Nell’augurarci, come di consueto, la nostra mattutina Buona Domenica, per prima cosa vorrei ringraziare l’amica Enrica per averci trasmesso questa storia. È un episodio che emerge dalla memoria di Nonna Licia, già di nostra conoscenza perché altre volte ha ispirato le storie che Enrica sa sapientemente raccontare, riportandoci ad una realtà lontana ma mai dimenticata dai bambini di una volta. Non a caso l’autrice le chiama “Perle di saggezza” come annunciato in alto e, personalmente, ritengo che anche in questa storia ci sia una grande lezione morale e vale la pena di leggerla per trarne le giuste considerazioni nel confronto con la vita di oggi. Buona lettura e Felice Domenica per tutti nel nostro amato Bosco incantato.
Sono le 10 del mattino, mentre sto facendo il mio lavoro, sento chiamare: “Enrica è pronto”. Sul tavolo della cucina, sopra una tovaglietta decorata c'è un piattino, la tazzina del caffè, una ciotolina con qualche biscotto e lo zucchero, la caffettiera piccola da una tazza...
Nonnina Licia
sull'altro lato del tavolo proprio di fronte, c'è un'altra tovaglietta con sopra un vasetto di yogurt e un cucchiaino. Di solito il martedì a quest'ora la mia nonnina Licia, fa il caffè, lo beve anche lei, oggi invece ha deciso di cambiare. Ho parecchie cose da fare oggi, ma lei mi dice che non c'è nessuno che ha stabilito che si deve far tutto in una giornata.
“Si deve trovare anche il tempo per morire. Ma visto che siamo vive gustiamoci qualcosa.” Ha voglia di parlare la mia nonnina, è tutta la settimana che non vede nessuno, a parte i suoi figli, che sono molto presenti, ma per motivi familiari vanno e vengono. Nel complesso di tre condomini, di otto appartamenti ciascuno, sono rimasti a casa solo lei e un'altro signore.
Mangia lo yogurt con cura, il contenitore di plastica, non avrebbe bisogno di essere lavato prima di metterlo nella differenziata, tanto lo ha ripulito. Mi sgrida, non ho assaggiato i suoi biscotti, le ripeto ancora che sono a dieta, mi risponde che adesso tutti sono a dieta, adesso che c'è da mangiare il dottore ci mette a dieta, con tutta la fame che ho patito, adesso che posso permettermelo, devo fare la dieta.
Biscotti preparati da Nonna Licia
Mi parla ancora della sua gioventù, ci mette diversi proverbi, mentre io finisco le cose che ho da fare, lei mi segue camera per camera, e racconta, ritorniamo in cucina, si siede su una seggiola, mi offre un gelato, non lo voglio, mentre lei racconta ho pulito tutta la cucina, dovrei solo lavare il pavimento. Appoggio la mano sul tavolo, ci mette sopra la sua e mi dice: “Fermati un attimo, non è così sporca la mia casa, parliamo un po'. Mi guarda con quegli occhi azzurri, come il mare, parla del mese di luglio, di tanti anni fa, la domenica pomeriggio, il Signor Carletto con una specie di triciclo, passava per tutte le corti e portava il gelato, solo due gusti: “Fior di panna” e “Limone”. I ragazzi delle frazioni, aspettavano questo momento, dicevano: Sta arrivando! Sta arrivando ! Il Carletto! ((l'è scia, l'è scia el Carletto!).Ogni volta per lei era una delusione, i suoi genitori non potevano permetterselo, eppure costava solo 20 centesimi.
Gelato al limone
La mamma Elisabetta, stanca di non poter accontentare le sue figlie e i nipoti, si inventa qualcosa con quello che avevano in casa. Il gelato di patate. Faceva bollire le patate nel latte, ne faceva una specie di purè, aggiungeva lo zucchero, le uova, la panna del loro latte, divideva il composto in tre ciotole in una metteva il succo di una barbabietola, il composto diventava rosa, nell'altro aggiungeva qualche scaglia di cioccolato, (se c'era) e in un' altro ancora un po' di panna poi lo metteva in cantina nel luogo più freddo, le prime volte mettevano il composto sulle parti finalidel filone del pane Così anche loro avevano il gelato, nessuno li scherzava più.
Gelato di patate dolci
Mi dice: “Quante leccate facevamo su quelle punte di pane, orgogliosi di avere il gelato in casa, poi la mamma aveva migliorato la tecnica e quando cuoceva il pane faceva delle cialde, le chiamavamo parigine". Ascoltando nonna Licia ho pensato, che non fosse possibile che ci potesse essere un gelato di patate, ma curiosando in internet ne ho trovato la ricetta, sicuramente più perfezionata. Quante cose, ha da raccontarmi la mia nonnina, è l'unica persona fra tutte le altre dalle quali vado a lavorare, che mi offre da bere o un caffè."Non sono ricca è solita dire, non sono povera, ma sono umana, non posso e non vorrei mai essere diversa, non mi manca nulla, e fin qui sono arrivata nella mia semplicità. “E' contenta Licia?” “Si son contenta, più di così cosa potrei volere? Niente! ho già tutto..."
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d