Ritengo utile ripetere qui, ciò che ebbi già modo di precisare in un post precedente, per ricordare quale sia la mia visione rispetto alle pittrici nella storia. La “pittura al femminile” non ha mai suscitato grandi dibattiti, ahimé! Vi siete mai domandati perché il numero delle pittrici-donne, soprattutto nei secoli passati, fosse tanto limitato? La risposta non è difficile. Anzitutto la pittura era esclusivo appannaggio maschile. Per la famiglia, poi, non era certo producente investire in una figlia femmina, per gli studi, l’apprendistato ecc., poiché essa doveva, innanzitutto, occuparsi della casa e della famiglia, in seguito si sarebbe sposata, preferibilmente molto giovane, quindi sarebbe stato inutile e anche uno spreco di denaro...! Era poi inammissibile che una donna frequentasse da sola ambienti artistici e si intrattenesse alla pari con uomini, giacché il mondo della pittura ruotava esclusivamente intorno a loro. Sembra, infine, che fossero anche alquanto impedite nei movimenti, a causa delle gonne lunghe e ampie del tempo, soprattutto per trasportare la pesante cassetta con gli arnesi necessari per dipingere. E’ chiaro che chi avesse voluto perseguire le proprie inclinazioni artistiche avrebbe dovuto avere un temperamento assai particolare e del tutto determinato, per affrontare ogni sorta di difficoltà. Tutto ciò ne ha, inevitabilmente, limitato il numero. Questa è la ragione principale per la quale si conoscono le opere di poche artiste di grande talento e temperamento a tutto tondo. Ve ne elenchiamo alcune, tra le più conosciute e famose: Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana e Fede Galizia, – nate nel ‘500 - Elisabetta Sirani e Rosalba Carriera nel ‘600. In tempi più recenti, spiccano Tamara de Lempicka, Polacca nata nel 1898, Frida Khalò, messicana nel 1907, Felicita Frai, Cecoslovacca nel 1909 e, ancora più vicina a noi, Novella Parigini, nata negli anni ’20. Alcune di queste artiste le ho già presentate in tempi precedenti, ad eccezione di due o tre. Oggi parlerò di una di queste pittrici, dal talento eccezionale. Le stesse remore riguardavano, naturalmente, anche le donne che avessero una particolare inclinazione alla scultura, alla musica e ad ogni altra espressione artistica. Poche sono le eccezioni, che confermano la regola, com'è stato il caso fortunato dell'artista di cui parliamo in questo servizio. Alcuni dati provengono dal Web.
Sofonisba Albissola nacque a Cremona, intorno al 1532, da Amilcare Anguissola e Bianca Ponzoni. Il padre, di idee molto aperte per quei tempi, l’avviò agli studi di pittura con la sorella Elena. Sofonisba si applicò al disegno e alla pittura presso lo studio del giovane pittore manierista Bernardino Campi.
Sofonisba e le sorelle
Nel 1550 quando Campi si trasferì a Milano alla corte di Ferrante Gonzaga, Sofonisba e Elena Anguissola continuarono a dedicarsi alla pittura con il pittore Bernardino Gatti, dal quale assimilarono lo stile del Correggio, cui il maestro si ispirava, trascurando i soggetti religiosi e dedicandosi ai ritratti “dal naturale”.
Bambino morso da un ramarro
Il padre continuò ad incoraggiare il lavoro delle figlie, facendo conoscere le loro belle opere nei salotti dei notabili, specialmente quelle di Sofonisba. Pareva che attorno a lei si schierassero in ammirazione artisti e letterati di gran fama, quali il Vasari. Persino il grande Michelangelo si mosse incontro alla pittrice per conoscere i suoi alti meriti nella pittura.
