Le "Sunday Assemblies" crescono nel mondo. Riti, canti, balli, ma nessun riferimento trascendente. Solo che in America qualcuno si lamenta per l’eccessivo ateismo. Crescono di mese in mese le “Sunday Assemblies”, le cosiddette chiese “senza Dio” nate in Gran Bretagna nel 2013 e ora diffuse in tutto il mondo, dal Sud Africa a Singapore, dal Brasile all’Irlanda, dalla Francia al Ghana. E lo scorso fine settimana si è tenuto la prima “assemblea generale” del gruppo a Londra, in una chiesa sconsacrata di Highbury: un vero e proprio “sinodo” per radunare gli adepti di questo gruppo religioso, per decidere gli impegni futuri e sciogliere alcuni nodi dottrinali.
Celebrazione dei "senza dio"
Da settembre 2013, quando i due attori di teatro inglesi Sanderson Jones e Pippa Evans lanciavano l’idea di una chiesa atea, si sono contate fino a 100 nuove “congregazioni” organizzatrici di incontri domenicali in stile religioso, mentre altri 274 gruppi sono in procinto di unirsi in questo progetto. “CHIESA ATEA”. La Sunday Assembly ha le stesse caratteristiche di una vera e propria chiesa, con raduni simili a messe, canti durante le celebrazioni, omelie, catechesi, pure 10 comandamenti. Ciò che manca è però Dio, cui nessuno dei fedeli crede. Il fondatore, Sanderson Jones, spiega che l’idea di una “chiesa atea” gli è venuta dopo un concerto di Natale:
Chiesa Atea
«C’erano un sacco di cose lì che amavo, l’unico problema era il cuore dell’evento, in cui non credevo. Se pensi alla chiesa, ci sono davvero poche cose brutte. Si cantano belle canzoni, si ascoltano discorsi interessanti, si pensa a come migliorare se stessi e a come aiutare le altre persone e si fa tutto questo in una meravigliosa comunità. Tutto era da preservare». Tranne, appunto, il motivo per cui si fanno quelle cose.
NUMERI IN CRESCITA. Da allora l’espansione del gruppo ha colto tutti di sorpresa: gli iscritti crescono del 26 per cento ogni mese. «È la prima volta che ci troviamo insieme come oggi», spiega Jones a The Daily Beast. «Siamo cresciuti in così poco tempo, ma credo stiamo costruendo qualcosa di magnifico. Ci sono 1,1 miliardi di persone non credenti nel mondo. Vorremmo avere una congregazione “senza Dio” in ogni paese, città o villaggio che ne vuole una». O come ha detto ai “leader” della sua chiesa radunati a Londra: «Abbiamo bisogno di una barca più grande». Intento primario della chiesa è quello enunciato dal primo comandamento: «Veniamo dal niente e andiamo verso il niente. Divertiamoci insieme». Insomma, è il bisogno di creare una comunità, unirsi come un gruppo di fedeli per condividere la propria vita, i propri bisogni e le proprie domande.
«QUELLA STRANA COSA RELIGIOSA». E dal “divertirsi insieme” è stato segnato anche il raduno di Londra. Musica in sala, sul maxischermo appaiono le parole del successo di Pharrell Williams, “Happy”. In sala si danza a ritmo, celebrando una vera e propria festa. Tra i più coinvolti, Landry Butler, 46enne americano da Nashville: organizza “Sunday Assembly” da novembre. Racconta di provenire da una famiglia cristiana e che sua madre ha fatto fatica ad accettare la sua scelta: «Continua a dire che prega per me, ma va tutto bene. Noi non proviamo a vendere ateismo, non è da me farmi coinvolgere. E non importa quel che crede la stupida gente». Poco più in là c’era Jan Willem van der Straten, che a settembre darà vita alla prima “Sunday Assembly” ad Amsterdam. È cresciuto in una famiglia laica e i suoi genitori sono rimasti un po’ spaventati quando hanno scoperto che era coinvolto in qualcosa di religioso.
Non si parla di dio la domenica.
«La gente continua a dire: “Ah, Willem: non puoi prenderti una birra con lui perché ha quella strana cosa religiosa”. Invece, per la prima volta questa è una chiesa dove anche i miei amici vogliono venire». “GODLESS” O “FOR LIFE”? Ma il “sinodo” di ieri è stato dettato anche dal bisogno di stabilire alcuni punti dottrinali poco chiari della nuova chiesa. La differenza tra le comunità e il disomogeneo sostrato culturale da cui provengono pongono numerose domande. Ad esempio, il tema più dibattuto è relativo alla parola “godless”, “senza dio”, perché nelle nazioni dove le religioni tradizionali sono andate in crisi negli ultimi anni suona più naturale dire che la “Sunday Assembly” è una “celebrazione della vita”. Negli Stati Uniti, invece, dove il cristianesimo rimane molto influente, a gennaio c’è stato già il primo scisma: un gruppo di New York se n’è andato in rotta con gli insegnamenti anti-religiosi: «Volevano fare una celebrazione dell’ateismo, non della vita», chiosa van der Straten.
