L’angolo del dialogo – Fatti e opinioni

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 Lorenzo, gentilmente, mi ha concesso di pubblicare l’attuale post nella sua rubrica, di cui lo ringrazio vivamente.

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Oggi  (22-01-2015),  la Cassazione ha messo la parola fine al calvario di Danilo Giuffrida, riconoscendogli un maxi risarcimento, per atti di grave omofobia da parte della pubblica amministrazione. Danilo durante la visita di leva all’ospedale militare di Augusta (nel 2000, a 19 anni),  aveva dichiarato di essere gay, esonerato dal servizio, però l’ospedale aveva avvisato la motorizzazione dell’omosessualità del ragazzo. La motorizzazione aveva disposto un nuovo esame di idoneità psico-fisico, perché secondo loro Danilo in quanto gay non avrebbe avuto i “requisiti psicofici per ottenere una patente di guida e per guidare”. Tempo un mese e Danilo si trovò sospesa la patente. Rivolgendosi all’avvocato Giuseppe Lipera, il ragazzo riuscì a riavere la sua patente dopo la decisione del Tar che sospese il provvedimento, in quanto l’omosessualità “non può considerarsi una malattia psichica”.

 

1421940835-cassazioneLa Corte di Cassazione

 

Dopo aver fatto riavere la patente al suo assistito, Giuseppe Lipera presentò una domanda di risarcimento danni ai ministeri della Difesa e dei Trasporti, ottenendo 100.000 euro (dei 500.000 richiesti), ridotti poi a 20.000 dalla Corte d’Appello di Catania. Oggi però la Cassazione ha dichiarato che 20.000 € sono una miseria dopo il danno subito da Danilo, che quindi riuscirà ad avere il suo maxi risarcimento.

 

Danilo-Giuffrida-gay-cataniaDanilo Giuffrida

Nel caso in questione, poi, la Suprema Corte ha osservato che: "nonostante il malaccorto tentativo della Corte territoriale di edulcorare la gravità del fatto, riconducendola ad aspetti soltanto endo-amministrativi, non pare revocabile in dubbio che la parte lesa sia stata vittima di un vero e proprio (oltre che intollerabilmente reiterato) comportamento di omofobia". La "gravità dell'offesa", hanno spiegato ancora gli ermellini, "appare predicabile con assoluta certezza". A scanso di equivoci, piazza Cavour ha bollato come "contraddittoria" la motivazione d'appello "quanto alla pretesa e silente circoscrivibilità dell'effetto espansivo del danno nella parte in cui la riconduce alla sola conoscenza (e alla presunta quanto indimostrata discrezione) dei soggetti pubblici che, dapprima all'ospedale militare, poi in seno alla commissione per la motorizzazione, si erano occupati del caso". E, art. 2 della Costituzione alla mano, ha ricordato "il diritto costituzionalmente tutelato alla libera espressione della propria identità sessuale quale essenziale forma di realizzazione della propria personalità."

 

Danilo-Giuffrida-patente-gayDanilo Giuffrida oggi

Ecco le prime dichiarazioni di Danilo alla stampa:

“È la vittoria della giustizia, nella quale ho sempre creduto. Ma non è la mia personale, ma di tutta la comunità: sarebbe potuto accadere a chiunque. Sono felice con il mio compagno da 15 anni. Sono stato fortunato perché ho una famiglia eccezionale, che mi vuole bene e mi ha sempre difeso. La mia è una battaglia per la libertà e la democrazia, e non contro alcuno, ma contro i pregiudizi. Per questo sono contento di avere fatto ricorso, tanto che lo rifarei ancora”.

Fortunatamente questa vicenda si è risolta nel migliore dei modi, ma che un ragazzo sia costretto a lunghe battaglie per riavere la patente ritirata per il suo orientamento sessuale è davvero pura fantascienza.

 

Giovanna_26738Dati Web.

 

 

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 Giovanni Marradi  -  Free   (Amazing, relaxing music)

 

 


COMMENTI

  1. il 28 gennaio, 2015 lorenzo.rm dice:

    Signori, anche di questo è fatta l’Italia e non c’è da esserne fieri. Si potrebbe dire, usando una perifrasi: Meno male che è finita bene, ma soltanto sul piano economico. Parliamone fra noi, amiche ed amici.

  2. il 28 gennaio, 2015 lorenzo.rm dice:

    Grazie, Giovanna.

  3. il 28 gennaio, 2015 lieve.ge dice:

    …. finita bene un cavolo!….. Dico , ma.. ci rendiamo conto? Lorè? è una perifrasi, va bene, solo una battuta…. ma dobbiamo renderci conto che è
    L’ intolleranza nei riguardi di chi è “diverso” (e vorrei sottolineare le virgolette, perchè ci sarebbe da parlare a lungo della diversità di chi non segue i canoni prestabiliti da chissà chi)…Stiamo attenti, perchè è dall’intolleranza che è scaturita la schoah, della quale abbiamo appena parlato, della quale abbiamo profondo orrore… Ricordiamo che fra gli ebrei,i malati psichici e gli zingari, sono stati deportati anche gli omosessuali( e non oso pensare alle atrocità che avranno dovuto subire)… Attenzione, attenzione all’intolleranza, apriamo il nostro cuore a tutti indipendentemente da come e chi sono.Questa incredibile storia ci sia da monito.
    Abbracci!