La Regina Elisabetta di Valois
Nel 1559 Sofonisba fu invitata alla corte di Filippo II di Spagna, come dama di corte della nuova regina, la francese Elisabetta di Valois. Per il re dipinse numerosi ritratti e per alcuni mesi insegnò
Diane d'Andouins e sua figlia
alla giovanissima regina a disegnare dal vero, sostituendo, con tale novità, le normali attività ritenute adatte alle donne. La pittrice, fino alla morte della regina nel 1568 per parto, prese parte intensamente alla vita di corte, suscitando sorpresa e interesse da parte di molti ambasciatori accreditati presso il re e, al tempo stesso, entrando in contatto con i maggiori ritrattisti spagnoli del tempo.
Alessandro Farnese
Dopo la morte della regina, Sofonisba restò a corte al seguito delle infante, Isabella Clara Eugenia e Caterina Micaela, continuando sempre a dipingere. Sofonisba Anguissola, storicamente, fu la prima donna a ottenere il riconoscimento internazionale come pittrice; anche se non fu la prima donna a dipingere, ma la prima ad affermarsi in una professione fino allora dominata dagli uomini, e diventò una nota e rispettata artista.
L'Infanta Catalina Micaela di Spagna
Ebbe una vita sentimentale sfortunata: si avviava ormai verso la quarantina, e si sposò, per procura nel 1573, con don Fabrizio Moncada, cadetto siciliano, appartenente a una nobile e titolata famiglia. Rimase presto vedova e si risposò, contro il volere della famiglia e della corte spagnola, con un giovane capitano di marina, il genovese Orazio Lomellini.
Anna d'Austria
Nel 1615 Sofonisba fece ritorno a Palermo, dove il marito aveva accumulato cariche e impegni, comprò casa nell’antichissimo quartiere arabo di Seralcadi e qui forse cessò di dipingere a causa del progressivo indebolimento
della vista anche se fu consultata quando, a Genova, iniziarono i dipinti per la chiesa di San Giorgio.
Ritratto di famiglia
Nel 1624, a poche settimane dallo scoppio di una tremenda epidemia di peste che sconvolse Palermo, Sofonisba ricevette la visita del giovane Anton Van Dyck, chiamato in città per dipingere il ritratto del viceré Emanuele Filiberto di Savoia. Sofonisba era ormai più che novantenne e cieca, tuttavia affascinò il pittore olandese con la propria lucidità e vivacità di conversazione, tanto da indurlo a scrivere di lei nel suo diario di viaggio.
Dama con cagnolino
Durante la sua lunga vita, la pittrice produsse molti quadri, che si trovano nei musei di tutto il mondo, almeno una cinquantina; amava dipingere cagnolini nei suoi ritratti, fare autoritratti e ritrarre i componenti della sua famiglia.
Grazie al suo straordinario talento, Sofonisba riuscì a vincere i pregiudizi del suo tempo nei confronti delle donne artiste, tanto da conseguire una chiara fama ed
Giuliano II Cesarini
essere grandemente celebrata in un’epoca in cui, per la prima volta, le opere e la biografia delle donne attive nell’arte vennero divulgate. Le sue opere – i mirabili ritratti - si rivelano ancora oggi particolarmente interessanti per la vivacità e l’attenzione dedicata allo sfondo e ai dettagli degli abiti indossati dai protagonisti dei suoi quadri. Sofonisba Anguissola morì a Palermo nel 1626 e fu sepolta in San Giorgio dei Genovesi.