Quante cose bollono in pentola. Ora anche la Chiesa senza Dio. Non ne sapevo niente. Forse è il caso di parlarne nel Bosco in un dialogo, come sempre, franco e cordiale, fra di noi. Che ne pensate?
Giovanni Marradi - Angel Tears
COMMENTI
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Un fatto inconsueto: la religione senza Dio. Ma dove va il genere umano?
il 09 luglio, 2014 giovanna1.vc dice:
A questo punto ,io sono rimasta di stucco e non posso commentare, se non credono in Dio cosa vanno a fare le loro riunioni in una chiesa ,le facciano in un teatro o altro non vado oltre ,grazie Lorenzo di aver messo in piedi questa ennesima cosa da commentare ..
il 09 luglio, 2014 franco muzzioli dice:
Gli anacronismi, le contraddizioni si sprecano, la confusione mentale dilaga.
L’ho sempre detto che anche l’ateismo è un atto di fede , io rimango un vago dubbioso sempre alla ricerca laica di una verità (che forse non esiste) . Come vedete tanti con verità deiste o nondeiste ti propinano i loro culti, le loro insicurezze, la loro difficoltà di vivere.
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Cara Giovanna, come vedi anche i non credenti hanno bisogno di un culto e di riti. Era meglio quando si contentavano soltanto di esprimere un netto dissenso sulla fede? O adesso che si riconoscono andando in una chiesa, seppur particolare, dei non credenti? Sono stupito ma non sorpreso: in questa nostra società si ha dunque un culto per il niente, da cui, peraltro, secondo i fedeli di tale culto, siamo venuti. Adoriamo il niente, dunque. Ma se è niente perché l’adoriamo?
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Franco, c’è un “dolore” di vivere che non ha confini. Ci si rifugia nella fede perché si crede nel soprannaturale. Si è agnostici perché comunque ci diamo una risposta soddisfacente sul non credere e ci accontentiamo di essere come siamo. Ma evidentemente non bastiamo mai a noi stessi. All’orgoglio di chi non crede abbiamo sostituito il credere in “NIENTE”. Ma non esprimo giudizi: tutti hanno diritto di vivere come credono.
il 09 luglio, 2014 elisabetta8.mi dice:
Che cosa dire di questo articolo?Mi ha scioccata,la gente nn sa piu’che cosa trovare x apparire,io vedo molta confusione e tanta desolazione.L’uomo è perennamente alla ricerca di se stesso e nn di altro,io con orgoglio dico di essere credente e praticante,credo fermamente in Dio,questi nuovi gruppi dichiarano di nn volerlo,ma in sostanza nn vogliono nulla,ma se nn credono come possono dire vogliamo 1 chiesa senza Dio,questa è la domanda che dovrebbero farsi,bisogna avere rispetto x ogni credo,questo è l’insegnameto di Cristo.Grazie Lorenzo x questo articolo ,dai a tutti la possibilita’ di esprimere un pensiero cosi’ profondo del propio (credo)
il 09 luglio, 2014 lieve dice:
Mi piacerebbe sapere di che parlano e che fanno, questi…
Mah! Che l’uomo abbia bisogno di credere al nulla? a Dio, nel destino, nell’armonia dell’universo, nell’uomo , nel denaro? E perchè? per paura dell’ignoto? perchè vuole risposte che non sa darsi? o a causa dell’incertezza in cui viviamo?
Certo è che costoro ” se la tirano da non credenti” ma si rifugiano tutti sotto la stessa “chiesa” Forse vogliono rassicurarsi a causa dell’imprevedibilità della fine?
(Dice :” Nun se sa mai.. più semo mejio è )…..
il 09 luglio, 2014 giuseppe3,ca dice:
Anche chi non crede ha una Fede. La storia dell’umanità insegna che l’uomo è andato sempre alla ricerca di un Essere Superiore al quale chiedere la soluzione dei propri problemi esistenziali,. Una sorta di delega ad un Ente Supremo, simile a sé stesso, ma capace di dare risposta alle domande per le quali la limitatezza della propria mente non è capace di trovare soluzione. Nello stesso tempo il credere in un Ente che sta al di sopra di tutto, seppure astratto, scacciava, o almeno teneva a distanza, la paura della morte. In concreto l’essere umano non è nato per vivere solo ma ha bisogno di aggregarsi e socializzare con i propri simili ed è proprio ciò che stanno facendo questi della “Chiesa Atea”. Purtroppo, come di consueto, c’è sempre qualcuno che cerca di prevaricare e di avere la supremazia sugli altri. Anche questa è una forma del credere o almeno di cercare di trovare sé stessi. Pace e bene.
