LA DOMENICA DEL BOSCO

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CagliaricalciostemmaStemma del Cagliari 

 

 

Altre volte nel raccontarvi della mia regione ho parlato del “mal di Sardegna”, quella sorta di nostalgia che si impadronisce dei visitatori di questa magica terra, una regione al centro del Mediterraneo ma che in tanti, studiosi e non, hanno definito “Sardegna, quasi un continente”, sia per le sue caratteristiche peculiarità che la rendono differente da ogni altro territorio del globo, sia per l’indole bonaria dei suoi abitanti che hanno per l’ospite un particolare rispetto reverenziale che indulge a coinvolgerlo e a renderselo amico.

 

Baia di Chia Mal di Sardegna(Mal di Sardegna) -  Baia di Chia

 

È un male del quale nessuno è immune e contagia tutti indistintamente fin dalla prima visita in Terra Sarda. Chi ha visitato almeno una volta la Sardegna ha già provato i sintomi di quel male, il trauma del distacco e la voglia di tornare. Dopo questa premessa, l’occasione è buona per raccontarvi la storia di una persona che tutti conosciamo.

 

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Questo il simpatico e appropriato appellativo che gli affibbiò il giornalista Gianni Brera in una delle sue tante coloratissime cronache sportive di una partita di calcio e questo nome gli rimase per sempre. Si, avete capito, stiamo parlando di Gigi Riva.

 

cagliari stadio AmsicoraStadio Sant'Elia - Cagliari (le partite dello scudetto erano state giocate nello Stadio Amsicora)

 

Appena 17enne, giocava nella squadra del Legnano in serie C ma già sognava i grandi club: Inter, Milan, Juventus, Bologna che, invece, nei provini di rito, non lo avevano accettato per l’inserimento nei ranghi giovanili perché giudicato “troppo leggero” per poterne formare un campione da grande squadra.

 

Gigi Riva appena arrivato a l CagliariRiva al suo arrivo a Cagliari

 

Fu l’allora Presidente del Cagliari a vedere in lui il futuro campione e lo ingaggiò per portarlo in Sardegna per inserirlo come riserva nel ruolo di ala sinistra dove giocava un già affermato campione, Tonino Congiu, idolo locale. Luigi Riva di Leggiuno si guadagnò presto la fiducia e il posto di titolare in prima squadra. Valutazione 37 milioni ai quali il Presidente del legnano non poteva rinunciare.

 

Gol di Riva in Rovesciata ai  Mondiali del '70 in MessicoRovesciata di Riva in Vicenza-Cagliari

 

Il ragazzino Riva, timido e taciturno, non voleva trasferirsi a Cagliari e accettò il trasferimento con molte riserve. Nella sua mente pensava di trattenersi poco in una squadra di provincia, aspirando sempre ai grandi club del nord, anche perché non voleva restare lontano da casa. Orfano di entrambi i genitori viveva con tre sorelle.

 

Gol di testa di Gigi RivaGol di testa di Gigi Riva

 

Superati i primi dubbi e timori, gli è bastato poco per capire che la Sardegna sarà per lui la terra adottiva e che il Cagliari sarà la “sua squadra”.

Infatti “Giggirriva”, così lo acclamavano i tifosi nell’incitarlo in campo, si innamora della Sardegna e della sua gente e, una volta affermatosi come calciatore, riceve molto presto la convocazioni pure per la Nazionale Italiana. Arriverà a rifiutare prestigiose offerte d’ingaggio da parte dei grandi club del nord, pur di restare nella “sua” Cagliari che ormai ha imparato ad amare e si sente amato lui stesso.

 

Bellissima foto gi Gigi RivaAltro Gol spettacolare di Gigi Riva

 

La Juventus arrivò ad offrire, allora, la favolosa cifra di un miliardo per l’acquisto dell’ormai affermato giocatore ma Gigi Riva disse: “NO”.

Questa scelta gli precluderà premi e trofei ben più importanti ma lui sa di essere una bandiera per la squadra del Cagliari, sente in campo e fuori l’affetto incondizionato dei tifosi e sa che questi non avrebbero gradito un eventuale suo tradimento alla fede nella squadra del cuore.