Vivaldi - La Primavera (Allegro)
COMMENTI
il 22 ottobre, 2014 lorenzo.rm dice:
Sicché, evviva le donne pittrici. Molto istruttiva e piacevole la storia di Sofonisba (a parte il nome). Grazie, Giovanna.
il 22 ottobre, 2014 elisabetta8.mi dice:
Brava Giovanna,mi piace molto il tuo racconto,ancora una volta,la donna ha saputo imporsi,con bravura e determinazione dimostrando di essere all’atezza x tutto.Pittura,musica e altre professione che si ritenevano esclusivamente maschili,mentre i signori maschi cercavano di renderle tortuose tutte le strade,ma se una mente e un cuore valgono,tutti gli ostacoli saltano.Sono molto belli questi dipinti,io da profana,ho guardato i particolari,colori ,rifiniture degli abiti e i lineamenti dei visi,molto delicati,come possiamo vedere ,nn conta,essere,maschio o femmina ma quello che si sa fare,,,,,,,,,
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Grazie Elisabetta, è assolutamente vero quello che dici, è importante ciò che si è in grado di dimostrare purché ci siano concessi i mezzi per farlo, ma non è stato così per molto, troppo tempo, ahimé!
Un abbraccio.
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Lorenzo, sai che a me invece piace il nome di questa pittrice, molto strano, ma affascinante, come lei, d’altra parte.
I suoi ritratti sono vivi e molto espressivi: mi è piaciuta subito appena ho visto qualche suo dipinto, e sono andata a ricercare molte notizie della sua vita e della sua formazione artistica.
il 22 ottobre, 2014 aquilafelice44 dice:
giovanna che dirti 6 molto brava il tuo raconto mi e piacito ma pultropo io sono ignorante in materia ma le cose belle le capisco ma non le conosco posso dirti ancora brava complimenti tutto bello
il 22 ottobre, 2014 Nembo dice:
Giovanna, con la storia descritta in questo tuo Post, ci hai fatto conoscere una pittrice con un nome strano, ma la stessa è stata una delle prime esponenti femminili della pittura europea, non sono un esperto e non capisco molto sulla pittura però se i suoi dipinti hanno interesse ancora oggi, la stessa è stata una grande pittrice, una grande donna al pari degli uomini se non li ha superati. Un Saluto
il 22 ottobre, 2014 Bosello Enrica dice:
qualche anno fa sono stata con la biblioteca, a Cremona,in occasione della fiera del torrone, dopo la visita guidata della città, rimaneva il mercato del torrone e lo spettacolo.La confusione era talmente tanta, che stanchi di essere spinti e strattonati, abbiamo formato un gruppetto e deciso di spostarci dalla confusione.
Siamo andati in Pinacoteca, purtroppo non avevamo la visita guidata prenotata, e non avevamo moltissimo tempo per approfondire,se non ricordo male ho avuto modo di vedere due opere di questa pittrice.
Grazie delle informazioni che mi hanno consentito di approfondire quello che non sapevo, come sai Giovanna,per me davanti ad un quadro si apre un mondo fatto di sacrifici, impegno fantasia e creatività
il 22 ottobre, 2014 francesca dice:
Cara Giovanna, sapessi che piacere leggere di Arte al femminile! Se ne è già parlato in Incontriamoci qualche anno fa quando un amico di Eldy, amante come me di Arte, ha scritto proprio di Sofonisba. Io, invece, l’anno scorso, dopo aver ammirato una sua mostra a Palazzo Reale di Milano, ed esserne rimasta affascinata, ho scritto un articolo su Artemisia Gentileschi, altra pioniera dell’Arte al femminile. Ma non se ne parla mai abbastanza! Sofonisba ha fatto da “apri-pista” alle altre artiste donne del Rinascimento italiano. Ma a lei ne sono seguite molte altre, oltre ad Artemisia (figlia di cotanto padre, Orazio Gentileschi), ci sono state anche Barbara Longhi, Lavinia Fontana, Diana Scultori Ghisi, Marietta Robusti (figlia di Jacopo, il Tintoretto), Fede Galizia. E queste solo per citare alcune tra le italiane. Ne ritroviamo in Belgio, Caterina van Hemessen, in Inghilterra, Levina Teerlinc ma anche tra gli Impressionisti Berthe Morisot e Mary Cassatt. Chissà perchè questa è una storia dell’arte che non si racconta, una storia oscurata da preconcetti e da un secolare maschilismo della cultura.
