LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 15 Giugno 2014 | 37 commenti- commenta anche tu!
Qualche anno fa era stato indetto il concorso “Racconta il tuo Eldy”.
Tantissimi furono i partecipanti e, come da regolamento, furono proclamati tre vincitori e premiate tre opere che, a giudizio insindacabile della Commissione esaminatrice, sono risultate le migliori.
Vogliamo ricordarne i titoli:
(Un racconto allegro e vivace che riesce a rendere lo spirito di allegria e fratellanza tipico di Eldy);
(Un racconto sincero ed autobiografico pieno di dolcezza e di entusiasmo);
(Un racconto scorrevole e coinvolgente che fa sorridere ma anche riflettere).
Non ho indicato i nomi degli autori ma penso che, leggendo, saranno loro stessi a dichiarare la paternità del proprio lavoro.
Ma non era finita lì. Le storie in Eldy hanno continuato e sono proliferati nuovi adépti e ognuno, in un modo o nell’altro, ha voluto raccontare e continua a raccontare il proprio incontro con Eldy: come ne ha avuto conoscenza, come si è inserito, gli amici che ha incontrato ecc.
Non vengo a raccontarvi la storia del mio ingresso in Eldy ma vorrei cogliere l’occasione per ringraziare le persone che, fin dagli inizi, mi hanno dimostrato la loro incondizionata amicizia e dato volontariamente il loro aiuto:

- Nadia, che mi ha insegnato i primi rudimenti per muovermi nelle chat;
- Paolacon, che ha pubblicato in “Parliamone” il mio primo racconto presentato in Eldy;
- Scoiattolina, ovvero, Sabrina che mi ha voluto nel Bosco e mi ha affidato la cura della rubrica della Domenica, incarico che svolgo tuttora e che spero di aver assolto sempre nel migliore dei modi.
- Tanti amici e amiche si sono avvicendati nei racconti che pubblichiamo immancabilmente ogni settimana, l'elenco è lungo e invio un abbraccio generale e un ringraziamento a tutti, veramente di cuore.
La collaborazione iniziale con Sabrina ha poi proseguito con Giovanna, preziosa coordinatrice e attuale Responsabile del blog "Il Bosco".
Oggi è l’amica Gabriella.bz che vuole raccontarci il suo Eldy e l’accogliamo volentieri nella pagina della Domenica.
Grazie Gabry per il tuo gradevole e simpatico contributo.
Poco più di un anno fa ho aperto il mio primo computer. Non sono più tanto giovane pensavo, ma questo apparecchio misterioso mi aveva sempre affascinato. Vedevo alle volte i miei figli lavorare veloci tanto che mi chiedevo: “Come fanno?”, non tanto per battere su una tastiera, quello lo facevo anch’io sulla mia macchina da scrivere e la tastiera del PC non è molto diversa, ma cambiare pagina, schermo o lavoro, passare da un foglio di contabilità a una lettera, all’archiviazione di dati ecc.
Un giorno un’amica, mi informa che, di lì a poco, inizierà un corso di Personal Computer per persone della nostra età. Sono andata subito ad iscrivermi, ho comprato un computer, e pochi giorni dopo ero in aula con altre nove persone, seduta davanti ad un monitor, una tastiera sotto le dita e un istruttore che ci dava i primi rudimenti. É stato un corso breve ma mi ha dato la possibilità di rompere il ghiaccio, imparare ad entrare e conoscere Eldy. Agli inizi non eravamo tanto svelti, ma un pò alla volta, con tanta pazienza e molte esercitazioni a casa, tutto si riesce ad imparare. In Eldy ho trovato molte amicizie che per quelli della mia età e le persone che vivono generalmente sole, si dimostrano di estrema importanza sociale, ricreativa e di grande compagnia.
Ho scoperto che ci sono persone ammalate che non hanno altre possibilità di svago: per loro, avere la possibilità di dialogare al PC con altri amici in chat è di grande aiuto morale. Altre persone disabili che per poter uscire hanno bisogno dell’aiuto di un amico, un familiare o anche di un/una badante che possa accudirli, alternano, tra una passeggiata e l’altra, anche una bella chiacchierata davanti al monitor con gli amici di Eldy.
Voglio ricordare anche un’amica che, per poter stare vicino ai suoi amati nipotini, è costretta a trascorrere molti mesi all’estero dove risiede la figlia ma con Eldy e il PC ritrova le amiche italiane e la sua amata Italia.
Ci sono, infine, persone che preferiscono rimanere nelle quattro mura domestiche, e quelle, a parer mio, sono proprio le persone che hanno più bisogno di un PC affinché possano evitare di isolarsi completamente e possano tenere sempre la mente attiva al fine di non cadere nella depressione della solitudine con la consapevolezza che, anche dietro un monitor, c’è un amico che può ridere con loro, o, se scendono due lacrime, può sentire il calore delle parole che l’amico sa offrire al momento giusto. C’è chi pur uscendo o avendo amici per andare a passeggiare, mangiare una pizza in compagnia, appena in casa accende il PC. E’ un’amicizia virtuale, vero, ma è pur sempre un bel modo di sentirsi inseriti e di stare insieme. Almeno per me lo è.