 

Il sinistro micidiale di Gigi RivaIl sinistro micidiale di Gigi Riva

 

Sarà stato l’effetto del “mal di Sardegna” anche per lui? Il sospetto è giustificato e il curriculum di Riva ne è la dimostrazione. Lui stesso affermerà, in seguito, che si sente più sardo dei sardi.

 

Riva gioca con il Cagliari 13 campionati consecutivi: nel 1963-64 i suoi gol portano il Cagliari dalla serie B alla massima categoria. In serie A realizzerà 156 reti in 289 partite. Indossando la maglia azzurra realizza 35 reti in 42 partite, una bella media e un record ancora imbattuto.

 

Gol di Gigi Riva ai Mondiali dek '70 in MessicoGol di Gigi  Riva ai Mondiali del '70 in Messico

 

Le più belle imprese di Gigi Riva sono forse legate alla maglia azzurra dove il suo potentissimo tiro mancino ha fatto sognare i tifosi italiani; i successi più importanti ottenuti in azzurro sono il titolo Europeo del 1968 e il secondo posto ai mondiali in Messico del 1970. Si ricorda ancora la memorabile partita vinta 4 a 3 con la Germania per la qualificazione alla finale, persa poi con il Brasile.

Il periodo d'oro per Gigi Riva è quello che va dal 1967 al 1970: oltre a tre titoli di capocannoniere della serie A e ai citati successi azzurri risalgono a questi anni: un secondo posto in campionato (1969), lo scudetto del Cagliari (1970) e un secondo posto nella classifica del Pallone d'Oro 1969, alle spalle del compagno di nazionale Gianni Rivera e ancora un terzo posto nel 1970 alle spalle di Gerd Müller e Bobby Moore. grandissimi campioni europei.

 

Cagliari Campione d'Ialia - 1969-70Cagliari - Campione d'Italia 1969-'70

 

Questo stesso triennio è, però, per Riva anche quello più travagliato: si procura una frattura del perone sinistro (in nazionale nel 1967) e una frattura del perone destro (nel 1970 in nazionale, successivamente ai mondiali).

 

Riva ai Mondialr del '74Gigi Riva ai Mondiali del 1974 in Germania-Ovest

 

Ritiratosi dall’attività agonistica nel 1976, ricopre nel Cagliari anche il ruolo di Presidente e agli inizi degli anni ’90 viene inserito nello Staff della Nazionale inizialmente come Dirigente accompagnatore, poi come Team Manager, ruolo che, pure con l’alternarsi dei vari Commissari Tecnici, ha ricoperto fino al maggio del 2013.

 

La sua serietà e professionalità è stata d’esempio per tutti i giovani. Dalla Scuola Calcio istituita a Cagliari per conto e nel nome di Gigi Riva sono emersi tanti giovani campioni che hanno raggiunto l’onore di giocare anche nella serie A calcistica.

 

Gigi Riva

Amante della guida con auto sportive Gigi, nel tempo libero, non frequentava la Costa Smeralda o altre località d’elite ma si accompagnava con pescatori, pastori e umile gente di Sardegna dove è stato sempre bene accolto, orgoglioso egli stesso di sentirsi loro amico.

 

Lo scorso anno ha festeggiato i suoi 50 anni da sardo e queste sono state le sue parole in una intervista rilasciata al Corriere della Sera:

 

"Non volevo venirci, ora è amore"

"Quando vidi le luci nel golfo mi lasciai scappare: "Quella è l'Africa", poi vidi lo stadio “'Amsicora”, che non aveva un filo d'erba e pensai "Dove sono capitato". Però i ragazzi mi fecero festa e l'argentino Longo, una bella persona, mi prese subito sotto la sua protezione. Rimasi qualche giorno e l'idea di passare dalla C alla B alla fine mi convinse ad accettare".

LLeggiuno- (Varese)Leggiuno (Varese)

(Spiazzo dove Gigi Riva iniziò a dare i primi calci al pallone)

 

Gigi Riva vive ancora a Cagliari dove ci sono anche i suoi figli e gli affezionatissimi nipoti.