Grazie ancora Giovanna.
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Caro Renzo (Nembo), sono contenta che ti sia piaciuto lo scritto che riguarda la pittrice Anguissola. Non sono d’accordo che tu non capisca di pittura. Se un quadro ti colpisce, in misura intensa o lieve significa che ha suscitato in te un’emozione, e questo è ciò che conta. Ti ringrazio per i tuoi apprezzamenti e ti saluto molto amichevolmente.
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Vanni, grazie anche a te. Sono lieta di sapere che hai letto con piacere il post su Sofonisba, vuol dire che la pittura ti interessa e se continuerai a farlo sono certa che riuscirai senz’altro a distinguere se un quadro è bello o no. Ti soffermerai sulle figure per capire se le espressioni che il pittore ha saputo esprimere sono aderenti al contenuto del quadro, se i colori sono piacevoli o no e capirai se hanno colpito il tuo pensiero.
Ciao Vanni e ben rientrato.
il 22 ottobre, 2014 sandra vi dice:
Grazie Giovanna e’ un vero regalo che ci hai fatto con quesio tuo dettagliato post sulla vita e le opere di Sofonisba(a me piace anche il nome)Mi e’,capitato di ammirare qualche suo quadro ,ma nn conoscevo niente di lei ,,mi fa piacere di conoscere a fondo quale artista sia stata,ed emergere a quei tempi .Grazie anche per il video ,Vivaldi ci sta a pennello
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Cara Enrica, so bene che sei anche tu un’appassionata d’arte e che la vista di un bel quadro ti rapisce.
E’ affascinante approfondire la conoscenza di un artista amato, scoprire aspetti vari della sua esistenza e come sono stati ideati i suoi dipinti. Credo sia proprio questo che cerchiamo di fare, per poi riferire le nostre impressioni ed emozioni.
Grazie Enrica della tua simpatia.
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Cara Francesca, dell’arte femminile, infatti, se ne parla sempre molto poco, eppure ce ne sono state di artiste eccellenti, come Sofonisba Anguissola, ma credo abbiamo già spiegato le varie ragioni di questa assenza di notizie e conoscenza.
Di Artemisia Gentileschi presentai un servizio anch’io, più o meno 5 anni fa, e mi fa piacere sapere che piace a molti: donna coraggiosa e molto determinata, che seppe superare le enormi avversità incontrate nel corso della sua vita e farsi strada, quasi superando il padre, rinomato pittore. Hai nominato diverse artiste, di grande valore ai loro tempi, e vorrei aggiungere anche Elisabetta Sirani, Properzia de Rossi, scultrice e incisore di rara maestrìa e Rosalba Carriera. Di queste artiste ho parlato in Bosco, alternandole nel tempo, e anche di qualche pittrice moderna, che mi aveva colpito.
Devo dire che non ricordo, in modo particolare, uomini importanti, soprattutto artisti, che abbiano speso molte parole di apprezzamento per queste donne-artiste che abbiamo nominato, ad eccezione del grande artista e critico d’arte del Rinascimento, Giorgio Vasari, il quale ebbe modo di congratularsi proprio con le due pittrici di cui abbiamo appena parlato: Artemisia e Sofonisba. Quest’ultima ebbe perfno l’onore di essere apprezzata da Michelangelo: non mi sembra cosa di poco conto!
Grazie Francesca.
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Cara Sandra, a te non sfugge mai nulla. So che ti piace la pittura e molto anche la musica. Hai ragione, Vivaldi credo sia proprio in tono con l’artista di cui ho parlato.
Grazie Sandra, sei una cara amica.
il 22 ottobre, 2014 giuseppe3,ca dice:
Bravissima Sofonisba, sono dipinti bellissimi che si guardano con piacere anche da occhi non esperti di pittura. Grazie Giovanna per avercela fatta conoscere. Sappiamo che non deve essere stato facile per una donna, in quel periodo, riuscire ad emergere ed imporsi nel campo artistico che era di esclusivo dominio maschile ma ce l’ha fatta ed è da ammirare anche per la costanza e la determinazione oltre che per le capacità artistiche.
