LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 25 Maggio 2014 | 28 commenti- commenta anche tu!

Già dopo il primo anno di scuola elementare abbiamo iniziato a leggere i
giornalini a fumetti. Il primo per tutti è stato sicuramente il Corriere
dei Piccoli,
ricordate Sor Pampurio? Il Signor Bonaventura, Il Capitan Cocoricò, Bibì e Bibò e tantissimi altri che per
qualche periodo sono stati i nostri eroi ed eravamo sempre ansiosi di leggere il seguito delle varie storielle nella settimana successiva?
Bei tempi di spensierata fanciullezza.
Poi siamo passati al settimanale Topolino che raccoglieva una infinità di
personaggi Disneyani:
Topolino, appunto, con Pippo, Pluto,il Commissario Basettoni, Gambadilegno,

Commissario Basettoni
poi Paperino con i nipotini Qui, Quo, Qua, zio Paperone, Paperina, Nonna Papera, la Banda Bassotti,
Gastone e ancora Ezechiele Lupo, Eta Beta e altri che ora, dopo tanti anni, sfuggono alla
memoria.
Tanti giornalini a fumetti che hanno segnato un’epoca come Il Vittorioso, Il Pioniere, L’Avventuroso e altri, con
una infinità di eroici personaggi che hanno fatto parte della nostra crescita, attiravano la nostra
attenzione e nei quali spesso ci identificavamo.
Ricordo l’Intrepido che divenne una vera e propria rivista settimanale destinata ai ragazzi nell’età della crescita ma che veniva letto anche dagli adulti perché riportava pure notizie sportive, soprattutto di calcio nonché vignette umoristiche e schemi di parole crociate. Nel 1953, la stessa casa editrice dell’Intrepido, “Casa Editrice Universo” (già Casa Editrice Moderna) riprese la pubblicazione del settimanale “Il Monello” (sospesa nel 1939 in seguito agli effetti bellici della Seconda Guerra Mondiale), con tantissime storie a fumetti, sempre coinvolgenti e disegnate da validissimi illustratori tra i quali, non mancavano firme illustri come quella di Walter Molino ed altre. Anche Il Monello, nella sua evoluzione nel tempo, assunse poi la veste di rivista settimanale destinata agli adolescenti in crescita. Da ricordare tra i collaboratori della rivista nomi come Renzo Arbore, Enzo Tortora, Gianni Vasino e altri non meno noti.
Ritorno alla mia memoria per ricordare, in sintesi, quelli che sono stati, allora, gli eroi della mia crescita ma rivolgo un invito a lettori e lettrici a frugare, ciascuno nella propria mente, per ricordare quali sono stati i fumetti della propria giovinezza.
Dick Fulmine : personaggio dalla mascella quadrata ed eroe della forza nel pugno, il suo diretto o uppercut sempre micidiale, pronto ad intervenire per la giustizia in difesa dei deboli.
Flash Gordon : avventure dello spazio e mondi fantascientifici. Fu uno dei primi fumetti a colori e le poche copie in circolazione erano ambite da noi ragazzi, ricordo che si scambiavano due giornalini in b/n per un Gordon a colori.
Gim Toro, fumetto d'invenzione italianissima, descriveva le vicende di un eroe italo-americano dimorante a San Francisco. Con i suoi compagni d’avventura: Bourianakis il greco, una specie di forzuto lottatore e Kid, uno spilungone dall’intelligenza arguta, sempre pronti ad intervenire in aiuto del loro amico Gim.
I racconti spaziavano in varie parti del mondo, Cina, India, nel Tibet misterioso ed altri e si rivelavano utili per la conoscenza geografica nell’età scolastica di noi ragazzi. Un loro acerrimo nemico era “Colui che sa” una specie di Santone a capo di una setta.
Tra gli avversari figurava un certo Sembilang il malese, espertissimo nel maneggiare uno speciale pugnale, il kriss. Lilyth, denominata Vipera bionda era il personaggio femminile che dopo diverse peripezie diventerà moglie di Gim Toro.
L’Uomo Mascherato (altro ambitissimo fumetto a colori) chiamato The Phantom (il fantasma), detto anche l’Ombra che cammina. Viveva in un’isola immaginaria, aveva carisma e potere sugli animali anche feroci che gli ubbidivano senza mai ribellarsi ed era amico della tribù dei pigmei bantù che lui proteggeva e lo credevano immortale perché la sua figura dominava ormai da quattro secoli.