A giorni inizieranno in Brasile le partite del Campionato Mondiale di calcio ma Gigi non le guarderà in diretta, dice che gli creano troppo stress per cui le visionerà in differita e con spirito critico, conoscendone il risultato.

Fa così anche con le partite del “suo” Cagliari. 

Buona Domenica a tutti. 

 

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Ernesto Cortazar - It was love at first sight  -   (Fu amore a prima vista)

https://www.youtube.com/watch?v=TToabEwAK74&index=3&list=</span>FLNSrLyPMe3ffjMLZJhkN44g

       


COMMENTI

  1. il 08 giugno, 2014 paolacon.rm dice:

    Hai ragione Giuseppe quando parli di “mal di Sardegna”, perché è un posto da cui si riesce difficilmente a stare lontani. Io faccio parte degli “ammalati”.
    Grazie del ricordo che hai fatto di una bella persona come “Giggirriva”; ora che stanno per cominciare i Mondiali in Brasile, è un pensiero quasi scontato, per noi che avevamo 20 anni allora, ritornare a quel 4/3 in Messico, che lasciò tutti senza fiato.

  2. il 08 giugno, 2014 giuseppe3ca dice:

    Grazie Paola per la tua condivisione di pensiero. É bello rivivere con il ricordo i momenti che ci hanno dato gioia e felicità nel nostro passato giovanile.
    Il “mal di Sardegna” non è incurabile ma esiste un rimedio ed è quello che conosci: basta tornare in terra sarda e il male passa, almeno per il periofo di soggiorno, poi però ritorna. Gigi Riva ha trovato la soluzione definitiva ed ho voluto raccontarla. Ancora grazie, ciao.

  3. il 08 giugno, 2014 lorenzo.rm dice:

    Anch’io sono un malato della Sardegna, Pino, e non è facile per un siciliano. Ma tant’è. La Sardegna ti entra nel sangue e, una volta dentro, fa parte di te. Del Cagliari e di Giggirriva che dire? E’ stata una malìa e ancora oggi lo è. E sono, come tutti, pronto a sostenerla all’alba di questa avventura americana alla quale Cellino ha ceduto. Speriamo. Abbiamo una certezza: che Gigi sarà con noi, come sarà con l’Italia brasileira. Che bella domenica, ragazzi. E’ venuta anche Paola a salutarci. Grazie a Pino, Paola e Giovanna.

  4. il 08 giugno, 2014 gabriella BZ dice:

    Giuseppe , parli di mal di Sardegna , io ancora non l’ho visitata , ma vuoi vedere che prima o poi la visito ? Quando dico una cosa, difficilmente rinuncio a farla. Di Riva ho un bellissimo ricordo , come di tutti i grandi campioni.In famiglia il calcio era molto seguito , ed ho imparato a tiffare, non per le squadre ma per i giocatori.Per le loro triplette, per i calci all’indietro,per tutto quello che si chiamava calcio. A quei tempi era calcio vero. Mi hai fatta ritornare signorinella !Ora mi guardo da sola le partite e attendo con ansia che si cominci a giocare in Brasile . A presto in Sardegna ! ! !

  5. il 08 giugno, 2014 nembo1 dice:

    Certamente si Giuseppe quando parli di mal di sardegna, questa stupenda Isola al centro del mediterraneo, che ti dona tutto, dal mare alla sua cultura alle sue tradizioni e, quando la lasci ti senti un vuoto dentro il quale ti dice:Ritorna. Hai scritto nel tuo post,del Cagliari e di Gigi Riva, due nomi che hanno fatto storia, Gigi Riva è nato vicino al mio paesello e, anche per noi da ragazzo quando giocava nel Legnano era già un idolo. E’ stato uno dei migliori giocatori Italiani, giovanissimo è entrato in Nazionale dove subito alla prima partita si è fatto notare segnando un gol, credo che sia stata una delle più grandi ala sinistra di tutti i tempi (oggi è difficile, se non impossibile, ritornare come allora nel mondo del calcio) godendo la simpatia generale. Lasciamo che come riconoscenza e premio per quello che ha fatto nel mondo dello sport il suo mal di sardegna godendosi la sua famiglia e, la sua seconda terra. Giuseppe hai menzionato i campionati mondiali in Brasile, dopo la figuraccia del 2010, L’Italia partecipa di nuovo al mondiale con la consapevolezza che sarà davvero complicato fare peggio. La Nazionale deve riscattare una precedente catastrofica partecipazione, perciò come Italiano dico -forza azzurri- anche se l’Italia quella vera per me sta da un’altra parte!