Se si pensa che ancora due secoli dopo altre donne per potersi imporre in campo letterario dovettero assumere pseudonimi maschili: mi riferisco alle due scrittrici
– Amadine Lucie Aurora Dupin, alias George Sand 1804-1876) e
– Mary Ann Evans, alias George Eliot (1819-1880),
la prima francese e la seconda inglese.
Tutte da ammirare, insieme a Sofonisba in quanto da ricordare come antesignane delle conquiste al femminile.
il 22 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Fu esattamente così, caro Pino, sia per George Sand che per George Eliot, quindi tutto ciò che ho detto nella premessa al servizio è confermato, ahimé. E’ stata molto pesante la vita artistica di tutte le pittrici che sono state nominate. Solo la loro ostinta volontà e forza d’animo hanno permesso che si affermassero, contro tutte le ostilità. Fortunatamente, oggi, siamo in grado di conoscere e ammirare le loro opere.
Grazie di cuore per il tuo commento, Pino.
il 23 ottobre, 2014 lieve.ge dice:
Il mio più grande rammarico è che non ci sono state tante orecchie ne occhi per queste pioniere dell’arte.
Silenziose e determinate hanno lasciato la loro impronta, senza schiamazzi.
Sofonisba Anguissola non è scesa per strada urlando coi pollici ed indici uniti, non ha gridato la sua rabbia di donna misconosciuta. Ha lavorato in silenzio e passione e ci ha lasciato testimonianza della sua grande capacità e della sua immensa sensibilità. lode lode e lode. gliene siamo grate!!
Sono grata anche a Giò che con grande sapienza, ci ha parlato di lei.
il 23 ottobre, 2014 gianna dice:
Giovanna, la storia di questa importante Pittrice e molto bella anche il suo nome e SOFONISBA, molto raro e particolare, con mille qualita’ e bravure e una donna importante,i suoi ritratti sono molto espressivi, piu’ gli guardi e piu’ riesci capirgli, certamente da non intenditrice, ma la donna ha saputo imporsi e dimostrare le grandi qualita’ che possono essere di confronto al sesso maschile, nulla da invidiare per moltissime cose, musica arte, pittura,grazie Giovanna3, impareremo capire sempre di piu’ si spera ciao..
il 23 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Sono totalmente d’accordo con te, Lieve, ed è questa la ragione per la quale mi ostino a parlare di loro, ricercando e approfondendo tanti aspetti della loro vita privata e di quella artistica. Non si sono spese molte parole per descrivere e presentare le loro opere, spesso molto importanti e significative. La scuola, mi sembra, abbia fatto altrettanto, praticamente ignorandole. Eppure, nel periodo rinascimentale, diverse figure femminili hanno avuto un grande talento artistico e la forza di emergere, nonostante le difficoltà che incontrarono furono immense: da Artemisia Gentileschi a Sofonisba Anguissola, da Barbara Longhi a Lavinia Fontana, da Fede Galizia a Elisabetta Sirani, ma molto raramente si leggono i loro nomi su trattati d’arte e vengono mostrate le loro produzioni. Noi lo stiamo facendo, con estremo interesse, ricevendone grandi emozioni.
Grazie Lieve per il tuo commento.
il 23 ottobre, 2014 giovanna3.rm dice:
Ringrazio anche te, Gianna, per la particolare attenzione che sai rivolgere alle artiste-pittrici di cui parliamo. Hai saputo leggere molto bene i dipinti di Sofonisba: i suoi ritratti sono molto espressivi e estremamente curati nei piccoli particolari, è un vero piacere ammirarli.
il 23 ottobre, 2014 gianna dice:
Giovanna3, ero molto agitata pensavo non riuscire scivere il mio breve commento, non avevo internet l’importante è partecipare !!