il 09 luglio, 2014 nembo1 dice:
Argomento che merita una riflessione e non solo, da qualche tempo si sente parlare di queste cosidette chiese senza Dio, ai giorni nostri, c’è una evoluzione del pensiero umano che a volte porta a un vortice caotico incomprensibile. Queste nuove comunità religiose, atee o non credenti, partono da due attori di tetro inglesi in un miscuglio di divertimento balli, musica e, altro ancora che alla fine c’è da chiedersi il perchè di tutto questo. Ultimamente i credenti hanno voltato le spalle alla chiesa cattolica, in tutto il mondo, anche per gli scandali e misfatti fatti da molti prelati, in una guerra dei dossier per il controllo del silenzio e del denaro, anche questo ha disminuito la chiesa per inadempienza etica e morale. Spero tanto che il Papa possa ridare una scossa morale a tutto consolidando i veri valori della chiesa Cristiana. C’è molta delusione e confusione in tutto, ma credo che la religione senza dio per ora può attendere…e che questi grandi attori di evoluzione e ideatori ripassino un pò di storia prima di salire sul palco per recitare.
il 09 luglio, 2014 aquilafelice44 dice:
io sono credente non preticante non da adesso che sono malato ma anche prima forse se non ero credente non sarie qui a comentare molte volte mi chiedo xche tanti vanno in chiesa e poi quando escono non sanno neanche xche ci sono andati alora meglio ancora io che resto a casa ma la fede ce lo forse ancor di piu di cualcuno va in chiesa e na sa x che ci va ?
il 09 luglio, 2014 lucia1.tr dice:
Un’altra domanda scaturisce da quest’articolo, l’uomo dei nostri tempi ha veramente bisogno di Dio? Alcuni affermano che per alleviare le sofferenze del mondo e affrontare il mistero della morte, abbiamo bisogno della presenza e della misericordia di Dio, quindi ricorriamo alla Fede. La Fede, riconosciuta non più in Dio trascendentale, ma in qualcosa di terreno, nell’aiuto verso il prossimo, nella condivisione d’interessi e problematiche, nella libertà di non avere regole e limiti imposti dalla pratica di una “Religione”. Argomento arduo, difficile da comprendere, ma sicuramente testimonianza di un cambiamento importante dei valori della società di oggi.
il 09 luglio, 2014 alba morsilli dice:
vi sto per svelare quello che è accaduto a me personalmente per sentire la presenza di Dio.
Ritorno indietro con la memoria al funerale di mio marito un uomo giovane di 42anni, dove ha lasciato tre bambini di cui laura di nove.
Laura era pronta per la prima comunione ma causa la malattia del padre non si è potuta festeggiare, eravamo in chiesa perla messa funebre, ed io dove aver preso l’ostia mi sono sentita un calore che dai piedi mi veniva alla testa,una voce interna mi disse laura la prima comunione.
Chiamai il paroco dissi” possiamo dare la comunione a laura”certamente mi rispose è pronta, Laura mi era dietro e io mi voltai “vuoi fare la prima comunione ?” Si mamma
E così è stato Dio ha voluto che fossimo tutti presenti anche se il suo papà era nella bara.
tutto questo quando lui era dentro di me, tutto si è svolto in pochi minuti, ma Dio ha voluto farmi sentire che non ero sola, uno se lo portava via e l’altra lo riceveva per la prima volta.
Ditemi voi seDio non esiste.
Un mese dopo tutta la communità parocchiale ha festeggiato Laura con una recimonia indimenticabile, nella capella privata, sapeva il parocco che non avevo soldi eloro hanno pensato a tutto, Aveva l’imbarazzo della scelta per l’abito tanti ne sono arrivati, era ottobre faceva freddo perciò anche la mantellina di ermelino è piovuta dal cielo.
Dio ha mosso la prima pietra, e noi lo abbiamo seguito nel suo vollere.
Penso che la persona più atea che ci sia al momento del trapasso un pensiero a Dio lo rivolga, perciò tutti crediamo in Dio nessuno escluso.
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Elisabetta, checché ne pensiamo, mi sembra logico che la gente che ha dei credi in comune si riunisca e stia in connubio. Pregheranno, canteranno? Mah, forse la cosa che veramente vogliono è stare insieme.
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Lieve, sarei portato a dire che hai ragione, e non sarebbe la prima volta. E’ vero, stare insieme conta e rende psicologicamente più forti.La paura della morte, dici, potrebbe essere un collante. Ma osserviamo che dal niente queste persone si dicono venute ed al niente ritorneranno. Non è una bella prospettiva.
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Grazie, Pino. Dunque prevale il bisogno di aggregazione, anche di chi si professa ateo. Ma fino ad ora si aveva degli atei una visione più da superuomini che di credenti. Certo, non è molto produttivo stare insieme per dirsi quanto si è bravi a non credere, rispetto a tutti quegli altri grulli che invece credono.
