E’ successo su un autobus affollato in una grande città. Un signore sta dietro ad una bella ragazza, che ogni tanto si gira e lo guarda. L’uomo, ad un certo punto, sbotta:
“Signorina, è già la terza volta che si gira e mi guarda. Così facendo ingenera il sospetto che io la tocchi mentre io, invece, non la sto toccando e non la toccherò. Poiché, però, si gira pur senza che io la tocchi, le dico che è una mitomane, a caccia di pubblicità”.
La ragazza ritorna confusa a guardare il finestrino e tace. Non posso fare a meno di intervenire. “Signore, dico, lei ha formulato accuse gravi, ed in fondo ingiuste, per un semplice sguardo. Lo sa che, in base al suo comportamento, può essere accusato lei di essere un mitomane? Sta provocando un caso senza nessun elemento di prova. E l’accusa di volersi fare pubblicità vale per la signorina ma vale anche per lei”.
Ma che fa signore? Non siamo ancora sull'autobus.
“Sì, mi risponde, ma se si crea una discussione dopo un’eventuale accusa di palpeggiamento, io rischio la galera e un processo per direttissima”. Una ragazza, esile e bruna, interviene dicendo: “La ragazza ha ragione”. Un ragazzo, biondo e pelato, dà ragione a me.
Rifletto e penso che forse tutti hanno una parte di ragione. Che il torto sia dell’autobus troppo pieno? E del nervosismo che provoca? O da un conflitto fra i sessi? La questione non mi sembra futile e ve la passo per ogni eventuale approfondimento.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d