L’autore dà una spiegazione con la successione generazionale dell’Uomo Mascherato con un figlio o affine che, con relativo giuramento, prosegue l’opera del suo predecessore ma i bantù questo non lo sanno per cui nasce la leggenda dell’immortalità dell’eroe, loro protettore.
Altri fumetti che hanno ricoperto una certa importanza nella nostra adolescenza sono stati:
Mandrake il mago in frac con cappello a cilindro e bastone che combatteva nemici ed avversari aiutandosi con trucchi e magie da esperto prestigiatore e illusionista. Suo compagno inseparabile era Lothar, gigantesco e forte africano.

Lothar
Da non dimenticare il marinaio Popeye, ovvero Braccio di ferro (mangiatore di spinaci che gli davano la forza), e la sua
inseparabile Olivia, eterna fidanzata
che lui riusciva sempre a difendere da un immancabile malefico contendente.
Una serie alla quale ero particolarmente affezionato è stata le riproduzione dei romanzi di Emilio Salgari a fumetti. Storie fedeli ai testi e ben disegnate, ho conservato per anni la raccolta dei giornalini che poi è andata perduta probabilmente in un trasloco della famiglia. Oggi avrebbero avuto in valore ad averli ancora.
C’è stato il periodo dei fumetti di ambientazione Western:
Pecos Bill, leggendario eroe del Texas; Il Piccolo Sceriffo, il ragazzo figlio di sceriffo che viene proclamato sceriffo egli stesso per aver scoperto e catturato l’assassino del padre. Suo compagno inseparabile il cane lupo Roki. Seguirono Capitan Miki, il Piccolo Ranger e altri.
L’ultimo approdo è stato Tex Willer, indimenticabile eroe creato da Gian Luigi Bonelli e Sergio Galeppini (editore Sergio Bonelli), nelle cui storie si sono cimentati e alternati tutta una serie di bravissimi disegnatori. Ancora oggi, prosegue la pubblicazione degli album di Tex con ristampe e nuove storie che leggo sempre volentieri.
Io ho raccontato gli eroi dei i miei giornalini, ora tocca a voi ricordare le vostre letture a fumetti, grazie.
Nella speranza che mi abbiate seguito fin qui senza avervi annoiato, vi ringrazio augurando a tutti: una Buona Domenica.
Giovanni Marradi - Once upon a time (C'era una volta.....)





























Grazie, Pino. Davvero una fantastica carrellata di personaggi e ricordi. Il tutto sapientamente condito da immagini e musica. Incomincia favvero bene la nostra domenica,
Allora è il caso di dire: “Chi ben comincia è alla metà dell’opera”. Grazie Lorenzo, sei un vero amico.
Che ricordi Giuseppe,e quanti. Il primo pensiero è il ricordo del papà.La domenica dopo essere stato in chiesa, si fermava dal edicolante per comprarmi “il corrierino dei piccoli”, un giornale per la mamma e il suo. Il mio primo pezzo da leggere era il signor Bonaventura. Più avanti aveva cominciato a comprarmi Topolino , ma ho un vago sospetto, che lo comprasse anche per lui.Grazie dei ricordi , che forse erano in fondo ad un cassetto, e solo con il tuo racconto hai rimosso . CIAO
Qui comincia l’avventura del signor Buoventura, e per premio un milione
io faccio una girata dell’assegno a favore del bosco, con questo elogio,”Creatività e fantisia ti fanno stare in buona compagnia
Oggi Giuseppe che dico grazie, ci ha proposto varie illustrazioni con vari personaggi menzionati i quali furono protagonisti e compagni della nostra crescita. Oltre Topolino, Zagor, Tex Viller, Capitan Miki, io ero molto affascinato da Diabolik, l’eroe buono che grazie alle sue maschere incuoteva terrore e paura a tutti, ladro spietato di diamanti e gioielli era quasi sempre vincente, con la sua compagna Eva Kant, gli stessi sempre inseguiti dal’ispettore Ginco che a volte riusciva ad arrestarli, ma sempre Diabolik con i suoi trucchi riusciva a fuggire. Lo stesso Diabolik non amava armi da fuoco, ma pugnali e con la sua Jaguar dotata da numerosi marchingegni e accessori riusciva sempre nelle sue imprese. Con grande piacere ho visualizzato le numerose vignette proposte da Giuseppe accompagnato dalla musica di sottofondo inserita a dovere da Giovanna, dico con piacere ed anche un pizzico di malinconia ricordando i bei tempi che purtroppo ora non ci sono più. Buona Domenica a tutti.
