazie a te che mi è ritornato in mente Fausto Papetti e ho ricercato tutta la sua discografia: il suo sax è morbido, accarezzante, come dici tu, in una parola ascoltarlo è un grandissimo piacere, e a me fa bene al cuore!

  22. il 28 marzo, 2014 Angela dice:

    Ringrazio Giulio per aver scritto il racconto della nostra giornata alla casa di riposo. Marco ed io andiamo spesso a cantare per loro, oramai ci conoscono, ci aspettano e quando arriviamo qualcuno ci viene incontro con la carrozzella, ci bacia, ci fanno anche piccolo doni…Gli ospiti, le infermiere sono rimaste piacevolmente stupite nel sentire il suono del sax dal vivo, Giulio è veramente bravissimo. E’ stato un pomeriggio molto bello….grazie al ‘toscanaccio’ e ai bellissimi vostri commenti.

  23. il 28 marzo, 2014 giovanna1.vc dice:

    Caro Giulio è stato un piacere leggere questo tuo racconto ,avete portato una folata di allegria in quella casa di riposo ,è bello che qualcuno si prodighi x portare allegria in quei posti, ma ti voglio dire una cosa ,proprio in quei posti si riceve tanto affetto. ringrazio te e la tua bend x questo bel gesto ciaooo maledetto toscano..

  24. il 28 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Giovanna.vc :- Grazie per avermi letto, vedrai che sicuramente ci ritorneremo verso la prossima estate , così suoneremo all’aperto.

  25. il 28 marzo, 2014 anna b dice:

    Giulio bell’esempio che bisognerebbe seguire. La solitudine è una brutta bestia, un po’ di divertimento fa bene allo spirito e all’anima, sopratutto per le persone fragili e delicate.
    Ti leggo nei blog, ho molta stima nei tuoi confronti,mi piacerebbe che continuassi a scrivere in Eldy.

  26. il 29 marzo, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Anna, ti ringrazio per la stima che contraccambio sinceramente ; sono anni che scrivo in Eldy e continuerò. Ma sai, a volte il tempo è sempre poco e i nipoti ti succhiano. Se fai una cosa sei costretto a mollarne un’altra.Però non esageriamo, come dicevo all’inizio non era e non è mia intenzione cercare applausi.Ho voluto mettere in evidenza che , ogni tanto , entrare in certe realtà , si fa del bene e si riceve del bene.Vi ringrazio tutti perchè mi avete capito.


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