Archive for settembre 11th, 2014

Il mondo degli animali

 

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Si è  appreso,  poco fa, con grande indignazione,  che Daniza,  una femmina di orso bruno, di 18 anni, che viveva da tempo nel suo habitat nei Boschi di Pinzolo, nel Trentino,  è stata uccisa dalla stupidità dell’uomo, non chiamatela anestesia! Molti conosceranno la storia, ma riteniamo di dare alcuni brevi cenni  dei fatti precedenti. Il giorno di Ferragosto l’Orsa  aveva fiutato, nei suoi pressi, la presenza di  un cercatore di funghi che  si era avvicinato troppo al luogo dove si trovava lei con i suoi cuccioli.

 

Daniza e uno dei suoi piccoliL'Orsa Daniza con uno dei suoi cuccioli

 

Quest’ultimo, con grande genialità, anziché allontanarsi con calma, senza ulteriori provocazioni, si era nascosto dietro un albero, per guardare cosa facessero gli animali. Daniza, ovviamente, avvertendo sempre la sua presenza, sentendosi minacciata a casa sua, gli aveva mollato due zampate che, in realtà, gli avevano procurato solo qualche graffio. L’Orsa aveva a attaccato l’uomo per la ragione più naturale e antica del mondo, per proteggere i suoi  piccoli. Da quel momento l’animale  è stato ritenuto pericoloso ed è partita una caccia spietata.

 

orso-bruno2Femmina di Orso bruno

 

Dopo un mese di fuga, per la sopravvivenza, sono riusciti ad ucciderla, colpevole di  aver amato i suoi cuccioli! Daniza è morta per colpa di un farmaco, simile all’iniezione letale per la pena capitale che, che in molti Stati  degli USA, è ancora in vigore. L’Orsa non aveva mai  ucciso ne' tantomeno è stata vista aggirarsi per i paesi, eppure è stata trattata come un animale  pericoloso. Quello che stupisce, ulteriormente, è che non si letto una parola di biasimo nei confronti del “fungarolo”, quasi fosse lui la vittima!!!

 

cucciolo orsoCucciolo di Orso bruno

 

Che ne sarà dei cuccioli ora? Perché si parla di uno solo, che sarebbe stato monitorato, per poterlo seguire e proteggere (mi auguro!), e l’altro, che fine ha fatto? La  provincia di Trento non aveva previsto  un progetto    “Life Ursus”  per la "tutela" di questo animale? Se questo è il risultato di tale progetto  c’è proprio da indignarsi  profondamente e mi  domando   dove fossero i massimi responsabili dell’Ambiente  quando si è proceduto alla decisione della cattura dell’Orsa.  L’indignazione è più che legittima perché è l’ennesima dimostrazione  della mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti degli animali  che, peraltro, vivevano tranquilli nel loro habitat.

 

mamma orsa con cuccioliDaniza e i suoi cuccioli

 

Questo  increscioso evento sarà sicuramente criticato, ancora una volta, dai vari  Paesi Europei, e non solo, e l’Italia sarà  di nuovo  nel mirino, come spesso accade! C’è solo da augurarsi che un certo giorno – e  auspichiamo che  ciò avvenga molto presto -  il titolare del Ministero dell’Ambiente sia persona saggia e sensibile e non permetta più che accadano casi di questo genere.

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