La strage dimenticata, ricordare per capire. Dopo la “giornata della memoria”, il 10 Febbraio si celebra il “giorno del ricordo” per non dimenticare i circa 5.000 Italiani massacrati in Istria, Dalmazia,Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945, nascondendo questo eccidio sotto forma di azione di guerra. In realtà, si tratta del più atroce e barbaro eccidio che fu perpetrato il primo maggio 1945,
a guerra finita, uccidendo, deportando, torturando migliaia di cittadini civili, maestri, minatori, ferrovieri, militari, appartenenti alle forze dell’ordine, preti, suore, donne e bambini a Basovizza, che divenne poi monumento nazionale nel 1992. Erano cittadini inermi, colpevoli solo di essere Italiani o anticomunisti, queste atrocità sono state fatte dalle truppe del maresciallo Tito durante l’occupazione Iugoslava.
Esodo degli Istriani
Questa giornata non è solo dedicata alle vittime delle Foibe, ma anche alla grande tragedia dei profughi dell’Istria e Dalmazia, oltre 350mila persone costrette ad abbandonare la propria casa, la propria terra, per non sottomettersi al regime comunista instaurato da Tito. Le Foibe sono delle caverne, pozzi naturali molto profondi presenti sul Carso. Le stesse divennero delle tombe per migliaia di persone, senza nomi e senza fiori. Le vittime furono trucidate in modo inumano e barbaro e gettate in queste sacche naturali, dopo numerose violenze. Esse venivano legate con del filo di ferro fra di loro, a catena e sospinti a gruppi verso l’orlo dell’abisso. Poco dopo, una scarica di proiettili uccideva i primi e questi trascinavano gli altri vivi, i quali, dopo un volo di centinaia di metri, agonizzanti per le lacerazioni subite durante la caduta contro gli spuntoni di roccia morivano dopo giorni di sofferenza. Nel corso degli anni questi martiri sono stati vilipesi e dimenticati. Lo Stato Italiano, la politica Nazionale, la scuola, hanno completamente cancellato tale ricordo ed ogni riferimento a chi è stato ucciso per il solo motivo di essere Italiano o contro il regime di Tito, compresi numerosi croati e sloveni che subirono la stessa fine dei nostri connazionali.
Impossibile sapere quante persone furono gettate nelle profonde cavità, migliaia sono state esumate, ma molte sono irraggiungibili, approssimativamente si parla di 6-7mila anime, alle quali vanno aggiunte circa 3.000 persone scomparse nei Gulag ( campi di sterminio) di Tito. In seguito all’interessamento delle varie associazioni combattentistiche, a nome degli esuli e dei loro familiari, dopo sessant’anni, venne istituita questa giornata-nazionale del “ ricordo” sancita dalla legge 92 del 30 Marzo 2004. A nostro parere, è necessaria una seria e profonda riflessione rispetto a questi orrendi avvenimenti: mai più nazionalismi, mai più violenze, mai più guerre impari: in realtà, come diceva Brecht, l’uomo deve essere di “ aiuto all’uomo.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d