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d
Sicché, evviva le donne pittrici. Molto istruttiva e piacevole la storia di Sofonisba (a parte il nome). Grazie, Giovanna.
Brava Giovanna,mi piace molto il tuo racconto,ancora una volta,la donna ha saputo imporsi,con bravura e determinazione dimostrando di essere all’atezza x tutto.Pittura,musica e altre professione che si ritenevano esclusivamente maschili,mentre i signori maschi cercavano di renderle tortuose tutte le strade,ma se una mente e un cuore valgono,tutti gli ostacoli saltano.Sono molto belli questi dipinti,io da profana,ho guardato i particolari,colori ,rifiniture degli abiti e i lineamenti dei visi,molto delicati,come possiamo vedere ,nn conta,essere,maschio o femmina ma quello che si sa fare,,,,,,,,,
Grazie Elisabetta, è assolutamente vero quello che dici, è importante ciò che si è in grado di dimostrare purché ci siano concessi i mezzi per farlo, ma non è stato così per molto, troppo tempo, ahimé!
Un abbraccio.
Lorenzo, sai che a me invece piace il nome di questa pittrice, molto strano, ma affascinante, come lei, d’altra parte.
I suoi ritratti sono vivi e molto espressivi: mi è piaciuta subito appena ho visto qualche suo dipinto, e sono andata a ricercare molte notizie della sua vita e della sua formazione artistica.
giovanna che dirti 6 molto brava il tuo raconto mi e piacito ma pultropo io sono ignorante in materia ma le cose belle le capisco ma non le conosco posso dirti ancora brava complimenti tutto bello
Giovanna, con la storia descritta in questo tuo Post, ci hai fatto conoscere una pittrice con un nome strano, ma la stessa è stata una delle prime esponenti femminili della pittura europea, non sono un esperto e non capisco molto sulla pittura però se i suoi dipinti hanno interesse ancora oggi, la stessa è stata una grande pittrice, una grande donna al pari degli uomini se non li ha superati. Un Saluto
qualche anno fa sono stata con la biblioteca, a Cremona,in occasione della fiera del torrone, dopo la visita guidata della città, rimaneva il mercato del torrone e lo spettacolo.La confusione era talmente tanta, che stanchi di essere spinti e strattonati, abbiamo formato un gruppetto e deciso di spostarci dalla confusione.
Siamo andati in Pinacoteca, purtroppo non avevamo la visita guidata prenotata, e non avevamo moltissimo tempo per approfondire,se non ricordo male ho avuto modo di vedere due opere di questa pittrice.
Grazie delle informazioni che mi hanno consentito di approfondire quello che non sapevo, come sai Giovanna,per me davanti ad un quadro si apre un mondo fatto di sacrifici, impegno fantasia e creatività
Cara Giovanna, sapessi che piacere leggere di Arte al femminile! Se ne è già parlato in Incontriamoci qualche anno fa quando un amico di Eldy, amante come me di Arte, ha scritto proprio di Sofonisba. Io, invece, l’anno scorso, dopo aver ammirato una sua mostra a Palazzo Reale di Milano, ed esserne rimasta affascinata, ho scritto un articolo su Artemisia Gentileschi, altra pioniera dell’Arte al femminile. Ma non se ne parla mai abbastanza! Sofonisba ha fatto da “apri-pista” alle altre artiste donne del Rinascimento italiano. Ma a lei ne sono seguite molte altre, oltre ad Artemisia (figlia di cotanto padre, Orazio Gentileschi), ci sono state anche Barbara Longhi, Lavinia Fontana, Diana Scultori Ghisi, Marietta Robusti (figlia di Jacopo, il Tintoretto), Fede Galizia. E queste solo per citare alcune tra le italiane. Ne ritroviamo in Belgio, Caterina van Hemessen, in Inghilterra, Levina Teerlinc ma anche tra gli Impressionisti Berthe Morisot e Mary Cassatt. Chissà perchè questa è una storia dell’arte che non si racconta, una storia oscurata da preconcetti e da un secolare maschilismo della cultura.