  6. il 08 giugno, 2014 giuseppe3ca dice:

    Il ‘mal di Sardegna’ è come un’epidemia Lorenzo, contagia tutti, nessuno escluso. Non solo ma chi è contagiato diventa a sua volta ‘portatore sano’ e con le sue parole trasmette questo male, che poi male non è, ad amici, parenti e conoscenti e questa sana malattia, a sua volta, dilaga. Grazie. Ora andiamoci a godere questo Mondiale che speriamo sia ricco di soddisfazioni per la nostra cara Italia. Ciao.

  7. il 08 giugno, 2014 giuseppe3ca dice:

    Gabriella, tu non hai ancora visitato la Sardegna ma conti di farlo quanto prima. Ciò dimostra che anche tu sei già contagiata, forse da qualche ‘portatore sano’ che sicuramente conosci e ti ha parlato e ti parla di questa isola meravigliosa, brava… la Sardegna ti aspetta.
    Per il calcio sei ritornata ad essere quella signorinella che si entusiasmava ai gol del campioni dei tempi andati e allora ti dico: Guardiamoci questo Mondiale sperando che sia pieno di sane emozioni come quelle di una volta. Grazie Gabry.

  8. il 08 giugno, 2014 giuseppe3ca dice:

    Si Nembo, è vero, l’Italia, quella vera che intendi tu sta da un’altra parte e non dobbiamo trascurarla anzi, dobbiamo curarla perché resti sempre viva e vegeta nello spirito di italianità e rispetto di uguaglianza per tutti i cittadini. Anche lo sport, con il calcio in primis, fa parte degli italiani che chiedono di essere rispettati come cittadini del mondo. Proprio il calcio ci ha dato tante soddisfazioni che è bello ricordare ancora nella speranza di riuscire ad ottenerne ancora tante. Grazie Nembo, affermativo!

  9. il 08 giugno, 2014 lucia1.tr dice:

    Premetto che conosco poco la Sardegna, vi ho soggiornato molti anni fa per una breve vacanza ma, conosco molto bene quella “malattia” che lega ai luoghi d’origine e non solo. Io la chiamo “Umbritudine”, stato d’animo che solo gli umbri conoscono profondamente e li caratterizza; schivi, generosi quanto basta, ritrosi nell’esprimere i sentimenti, diffidenti verso chi non conoscono, poco inclini alle innovazioni, ma grandi amatori del “Bello” e del loro “Paesaggio”…
    Chiedo a voi? Esiste il “Genius loci”, “lo spirito del luogo”, quella magia che ci cattura e ci coinvolge quando arriviamo in un luogo caro, nella piazza della nostra città, quando davanti ad un panorama avvertiamo un senso di meraviglia? Sicuramente esiste, avverto ogni volta che torno nei miei luoghi di origine un senso di appartenenza, ogni angolo, ogni pianta, ogni scorcio mi riempie gli occhi e m’incanta!
    E’ tardi, torno poi a parlar di calcio…

  10. il 08 giugno, 2014 giuseppe3ca dice:

    Si Lucia, ciò di cui parli tu è una affezione congenita della quale nessuno è immune, ciascuno di noi ama la propria terra e i propri luoghi d’origine ai quali si resta legati per sempre. Il ‘mal di Sardegna’ è diverso, è un qualcosa che ti contagia nel corso della vita, è un male piacevole e sappiamo che non esiste antidoto né vaccino. Tu che hai visitato la Sardegna puoi dichiarare, senza ombra di dubbio, che sei rimasta completamente indifferente? Consentimi di dubitare, qualcosa di Sardegna è rimasto anche in te. Ciao.

