Festa delle Forze Armate – 4 Novembre

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Quattro  Novembre,  in ricordo della fine della prima guerra mondiale. Tale ricorrenza è arrivata fino ai nostri  tempi,  sopravvivendo e determinando cambiamenti politici, sociali ed economici. Un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l’inizio del’900.

 

4 Novembre 1(1)

 

Le forze armate, ricordano la raggiunta Unità Nazionale, onorando il sacrificio di migliaia di soldati caduti e di tante altre migliaia di feriti, di mutilati, con sentimento e gratitudine, che la festa del 4 Novembre vuol mantenere viva la storia dalla quale nascono i valori irrinunciabili di una Nazione. Il sacrificio della guerra non è quella della celebrazione di una vittoria, o della sopraffazione del nemico,  di aver difeso la libertà, raggiungendo una unità tanto difficile quanto fortemente voluta.

 ALTARE DELLA PATRIA CON BANDIERA VELATA Il Milite Ignoto

 

Fu proprio durante la prima guerra mondiale che gli Italiani si trovarono per la prima volta fianco a fianco, legati indissolubilmente, sotto la stessa bandiera nella prima drammatica esperienza collettiva che si verificava dopo la proclamazione del Regno. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti in difesa della Patria,  il 4 Novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite ignoto” nel sacello dell’altare della Patria. Onore a tutti i caduti della Patria.

 

4 Novembre

 

Visto che si celebra la festa delle forze armate, ritengo che sia doveroso rivolgere un pensiero di vicinanza e solidarietà collettiva ai due nostri militari -Marò- che da 989 giorni, in modo illegale e truffaldino,  sono stati arrestati  dallo stato Indiano.  Attualmente il fuciliere Massimiliano Latorre  si trova in Italia per motivi di salute mentre l’altro fuciliere, Salvatore Girone, è recluso in India. Si ricorda che i 2 militari erano di servizio su una nave con bandiera Italiana sulla quale vige la legge Italiana. Auguriamoci che questo calvario per i due Marò fucilieri della marina finisca presto,  che gli stessi possano ritornare in Italia liberi,  con l’onore che meritano.

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"La Leggenda del Piave"  - E. A. Mario

 


COMMENTI

  1. il 04 novembre, 2014 lorenzo.rm dice:

    Le ricorrenze, specialmente in periodi di grave sfiducia nelle istituzioni, servono e ci richiamano a ciò che siamo e da dove veniamo. Nembo è sempre un attento guardiano delle nostra tradizioni e della nostra storia. E le forze armate democratiche sono i nostri naturali “difensori”.

  2. il 04 novembre, 2014 gabriella BZ dice:

    Grazie Nembo nel tuo ricordo per il 4 novembre Giornata delle forze armate e festa dell’unità nazionale in onore dei caduti per la Patria. E’ una festa sentita in tutta Italia e senza dubbio gli Italiani ai tempi della guerra ne hanno tratto tanto corraggio dalla loro amata bandiera. Ora spero solo che lo Stato si ricordi dei due Marò,avrebbero sofferto abbastanza e per niente ,perchè la nave era Italiana con leggi Italiane, che vogliono ancora per lasciarli liberi ??

  3. il 04 novembre, 2014 sandra vi dice:

    Nembo nn si puo’ che ribngraziarti per essere sempre presente quando si tratta di ricordarci queste date che parlano della nostra Patria .Purtroppo sono giorni duri per la ns Nazione ,ma questo nn vuol dire dmenticare di essere Italiani e cercare di tenenere sempre alto onore e il nome dell’Italia .Io nn mivergogno di commuovermi ancora quando sento suonare l’inno di Mameli .Un pensiero anche ai due Maro’ che possaNO RIVEDERE la ns Patria presto

  4. il 04 novembre, 2014 alba morsilli dice:

    rispetto ai nostri morti, ma quando veramente il governo avrà rispetto per i vivi?
    Ormai da molto tempo i due Marò sono prigionieri politici di una burrocrazzia internazionale.
    Io auguro a Latorre di sentirsi male anche lui, almeno fa gli aresti in casa propria ( speriamo)