Vorrei riempire qualche ovvia lacuna…ricordando i grandi Albi Nerbini….il Vittorioso con Jacovitti che creò Pippo Pertica e Palla e le loro strabilianti avventure , l’arcipoliziotto Cip con il cane bassotto kilometro, Cocco Bill….i suoi salami che spuntavano da terra …meraviglioso!
Poi Caesar che illustrò con maestria tutti i libri di Verne. Ma più recente , ma certamente il più importante, citerei Linus nato nel 65 (leggevo ancora i fumetti) da Oreste Del Buono, che lanciò Corto Maltese di Prat, la Valentina di Crepax,gli splendidi disegni di Pazienza e poi tutta la fumettistica americana degli anni 30/40/50.Infine lanciò disegnatori satirici come: Altan, Angese, Vauro,Calligaro ecc.
amico giuseppe mi ai fato tornare ai tempo che facevo il fabro da ragazzino aprendista il capo mi mandava ad oristano a prendere il carbon fossile con un vecchio sacco che avrei dovuto portalo in paese ricordo bene che prendevo la corriera x le 7 del mattino arrivato ad oristano subito andavo comprare il carbone ma pur essendo ragazzino ero furbo mi chiedevo come fare x comprare capitan mik ho pure zagor ho tex wiler dicevo dove dovevo comprere il carbone di darmene un kg in meno e mi restavano i soldi x i giornalini poi mi rimaneva tutto il tempo x legerli visto che la corriera ripartiva x le 13.30 x il mio paese con questo avendoli gia letti li rivendevo ai miei amici come se fossero nuovi loro sapevano che andavo una volta x settimana ad oristano ero furbo ma x loro erano nuovi solo che fregavo il mio pricipale ma era solo che io non potevo permetemelo i soldi non li avevo grazie giuseppe sono bei ricordi che son trascorsi piu di 50 anni bravo ciao
Gabriella, son contento che il revival dei fumetti sia servito a far riaffiorare tanti ricordi piacevoli e sia stato utile al rifiorire ed illuminare finestre di gioventù. Grazie.
Alba, lo spirito di poetessa non ti manca, bravissima! Con persone come te la compagnia è sempre piacevolissima. Il Bosco accetta la tua generosità e devolve i proventi a favore di tutti gli assidui frequentatori, il nostro impegno non mancherà…. grazie.
Diabolik, altro eroe in calzamaglia come l’antesignano Uomo Mascherato. Tanti personaggi che hanno stimolato la nostra fantasia e in qualche modo hanno accompagnato la nostra crescita. Grazie Nembo hai fatto bene a ricordare i tuoi eroi dei fumetti, ce ne sarebbero ancora tanti altri ed è bello mantenerne la memoria, ci riporta alla nostra gioventù.
Nembo rendiamo onore a Giovanna! É vero che io ho proposto i personaggi ma le immagini le ha sapientemente cercate e inserite la Redattrice Capo, Giovanna, appunto. Grazie Giò, lavoro perfetto.
Quante letture e quanto tempo ho dedicato a questi giornalini, cominciando dal Corriere dei piccoli, che non era a fumetti,ma presentava solo due distici sotto la vignetta!Nella casa della mia infanzia conservo due grossi bauli ripieni di vecchi miei giornalini, sui quali i miei figli e anche mio nipote, d’estate ,si sono dilettati a leggere e passare il tempo. Ho sempre preferito leggere libri, ma mi affascinavamo le illustrazioni di questi racconti per ragazzi, che incantavano , spesso, anche i padri!! Anche questa domenica il Bosco e Giuseppe ci ha permesso di tornare alla nostra adolescenza!