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Sì, Nembo, le pecche della Chiesa cattolica hanno determinato un rifiuto nei suoi confronti da parte di molti credenti. Ma questo dovrebbe comportare un’esigenza di cambiamento, di richiamo ai principi religiosi che sono stati disattesi. Qui, invece, semplicemente non si crede. Ma si vuole stare insieme come in una chiesa, di fedeli al niente, perché dal niente veniamo, dicono questi adepti. Per me la cosa è curiosa assai. E se fosse solo un mezzo per fare pubblicità alle loro idee?
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Grazie, Lucia. Giusto per precisare . Nella religione cattolica (ho sotto mano il catechismo) è detto chiaramente che il comandamento predominante, oltre all’amore per Dio, è quello per il prossimo. Dunque, le radici di una eventuale “religione terrena” ci stanno tutte nella religione cattolica. A parte, naturalmente, le contraddizioni fra il dire ed il fare, che implicano condanna nei confronti dei responsabili. Nel giudizio finale, Dio separerà i buoni dai cattivi e soltanto dei primi sarà il regno dei cieli. Questi atei con chiesa mi intrigano molto ma la storia del niente a cui si ritorna mi pare che renda assai deboli le loro possibilità di proselitismo.
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Vanni, la domanda che ti fai tu la condivido in tutto e per tutto: perché tanti vanno in Chiesa se non sanno quel che fanno? E, a volte, alla vista, sembrano i più religiosi di tutti? Ma, come sai, per chi crede, il Buon Dio metterà da una parte le pecore e dall’altra i capri, e sceglierà chi dovrà accompagnare Gesù in Paradiso.
il 09 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Alba, quanto sei stata cara nel volerci rivelare un episodio di grande importanza ed interesse per te e per tutti noi. Si può credere o non credere ma i fatti sono quelli che sono ed è un fatto che tu la voce l’hai sentita e che ne hai tratto un avvertimento che ti ha rischiarato la vita. “Dobbiamo essere la luce del mondo”, si dice del cristiano. E la tua storia è una luce che ci illumina. Ti abbraccio.
il 09 luglio, 2014 franco muzzioli dice:
“Beati coloro che credono ,di loro sarà il Regno dei Cieli”……personalmente non credo nei Regni….. credo, forse solo, in un immenso impersonale afflato d’amore che comprende tutto il cosmo.
il 09 luglio, 2014 sandra vi dice:
Come possibile giudicare questo articolo?Io sono rimasta completamente scioccata ,mi sono chiesta ,come sia possibile arrivare al punto di non voler credere a nulla e’ un cosa talmente inconcepibile.Quando si pensa che anche i primi uomini adoravano qualsiasi cosa ,che ai loro occhi appariva magica ,ma il nulla,……….IO sono praticante e credente in Dio so perfettamente che molte cose in questi ultimi periodoi [possono aver determinato ,rifiuti critiche malumori ,ho molta fiducia nel lavoro di papa Francesco .Ma questi gruppi che si riuniscono ,dichiarando che nn credono in niente nn e; invece una ricerca inconscia ?A GIOVANNA grazie perr il bel video
il 10 luglio, 2014 giovanna3rm dice:
In tutta questa vicenda delle Assemblee dei senza Dio, delle chiese atee e via cantando, sono soprattutto le parole di uno dei fondatori inglesi di queste strutture, Sanderson Jones, secondo il mio modo di vedere sono piuttosto contraddittorie e mi lasciano perplessa. Dice testualmente: “ Se pensi alla chiesa, ci sono davvero poche cose brutte. Si cantano belle canzoni, si ascoltano discorsi interessanti, si pensa a come migliorare se stessi e a come aiutare le altre persone e si fa tutto questo in una meravigliosa comunità”.
Se, quindi, nella chiesa cosiddetta”normale” questo signore trovava tutti questi valori positivi, quelli per lui inaccettabili avrebbe potuto discuterli nei vari incontri di cui parla, e cercare di giungere a soluzioni adeguate al suo modo di vedere. Non capisco che bisogno avesse di creare altre chiese atee, che avessero in gran parte i medesimi obiettivi, in ogni caso gli stessi riti poiché “tutto era da preservare”. In altri termini, un’altra chiesa, “una barca più grande”, per andare verso il niente!
Oltretutto non mi sembra nemmeno un ateismo o un agnosticismo serio.
il 10 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Franco, il tuo afflato d’amore è sempre e comunque positivo. Non è un caso che Cristo lo abbia definito il “suo” comandamento, che innovava e completava tutti gli altri.
il 10 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Giovanna di Vicenza, d’accordo con te,chi ha la fede ne viene vivificato ed esaltato. Ma il vero “quid” che vivifica davvero tutto è l’amore, per Dio e per il prossimo. Se ci rifletti, se questo fosse davvero il criterio unificante dei nostri comportamenti sarebbe stupendo. Io credo personalmente alla “chiamata”. In questo condivido del tutto quello che scrive Alba.
il 10 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Giovanna di Roma, ti ringrazio per il tuo importante contributo. Insomma, in questa chiesa senza Dio, si sta insieme, si chiacchiera, si gioisce per qualcosa, si passa il tempo piacevolmente. Ma sullo sfondo c’è sempre il nulla, non dimentichiamolo. Inquietante.
il 10 luglio, 2014 lieve dice:
Bella considerazione, Giò! mi sono chiesta anche io perchè non hanno aperto un grande club, o una discoteca per credenti nel nulla… hanno preferito chiamarla “chiesa” e già mi puzza di imbroglio… Il loro motto,comunque è vecchio come la genesi di Mosè ( se l’ha scritta lui) che dice:” Memento homo quia pulvis es in pulvere reverteris” Praticamente la stessa cosa detta in lingua moderna…..