  11. il 08 giugno, 2014 Gugli dice:

    Io tutto questo “male di Sardegna non lo avverto” Giuseppe, dico che è una bella terra questo è vero un’isola molto diversa dalle altre come terra, e cultura. Che dirle di Riva non ci sono parole , come descriverlo, calciatore un grandissimo campione allo stadio Artemio Franchi “Allora si chiama Comunale di Firenze” ho visto moltre partite del Cagliari una grande squadra allenata da un grande allenatore Scopigno. C’èra un pezzettino di Fiorentina in qurella bella squadra era Enrico Albertosi. Giuseppe è stato Riva uno dei pochi giocatori legati ad una società di calcio atipico da i giocatori di adesso, si garda al danoro e non ad altro. Posso aggiungerre nel finale del mio commento di un’altro grande campione che oltre a Riva, non ha mai dico mai lasciato Firenze e la Fiorentina le parlo di Giancarlo Antognioni Calciatori di altri tempi. La saluto cordialmente.

  12. il 08 giugno, 2014 marisa8.bs dice:

    comfermo .io ci sono stata in sardegna in un momento difficile ella mia vita ,non mi ha risolto i miei problemi,ma in quei pochi giorni mi ha donato tanta serenità,indimenticabile il mare .e i paesaggi,nell’interno dell’isola.

  13. il 08 giugno, 2014 giuseppe57 dice:

    condivido gli affetti da questo male , in quando il sottoscritto a passato un po di tempo in un’isola della sardegna (LA MADDALENA)per motivi di lavoro.ed è per questo che ogni tanto torno a rivedere i luoghi incantati tanto apprezzati da chi ha il piacere di visitare.

  14. il 08 giugno, 2014 alba morsilli dice:

    ti mando una pesia in onore del mal di Sardegna

    Sardegna ieri e oggi
    Sardegna, ieri eri abbandonata
    anche il Re si era scordato
    il popolo stava
    andando in degrado
    ed ogni iniziativa era bloccata
    il ricco dominava
    il povero soffriva

    Il militare per punizione
    veniva trasferito in Sardegna
    come luogo d’espiazione
    la nostra era
    la terra del bandito
    di questo anche
    Dio si e’ indignato
    perche’ dappertutto ci sono
    peccatori e c’è il peccato

    Il progresso ti ha raggiunto
    al tempo giusto
    ha trovato la gente preparata
    la Sardegna in ogni
    cosa e’ migliorata
    in cultura, ambiente
    e buon gusto
    il turismo ti ha ingentilita
    per le ferie sei la preferita.

    Adesso molta gente
    ha interesse
    e vorrebbero anche dominare
    però il sardo non e’ fesso
    concede solo ospitalita’
    non e’ piu’ il popolo selvaggio
    che si inchinava al continentale
    inchinarsi adesso tocca a loro
    perche’ la Sardegna e’ un miraggio.

  15. il 08 giugno, 2014 giovanna3rm dice:

    “Giggiriva” l’ho proprio visto così, perciò sono andata alla ricerca dei suoi gol strepitosi e della sua immagine schietta dallo sguardo intenso e diretto. Bella persona. Sicuramente lui ha giocato sempre col cuore, in quegli anni, del resto, ingaggi stratosferici non esistevano, credo che i compensi rientrassero nella norma e il calcio, vivaddio, ero uno sport sano. Grande Gigi.
    Della Sardegna, ho già parlato in precedenti commenti: per questa ragione ho voluto mostrare la baia che mi aveva stregato, molti anni fa. Grazie Paola del tuo intervento.

  16. il 08 giugno, 2014 giovanna3rm dice:

    Ovviamente il ringraziamento della Redazione è rivolto a tutti gli amici che visitano il Bosco e ne vorremmo sempre di più, per questa ragione facciamo sempre del nostro meglio per variare i nostri post, parlando di argomenti diversificati, attuali, storici, artistici e altro.
    Il saluto e ringraziamento a Paola fa parte di un’intesa personale. Un abbraccio a tutti gli amici del Bosco.