  5. il 04 novembre, 2014 Nembo dice:

    Condivido Lorenzo il tuo commento sacrosante parole, le FF.AA, oltre al tradizionale ruolo di difesa per la sicurezza della sovranità nazionale le stesse garantiscono la sicurezza collettiva con operazioni di supporto di pace anche n terra straniera. E, in questo periodo sempre più ne abbiamo bisogno. Un Saluto

  6. il 04 novembre, 2014 Nembo dice:

    Si Gabriella Onore a tutti coloro che hanno donato la vita per diffendere la nostra Patria, circa 650.000 soldati dettero la vita diffendendo il nostro paese 24 Maggio 1914-04 Novembre 1918. Onore a tutti Loro. R.I.P.

  7. il 04 novembre, 2014 Nembo dice:

    Sandra, come non dari ragione per il tuo commento, si sono giorni duri per tutti, ma i ricordi uniscono ciò che la vita attuale ci divide, ma nessuno muore sulla terra e nei nostri pensieri finchè vive nel cuore di chi resta. No sei l’unica a commuoverti quando senti il nostro inno Nazionale, io venerdì ero a Livorno per festa “Brigata” e, oltre a commuovermi il cosidetto” Magone ” sempre mi prende il cuore.Un Saluto

  8. il 04 novembre, 2014 gianna dice:

    Nembo, grazie sempre per ricordarci questa commemorazione oggi 4 Novembre non potevamo dimenticare questo giorno di grandi memorie, Onorando tutti coloro che persero la vita in difesa per la nostra Patria,Il nostro Governo ormai ha scoradato i due Maro’ prigionieri politici, in burrocrazia internazionale,un pensiero e una preghiera va per i nostri eroi che persero la vita per la nostra Patria. I nostri Amministratori, rimane una cosa da fare, “VERGOGNARSI”

  9. il 04 novembre, 2014 Nembo dice:

    Alba, Sandra, Gabriella, oggi sono 989 giorni che la farsa dei nostri due miltari Marò continua in una commedia all’Italiana, tre governi abbiamo avuto in questo periodo, sempre con strategie sbagliate o volute pe rquestioni politiche. Dico solo VERGOGNA. Alba, sempre rispetto e Onore a chi ha donato la vita per darci a noi democrazia e libertà, disonore a chi ci sta governando senza rispetto, ma siamo governati da un Governo non eletto dal popolo che è sovrano. Un Saluto

  10. il 04 novembre, 2014 Nembo dice:

    Ringrazio Giovanna per la scelta della musica della “leggenda del Piave” inno nazionale da 1943 al 1946, celebre canzone patriotica specialmente la frase….Non passa lo straniero! Storia di una guerra non di offesa ma di difesa.

  11. il 04 novembre, 2014 gianna dice:

    Grazie Giovanna, la tua musica si “distingue sempre, dire che è meravigliosa e poco Leggenda del Piave” inno nazionale dal 43-46 la frase e bellissima Non passo lo straniero,una storia di difesa.

  12. il 04 novembre, 2014 giovanna3.rm dice:

    Caro Nembo, come faremmo, senza di te, a ricordarci tutte le date importanti, purtroppo spesso di segno negativo, ma che occorre siano sempre vive nella nostra mente? Detesto ogni forma di violenza, di conseguenza anche le guerre, nonostante ci siano anche quelle di difesa della propria identità, istituzioni, per non parlare di genocidi. Come vorrei che i vari Paesi, nei casi di controversie, sedessero ad un unico tavolo e trovassero un’intesa comune e pacifica. Di certo, noi non potremo accarezzare questo sogno, ma forse diverse generazioni a venire lo potrebbero……E’ un augurio che faccio di tutto cuore, anche se utopistico!