Grazie ancora Giovanna.
Caro Renzo (Nembo), sono contenta che ti sia piaciuto lo scritto che riguarda la pittrice Anguissola. Non sono d’accordo che tu non capisca di pittura. Se un quadro ti colpisce, in misura intensa o lieve significa che ha suscitato in te un’emozione, e questo è ciò che conta. Ti ringrazio per i tuoi apprezzamenti e ti saluto molto amichevolmente.
Vanni, grazie anche a te. Sono lieta di sapere che hai letto con piacere il post su Sofonisba, vuol dire che la pittura ti interessa e se continuerai a farlo sono certa che riuscirai senz’altro a distinguere se un quadro è bello o no. Ti soffermerai sulle figure per capire se le espressioni che il pittore ha saputo esprimere sono aderenti al contenuto del quadro, se i colori sono piacevoli o no e capirai se hanno colpito il tuo pensiero.
Ciao Vanni e ben rientrato.
Grazie Giovanna e’ un vero regalo che ci hai fatto con quesio tuo dettagliato post sulla vita e le opere di Sofonisba(a me piace anche il nome)Mi e’,capitato di ammirare qualche suo quadro ,ma nn conoscevo niente di lei ,,mi fa piacere di conoscere a fondo quale artista sia stata,ed emergere a quei tempi .Grazie anche per il video ,Vivaldi ci sta a pennello
Cara Enrica, so bene che sei anche tu un’appassionata d’arte e che la vista di un bel quadro ti rapisce.
E’ affascinante approfondire la conoscenza di un artista amato, scoprire aspetti vari della sua esistenza e come sono stati ideati i suoi dipinti. Credo sia proprio questo che cerchiamo di fare, per poi riferire le nostre impressioni ed emozioni.
Grazie Enrica della tua simpatia.
Cara Francesca, dell’arte femminile, infatti, se ne parla sempre molto poco, eppure ce ne sono state di artiste eccellenti, come Sofonisba Anguissola, ma credo abbiamo già spiegato le varie ragioni di questa assenza di notizie e conoscenza.
Di Artemisia Gentileschi presentai un servizio anch’io, più o meno 5 anni fa, e mi fa piacere sapere che piace a molti: donna coraggiosa e molto determinata, che seppe superare le enormi avversità incontrate nel corso della sua vita e farsi strada, quasi superando il padre, rinomato pittore. Hai nominato diverse artiste, di grande valore ai loro tempi, e vorrei aggiungere anche Elisabetta Sirani, Properzia de Rossi, scultrice e incisore di rara maestrìa e Rosalba Carriera. Di queste artiste ho parlato in Bosco, alternandole nel tempo, e anche di qualche pittrice moderna, che mi aveva colpito.
Devo dire che non ricordo, in modo particolare, uomini importanti, soprattutto artisti, che abbiano speso molte parole di apprezzamento per queste donne-artiste che abbiamo nominato, ad eccezione del grande artista e critico d’arte del Rinascimento, Giorgio Vasari, il quale ebbe modo di congratularsi proprio con le due pittrici di cui abbiamo appena parlato: Artemisia e Sofonisba. Quest’ultima ebbe perfno l’onore di essere apprezzata da Michelangelo: non mi sembra cosa di poco conto!
Grazie Francesca.
Cara Sandra, a te non sfugge mai nulla. So che ti piace la pittura e molto anche la musica. Hai ragione, Vivaldi credo sia proprio in tono con l’artista di cui ho parlato.
Grazie Sandra, sei una cara amica.
