Archive for settembre 28th, 2014

LA DOMENICA DEL BOSCO

 

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Ho letto con piacere questo raccontino ben articolato anche con un po’ di ‘suspense’ che Enrica Bosello ha voluto presentare per le amiche e amici del Bosco.

Mi ha fatto ritornare con la mente al periodo dell’infanzia quando la nascita di una nuova vita in famiglia, con l’arrivo di un fratellino o una sorellina, per noi bambini era ancora un mistero.

E voi, fino a quanti anni avete creduto che i bambini li portasse la cicogna o crescessero sotto i cavoli?

 

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Correva l'anno 1936, era il mese di maggio, un mese di intenso lavoro per i contadini che abitavano nella fattoria del Ronco.

C'era fermento, in quei giorni, Licia che aveva da poco compiuto 8 anni, era stata incaricata di accudire le sorelle più piccole e i cugini.

 

Casale 1Fattoria

 

La mamma Elisabetta, aveva un gran da fare, anche perché zia Luigia, con la quale divideva le faccende, era chiusa in camera sua da qualche giorno, dicevano che avesse mangiato qualcosa che le aveva fatto male, tanto che una signora in bicicletta con una borsa, appoggiata sul manubrio, veniva a visitarla più volte al giorno.

La nonna, non aveva tempo, stava accudendo le larve dei bachi da seta, e gli uomini, avevano da fare nelle stalle, nei prati, in campagna.

  bambina di 8 anni

Licia

 

Si sentivano dei lamenti uscire dalla camera di zia Luigia, ma nessuno avrebbe mai osato entrare.

Un pomeriggio verso le diciassette, anche la mucca Rosina aveva iniziato a muggire, in modo strano, il papà di Licia, inforcando la bicicletta corse a chiedere aiuto ai contadini vicini e ad avvisare il veterinario.

Sul camino un pentolone di rame, pieno di acqua scaldava al fuoco, Che trambusto, gente che entrava a prendere acqua calda e usciva di corsa per recarsi alla stalla....

 

pentolone sul fuocoPentolone con acqua bollente

 

Mentre al piano superiore la zia si lamentava sempre più, giunsero anche la mamma di Zia Luigia e sua sorella.

Licia pur essendo la più adulta dei bambini, non riusciva comprendere cosa stesse capitando, avevano avuto l'ordine di rimanere fermi per non intralciare chi passasse con l'acqua calda, ma non era facile tenere fermi sei bambini.

 

veterinarioVeterinario con vitellino appena nato

 

Così la curiosità li spinse ad avvicinarsi sempre più alla stalla, dove gli uomini tutti intorno alla mucca dicevano:

" la ga de fa" (lo deve fare)

" Dai Rosina, dai!!!"

"Brava Rosina, dai ancora.

Girarono intorno alla stalla e attraverso dei buchi che c'erano sulle tavole di legno, cercavano di spiare cosa stessero facendo, ma vennero subito scoperti, e rimandati di nuovo sotto il portico dove dovevano stare fermi,

cosa impossibile da pretendere.

 

bici della levatriceLa bicicletta della levatrice

 

Andarono piano, piano, al piano di sopra per ascoltare tutto quello che dicevano le donne rinchiuse in quella stanza, dalla finestra videro che la zia sofferente girava intorno al letto, mentre veniva incitata a respirare.

Licia e il cugino Sergio, i più adulti, se si può dire, si guardavano senza capire cosa stesse succedendo, ma vennero scoperti dalla signora in bicicletta, che era ritornata a controllare.

" Via da qui, brutti curiosoni! ", ma poco dopo usciva sull'uscio e la incaricava di andare di corsa a chiamare il dottore.

Mentre correva a cercare il medico, pensava che fossero tutti impazziti.

 

Cicogna in ritardoLa cicogna in ritardo

 

Giunsero poi altre due zie, per dare una mano ad Elisabetta, che oltre a scaldare acqua calda in continuazione aveva preparato la cena per tutti.

La signora con la bicicletta, non era più andata via, si era fermata in camera con zia Luigia, e nella stalla gli uomini facevano i turni per cenare.

Quella sera, mentre mamma Elisabetta metteva a letto i più piccoli ottennero il permesso di andare nel cortile posteriore a prendere lucciole, che arrivavano col calar del sole, nelle vicinanze del fieno.

 

lucciole n un barattoloLucciole in un barattolo

 

Erano tantissime, le prendevano e poi le mettevano in un bicchiere, poi sentirono un urlo, e poco dopo un pianto.

Rientrati in casa Elisabetta, li avvisava che la signora della bicicletta, aveva portato nella sua borsa, un bambino per la zia Luigia, si sarebbe chiamato Bruno.

 

levatriceLevatrice con neonato

 

Arrivarono il medico e il veterinario, uno in bicicletta, e l'altro con una topolino, ci volle molto tempo prima che il medico scendesse e dicesse che tutto era andato bene, disse che aveva cucito un pò.

Anche il veterinario, entrando in casa per lavare bene le mani, disse tutto a posto, proprio un bel vitellino.

 

nenato in braccio alla mammaNeonato in braccio alla mamma

 

Sergio sgranando gli occhi, chiese al veterinario:

" lo avevate nell'auto il vitello, Signore? Perché nella borsa ho visto che non c'era.

Gli adulti presenti si guardarono in faccia dicendo che era tutto merito della cicogna, che li aveva portati nella borsa sulla sua bicicletta.

 

bimbo di pochi giorniIl piccolo Bruno

 

Per molto tempo, i bambini del ronco credevano che la levatrice si chiamasse Cicogna.

La stessa levatrice che aveva aiutato la mamma di Licia, la zia Luigia, ha seguito poi Licia nel suo primo parto....

Ridendo mi ha detto, beata ingenuità credevo davvero di esser nata in una borsa.......

 

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Giovanni Marradi   -  Innocence

 
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