LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 26 Luglio 2014 | 25 commenti- commenta anche tu!
Dopo aver descritto il Castello di Schönbrunn non potevo esimermi dal raccontarvi il mio secondo giorno di vacanza nella capitale austriaca.
Sono al centro di Vienna con mia figlia, il nipotino Luca ed il genero Ivan. Andiamo a visitare per prima la Cattedrale di Santo Stefano. Leggo che la prima costruzione della chiesetta originale risale al 1220 circa. Molti anni dopo era stata modificata e fu dichiarata Santuario nazionale dal Duca Rodolfo IV d’Asburgo.
La Cattedrale di Santo Stefano
Lo stile in tardo gotico con la sua guglia del campanile alta quasi 137 metri è una delle più alte del mondo. Impiegarono 74 anni per portarla a termine. In alto vi posarono una falce di luna con una stella a sei punte, ma essendo troppo simile all’emblema turco decisero, nel 1686, dopo la vittoria degli Ottomani di mettere al suo posto una croce a doppia traversa sorretta da un’aquila bicipite.
Stemma dell'Impero Asburgico
Molti anni più tardi veniva disegnata sul tetto l’aquila bicipite degli Asburgo: la data del restauro è del 1831. L’interno ha una navata imponente sostenuta da alte colonne fastosamente lavorate. Sopra l’ingresso principale è stato installato un organo nuovo in sostituzione di quello che era stato distrutto a seguito dei disastrosi eventi bellici. Domina la navata centrale il pulpito gotico realizzato nel 1510, è decorato con quattro statue di padri della chiesa e da sculture di animali diabolici scacciati da un cane.
Maria Teresa d'Austria
L’altare maggiore barocco in marmo risale al 1641. Al centro un grande dipinto che rappresenta il martirio di Santo Stefano, patrono della Città. Su un lato dell’altare c’è la tomba dell’imperatore Federico III. Dall’altro lato dell’altare, un altare minore decorato con 72 dipinti di Santi e da pannelli scultorei raffiguranti scene della Vergine Maria e del Gesù. Molte le statue del Cristo e della Madonna; sembra che le statue siano associate a leggende popolari.
Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena
(Padre di Francesco Giuseppe)
Usciamo all’aperto perché all’interno c’è molta ressa ed è impossibile cercare di ampliare la visita. Andiamo a vedere la colonna della Peste, fatta erigere da Leopoldo I, come promessa per la fine della peste che in quel periodo si propagava rapidamente.
La Colonna della peste
É una colonna in stile vecchio barocco, di una bellezza incredibile. Sopra il piedistallo, riccamente lavorato, la figura di una vecchia che precipita nel vuoto. Nella parte sinistra la figura femminile che regge una croce elevata al cielo, simbolo del trionfo del cattolicesimo sull’Islam che cercava di dilagare.
Marie Louise d'Asburgo-Lorena - Imperatrice di Francia
Alzando gli occhi si nota Leopoldo I in ginocchio con il viso alzato a guardare i nove cori degli angeli e la Trinità dorata che incorona il monumento. Con la sua altezza di 18 metri è il monumento più alto di Vienna e rappresenta il potere degli Asburgo fondato sulla fede.
Sofia - Arciduchessa d'Austria - (Suocera dell'Imperatrice Sissi)
Avevo sentito parlare della camera del Tesoro, ma mai avrei pensato a tanto oro, pietre preziose, corone non solo piene di gemme, ma dalle lavorazioni fiabesche, come la corona dell’imperatore Rodolfo II, insigne ufficiale dell’Impero Austriaco 1804. La corona del Sacro Romano Impero Germanico ancora più bella se possibile. La tunica dell’araldo dell’imperatore austriaco è uno dei pezzi molto belli della collezione, è ornata da un’aquila bicipite risalente probabilmente all’inizio del XIX secolo.
Francesco Giuseppe d'Austria - (marito di Sissi)
L’aquila è sormontata dalla corona imperiale austriaca. Sul petto l’aquila porta lo stemma della casa degli Asburgo. Per spiegare la bellezza delle parure delle imperatrici, bisognerebbe averle fotografate, ma le foto non erano ammesse. Basta dire: chiudete gli occhi e sognate. Si decide di andare a vedere il municipio, almeno dall’esterno.
Il Municipio di Vienna
L’edificio in stile gotico è maestoso, la struttura verticale è continuamente interrotta da elementi orizzontali del Rinascimento. Il municipio ospita uno dei più vasti cortili interni d’Europa, 331 gradini portano in cima alla torre principale. Francesco Giuseppe I aveva posto una condizione all’architetto: cioè, che la torre non superasse i 99 metri di altezza come le torri gemelle della chiesa Votiva lì vicina.