Saluti!
il 10 luglio, 2014 gianna dice:
Io sono una credente, ma nn praticante certe persone vanno in chiesa solo per pregare e forse per abitudine so Chi Dio e in ogni luogo, c’è la liberta la chiesa e sempre stato un luogo sacro e tale deve rimanere,lasciamo che ogni persona possa decidere, ma la chiesa deve avere i suoi spazi per i praticanti e credenti, le altre persone vanno fare i suoi riti ,per loro religiosi in qualche parco,nn è razzismo ma io la penso cosi, scusatemi ma c’è liberta’ di pensiero e questo e il mio.ciao..
il 10 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
DUNQUE, LIEVE, HANNO SCOPERTO L’ACQUA CALDA. E C’E’ BISOGNO DI FAR FESTA PER QUESTO?
il 10 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
CERTO, GIANNA, OGNUNO FACCIA QUEL CHE GLI PARE, CREDA O NON CREDA, INCONTRI CHI VUOLE. MA E’ UNA BEN STRANA CHIESA QUESTA.
il 10 luglio, 2014 lieve dice:
PER QUESTO MI PUZZA ASSAI … LORè… SONO NESSUNO E DESIDERANO FARSI CONOSCERE INVENTANDO COME DICI TU, L’ACQUA CALDA…
il 10 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
Del resto, basterebbe non chiamarla chiesa.
il 11 luglio, 2014 lieve dice:
Già Lorè , è lì che sta l’inghippo, se lo cliamavano club o altro, non ci sarebbe stata tutta sta pubblicità. Magari…. (posso di na malignità?)non sono informata di questo; po ese che so n’impicciona maligna, ma….
…. po ese che pagano meno tasse??…hehehehe se è così so gran drittoni….
Ciao Lorè, saluteme er bosco co tutti gli uccelletti, gli scoiattolini,e pure li cacciatori hahahah. E’ sempre un bel bosco…
il 11 luglio, 2014 giovanna3rm dice:
Grazie per la tua sensibilità Lieve. “E’ sempre un bel Bosco”: fa tanto piacere sentirlo dire!
Un abbraccio.
il 11 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
E vabbé, finimola co’ du’ risate!
il 12 luglio, 2014 giuseppe57 dice:
ma quante religioni esistono ? ma quanti dii esistono ? io comunque credo veramente a quel detto che dice, aiutati che dio daiuta.
il 12 luglio, 2014 lorenzo.rm dice:
E hai ragione, Giuseppe57, a crederci. La vita costituisce un impegno ad andare avanti, con dignità e serietà. E ciò vale per tutti, religiosi e no.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d
Un fatto inconsueto: la religione senza Dio. Ma dove va il genere umano?
A questo punto ,io sono rimasta di stucco e non posso commentare, se non credono in Dio cosa vanno a fare le loro riunioni in una chiesa ,le facciano in un teatro o altro non vado oltre ,grazie Lorenzo di aver messo in piedi questa ennesima cosa da commentare ..
Gli anacronismi, le contraddizioni si sprecano, la confusione mentale dilaga.
L’ho sempre detto che anche l’ateismo è un atto di fede , io rimango un vago dubbioso sempre alla ricerca laica di una verità (che forse non esiste) . Come vedete tanti con verità deiste o nondeiste ti propinano i loro culti, le loro insicurezze, la loro difficoltà di vivere.
Cara Giovanna, come vedi anche i non credenti hanno bisogno di un culto e di riti. Era meglio quando si contentavano soltanto di esprimere un netto dissenso sulla fede? O adesso che si riconoscono andando in una chiesa, seppur particolare, dei non credenti? Sono stupito ma non sorpreso: in questa nostra società si ha dunque un culto per il niente, da cui, peraltro, secondo i fedeli di tale culto, siamo venuti. Adoriamo il niente, dunque. Ma se è niente perché l’adoriamo?
Franco, c’è un “dolore” di vivere che non ha confini. Ci si rifugia nella fede perché si crede nel soprannaturale. Si è agnostici perché comunque ci diamo una risposta soddisfacente sul non credere e ci accontentiamo di essere come siamo. Ma evidentemente non bastiamo mai a noi stessi. All’orgoglio di chi non crede abbiamo sostituito il credere in “NIENTE”. Ma non esprimo giudizi: tutti hanno diritto di vivere come credono.
