LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 12 Ottobre 2014 | 27 commenti- commenta anche tu!

Il riferimento non è alle fiammelle che scaturiscono dal suolo nelle calde notti d’estate e inizio autunno, quando si sviluppano i gas di decomposizione di corpi organici interrati nella nuda terra ma si vuole parlare di fuochi d’amore, quelli che nascono improvvisi e bruciano subitaneamente tutta l’energia amorosa accumulata in struggenti attese per settimane, mesi, a volte anni e gelosamente custodita in un cuore in attesa di essere acceso da quella calda scintilla che scocca improvvisa e inaspettata.
Il classico colpo di fulmine! È una storia che mi è stata raccontata qualche tempo fa e oggi vengo a postarla nel Bosco, ma nel pieno rispetto della riservatezza ovvero la privacy dei protagonisti che comunque non sono di conoscenza eldyana.
Lei alle prime esperienze delle emozioni del cuore, lui più maturo e di esperienze doveva averne avute diverse. L’incontro tipico avvenuto casualmente in una occasione di lavoro, ma non lavoro nell’ambiente d’ufficio con orari costanti e monotoni, no, un ambiente di lavoro del tutto particolare con orari sempre
diversi, prevalentemente di tarda sera, a volte anche notturni dove si mischiano arte e musica. Lei rimase subito affascinata da questo bel ragazzo che sapeva esprimere così bene la musica con la sua batteria e aveva non poche ammiratrici che ogni volta si accaloravano in applausi per lui, al termine di ogni rappresentazione. Lui notò subito la differenza negli occhi di quella ragazzina, già donna ma ingenua nell’animo anche se già affermata professionista nel suo lavoro nel campo artistico. In quegli occhi notò, infatti, uno sguardo innamorato diverso dagli occhi bramosi delle solite fans, ai quali, per altro, era abituato, per cui colse l’occasione al volo e instaurò subito un dialogo amichevole.
Da lì ad iniziare un incandescente rapporto di coppia il passo era stato breve. Per lei era l’Amore, quello con la A maiuscola, per lui forse solo il piacere di una nuova conquista da aggiungere al suo già nutrito carnet ma lei era così innamorata e tanto presa da questo improvviso ed inaspettato amore che non poteva rendersene conto. Il menage, però, si rivelò subito difficile e tormentato non per il rapporto a due che quando erano insieme funzionava benissimo, al limite dell’idilliaco, ma subentrarono subito le difficoltà per incontrarsi con frequenza in quanto, i differenti impegni di lavoro per lui e per lei, li costringeva a continui spostamenti in città diverse.
Confrontavano i propri impegni per stabilire i giorni liberi, per stabilire quando e dove potersi incontrare, fissando appuntamenti e programmando i viaggi, prevalentemente con treni veloci per trovarsi per una cena insieme e una notte di follia d’amore. La mattina dopo, via, di nuovo in viaggio per raggiungere, ciascuno, la propria sede di lavoro. Era diventato uno stress per entrambi e non tardarono a comparire i primi segni di stanchezza, soprattutto da parte di lui.
Lei si rese conto che era sempre lei ad inseguire mentre lui era sempre più distaccato e si dimostrava quasi annoiato delle sue continua chiamate al telefono. Dunque questa bella storia d’amore era già finita? Era delusa ma non voleva crederci e continuava ad insistere per cercare di ritrovarlo. Si confidò con un’amica comune per chiedere consigli sul come fare ma fu proprio questa a svelargli che il bellimbusto aveva fatto un’altra conquista e ora se la faceva ormai con la nuova fiamma.
Fu uno smacco grande come un macigno, non poteva crederci e una rabbia cocente gridava bruciante vendetta anche nel ricordare che gli aveva anticipato pure tanti euro per pagargli viaggi, albergo ed altro.
Si risolse in uno sfogo di irripetibili parolacce non appena riuscì a contattarlo ma non se ne fece nulla: aveva perduto amore, serenità e soldi.
Fu in quella occasione che la bimba delusa andò a piangere sulla spalla dell’amico con tanti anni più di lei e che considerava come un fratello maggiore se non quasi uno zio. Questo zio ebbe parole di conforto e consolazione e riuscì ad asciugare quelle lacrime con un caloroso abbraccio.
In questa bozza di versi la sintesi di una storia analoga ma non state a preoccuparvi, la protagonista tradita ha trovato un nuovo amore, è felicemente fidanzata con un ragazzo d’oro che la ricopre d’amore sincero e con il quale convolerà presto a giuste nozze.
Era impossibile, assurdo,
lo sapevamo ma era bello
lasciar viver la speranza,
proiettarla nel futuro,
nell’infinità delle stelle,
nell’eternità dell’universo.
Sogni di fughe,
viaggi in terre lontane,
al di là della profondità del mare,
al di là della sommità dei monti,
distanti dal brusio del mondo,
lontani dalla civiltà,
indenni da onde magnetiche,
da suoni assordanti,
isolati da trilli e suonerie.
Noi due, uniche anime solitarie,
in sottofondo: i battiti del cuore,
fusi in un sol corpo, paghi d’amore.
All’improvviso,
nel cielo scuro,
una saetta e… Bang.
Si apre una luce,
svelato il mistero,
scoperto il tradimento!
Rabbia, delusione e sfogo.
Hai distrutto tutto,
una rosea speranza,
andata in fumo,
ridotta in cenere,
grigia polvere sterile
dispersa dal vento.
Hai pensato d’esser bravo,
complimenti!
Non sai cos’hai perduto,
fatua fiammella,
non puoi capire, pazienza,
continua a svolazzare,
nella nebbia del nulla.
Addio.
Un cuore infranto