Franco come non possiamo ricordare Benito Franco Giuseppe Jacovitti(1923-1997; Hugo Pratt (1927-1995); Kurt Caesar (1906-1974) e tanti altri che con la loro matita, i loro personaggi e le relative storie hanno vissuto e segnato un’epoca apparentemente di fumetti ma dietro c’era la loro vita fatta di esperienze in prima persona e in prima linea in decenni caratterizzati da eventi belli ma anche e soprattutto tragici. Da questi hanno saputo trarre personaggi e storie in positivo, non possiamo che dargliene merito anche solo ricordandoli.
Di Caesar ricordo le splendide copertine dei romanzi di URANIA, periodico Mondadori, del quale sono stato assiduo lettore.
Ci sarebbe da scrivere una enciclopedia, noi, nel nostro piccolo/grande Bosco, ci proponiamo di parlarne ancora con rispetto e umiltà. Grazie.
Bravo, Giuseppe3 io ricordo poco quei fumetti,eravamo in tanti fratelli,dovevano leggerli pochi per volta, ma io nn
ero attratta,anche se i giornalini nn mancavano mai, ma erano i miei fratelli maschi che leggevano, ricordo che mi dicevano tu sei una bambina, devi giocare con le bambole.comunque in casa mia entravano tutti questi giornalini,ma comunque nn erano la mia passione, anche se stupendi. Grazie ,Giuseppe3 per essere tornato indietro nel tempo,alla nostra Bravissima ,Govanna per come ci fa rivedere questi fumetti sembrano veri,ciao
Affermativo Giuseppe, un plauso a Giovanna, che ha “fummentato” la grafica e i contenuti delle figure dei vari personaggi dei fumetti essenziali per creare l’atmosfera dei personaggi.
In modo piuttosto frequente, la Domenica a il Bosco riserva un servizio particolare: oggi Pino ci ha voluto intrattenere parlandoci di Fumetti, da Topolino in avanti, fino a Tex Willer. Naturalmente ce ne sarebbero stati altri, venuti in seguito, ma forse è proprio quello che si è prefisso l’autore del post: lasciare ai lettori indicarne altri, a loro scelta, per riproporre una successiva puntata.
Per quanto mi riguarda, nel ricercare questi personaggi, così seguiti nella nostra infanzia, si è trattato quasi di una seconda scoperta: i famosi giornalini del passato non ho potuto conoscerli al tempo giusto, come è stato per la maggior parte dei bambini, perché ero in collegio e, come potete ben intuire, le suore non ci permettevano queste letture. Qualche volta, di straforo, ce li facevamo portare da chi veniva a trovarci, rischiando molto, comunque non si potevano seguire le avventure in maniera sistematica, pertanto si perdevano sia il gusto che il susseguirsi degli accadimenti. Solo più tardi, ho potuto documentarmi circa i vari giornalini:”Il Corriere dei Piccoli”, “Topolino”, l’”Avventuroso”, l’”Intrepido”, ecc., ma non era già più la stessa cosa.
In ogni caso, Pino ha fatto un gran bel lavoro nel riportare alla memoria di molti le varie avventure dei Fumetti più famosi, consapevole di aver sicuramente rallegrato tutti coloro che ne hanno seguito le “gesta”. Sta a voi, ora, suggerire altri personaggi, importanti del settore, e sarà cura del Bosco continuare questa simpatica carrellata.
E bravo Vanni, facevi la cresta sull’acquisto del carbone per farti una cultura sui fumetti, non solo, ma dimostravi già d’allora d’avere la stoffa dell’imprenditore come hai dimostrato poi nella vita. Infatti avevi un tuo tornaconto nel rivendere i giornalini già letti. Al tuo paese, Narbolia, non c’era l’edicola e tu facevi da tramite con i tuoi viaggi settimanali ad Oristano; una bella iniziativa, non c’è che dire.
Il Bosco è meraviglioso proprio per questo, Edis… riesce a mantenerci giovani con i ricordi della nostra infanzia. Basta poco per tornare indietro e ripescare ricordi sopiti ma mai dimenticati. É vero quanto dici, Il Corriere dei Piccoli non era a fumetti ma ogni vignetta aveva due righe di didascalia, quasi sempre in rima. Sarebbe bello rileggerlo ancora, ci consentirebbe un tuffo nelle acque della gioventù e un bagno in questo mare lo farei volentieri ancora oggi. Grazie.