Che cosa dire di questo articolo?Mi ha scioccata,la gente nn sa piu’che cosa trovare x apparire,io vedo molta confusione e tanta desolazione.L’uomo è perennamente alla ricerca di se stesso e nn di altro,io con orgoglio dico di essere credente e praticante,credo fermamente in Dio,questi nuovi gruppi dichiarano di nn volerlo,ma in sostanza nn vogliono nulla,ma se nn credono come possono dire vogliamo 1 chiesa senza Dio,questa è la domanda che dovrebbero farsi,bisogna avere rispetto x ogni credo,questo è l’insegnameto di Cristo.Grazie Lorenzo x questo articolo ,dai a tutti la possibilita’ di esprimere un pensiero cosi’ profondo del propio (credo)
Mi piacerebbe sapere di che parlano e che fanno, questi…
Mah! Che l’uomo abbia bisogno di credere al nulla? a Dio, nel destino, nell’armonia dell’universo, nell’uomo , nel denaro? E perchè? per paura dell’ignoto? perchè vuole risposte che non sa darsi? o a causa dell’incertezza in cui viviamo?
Certo è che costoro ” se la tirano da non credenti” ma si rifugiano tutti sotto la stessa “chiesa” Forse vogliono rassicurarsi a causa dell’imprevedibilità della fine?
(Dice :” Nun se sa mai.. più semo mejio è )…..
Anche chi non crede ha una Fede. La storia dell’umanità insegna che l’uomo è andato sempre alla ricerca di un Essere Superiore al quale chiedere la soluzione dei propri problemi esistenziali,. Una sorta di delega ad un Ente Supremo, simile a sé stesso, ma capace di dare risposta alle domande per le quali la limitatezza della propria mente non è capace di trovare soluzione. Nello stesso tempo il credere in un Ente che sta al di sopra di tutto, seppure astratto, scacciava, o almeno teneva a distanza, la paura della morte. In concreto l’essere umano non è nato per vivere solo ma ha bisogno di aggregarsi e socializzare con i propri simili ed è proprio ciò che stanno facendo questi della “Chiesa Atea”. Purtroppo, come di consueto, c’è sempre qualcuno che cerca di prevaricare e di avere la supremazia sugli altri. Anche questa è una forma del credere o almeno di cercare di trovare sé stessi. Pace e bene.
Argomento che merita una riflessione e non solo, da qualche tempo si sente parlare di queste cosidette chiese senza Dio, ai giorni nostri, c’è una evoluzione del pensiero umano che a volte porta a un vortice caotico incomprensibile. Queste nuove comunità religiose, atee o non credenti, partono da due attori di tetro inglesi in un miscuglio di divertimento balli, musica e, altro ancora che alla fine c’è da chiedersi il perchè di tutto questo. Ultimamente i credenti hanno voltato le spalle alla chiesa cattolica, in tutto il mondo, anche per gli scandali e misfatti fatti da molti prelati, in una guerra dei dossier per il controllo del silenzio e del denaro, anche questo ha disminuito la chiesa per inadempienza etica e morale. Spero tanto che il Papa possa ridare una scossa morale a tutto consolidando i veri valori della chiesa Cristiana. C’è molta delusione e confusione in tutto, ma credo che la religione senza dio per ora può attendere…e che questi grandi attori di evoluzione e ideatori ripassino un pò di storia prima di salire sul palco per recitare.
io sono credente non preticante non da adesso che sono malato ma anche prima forse se non ero credente non sarie qui a comentare molte volte mi chiedo xche tanti vanno in chiesa e poi quando escono non sanno neanche xche ci sono andati alora meglio ancora io che resto a casa ma la fede ce lo forse ancor di piu di cualcuno va in chiesa e na sa x che ci va ?
Un’altra domanda scaturisce da quest’articolo, l’uomo dei nostri tempi ha veramente bisogno di Dio? Alcuni affermano che per alleviare le sofferenze del mondo e affrontare il mistero della morte, abbiamo bisogno della presenza e della misericordia di Dio, quindi ricorriamo alla Fede. La Fede, riconosciuta non più in Dio trascendentale, ma in qualcosa di terreno, nell’aiuto verso il prossimo, nella condivisione d’interessi e problematiche, nella libertà di non avere regole e limiti imposti dalla pratica di una “Religione”. Argomento arduo, difficile da comprendere, ma sicuramente testimonianza di un cambiamento importante dei valori della società di oggi.
vi sto per svelare quello che è accaduto a me personalmente per sentire la presenza di Dio.
Ritorno indietro con la memoria al funerale di mio marito un uomo giovane di 42anni, dove ha lasciato tre bambini di cui laura di nove.
Laura era pronta per la prima comunione ma causa la malattia del padre non si è potuta festeggiare, eravamo in chiesa perla messa funebre, ed io dove aver preso l’ostia mi sono sentita un calore che dai piedi mi veniva alla testa,una voce interna mi disse laura la prima comunione.