  4. il 28 gennaio, 2015 lieve.ge dice:

    Vorrei aggiungere,che, i persecutori nazisti,per distinguere l’orientamento sessuale di donne e uomini gay, cucivano sulla divisa degli uomini un triangolo rosa, e nero, su quella delle donne lesbiche.queste ultime erano ritenute inutili alla famiglia ed allo stato; ma lo erano molto nei campi di concentramento, dove erano ricercatissime e venivano esposte alle perversioni ed al sadismo dei gerarchi…
    Ho calcato un po’ la mano insistendo sui fatti,me ne rendo conto, ma la storia di Danilo Giuffrida di Siracusa mi ha indignato profondamente.

  5. il 28 gennaio, 2015 giovanna3.rm dice:

    E non sei sola, Lieve, ad essere indignata!Quando ho letto la storia non volevo credere che fosse avvenuta in Italia nel 2001! Quel timbro sulla patenee del ragazzo “RITIRATA OMOSESSUALE” è una perla assoluta, pure in contrasto con la Costituzione, e viene apposta da un ufficio pubblico, la Motorizzazione, suppongo, o dall’ufficio di leva, ancor peggio!
    Insomma, l’avvocato di Giuffrida ha fatto un buon lavoro, sul piano dell’indennizzo materiale, che pur ci voleva, ma rimane tutto il resto della vicenda che è una totale vergogna per tutti noi………ma che cosa abbiamo imparato in questi ultimi 70 anni se ci comportiamo ancora come facevno i nazisti con i “cosiddetti” diversi?

  6. il 28 gennaio, 2015 gianna dice:

    Giovanna,il racconto di oggi e ben diverso.
    Nel bel post come abbiamo pututo vedere.(DANILO,GIUFFRIDA)
    da parte della Pubblica Amministrazione e Motorizzazione, il ritiro immediato della patente,avendosi dichiarato gay, cioè. per loro si trattava di una malattia, (OMOFOBIA)
    dovendosi recare da un legale per avere diritto ancora alla patente, l’Avvocato chiese un risarcimento di danni molto elevato, anche se poi non è andata come avevano chiesto, ma questo ragazzo ,Danilo penso posso scegliere da quale parti stare a !9 anni all’epoca.
    Dovendo fare ricorso al Tar, in quanto l’Omosessualita’ non si considera una malattia, la chiamerei meglio una scelta di vita. Ma è stato fortunato ha trovato una famiglia eccezzionale che le vogliono bene e vinse la battaglia per la liberta’,questa e solo Fantascienza, ritirando la patente per il suo orientamento sessuale.
    la cassazione ha messo la parola fine al calvario di ,Danilo Giuffrida. questa è la sua vita la usi come meglio crede!!
    Grazie Giovanna, come senpre delle tue belle immagini e video, ciao….

  7. il 28 gennaio, 2015 Giuseppe3.ca dice:

    Nel pieno rispetto dei diritti umani in una società democratica è giusta la sentenza e il risarcimento alla persona danneggiata ma a pagare, in proporzione, siamo noi tutti cittadini. Mi domando: gli individui che hanno sbagliato e conseguentemente hanno dato adito al danneggiato di avvalersi del diritto al risarcimento, cosa hanno pagato?

  8. il 28 gennaio, 2015 sandra vi dice:

    Hilo letto tutta la storia quasi incredula chiedendomi se eravamo in Italia e nel 2000,proando naturalmente una gran rabbia ,Quel timbro sulla patente ,fatto da un Ufficio Pubblico mi ha fatto veramente vergognare.Il ragazzo sara’ stato risarcito ,ma nulla toglie al’indegna meschinita’ della faccenda che ci ha riportato a ricordare il passato.Giovanna bellissimo il video di Marradi.

  9. il 28 gennaio, 2015 giovanna3.rm dice:

    Gianna, Giuseppe e Sandra, grazie. Le vostre considerazioni non lasciano adito a dubbi circa lo sconsiderato comportamento delle nostre autorità.
    Pino, mi sono posta la stessa domanda: ma chi ha vistosamente sbagliato e commesso un reato, dopo tutto, che cosa avrà pagato? Evidentemente nulla e, ancora una volta,
    a noi l’onere degli errori perpetrati dalla Pubblica Amministrazione! Non c’è male, come paese, che dovrebbe essere “democratico e civile”!

  10. il 30 gennaio, 2015 aquilafelice44 dice:

    ogniuno e padrone di scelere la sua vita a modo suo x me questo ragazzo a fato bene a ricorrere a un avocato non vuol dire essere gay e non aver la patente ma in che mondo viviamo oggi danno la patente revisionano la patente a persone che anno 90 anni ce ancora gente di mia conoscenza che a 80 anni revisiona la patente di guida TIR ragazzi parlo di TIR che non a in mano un giocatolo io ne so cualcosa ciao a tutti

  11. il 30 gennaio, 2015 Nembo dice:

    Senrenza esemplare di un provvedimento insensato. Spero che paghino i dirigenti che hanno avallato il provvedimento anche se..ho forti dubbi…pagheranno sempre i soliti noti!

  12. il 30 gennaio, 2015 sandra vi dice:

    Sentenza e’ stata piu’ che giuste ,ma anch’io mi chiedevo il risarcimento chi lo paghera’…..certamente non i colpevoli ,ma naturalmente il povero contribuente.


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