  17. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Brava Giovanna, ho capito subito che questa pagina l’hai sentita molto anche tua e ci hai messo tutta la tua passione per la Sardegna e per il campione quale è Gigi Riva. Azzeccatissimo ed appropriato il video musicale: mi sono immerso nella visione delle immagini rapito dalle note. Grazie.

  18. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Guglielmo, grazie per il tuo intervento. Parliamoci confidenzialmente con il “tu” che consente di farci sentire più uniti e vicini in un blog dove siamo tutti amici. Convengo sul tuo punto di vista su un altro grande campione del calcio e di fedeltà alla squadra come quella dimostrata da Giancarlo Antognoni per la Fiorentina. Si sono veramente campioni d’altri tempi. Per Gigi Riva c’è, forse, una non tanto piccola differenza, lui è rimasto legato oltre che alla squadra del Cagliari, anche alla Sardegna sua terra adottiva dove è tutt’ora residente ormai da oltre 50 anni. Gigi Riva ha dichiarato in varie circostanze che si sente più sardo dei sardi e basta questo per capire il suo legame con l’isola che, è vero che gli ha dato tanto ma è anche vero che altrove avrebbe potuto avere economicamente di più ma non l’affetto e la solidarietà della gente di questa terra meravigliosa quale è la Sardegna. Ancora grazie.

  19. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Marisa, sono convinto che nel tuo cuore e nella tua mente è rimasto il desiderio di tornare in Sardegna per rivedere i luoghi visitati e rivivere quei momenti di serenità che ha saputo darti il soggiorno in questa isola incantata. Grazie!

  20. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Che dirti Beppe? Anche tu hai un pezzo di Sardegna nel cuore e non la scorderai mai: fa parte della tua vita e non si può dimenticare ciò che è parte di sè stessi. Grazie.

  21. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Alba carissima, sei sempre fantastica: questi versi confermano quanto è stato scritto, non solo, ma rispecchiano le realtà di ieri e di oggi sulle vicende della Sardegna. Grazie infinite.
    Nell’ultima riga è scritto che la Sardegna è un miraggio. É vero è un miraggio ma è un miraggio palpabile e realizzabile per chi vuole costruire un futuro con onestà e coraggio. Ancora grazie, bellissimo intervento!

  22. il 08 giugno, 2014 lucia1.tr dice:

    Rispondo a Giuseppe3.ca,: la “malattia” per la tua amata Sardegna non mi ha contagiata, ho soltanto un lontano ricordo di spiagge ventose e un mare stupendo. Torno a ripetere che, per me, i luoghi del cuore devono avere una storia di vissuto, ogni muro, ogni pianta devono evocare persone, fatti, emozioni che non scorderemo mai. Riporto una frase del giornalista Tiziano Terzani che dopo aver girato tutto il mondo si era ritirato sull’Appenino toscano, all’Orsigna, dove aveva trascorso parte della sua fanciullezza.
    “………Torno sempre anch’io e sempre più mi domando se, dopo tanta strada fatta in cerca d’un senso all’insensata cosa che è la vita, questa valle non sia dopotutto il posto più altro, il posto più esotico e più sensato; e se, dopo tante avventure e tanti amori per il Vietnam, la Cina, il Giappone e ora l’India, l’Orsigna non sia – se ho fortuna – il mio vero, ultimo amore”.

  23. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Lucia, confermo quanto già detto nella mia prima risposta e concordo con quanto afferma Tiziano Terzani, che dopo aver girato il mondo in lungo e in largo e aver vissuto tante emozioni e tanti amori per i luoghi più esotici della terra, conviene che il suo vero, ultimo amore resta e rimane il suo luogo d’origine. In effetti è così per tutti, l’ho detto e ripeto che questo è, e resta un amore congenito. La cosa inspiegabile, invece, è quel senso di nostalgia , chiamato appunto “mal di Sardegna” che questa isola, in qualche modo speciale, trasmette, lascia e continua a lasciare in quasi tutti coloro che l’hanno visitata almeno una volta. Terzani, probabilmente non ha mai visitato la Sardegna e tu sei rimasta indenne ma forse perché eri già vaccinata con una buona dose della tua “Umbritudine”, complimenti, sei l’eccezione che conferma la regola.
    Grazie, in ogni caso, attendo, come hai annunciato il tuo commento sull’argomento ‘calcio’. Ciao.