Chiamai il paroco dissi” possiamo dare la comunione a laura”certamente mi rispose è pronta, Laura mi era dietro e io mi voltai “vuoi fare la prima comunione ?” Si mamma
E così è stato Dio ha voluto che fossimo tutti presenti anche se il suo papà era nella bara.
tutto questo quando lui era dentro di me, tutto si è svolto in pochi minuti, ma Dio ha voluto farmi sentire che non ero sola, uno se lo portava via e l’altra lo riceveva per la prima volta.
Ditemi voi seDio non esiste.
Un mese dopo tutta la communità parocchiale ha festeggiato Laura con una recimonia indimenticabile, nella capella privata, sapeva il parocco che non avevo soldi eloro hanno pensato a tutto, Aveva l’imbarazzo della scelta per l’abito tanti ne sono arrivati, era ottobre faceva freddo perciò anche la mantellina di ermelino è piovuta dal cielo.
Dio ha mosso la prima pietra, e noi lo abbiamo seguito nel suo vollere.
Penso che la persona più atea che ci sia al momento del trapasso un pensiero a Dio lo rivolga, perciò tutti crediamo in Dio nessuno escluso.
Elisabetta, checché ne pensiamo, mi sembra logico che la gente che ha dei credi in comune si riunisca e stia in connubio. Pregheranno, canteranno? Mah, forse la cosa che veramente vogliono è stare insieme.
Lieve, sarei portato a dire che hai ragione, e non sarebbe la prima volta. E’ vero, stare insieme conta e rende psicologicamente più forti.La paura della morte, dici, potrebbe essere un collante. Ma osserviamo che dal niente queste persone si dicono venute ed al niente ritorneranno. Non è una bella prospettiva.
Grazie, Pino. Dunque prevale il bisogno di aggregazione, anche di chi si professa ateo. Ma fino ad ora si aveva degli atei una visione più da superuomini che di credenti. Certo, non è molto produttivo stare insieme per dirsi quanto si è bravi a non credere, rispetto a tutti quegli altri grulli che invece credono.
Sì, Nembo, le pecche della Chiesa cattolica hanno determinato un rifiuto nei suoi confronti da parte di molti credenti. Ma questo dovrebbe comportare un’esigenza di cambiamento, di richiamo ai principi religiosi che sono stati disattesi. Qui, invece, semplicemente non si crede. Ma si vuole stare insieme come in una chiesa, di fedeli al niente, perché dal niente veniamo, dicono questi adepti. Per me la cosa è curiosa assai. E se fosse solo un mezzo per fare pubblicità alle loro idee?
Grazie, Lucia. Giusto per precisare . Nella religione cattolica (ho sotto mano il catechismo) è detto chiaramente che il comandamento predominante, oltre all’amore per Dio, è quello per il prossimo. Dunque, le radici di una eventuale “religione terrena” ci stanno tutte nella religione cattolica. A parte, naturalmente, le contraddizioni fra il dire ed il fare, che implicano condanna nei confronti dei responsabili. Nel giudizio finale, Dio separerà i buoni dai cattivi e soltanto dei primi sarà il regno dei cieli. Questi atei con chiesa mi intrigano molto ma la storia del niente a cui si ritorna mi pare che renda assai deboli le loro possibilità di proselitismo.
Vanni, la domanda che ti fai tu la condivido in tutto e per tutto: perché tanti vanno in Chiesa se non sanno quel che fanno? E, a volte, alla vista, sembrano i più religiosi di tutti? Ma, come sai, per chi crede, il Buon Dio metterà da una parte le pecore e dall’altra i capri, e sceglierà chi dovrà accompagnare Gesù in Paradiso.
Alba, quanto sei stata cara nel volerci rivelare un episodio di grande importanza ed interesse per te e per tutti noi. Si può credere o non credere ma i fatti sono quelli che sono ed è un fatto che tu la voce l’hai sentita e che ne hai tratto un avvertimento che ti ha rischiarato la vita. “Dobbiamo essere la luce del mondo”, si dice del cristiano. E la tua storia è una luce che ci illumina. Ti abbraccio.
“Beati coloro che credono ,di loro sarà il Regno dei Cieli”……personalmente non credo nei Regni….. credo, forse solo, in un immenso impersonale afflato d’amore che comprende tutto il cosmo.