  13. il 04 novembre, 2014 franco muzzioli dice:

    Consiglio la lettura di :
    “Un anno sull’altopiano ” di Lussu
    “Orizzonti di gloria ” di Cobb

    Ondate a vedere anche l’ultimo film di Ermanno Olmi sulla 1° guerra mondiale.

    “Si stava come d’autunno sugli alberi le foglie”
    Ungaretti

  14. il 04 novembre, 2014 Nembo dice:

    Condivido Giovanna e mi associo al tuo augurio per un domani migliore ma come hai scritto tu, sarà utopistico. Sono convinto che se la gente specialmente i politici avessero coscienza di cosa significherebbe la parola Nazione, di cosa significherebbe sentimento Nazionale, noi tutti avremo una Nazione migliore, ho menzionato la Nazione come Patria, ma il discorso vale anche per la comunità Europea e mondiale. Un piccolo check list, è doveroso per i potenti prima di decidere di dichiarare una guerra. Oggi è la festa delle forze armate, parte attiva del nostro Stato, che rese partecipe molti Italiani sui campi di battaglia e, con questa consapevolezza di battaglie, sacrifici, commemoriamo il giorno dell’ Unità Nazionale. Detesto gli atti violenza, la guerra è una cosa brutta Giovanna ma qualcuno come sempre lo deve fare quando è necessario questo “sporco” lavoro. Ai gloriosi caduti della guerra diciamo grazie per aver fatto l’Italia, e chissà cosa direbbero questi eroi -traditi- ora vedendo questo scempio italico…W l’Italia W tutte le FF.AA

  15. il 04 novembre, 2014 Nembo dice:

    Concordo Franco del tuo ottimo suggerimento di lettura io l’ho letto e altre parole non servono…,credo che sia una delle migliori opere librarie sulla prima guerra mondiale narra della “Brigata Sassari” sul Carso, gloriosa brigata già a quei tempi ora è una unità di fanteria meccanizzata che si distingue nei teatri operativi.Un saluto

  16. il 04 novembre, 2014 giuseppe3,ca dice:

    Non poteva mancare da parte di Nembo il ricordo della Giornata delle Forze Armate e la commemorazione della Festa dell’Unità Nazionale in onore dei caduti per la Patria. Anche il riferimento alla vicenda dei due marò serve come stimolo ai nostri politici affinché assolvano i propri compiti istituzionali con lo stesso spirito dei nostri militari che nel compiere il loro dovere in guerra, hanno immolato la propria vita. Non dimentichiamolo. Grazie Nembo.

  17. il 04 novembre, 2014 elisabetta8.mi dice:

    Questo giorno di commemorazione ,è doveroso verso tutti gli uomini,che anno perso la vita x la liberta’del nostro paese.Purtroppo ,ancora in tanti posti continuano a morire uomini che sono a difesa delle popolazione ,in nome di questa liberta’,forse molti di noi,nn sono in grado piu’ di apprezzare,ma che è fondamentale.vero,stiamo attraversando un momento ,difficile ,ma abbiamo il grande dono della liberta’ pagata con tanto sangue e onore dei nostri militari .Questo nn potra’ mai essere dimenticato,mi auguro che tutti uniti ,possiamo dire,grazie recitando una preghiera,,,,,,,,,,,,,

  18. il 05 novembre, 2014 Nembo dice:

    Onoriamo questi eroi dimenticati Giuseppe, anche se le istituzioni li ricordano solo per dovuta prassi istituzionale. Per la vicenda dei Marò mi auspico che questa farsa politica finisca al più presto e, che diano l’onore che meritano ai nostri fucilieri della Marina.

  19. il 05 novembre, 2014 Nembo dice:

    Condivido Elisabetta è doveroso ricordare questi uomini che hanno donato la vita per il nostro paese, altrettando ricordiamo chi è in terra straniera che sta diffendendo popolazioni per salvaguardare vite umane. Nessuno muore del tutto finchè vive il ricordo nei nostri pensieri e, i ricordi uniscono ciò che la vita divide. Un Saluto


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