LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 21 Settembre 2014 | 35 commenti- commenta anche tu!
L’estate è finita ma quanti ricordi ha lasciato? Andiamo incontro all’autunno e mentre percorriamo i vialetti del bosco, calpestando le foglie ingiallite, il pensiero ritorna al periodo di vacanze appena trascorso, la stagione florida di flirt, amori sbocciati o finiti, trasgressioni fugaci, emozioni, illusioni, occasioni mancate, tradimenti, delusioni, cambiamenti improvvisi, situazioni inaspettate.
Si dice che tutto passa, finisce e si scorda ma non è mai così.
Non si possono dimenticare emozioni vissute intensamente, turbamenti che hanno fatto vibrare forte, forte il cuore, esaltazioni dell’anima e momenti di frementi desii d’amore!
La parola a Gabrielal.bz che ci racconta una storia, non so se reale o di pura fantasia.
Passeggiava silenziosa su una sabbia bella rosata, ma il suo pensiero era lontano dal mare , non vedeva quel colore azzurro, quelle onde leggere, se avesse alzato la testa, si sarebbe chiesta: dove finisce il mare e comincia il cielo? Pensava al suo uomo o almeno a quello che era stato il suo uomo, una persona gentile. Un sole davvero poco estivo cercava di scaldare la sabbia, l’acqua e tutto l’universo, ma c’era un cuore rotto e freddo che non sentiva il calore. Tutto era finito, lentamente, alle volte con uno spiraglio di speranza, di forse, chissà, ma alla fine tutto è finito. Quante volte lui glielo aveva detto, non attaccarti troppo, l’amore non sempre si può avere del tutto, ma lei ci credeva, lo amava con tutto il suo essere, per lei l’amore era tutto.
Spiaggia rosa
Avevano viaggiato e sognato, ma non era stato sufficiente a far si che l’amore si consolidasse, invece se n’è andato lentamente lontano da lei. Ora camminava, cercando qualche segno di vita in quella spiaggia tanto bella ma tanto deserta. Aveva un cuore dove il dolore era forte, gli occhi con delle lacrime che sembravano perle perché non correvano lungo il viso, erano ferme, non si decidevano a cadere. S’abbassa per levare i sandali che prende in mano, e ricomincia il suo cammino, passo dopo passo s’allontana dall’albergo e quando poco dopo si gira s’accorge che l’albergo non si vede più. Deve aver camminato davvero tanto, ritorna indietro e comincia a raccogliere conchiglie di tutti i tipi, le piacciono e poi le ricordano lui, le sovvengono dei ricordi, quando andavano insieme lungo la riva, si mettevano comodi e si raccontavano favole, sogni, ritornavano ragazzi anche se l’età da ragazzi era passata. Su quella sabbia bella rosa erano venuti tempo prima, lui per scherzo l’aveva fatta scivolare in acqua, avevano nuotato a lungo, poi lei era scappata lieta di correre su quella rena sottile, fino a che fiaccata aveva dovuto stendersi sulla sabbia cocente in quell’occasione, ma era stato tutto tanto bello, l’amore li soffocava, in loro tutto era amore, amore vero.
Gruppo di conchiglie
Spiaggia rosa di Budelli
Si accorge di tremare a quei ricordi, troppo belli ma ormai lontani, lei con l’amore ha chiuso, basta soffrire, piangere, basta. Guardandosi vede di avere le mani piene di conchiglie belle pulite, pensa che dovrà comprare un piatto grezzo, sottile, per conservarle quando sarà ritornata a casa. Un ricordo in più e pensare che dovrebbe dimenticare, non tenerle per far si che l’occhio le veda di continuo e riporti alla mente quei momenti di felicità che non ha più. Ora deve
Conchiglia a chiocciola
ritornare in albergo posare le conchiglie e farsi una leggera toilette, deve poi scendere ma non ne ha voglia si butta sul letto e tutto quello che lungo la spiaggia non ha fatto le succede qui. Il pianto la travolge, mette la testa sotto il cuscino come era solita fare da giovane e piange tutte le sue lacrime. Con il pianto è arrivato anche un sonno benefattore, almeno per un’ oretta è stata serena, non le importa mangiare, quello che più serve è la serenità: ha un cuore che batte ma solo per farla sentire viva. Quando si sveglia si ricorda del sogno che ha fatto.
Mare e cielo
Lui in più occasioni le aveva detto: guarda quanti uomini belli ci sono, più giovani, ma lei non voleva guardare, ma anche se avesse guardato, quando una persona ama, ne vedi di migliori? Si gira sul letto e pensa, che fare?La prenotazione dell’albergo è per una settimana ed era al primo giorno, già voleva scappare ma per andare dove? a casa? Il ricordo del suo amore lo avrebbe trovato in ogni cosa, al computer, sul divano, nella microscopica cucina, persino sul balcone dove la sera tante volte avevano guardato le stelle e la luna sfacciata stava a curiosare. Il cellulare squilla, guarda chi è; lui che vuol sapere come sta e dove è andata , a casa non c’è.
Varietà di conchiglie
Sono lontana sto bene, vuoi sapere altro? No mi basta, risponde. Ecco l’amicizia è questa, alle volte neppure un abbraccio virtuale, visto che ora è lontano e non la può abbracciare, niente. Una volta se erano lontani c’era skype per vedersi e parlare, ora è spento troppo spesso, basta la telefonata per parlare di amicizie varie, di lavoro, di calcio, di tutto un pò. Decide di rimanere, sola con un pensiero più grande di lei; dove sarà lui? che farà? Non può più dire niente, l’amicizia non permette di chiedere troppo, per lei non è amicizia, per lei è sempre amore. Scende, e a piedi scalzi si lascia lambire i piedi da questo mare bellissimo, da quest’acqua tiepida e camminando su questa sabbia rosa si ricorda di un abbozzo di poesia, alcuni versi ispirati che pochi giorni prima aveva scritto.
La gioia del mattino, tra poco lo vedrai
ti si scioglie il cuore al suo pensiero
non importa se è solo per poco
è pur sempre un abbraccio, un bacio
ed un arrivederci a tra poco.
Lo rivedi e sembra che sia un sogno
niente è più dolce che sentirlo accanto.
Il suo “ti voglio bene“ è un regalo, che vuoi di più?
Un grosso bacio? arriva anche quello.
Arriva tutto a chi sa attendere l’amore.
Ma quando l’amore se ne va, che rimane?
un cuore vuoto, neppure un abbraccio
per farti sentire che sei viva
Che vuoi che sia? Niente o forse… chissà.
Si sa che la speranza è l’ultima a morire,
e resta sempre accesa una piccola luce
che possa ritornare da lontano
quello che credevi d’aver perso.