Gianna, la situazione era identica un pò in tutte le famiglie. Io tenevo ben nascosti i miei giornalini agli occhi di mio padre che era contrario a questo tipo di letture ma una mia sorella riusciva a scovarli, a leggerli e a rimetterli a posto senza che io mi accorgessi di nulla. Solo da grande mi ha svelato il trucco e, siceramente, mi ha fatto sorridere. Bei tempi che non tornano più.
Giustissimo Giovanna,la storia dei fumetti del passato è vastissima e può costituire un filone interessante per una trattazione a puntate. Invitiamo i lettori a proporre ciascuno una propria sezione e ne parleremo ancora nell’intento di mantenere il Bosco sempre allegro e vivace per tutti. Ancora brava!
Si Giuseppe, la bambine e ragazze, potevono solo giocare e pettinare le bambole,complimenti per averci fatto tornare indietro nel tempo, grazie Giuseppe3 e Giovanna di tutto quello che il bosco ci porta nei ricordi belli del passato.ciao
Vero Gianna, forse anche l’emulazione nei giochi e nelle letture da parte delle sorelle nei confronti del fratello che, in quando maschio, godeva di maggiore libertà, ha portato le donne a rivendicare la parità di genere e oggi ne vediamo risultati e conquiste. Sarà così? In parte forse si! Ciao.
Grazie giuseppe di questo tuffo nel nostro passato di ragazzini,avevo gia’ commentato ieri,ma la mia connessione ha cancellato tutto.Ho ricordato con tanta nostalgia era nonna che,veniva a pranzo da noi .Papa andava a prenderla e io l’aspettavo ansiosa ,sapevo che,dalla sua capace borsa coi dolcetti usciva immancabilmente il mio”CORRIERE dei Piccoli”accolto naturalmente con un bacione e..urla di gioia…………..Che bei tempi!!!!!!!!!!!! un vero ringraziamento a te e naturalmente a Giovanna oer la ricerca dei personaggi e per la musica
Grazie Sandra, il ricordo della tua gioia di ragazzina nel ricevere il Corriere dei Piccoli ha fatto ricordare anche a me i miei momenti di felicità quando riuscivo a recuperare la copia settimanale di questo giornalino e dopo averlo letto, io per primo, lo passavo alle mie sorelline più piccole che erano contentissime e orgogliose del loro fratello più grande che pensava pure a loro. Bella, ingenua e spensierata fanciullezza, ci bastava veramente poco per essere felici.
Anche solo a titolo d’informazione ,vorrei ricordare i famosi fumetti su seneggiatura di Casare Zavattini e su disegni del grande Pedrocchi e poi di Albertarelli: Saturno contro la Terra , Virus ed altri .
Non solo a titolo d’informazione ma anche di dialogo tra noi, Franco. Non possiamo avere la cognizione di tutte le cose, ciascuno di noi ha le proprie esperienze e conoscenze e in occasioni come queste offerte dal Bosco, ognuno porta il proprio contributo e, permettimi di dire che i tuoi interventi sono stati veramente preziosi per allargare il panorama sull’argomento. Era proprio ciò che ci siamo proposti nel pubblicare questa pagina e mi pare che abbiamo raggiunto lo scopo con sufficienza. I giornalini del passato hanno avuto per tutti noi una certa importanza tant’è che li ricordiamo ancora volentieri. Grazie ancora.
Giuseppe,hai riportato a galla fumetti simpatici che ho la sensazione che oggi i giovani nn cercherebbero,peccato,sarebbero certamente di molta piu’ compagnia e si potrebbero veder sorridere,cosa che nn mi sembra che oggi facciano con tutto quello che anno a disposizione,itopolino dei miei ragazzi ,io li conservo ancora, mi piaceva vederli sorridere quando leggevano insieme e commentavano le simpatiche storie.Cose passate si dice,ma in voi è rimasta la gioia di quelle letture,,,,,,
Verissimo Ely, in tutti noi è rimasta la gioia delle nostre letture giovanili e ancora oggi le ricordiamo con piacere perché ritorniamo indietro nel tempo e ci fanno sentire sempre giovani. É questo non è poco. Grazie.