Come possibile giudicare questo articolo?Io sono rimasta completamente scioccata ,mi sono chiesta ,come sia possibile arrivare al punto di non voler credere a nulla e’ un cosa talmente inconcepibile.Quando si pensa che anche i primi uomini adoravano qualsiasi cosa ,che ai loro occhi appariva magica ,ma il nulla,……….IO sono praticante e credente in Dio so perfettamente che molte cose in questi ultimi periodoi [possono aver determinato ,rifiuti critiche malumori ,ho molta fiducia nel lavoro di papa Francesco .Ma questi gruppi che si riuniscono ,dichiarando che nn credono in niente nn e; invece una ricerca inconscia ?A GIOVANNA grazie perr il bel video
In tutta questa vicenda delle Assemblee dei senza Dio, delle chiese atee e via cantando, sono soprattutto le parole di uno dei fondatori inglesi di queste strutture, Sanderson Jones, secondo il mio modo di vedere sono piuttosto contraddittorie e mi lasciano perplessa. Dice testualmente: “ Se pensi alla chiesa, ci sono davvero poche cose brutte. Si cantano belle canzoni, si ascoltano discorsi interessanti, si pensa a come migliorare se stessi e a come aiutare le altre persone e si fa tutto questo in una meravigliosa comunità”.
Se, quindi, nella chiesa cosiddetta”normale” questo signore trovava tutti questi valori positivi, quelli per lui inaccettabili avrebbe potuto discuterli nei vari incontri di cui parla, e cercare di giungere a soluzioni adeguate al suo modo di vedere. Non capisco che bisogno avesse di creare altre chiese atee, che avessero in gran parte i medesimi obiettivi, in ogni caso gli stessi riti poiché “tutto era da preservare”. In altri termini, un’altra chiesa, “una barca più grande”, per andare verso il niente!
Oltretutto non mi sembra nemmeno un ateismo o un agnosticismo serio.
Franco, il tuo afflato d’amore è sempre e comunque positivo. Non è un caso che Cristo lo abbia definito il “suo” comandamento, che innovava e completava tutti gli altri.
Giovanna di Vicenza, d’accordo con te,chi ha la fede ne viene vivificato ed esaltato. Ma il vero “quid” che vivifica davvero tutto è l’amore, per Dio e per il prossimo. Se ci rifletti, se questo fosse davvero il criterio unificante dei nostri comportamenti sarebbe stupendo. Io credo personalmente alla “chiamata”. In questo condivido del tutto quello che scrive Alba.
Giovanna di Roma, ti ringrazio per il tuo importante contributo. Insomma, in questa chiesa senza Dio, si sta insieme, si chiacchiera, si gioisce per qualcosa, si passa il tempo piacevolmente. Ma sullo sfondo c’è sempre il nulla, non dimentichiamolo. Inquietante.
Bella considerazione, Giò! mi sono chiesta anche io perchè non hanno aperto un grande club, o una discoteca per credenti nel nulla… hanno preferito chiamarla “chiesa” e già mi puzza di imbroglio… Il loro motto,comunque è vecchio come la genesi di Mosè ( se l’ha scritta lui) che dice:” Memento homo quia pulvis es in pulvere reverteris” Praticamente la stessa cosa detta in lingua moderna…..
Saluti!
Io sono una credente, ma nn praticante certe persone vanno in chiesa solo per pregare e forse per abitudine so Chi Dio e in ogni luogo, c’è la liberta la chiesa e sempre stato un luogo sacro e tale deve rimanere,lasciamo che ogni persona possa decidere, ma la chiesa deve avere i suoi spazi per i praticanti e credenti, le altre persone vanno fare i suoi riti ,per loro religiosi in qualche parco,nn è razzismo ma io la penso cosi, scusatemi ma c’è liberta’ di pensiero e questo e il mio.ciao..
DUNQUE, LIEVE, HANNO SCOPERTO L’ACQUA CALDA. E C’E’ BISOGNO DI FAR FESTA PER QUESTO?
CERTO, GIANNA, OGNUNO FACCIA QUEL CHE GLI PARE, CREDA O NON CREDA, INCONTRI CHI VUOLE. MA E’ UNA BEN STRANA CHIESA QUESTA.
PER QUESTO MI PUZZA ASSAI … LORè… SONO NESSUNO E DESIDERANO FARSI CONOSCERE INVENTANDO COME DICI TU, L’ACQUA CALDA…
Del resto, basterebbe non chiamarla chiesa.
Già Lorè , è lì che sta l’inghippo, se lo cliamavano club o altro, non ci sarebbe stata tutta sta pubblicità. Magari…. (posso di na malignità?)non sono informata di questo; po ese che so n’impicciona maligna, ma….
…. po ese che pagano meno tasse??…hehehehe se è così so gran drittoni….
Ciao Lorè, saluteme er bosco co tutti gli uccelletti, gli scoiattolini,e pure li cacciatori hahahah. E’ sempre un bel bosco…
Grazie per la tua sensibilità Lieve. “E’ sempre un bel Bosco”: fa tanto piacere sentirlo dire!
Un abbraccio.
E vabbé, finimola co’ du’ risate!
ma quante religioni esistono ? ma quanti dii esistono ? io comunque credo veramente a quel detto che dice, aiutati che dio daiuta.
E hai ragione, Giuseppe57, a crederci. La vita costituisce un impegno ad andare avanti, con dignità e serietà. E ciò vale per tutti, religiosi e no.