Bravissima Sofonisba, sono dipinti bellissimi che si guardano con piacere anche da occhi non esperti di pittura. Grazie Giovanna per avercela fatta conoscere. Sappiamo che non deve essere stato facile per una donna, in quel periodo, riuscire ad emergere ed imporsi nel campo artistico che era di esclusivo dominio maschile ma ce l’ha fatta ed è da ammirare anche per la costanza e la determinazione oltre che per le capacità artistiche.
Se si pensa che ancora due secoli dopo altre donne per potersi imporre in campo letterario dovettero assumere pseudonimi maschili: mi riferisco alle due scrittrici
– Amadine Lucie Aurora Dupin, alias George Sand 1804-1876) e
– Mary Ann Evans, alias George Eliot (1819-1880),
la prima francese e la seconda inglese.
Tutte da ammirare, insieme a Sofonisba in quanto da ricordare come antesignane delle conquiste al femminile.
Fu esattamente così, caro Pino, sia per George Sand che per George Eliot, quindi tutto ciò che ho detto nella premessa al servizio è confermato, ahimé. E’ stata molto pesante la vita artistica di tutte le pittrici che sono state nominate. Solo la loro ostinta volontà e forza d’animo hanno permesso che si affermassero, contro tutte le ostilità. Fortunatamente, oggi, siamo in grado di conoscere e ammirare le loro opere.
Grazie di cuore per il tuo commento, Pino.
Il mio più grande rammarico è che non ci sono state tante orecchie ne occhi per queste pioniere dell’arte.
Silenziose e determinate hanno lasciato la loro impronta, senza schiamazzi.
Sofonisba Anguissola non è scesa per strada urlando coi pollici ed indici uniti, non ha gridato la sua rabbia di donna misconosciuta. Ha lavorato in silenzio e passione e ci ha lasciato testimonianza della sua grande capacità e della sua immensa sensibilità. lode lode e lode. gliene siamo grate!!
Sono grata anche a Giò che con grande sapienza, ci ha parlato di lei.
Giovanna, la storia di questa importante Pittrice e molto bella anche il suo nome e SOFONISBA, molto raro e particolare, con mille qualita’ e bravure e una donna importante,i suoi ritratti sono molto espressivi, piu’ gli guardi e piu’ riesci capirgli, certamente da non intenditrice, ma la donna ha saputo imporsi e dimostrare le grandi qualita’ che possono essere di confronto al sesso maschile, nulla da invidiare per moltissime cose, musica arte, pittura,grazie Giovanna3, impareremo capire sempre di piu’ si spera ciao..
Sono totalmente d’accordo con te, Lieve, ed è questa la ragione per la quale mi ostino a parlare di loro, ricercando e approfondendo tanti aspetti della loro vita privata e di quella artistica. Non si sono spese molte parole per descrivere e presentare le loro opere, spesso molto importanti e significative. La scuola, mi sembra, abbia fatto altrettanto, praticamente ignorandole. Eppure, nel periodo rinascimentale, diverse figure femminili hanno avuto un grande talento artistico e la forza di emergere, nonostante le difficoltà che incontrarono furono immense: da Artemisia Gentileschi a Sofonisba Anguissola, da Barbara Longhi a Lavinia Fontana, da Fede Galizia a Elisabetta Sirani, ma molto raramente si leggono i loro nomi su trattati d’arte e vengono mostrate le loro produzioni. Noi lo stiamo facendo, con estremo interesse, ricevendone grandi emozioni.
Grazie Lieve per il tuo commento.
Ringrazio anche te, Gianna, per la particolare attenzione che sai rivolgere alle artiste-pittrici di cui parliamo. Hai saputo leggere molto bene i dipinti di Sofonisba: i suoi ritratti sono molto espressivi e estremamente curati nei piccoli particolari, è un vero piacere ammirarli.
Giovanna3, ero molto agitata pensavo non riuscire scivere il mio breve commento, non avevo internet l’importante è partecipare !!