  24. il 08 giugno, 2014 sandra vi dice:

    Bellissima persona Gigi Riva ,quanto tifare abbiamo fatto da ragazzi ………Di nuovo un bel tuffo nel passato ……Solo che visitare la Sardegna rimarra un sogno quando capito’ l’occasione optammo per la Grecia e fu il principio ……della fine ,Giovanna bellissime le foto ,e la musica sei veramente brava

  25. il 08 giugno, 2014 elisabetta8.mi dice:

    La Sardegna è una isola meravigliosa,un angolo di paradiso del nostro bel paese.si ci sono stata è molto bella e amara come altri posti di casa nostra,il suo mare è di una trasparenza senza euguali,posso dire unico senza offendere nessuno.Ho sempre ammirato il grande Gigi Riva x la sua bravura e la sua correttezza.grazie Giuseppe x aver portato nel bosco quello che dovrebbero essere anche oggi i giocatori,lo sport è bello quando c’è amore e onesta’,,,,,,,,,

  26. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Vero Sandra, Gigi Riva veramente una brava persona oltre che un grande campione. Ha dimostrato schiettezza e lealtà in campo e nella vita. Alla vigilia dei Mondiali di calcio 2014 mi è sembrato giusto postare una pagina di ricordi sportivi anche nel nostro amato Bosco.
    Avrai tempo e occasione per visitare la Sardegna, intanto goditi la Grecia che non è stato il principio… della fine ma l’inizio di nuova vita. Grazie e stai serena.

  27. il 08 giugno, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Ti ringrazio Ely, il tuo intervento conferma tutto quanto si poteva dire sia sulla Sardegna che sul campione di sport Gigi Riva. É vero, abbiamo tutti un pò di nostalgia per lo sport genuino di una volta ed è bello ricordarlo come abbiamo fatto oggi. Ancora grazie, ciao.

  28. il 09 giugno, 2014 gianna dice:

    Questa visita,in Sardegna e presentata certo da Giuseppe3,che per fortuna sue e nato in una perla d’isola meravigliosa, con tanti vantaggi per il suo limpido mare trasparente, e per le bellezze che la circonda,ci sono stati veri campioni di calcio,”Gigi Riva e altri personaggio dello sport e non solo,,nella vita bisogna sperare io ci conto,, e certamente diro’ le stesse cose perche’ la vediamo spesso in tv, ma le malattie sono altre,speriamo di arrivarci il prima possibile, grazie a Giovanna per i suoi video e foto, sempre meravigliose, allora a presto, nella meravigliosa Isola in Sardegna ciao..

  29. il 09 giugno, 2014 giuseppe3ca dice:

    La Sardegna accoglie tutti benevolmente e la sua gente è tradizionalmente ospitale. Gianna, ti auguro che tu possa visitare presto questa meravigliosa isola, non te ne pentirai ma sei avvisata che una volta contagiata dal “mal di Sardegna”, sarai costretta a ritornare.
    Anch’io ringrazio ancora Giovanna per le meravigliose foto e lo spendido video. Ciao.

  30. il 09 giugno, 2014 giuseppe3ca dice:

    Noto, con un pizzico di personale soddisfazione, che anche l’argomento “Sport”, seppure nel parlare di un grande personaggio del calcio come Gigi Riva, è stato bene accolto da tutti i frequentatori del Bosco, non poteva mancare per cui rivolgo un sincero grazie a tutti.

    AUGURIAMOCI UN BEL MONDIALE PER LA SQUADRA AZZURRA IN BRASILE, FORZA ITALIA.


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